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Autore: JustABitchOnAStroll    17/12/2014    2 recensioni
- Questo è un gigai. Un corpo artificiale per permettere agli shinigami di passare inosservati nel mondo degli umani. Questo è stato adattato a te, anche se appartieni alla razza arrancar. Mi dispiace che tu lo venga a sapere in questo modo incredibilmente rude... - fece una pausa, sospirando e sembrandomi realmente dispiaciuto - Ma ho paura che ti abbiano mentito -
Non dissi nulla per qualche tempo, limitandomi a fissare un punto fisso nel vuoto.
- ... Chi sono allora? Se non sono Kasai - mossi lentamente una mano verso il " cadavere " che giaceva di fianco a me - Chi diavolo sono? -
- Tutto a tempo debito. - mi porse una mano che, dopo qualche esitazione, mi convinsi a prendere - Per ora vai a riposarti. Ulquiorra, saresti così gentile da mostrarle la sua stanza? -
- Certo, Aizen-sama - con un leggero inchino il ragazzo si avvicinò - Vieni con me -
Annuii - ... Grazie -
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Spero di avervi incuriosito con questo estratto dal primo capitolo!
Che dire? Se vi interessa scoprirne di più sulla mia OC dovete leggere! ( coughèunaarrancarcough )
Enjoy!
Ciauuuu!
Alice_
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Espada, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Schiffer Ulquiorra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The heart is what you make it cap 5 Allora!
Dato che Keyra Hanako D Hono e megghynfbg hanno entrambe indovinato che cos'è Abaron... Beh, il capitolo è dedicato a voi, come promesso!
Buona lettura!
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- Buon giorno Aizen-sama - parlai a bassa voce, inginocchiandomi sul pavimento della sala del trono - Ulquiorra mi ha riferito che voleva vedermi -
- Si può sempre contare su di lui se si vuole che qualcosa venga fatta in fretta - commentò con un tono che aveva del compiaciuto - Ma dimmi Abaron cara, come procedono le cose? La mia Cuarta Espada si dice soddisfatta, visto che sembri apprendere tutto in fretta, ma vorrei sentire anche dal tuo punto di vista - sorrise in una maniera che avrebbe dovuto essere incoraggiante, peccato che non lo fosse minimamente.
- Va tutto bene, Aizen-sama. L'utilizzo del sonido è ciò che mi viene meglio... Ho paura di non essere molto ferrata nel volo però... Mentre non ho ancora mai allenato il cero. - mi passai una mano tra i capelli, con fare imbarazzato - Non sono brava a sintetizzare, chiedo scusa -
- Non occorre che ti scusi, non hai fatto nulla di sbagliato. - sorrise nuovamente, alzandosi dal suo trono e facendomi prendere un colpo.
Ditemi che non stava venendo da me, per pietà. Mi dava i brividi quell'uomo.
Chiaramente le mie preghiere vennero bellamente ignorate e me lo trovai davanti, mentre mi metteva una mano sotto il mento per costringermi ad alzare il viso e guardarmi negli occhi.
- Devo dire che sei diventata molto più affabile dopo essere stata nel mondo degli umani... - fece, muovendo la mano in una specie di carezza che non fece altro che farmi rabbrividire da capo a piedi - Normalmente non saresti stata nemmeno all'interno della fortezza. Mi sono sempre chiesto come mai ti piacesse tanto passare il tuo tempo sulla cupola di Las Noches - sorride - Ma suppongo che tutto questo sia nuovo anche per te, o mi sbaglio? - si avvicinò impercettibilmente e spalancai gli occhi di qualche millimetro, cercando di allontanarmi nel modo più discreto possibile.
- Credo di star cominciando a ricordare qualcosa, Aizen-sama - feci una pausa, cominciando ad arrossire - Sono solamente frammenti di quello che credo essere il mio passato da hollow -
Allargò il suo sorriso - Dunque ricordi la posizione che occupavi qui a Las Noches? -
- No, mi dispiace - abbassai lo sguardo, cercando di evitare i suoi occhi che, in quella posizione così dannatamente imbarazzante, non mi avrebbero certo aiutato a rimanere più calma - Ha bisogno di sapere altro? -
- No, è tutto, puoi andare Abaron - ritrasse la mano, non senza lasciarmi sul viso un'ultima, gelida, carezza che mi fece venire la pelle d'oca.
