Serie TV > Betty la fea
Segui la storia  |       
Autore: Butterfly8    17/12/2014    4 recensioni
La mia storia inizia dodici anni dopo, all'incirca quando Betty dovrebbe avere quarant'anni.... Ho considerato che siano passati più o meno dodici anni dal matrimonio e non ho modificato la storia del sequel Ecomoda.Insomma l'ho pensata così.
E' una storia che si basa prevalentemente sull'interiorità dei personaggi e poi ... stravolgerò uno dei personaggi più inespressi e sufficientemente indagati della saga: Daniele Valencia. Buona lettura .... aspetto le vostre recensioni, critiche e suggerimenti
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Emozioni'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi sveglio, è praticamente l’alba. Non riconosco subito il posto in cui sono, ma poi vedo Betty abbracciata a me e ricordo tutto. Dorme con la testa appoggiata alla mia spalla, come sempre.
Evidentemente nel sonno ci siamo abbracciati senza accorgercene, perché noi dormiamo sempre così.
Il suo abbraccio, anche se sta dormendo, mi sembra giusto. Questo è il suo posto. Accanto a me. La guardo dormire serena e penso a quanto nonostante tutto io la ami. Io la amo. Non posso farci niente. Anche se lei smettesse di amarmi io continuerei ad amarla lo stesso. Con lei per la prima volta nella mia vita ho trovato un po’ di pace. Se anche dovessimo lasciarci ripenserei ai miei anni con lei come ai più sereni della mia vita. Le ho dato tutto me stesso, quello che sono, che avevo e anche quello che non sono e non avevo. Immaginavo che prima o poi non le sarebbe bastato. Me lo sentivo dentro.
Ma non avrei mai potuto credere che lei potesse prendersi una sbandata per Daniele Valencia.
Già non sopporto l’idea che lei  possa amare un altro, che poi sia Daniele mi manda in bestia.
Forse è vero che io non l’ho capita questa mia donna. Che io voglia che lei resti quella di sempre.
La sento svegliarsi. Mi guarda, anche lei stupita di essere abbracciata a me.

“Buongiorno” mi dice dandomi il consueto bacio di ogni mattina e abbracciandomi ancora più forte. Restiamo entrambi in silenzio ed è incredibile che nessuno di noi due sappia cosa fare o dire. È la prima volta che ci troviamo in una situazione del genere e non importa se siamo sposati da dodici anni, il ritorno alla realtà ci ha ricordato che adesso i nostri rapporti sono diversi. Ma lei continua a essere abbracciata a me. Non posso credere che il nostro grande amore possa essere finito. Mi sembra assurdo. Solo qualche mese fa insieme avremmo sconfitto il mondo mentre adesso il mondo ci è crollato addosso.
“Armando” mi chiama
“Si” le rispondo io
“Lo so che non mi crederai, ma io ti amo” mi dice.
Sono incapace di risponderle qualsiasi cosa. Lei alza gli occhi verso di me e io  non riesco a  trattenermi e la bacio appassionatamente. Metto tutti i miei sentimenti contrastati in questo bacio. Voglio punirla ma anche farle capire quanto io la desideri. Lei non si sottrae al mio assalto, anzi al contrario partecipa con foga sempre crescente e questo mi piace così tanto che non voglio altro che diventare una sola cosa con lei. Solo io e lei. Solo io e lei.

