Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Sayumi    08/11/2008    3 recensioni
Un racconto, una specie di favola triste, per denunciare un problema che è tempo finisca.
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 4
La ballata dell'amore Cieco


Capitolo 6

-Fuga da un mondo non suo-


E Settembre tornò, con i suoi colori, le giornate più corte, la scuola, i banchi e le scritte degli studenti... alcune sbiadite, altre incise con la forbice a formare le iniziali di un nome, un nome che resterà impresso e che nuove generazioni guarderano chiedendosi a chi appartengano.
Settembre, con i suoi problemi, le sofferenze e i dolori.
L'estate, in fondo, piò annebbiare il cervello di uno studente, ma non può cancellare tutto.
E quella che prima era delusione, per Mirko divenne Rabbia.
Non ci volle molto. Betta al suo fianco, alta, bella e... bionda. Oltre alla pelle abbronzata era tornata con Quel colore. Non uno qualsiasi, ma Quello.
Sara si toccò distrattamente una ciocca color cenere. Erano simili...
Si gettò nel vortice scolastico per non pensare, per non sentire e per non piangere.
Se gli anni precedenti erano un continuo sfottere e subire sgambetti quello era diventato ancora peggio.
La scuola doveva sopportare Enrico, uno per duecento persone. Mentre con Mirko erano solo loro due, due paia di occhi scuri e due caratteri cocciuti e lunatici.
Le loro conversazioni al posto dei verbi contenevano insulti, al posto delle congiunzioni volavano sberle, mentre agli articoli venivano sostituite le lacrime.
Era tornata ad essere "Sarabbrutta" non per tutti, ma solo per lui... in alternativa qualsiasi offesa o ingiuria andava bene, l'importante era farla piangere.
E succedeva, non c'era giorno che non ne versasse, se era fortunata qualcuno prendeva il suo posto.
Eppure non si staccavano gli occhi di dosso. Mirko era sempre girato, lei persa a fissarlo in silenzio, trattenendo tutto, mentre lui meditava anche l'ultima disperata speranza di prendersela.