Mi inchinai brevemente, per poi girarmi e andare a passo spedito ( mi trattenni a viva forza dal correre via ) dalla stanza, solo per venire fermata a due centimetri dalla porta - Ah, un'ultima cosa... Quando ricorderai come effettuare lo sprigionamento, informamene. Vorrei avere l'onore di essere il primo a vederlo - lo disse col suo solito sorriso da schiaffi, però, pur avendo cercato di mantenere un tono neutro e gentile,non era riuscito ad escluderne completamente la curiosità.
- Lo farò. - fu tutta la mia risposta, prima di fuggire dalla stanza, utilizzando poi il sonido per allontanarmi il più possibile da Aizen e dai suoi giochetti mentali del cazzo.

- Nnoitra! - chiamai, sapendo benissimo che stavo andando a cacciarmi nei casini - Nnoitra! Possibile che quando non ti vuole nessuno sei sempre in giro e quando ti cercano non ti fai trovare?! -
Sarei morta probabilmente, ma lui aveva le risposte che cercavo. Ad esempio, come mai Aizen, che sapeva tutto di tutti, non aveva mai visto il mio sprigionamento?
Vagai per i corridoi della sua ala del palazzo per un'altra mezz'ora buona, chiamandolo a caso e correndo come una disperata per trovarlo il prima possibile, il che aveva del ridicolo se si pensava che il tipo che stavo cercando era alto circa due metri e somigliava vagamente ad un cucchiaio.
Insomma, non sarebbe dovuto passare tanto inosservato, dai.
- Nnoitra! - misi le mani attorno alla bocca per urlare più forte - Nnoitr-AAAH! - esclamai, facendo un salto indietro non da poco quando la sua enorme zanpakuto si conficcò nel muro a due centimetri dalla mia faccia.
- Smettila di urlare, cazzo - ringhiò, facendo capolino da uno dei corridoi laterali che si diramavano da quello che stavo percorrendo io - Stupida lucertola -
Lo guardai male - Devo parlarti -
Inarcò un sopracciglio, riprendendosi la spada dal muro con una facilità che mi fece capire quanto esattamente sarei stata fottuta se, malauguratamente, avesse deciso di attaccarmi come aveva fatto due giorni prima - E di cosa, femmina? Più che altro, che cosa ti fa pensare che ne abbia voglia? -
Rimasi giusto un po' interdetta - Uh... Direi che me lo devi con tutte le risate che ti fai mentre mi alleno - sibilai poi, rivolgendogli il mio miglior sguardo assassino che, fra parentesi, non venne per niente bene dato che quasi non riuscivo a guardarlo nell'occhio. Era troppo alto il coglione.
Ghignò - Effettivamente sei talmente patetica che fai ridere... - rimase per qualche secondo in silenzio, mettendosi la zanpakuto in spalla con molta nonchalance - Bah, dato che oggi mi sento particolarmente buono va bene, risponderò alle tue domande. Però dato che stavo uscendo per allenarmi dovrai farmi da avversaria - allargò il suo sorrisone incredibilmente inquietante, notando la mia espressione basita.
- ... Mi lasci viva per sentire le risposte poi, almeno? -
- Ti ho detto che mi sento buono, deficente. Significa " sì " - aggiunse poi, avviandosi.
- Grazie! - feci, rilasciando un sospirone di sollievo che aveva del mostruoso, per poi decidermi a seguirlo.
Morale della favola, dopo qualche ora passata a schivare colpi e a ingoiare sabbia, mi lasciai morire piena di lividi e abrasioni varie su una duna a caso.
Tirai una facciata terribile, ma ero talmente stanca che il dolore passò in secondo piano.
- Non mi aspettavo reggessi fino alla fine, lucertola - notai vagamente Santa Teresa venire conficcata nella sabbia poco lontano dalla mia testa, ma non ci prestai molta attenzione, concentrando tutte le mie energie nel semplice atto di parlare senza morire soffocata da tutta quella sabbia.