Siamo a colazione con Michel e la sua fidanzata Clara. E’ davvero una bella donna, alta, mulatta con gli occhi azzurri e i capelli ricci neri. È giamaicana e di professione fa la chef. Lavora con lui da tre anni ma solo da un anno il loro rapporto è diventato anche sentimentale.
“Allora” ci dice lei, guardando Michel, “Non avrei mai pensato di conoscerti così Betty” le dice “Michel mi ha parlato di te come una donna molto importante della sua vita che ha conosciuto troppo tardi, quando già qualcuno le aveva rubato il cuore. Immagino sia stato tu Armando” dice rivolgendosi a me. Non avrei mai immaginato che uscisse fuori questo argomento così direttamente.
“E si” le rispondo “sono stato io!”. Non posso credere che stiamo parlando di questa storia. Sono passati quasi quattordici anni da allora.
“Sai” continua lei verso Betty “penso che Michel ci abbia impiegato del tempo a riprendersi dalla tua scelta. Io ho dovuto faticare non poco perché smettesse di avere quell’aria malinconica che hanno gli innamorati quando aspettano qualcuno che non arriverà mai!”
“Clara!” le dice lui, ma lei ribatte “Mio caro, è la verità! Non capisco cosa ci sia da negare!”
“Ha ragione” dice lui “E’ vero ha ragione lei. Ma ormai è tutto superato, davvero. C’ho messo un po’ di tempo ad accettarlo ma quando l’ho fatto sono riuscito a ricostruire la mia vita”
“Sono tanto felice per voi” gli dice Betty “Io ti voglio molto bene e se ti avessi incontrato prima probabilmente avrebbe potuto esserci qualcosa tra noi ma il destino o chi per lui, ha messo Armando sulla mia strada e da quel momento nessun’altro ha più avuto importanza per me”.
“Che dichiarazione!” dice Clara. Vorrei dirle che non è così. Che tutti questi discorsi non servono a niente perché lei ha baciato un altro. Daniele Valencia, il peggiore degli uomini sulla faccia della terra.

“Ragazzi, scusatemi ma adesso devo andare al lavoro, devo incontrare l’altra azienda questa mattina ed è piuttosto tardi. Vuoi venire con me?” mi chiede, sottintendendo ‘ad assicurarti che io non faccia niente con Daniele?’
“No” le dico “Ti aspetto qui. Cerco una connessione internet e lavoro anche io un po’”
“Ok. Ci vediamo dopo allora!”
“Va bene.”
Sorseggio il mio caffè come se nulla fosse successo.
“Armando” mi dice Michel “ti va se facciamo quattro passi?”
“Certo” gli dico. Non ho un valido motivo per rifiutare.