"Mirko! Avanti, sei un bel ragazzetto, ci sarà qualcuna che ti piace!" in quattro attorno ad un tavolo, una settimana in cui tutta la classe era a casa con l'influenza. La prof di Francese aveva deciso di non fare lezione per quella volta...
"Si qualcuna c'è" occhi, come sempre incrociati, poi lui si voltò a fissare la parete dietro l'insegnante. "Mi piace Betta" freddo, gelido, senza sorridere, un po' come Lei.
"Ma lei ci sta?" chiese maliziosa la prof.
La risposta che seguì Sara non riuscì a sentirla, la sua faccia era diventata impassibile, mentre fissava un punto non ben definito nel vuoto, in realtà la sua vista si era annullata ed era diventato tutto completamente nero.
"E tu Saretta? Chi ti piace?" la voce comprensiva e gentile dell'insegnante la riscosse dai suoi pensieri, non abbastanza in fretta, però, dal rispondere.
"A lei piace Raul! Ma ovviamente non è ricambiata!" un sorriso diabolico, qualche risata da parte degli altri, tra cui Raul che la fissa schifato.
"Mi spiace deluderti, ma ti sbagli, non mi piace più" acida la risposta, mentre colui chiamato in appello tirava un sospiro di sollievo.
"E allora chi?" sibilò Mirko acido a sua volta.
"Nessuno e comunque non ti riguarda" un muso, braccia incrociate.
"Mirko sei proprio sicuro che ti piaccia Betta?" la prof si intromise e li guardò per qualche istante. Entrambi si voltarono dall'altra parte e una nevicata improvvisa distolse tutti dalla discussione che cadde nel vuoto.
Ora che l'aveva detto, Mirko poteva forse trattenersi dal mantenere fede alle sue parole? Per quel Natale Lui e Betta si misero assieme...
E di nuovo il tempo che scorre.
Ma non più come prima, non veloce e crudele, ma spietato e carico di scelte importanti.
Le ricerche per l'esame di fine anno, la scelta della scuola e la recita scolastica.
Fu proprio con l'inizio del secondo quadrimestre che le cose cambiarono. Per la prima volta le sue compagne cercarono un dialogo con Lei, un po' perchè una "secchiona" faceva comodo, un po' perchè l'oggetto delle invidie divenne qualcun'altro. Adesso non era più Sara la "nemica comune" adesso toccava a Betta quel titolo.
Mirko per quanto insistette a prenderla in giro si era accorto che non aveva più l'appoggio di prima, così decise di dedicarsi alla sua nuova ragazza, la baciava e la coccolava ogni volta che Sara era nei paraggi, ma ovviamente non riusciva a scucirle nessuna parola e nessuno commento.
Forse fu proprio dopo quel cambiamento che la nostra Lei decise la scuola da frequentare l'anno successivo. Era rimasta per mesi in dubbio, ma alla fine giunse all'unica condizione che riteneva possibile: andarsene lontano da tutte quelle persone che l'avevano perseguitata per tutti quegli anni. Ricominciare da capo era la sua scelta.
"Ma non hai paura? Non conoscerai nessuno, poi dicono che in quella scuola sono pericolosi!" Elisa, l'unica che amasse l'arte quanto lei aveva scelto una scuola di lingue.
"No, anzi, non vedo l'ora di imparare cose nuove!"
"Ma potevi scegliere un altro liceo"
"Non c'è grafica dalle altre parti. E poi i miei sono d'accordo"
"Se lo dici tu... Comunque non smettete mai di litigare tu e Mirko?" Elisa cambiò argomento, ormai era troppo tardi per farle cambiare idea. Le altre, alle prese con delle vecchie cartine da sistemare e i pannelli per la recita scolastica si voltarono all'unisono.
"Quello è solo uno stronzo!" Sibilò Sara in risposta.
"Secondo me sotto sotto ti piace!" un sorriso malizioso, le altre la accerchiarono, tranne Betta che cominciò a sbattere con forza le cartine geografiche in uno scatolone. "Guarda che se vuoi ti facciamo mettere assieme".
"Ma non sta con Betta?" Lei scattò sulla difensiva e guardo la compagna. "E poi non lo voglio!" aggiunse isterica.
"Per me puoi anche tenertelo quello stronzo" Betta si intromise nella discussione e gettò via qualcosa che finì a terra, poi corse fuori dall'aula seguita da un paio di compagne.
"Ma che le è preso?" chiese Sara, evidentemente era stato omesso qualche discorso...
"Niente" rispose Elisa sorridente, cambiando argomento.
Dopo quell'episodio nessuno ebbe più il tempo di cadere in quella discussione.
Gli esami e la recita scolastica avevano riempito i pensieri di tutti. I primi trascorsero tranquilli, senza troppi intoppi e senza bocciati...
La recita passò altrettanto in fretta, tra pomeriggi di prove e repliche la sera per compagni e genitori. Era l'ultimo ostacolo che la tratteneva con quelle persone, eppure fu proprio quello stare assieme che le fece quasi venire la voglia di non finire le scuole medie.... Quasi però!
Le prove furono tranquille, ad alcuni furono date delle parti più importanti, ad altri secondarie, o superficiali.
L'emozione sul palco, sebbene durasse per pochi minuti li fece sentire una classe, tutti i dolori, le lacrime, i lividi lasciati dalle difficoltà scomparvero dalle loro menti.

"Sara veloce, va a cambiarti per la prossima scena!" la professoressa di matematica sussurrò indicazioni da dietro il palco, Lei corse lungo i pannelli del retroscena diretta al cambio. Sulla scena la musica assordante teneva occupati gli spettatori.
"Ciao Bellissima" un sorriso, due paia di occhi scuri che si incrociano. Lui.
E un addio inespresso ma che entrambi sapevano inevitabile...


***




Ecco la fine della parte narrativa della storia... il prossimo sarà l'epilogo dove scoprirete alcune cose sui capitoli trascorsi e saprete cosa succederà definitivamente ai personaggi....
Non aggiungo altro, vi lascio al prossimo aggiornamento e chissà forse in futuro qualche nuova storia :P
Ah e ovviamente... grazie a tutti quelli che hanno commentato e seguito fino ad ora :P (lascerò saluti più precisi per la prossima volta ^^)

bye bye
by Sayu

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Sayumi