- Io non mi aspettavo nemmeno di sopravvivere... - commentai, trovando la forza di rigirarmi sulla schiena, guardando il cielo fasullo di Las Noches cominciare a tingersi di arancio - E dire che oggi in teoria dovevo riposarmi... -
- Tch, non diventerai mai forte abbastanza se passi intere giornate a " riposarti " femmina. - fece, con tono di scherno - Fai già abbastanza schifo così, non hai bisogno di peggiorare ulteriormente, cogliona -
Lasciai scivolare via gli insulti e mi tirai a sedere, ignorando bellamente l'ultima sua frase - Hai detto che mi conoscevi. -
- Ah-a - mugugnò con fare estremamente annoiato, sedendosi anche lui con una grazia che aveva del commovente - Taglia alle domande cazzo. Non ho così tanto tempo da perdere -
Roteai gli occhi - Come mai Aizen non ha mai visto il mio sprigionamento? Insomma... Sa tutto di tutti no? -
- Nessuno l'ha mai visto, stupida. Non ricordi proprio un cazzo eh? -
- No. E comunque non puoi rispondere ad una domanda con un'altra domanda - lo guardai male, guadagnandomi un ghigno dal suo repertorio di " Ghigni inquietanti "
- Non c'è molto da dire in ogni caso. Se non eri nella fortezza eri sulla cupola a guardar la luna come una rincoglionita - fece una pausa, mentre si levava il vento.
I fermagli che portavo ai capelli presero a tintinnare, scontrandosi fra loro - Smettila con tutti questi complimenti. Guarda che poi arrossisco - gli rifilai un'occhiataccia.
Ghignò nuovamente, un ghigno divertito però sta volta, tanto che mi congratulai con me stessa per essere riuscita a farlo rimanere relativamente calmo.
- Forse con te ho parlato un paio di volte - riprese a parlare poi, con lo sguardo fisso su un punto in lontananza - Non è stato nemmeno tanto terribile adesso che ci ripenso -
- Non hai idea di come sia il non ricordarselo nemmeno. - mi passai una mano tra i capelli, cercando di liberarli dal grosso della sabbia che avevano raccolto mentre schivavo e rischivavo i colpi dell'espada - Uhm... Com'è che ti chiami? Intendo, hai un congome? -
- Jilga - fece, distogliendo lo sguardo dall'orizzonte e prendendo a fissarmi - Ma seriamente non ricordi una beata minchia? -
- Non sarei venuta a disturbare te se mi ricordassi qualcosa. Per ora ricordo frammenti molto a caso di quando vivevo ancora nel deserto - feci spallucce - Il resto lo ricorderò mano a mano, suppongo -
- Bah... Inutile fino alla fine - mugugnò, piegando una gamba e appoggiandoci sopra un gomito - Non capisco perchè Aizen sia così contento di averti ripescata dal mondo degli umani -
Gli sorrisi a dir poco angelicamente, notando con piacere la sua espressione leggermente stupita - Ora ti disfo - e fu il mio unico avvertimento prima di prendere lo slancio e saltargli addosso, utilizzando il mio dolce peso per tentare di bloccarlo a terra.
- Non dicevi di essere distrutta, stronza? - mi guardò malissimo
Lo guardai attrettanto male - Sì, ma poi mi hai fatto incazzare, quindi adesso te la faccio pagare - annuii con fare convinto - Non farti strane idee, pervertito - lo fulminai, stroncandolo sul nascere probabilmente.
- Questa posizione non può che farmi pensare male - ghignò - Non pensi, lucertola? -
- Illuditi quanto vuoi - ghignai a mia volta, almeno finchè non si sentì una terza voce.
- N-Noitra-sama? -
Mi irrigidii stile statua in pietra, mentre quello stronzo di Nnoitra se la rideva sguaiatamente - Oi Tesla. -
Ero talmente imbarazzata che non mi accorsi minimamente che l'espada si stava muovendo, almeno finchè non mi ritrovai io al suo posto, con la schiena premuta contro la sabbia e una mano in una posizione a dir poco oscena sul petto a tenermi ferma - Ma che cazzo?! - urlai, avvampando.
- Devo andarmene Nnoitra-sama? - domandò il nuovo arrivato, lanciando una serie di occhiate abbastanza incerte tra me e l'espada che ancora mi stava tenendo ferma.
- Nah, tanto l'ho già umiliata abbastanza questa femmina - ghignò.
- Ti disprezzo - sibilai, cercando di tirarmi a sedere - E mollami! -
- Come vuoi - fece, afferrandomi per la sciarpa e tirandomi, come se non pesassi nulla, sulla duna di fronte, per poi alzarsi e dirigersi verso Tesla.