“Allora Michel cosa devi dirmi?” gli chiedo mentre siamo in giardino.
“Non usare quel tono aggressivo con me” mi dice lui “non ne hai bisogno. Io non sono un tuo rivale. Ormai non più”
“Scusa” gli dico “ma sono molto molto teso. Sono certo che Betty ti abbia detto che tra di noi le cose non vanno molto bene ultimamente.”
“Si, me l’ha detto ieri sera in effetti” mi dice “Non sai quanto io ti abbia odiato in questi anni !?”
“Ah si? Non l’ho mai percepito!” ribatto sarcasticamente.
“Si. Quando sono venuto a Bogotà la seconda volta, quando ho scoperto che tu e Betty vi eravate sposati ho capito che mi avevi definitivamente portato via la donna della mia vita e superarlo, come ha detto Clara, non è stato facile. Anche se a quel punto, a Bogotà, non potevo comportarmi come se ne fossi ferito”mi dice.
“Non ce la faccio più” gli dico “di sentir dire a te o a Daniele che vi ho portato via la donna della vostra vita. Non lo sopporto più. Ne parlate come se io non avessi avuto il vostro stesso diritto di starle accanto!” sbotto.
“Io ricordo solo che quando Betty è arrivata a Cartagena era uno scricciolo di donna impaurita dal mondo con una grande fragilità interiore eguale alla sua dolcezza e al suo stupore. Era nascosta in quei vestiti informi, dietro quegli occhialoni e quella frangia orribile. Ricordo che la sera in cui l’ho vista cambiata non riusciva a smettere di toccarsi i capelli e mentre parlavamo sulla spiaggia la voglia di proteggerla è salita in me prepotentemente. Avevo di fronte una donna che si stava costruendo. Ma nonostante ne fossi affascinato, lei mi ha sempre detto che usciva da una situazione difficile che l’aveva distrutta, che l’aveva quasi ammazzata. Ora penso che tu c’entri qualcosa in questo, ma non ho mai saputo cosa tu avessi combinato perché sapevo che parlarne per lei era difficile e quando sono venuto a cercarla e tu ci perseguitavi giorno e notte non ho voluto chiederlo. Comunque, una sera a Cartagena, siamo andati in un party dove erano previsti dei fuochi artificiali. Lì c’erano delle modelle che lei non aveva il coraggio di affrontare ed infatti dopo averla salutata le hanno chiesto subito di Armando Mendoza, e di come fosse possibile che lei avesse lasciato l’azienda. Lei tremava. Io le davo il braccio e lei nel rispondere a quelle donne tremava, come se le stessero togliendole il cuore dal petto e quando le ho chiesto chi fosse Armando Mendoza, lei mi ha risposto ‘Un uomo del mio passato’. Non avevo mai visto una donna terrorizzata dal suo passato come lei. Quella sera ho provato a baciarla”
Cosa?? Betty mi aveva più o meno raccontato questa storia ma devo dire che mi aveva raccontato molto meno di questo. Non posso credere che mia madre aveva ragione nel dire che sicuramente un altro era entrato nella sua vita.
“Io ho provato a baciarla” continua Michel “ma lei si è tirata indietro dicendomi che non era pronta. Che se volevo potevamo essere amici ma nient’altro. Pensa che lei è sempre stata convinta che fosse stata Catalina a chiedermi di corteggiarla, come se lei non potesse esserlo per se stessa, per quello che era. Io ne ero totalmente affascinato”
“Non dirlo a me” gli dico finalmente “Devo dire che Betty non mi aveva raccontato così questa storia.”
“Io non so cosa tu le abbia fatto, ma di sicuro, per ridurla nello stato in cui era, più di tre baci dati in un momento di debolezza ad un altro. Se c’è una cosa che ho imparato è che al centro della sua vita ci sei tu. L’ho imparato sulla  mia pelle. Quando l’ho vista ieri sera, dopo anni che non la vedevo, mi è sembrata un’altra. Una donna bellissima e realizzata, ma è sempre la stessa, perché ancora una volta combatte con se stessa e con Armando Mendoza, perché Armando Mendoza sia al centro della sua vita.”
“Michel” gli dico “vorrei che smetteste di parlare di me come se io l’avessi resa infelice in tutto questo tempo, come il povero idiota che lei ha scelto. Io l’ho amata e la amo ancora!”
“Io Armando non ho detto questo” mi risponde “forse sei tu che ti vedi ‘il povero idiota che lei ha scelto’. Se tredici anni fa fosse venuta a Cartagena con me, perché era libera dall’amore che provava per te non ci sarebbe stato nessun uomo più felice di me. Lei però ha scelto te, perché ama te. Il punto è che lei ti ama. E che tu dovresti smettere di sentirti migliore o peggiore di qualsiasi altro uomo. Sbagliamo tutti, anche tu. Se lei ha baciato un altro, dovresti anche iniziare a pensare quali siano le tue responsabilità per il suo comportamento. Metti da parte il tuo orgoglio e cerca con lei una soluzione, perché l’unica cosa che so è che lei potrebbe sopravvivere senza di te ma non vivrebbe più!”
“Non riesco a capire come tu possa pensare una cosa del genere!” gli dico un po’arrabbiato “Tutti sembrate convinti del fatto che lei mi ami più della sua stessa vita eppure è stata lei a baciare un altro. È stata lei che ha deciso di iniziare una specie di affettuosa amicizia con Daniele senza che io ne sapessi niente. Lei ha deciso di cambiare look, di fare un servizio fotografico. È lei che è diventata un’altra … eppure chissà perché la colpa è mia!”
“L’unica colpa che avrai è quella di essere scappato se lascerai che lei si senta colpevole di voler essere diversa da quello che vuoi tu. Perché allora la perderai e allora smetterete di vivere perché non potrete stare insieme né stare divisi. Pensaci” mi dice e va via.

Sono molto confuso, tutti si sentono in dovere di dirmi cosa sentire e cosa provare. Se ripenso a questa mattina non posso fare a meno di credere che lei mi ami. Ma fare l’amore non è servito a niente. Non mi sento più sicuro per questo. E ciò che mi disturba di più è che una parte di me vorrebbe crederle, vorrebbe superare questa storia e declassarla a un errore di Betty come sembra essere, ma una parte di me sembra non volerlo accettare e non si capacita di come sia stato possibile che lei facesse una cosa del genere. Temo che il suo coinvolgimento con lui sia maggiore anche di quello che lei ammette a se stessa. Sono venuto qui in cerca di prove a sostegno della mia tesi. Vorrei tanto credere a quello che dice Michel ma sento che dentro di me qualcosa si è rotto, io non mi fido più di lei.

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Betty la fea / Vai alla pagina dell'autore: Butterfly8