Mi ritirai in piedi e ghignai - Stai certo che un modo per vendicarmi lo trovo, Nnoitra! -
Si girò con un ghigno stampato in faccia a sua volta, mentre si avviava dentro Las Noches - Ci si vede in giro, lucertola - fece, accompagnando il tutto con un movimento della mano che doveva essere una qualche specie di saluto.
Forse, per quel poco che ci avevo parlato, Nnoitra non era tanto male... Infondo.
Molto infondo.
Okay, parecchio infondo.

Una volta arrivata in camera mi fiondai letteralmente sotto la doccia, ansiosa di levarmi tutta la sabbia di dosso. Passai almeno mezz'ora ad occuparmi solo dei capelli, che sembravano aver agito come un dannatissimo magnete per tutto il deserto. Tutto il deserto.
Spensi l'acqua e mi asciugai, mettendomi poi un'uniforme pulita e procedendo ad uscire dal bagno per cercare di andare a morire a letto in una maniera almeno dignitosa. Alla fine ci avevo impiegato più tempo del previsto a lavarmi ed era venuta notte. Mi sarei anche addormentata, non fosse stato per una serie di voci che confabulavano giusto fuori dalla mia porta.
Aspettai per qualche minuto, sperando che se ne andassero e mi lasciassero defungere in pace, ma non fu così, quindi mi alzai e, abbastanza incazzata, spalancai la porta - Perchè diavolo urlate a quest'ora? - sibilai, estremamente piccata, Sangre alla mano per cercare di intimidire chiunque fosse a fare casino.
Mi resi conto del mio erroraccio solo quando riconobbi la capigliatura blu elettrico di Grimmjow.
Ci guardammo per due secondi, prima che cercassi di chiudere la porta. Peccato che l'espada fosse più svelto di me.
- Guardate un po' ragazzi - fece, spalancando la porta - La protetta di Ulquiorra - ghignò, scoprendo i denti
Un arrancar biondo gli si avvicinò, scostandosi i capelli dal volto - E se la portassimo con noi? -
Grimmjow rise - Buona idea Ylfordt. Se quel bastardo tiene davvero a questa femmina è la volta buona che riusciamo a fargli esprimere qualche emozione - fece un pausa, mentre un'espressione che non avrei esitato a definire predatoria - Positiva o negativa che sia -
Indietreggiai - Dove dovete andare? - domandai, assottigliando lo sguardo.
- A uccidere quello shinigami - prima che potessi reagire venni agguantata per un braccio, con una presa abbastanza forte da farmi male, nonostante il mio hierro - Il tizio che il tuo Ulquiorra reputa " troppo debole per essere di ostacolo ad Aizen-sama " -
- Lasciami Grimmjow - ringhiai, strattonando il braccio che stava tenendo e cercando di mantenere un tono stabile e severo.
- Mi spiace, ma tu vieni con noi - mi tirò a viva forza fuori dalla camera, lanciandomi contro uno degli altri arrancar che, quasi meccanicamente, mi immobilizzò e mi tappò la bocca.
Di riflesso gli tirai una gomitata in pieno stomaco, per poi, una volta mollata la presa che aveva su di me, tirargli una bellissima testata sul naso.
Imprecò e mi lasciò andare, consentendomi di sfruttare l'opportunità per cercare di fuggire in camera mia.
- Eh no, femmina - fece Grimmjow, agguantandomi per la sciarpa - Ho detto che vieni con noi -
E detto ciò procedette ad immobilizzarmi come aveva fatto l'altro tizio, utilizzando poi il sonido per uscire dalla fortezza.
Mi dimenai, volendo nullapiù che andare a dormire in camera mia e ricevendo solamente una tirata di capelli d'avvertimento.
- Molto bene, andiamo a fare il culo a quel tizio con i capelli arancioni - ghignò e aprì un garganta.
Il mio cervello ebbe un momento di totale stallo.
Capelli arancioni?
Ichigo!
Stavano andando ad ammazzare Ichigo!
Sgranai gli occhi e mi benedissi per essermi portata dietro Sangre, scegliendo di rimanere in silenzio per il tragitto all'interno del garganta.
E riuscii anche a rimanere relativamente calma.
Almeno finchè non sbucammo al di sopra della città.
Karakura.
______________________
Ehilà!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Il prossimo sarà un po' più pieno di azione... Oh beh... Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Non ho molto da dire qui XD
Ci tengo però a ringraziare le due persone che hanno recensito la storia! Grazie mille!
Ciauuuu!
Alice_
   
 
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