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Autore: Abytheirs    18/12/2014    3 recensioni
La Quarta Grande Guerra Ninja e` finita e Sasuke e` partito per il suo viaggio di redenzione. Naruto invece rimane a Konoha ad allenarsi, insistendo nel diventare il più grande degli Hokage. Ma il suo allenamento ha anche un altro obbiettivo: Naruto e` certo che al suo ritorno, Sasuke lo sfidera` nuovamente, anche se stavolta da compagno.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Kurama, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto: Del Tempo della Pace'
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"Bene, ci siamo tutti." comincio` Kakashi appena arrivo` Naruto.

"Ecco i dettagli della missione." gli disse porgendo una busta sigillata con una dose abbondante di ceralacca. "Apritela solo una volta arrivati al Villaggio, e se ritenete opportuno bruciatela. Nessuno deve vederla oltre voi. Contiene le istruzioni per trovare la biblioteca, rompere il sigillo del Terzo e trovare il libro. Ora, andate!

"SI!" esclamarono i 3 chunin e Naruto, per una volta attento, all'unisono. E partirono, sparendo nella foresta che circondava il villaggio.

L'aria fredda si condensava sul volto dei quattro ninja, troppo nervosi per parlare, immaginando, come del resto avevano fatto per tutta la notte precedente, a cosa li avrebbe aspettati una volta arrivati al Villaggio.

Viaggiarono per molti chilometri, prima di decidere di fermarsi per fare una piccola pausa. Fu allora che diedero voce ai pensieri che avevano maturato per tutta la mattinata. Si erano fermati a ridosso di una grande quercia, in una radura protetta dagli alti alberi circostanti. Seduti sulle radici, a riprendere un po' di fiato, Hinata disse, guardando Shikamaru, come per chiedere la sua opinione, "Mi chiedo il perché di questa missione... Siamo in pace ora..."

"Non lo so, neanche io, ed e` tutta la notte che ci penso. Se Kakashi-sensei non ha potuto dirci nulla, vuol dire che e` veramente segreto."

"Io piuttosto leggerei il contenuto di quella busta" intervenne Naruto, tendendosi verso la tasca dove Shikamaru l'aveva riposta

"Ma ci sei o ci fai, idiota! - lo blocco` immediatamente Sakura con un pugno- Il maestro Kakashi ha detto espressamente di non aprirla prima di essere arrivati al villaggio. Potrebbe succedere qualunque cosa se la apriamo ora. Ricordati della seconda prova dell'esame Chunin!"

"Oh, si, e` vero come ho fatto a non ricordarmelo! Quella volta abbiamo quasi rischiato di essere espulsi!" aggiunse poi ridendo "Ci siamo salvati solo con l'intervento di Kabuto."

"Gia`... Chissà che fine ha fatto." aggiunse Sakura, ricordando la triste storia della sua vita, che Sasuke gli aveva raccontato.

"Non poniamoci domande a cui non possiamo rispondere e riprendiamo la marcia. Il viaggio e` lungo" concluse il discorso Shikamaru, che voleva concludere la missione il prima possibile.

Cosi` ripartirono, Sakura e Shikamaru in testa, Naruto e Hinata, a seguirli.

Mangiarono qualcosa mentre si muovevano, per non perdere il ritmo. Il pranzo era scarso ma nutriente, adatto a dei ninja. Le provviste erano limitate e c'era solo un villaggio dove fare rifornimento, quindi non potevano permettersi di sprecare cibo.

Viaggiarono fino a sera, ma avevano coperto meno della meta` della meta` della strada. Indietro con il programma di marcia, si fermarono in una piccola locanda che avevano intravisto in lontananza dalla cima della collina che avevano superato poco prima. Da lontano sembrava un vecchio rudere, ma scoprirono che, vista da vicino, l'effetto vecchio era voluto. In complesso era simile ad una piccola villa bifamiliare, con un piccolo giardino fiorito sul davanti e un recito sul retro, che conteneva animali da allevamento. La facciata dell'edificio era completamente in pietra, con delle decorazioni in legno. Un grande cartello troneggiava sull'ingresso. Il nome della locanda era stato cancellato dal tempo, ma si distinguevano bene un gunbai e sensu. Basandosi sullo stato dell'insegna, non credevano che l'interno della locanda fosse cosi` esclusivo. L'ambiente era caldo ed accogliente, il tatami nuovo e i fiori freschi di giornata. Decisamente inaspettato.

Ad accoglierli fu una ragazza non molto più grande di loro, che li invito` a togliersi le scarpe e a riporle nelle ceste. Disse di chiamarsi Asami, e che potevano rivolgersi a lei per qualunque cosa. Gli fece fare un giro della locanda, mostrandogli il giardino interno, invisibile da fuori, i bagni caldi e quelli termali, per poi chiedere quali stanze volevano, tanto erano gli unici clienti, e per quante notti. I quattro affittarono due camere, e dopo un'abbondante cena cucinata dalla gentilissima padrona di casa, la nonna di Asami, Eiko, che aveva riconosciuto Naruto dai racconti del nipote che aveva combattuto la Grande Guerra, andarono a farsi un bagno e poi subito a dormire. Poco dopo, furono seguiti dalle proprietarie.

L'unico che rimase ancora sveglio fu Naruto. Non riuscendo a prendere sonno, decise di uscire e fare una piccola passeggiata.

Il giardino, illuminato dalla luce della luna, emanava un leggero bagliore, creando un gioco di luci e colori che avrebbe fatto sciogliere il cuore a chiunque. Si sedette vicino a un gruppo di questi strani fiori, osservandoli attentamente.

"Sono Camelie dei Monti del Fulmine. -disse una voce femminile alle sue spalle- Secondo la leggenda, di notte si illuminano per via dell'intensa elettricità che pervade il terreno di tutte le montagne del Paese. In realtà, e` solo la luce della Luna... E` buffo, fino a che punto le leggende possano modificare la verità."

"Hinata-chan, anche tu sveglia vedo..." rispose dolcemente Naruto

"Gia`... Ho pensato che, magari, la luce delle stelle mi avrebbe aiutato a schiarire le idee."

Quale fosse la forza che l'aveva spinta ad avvicinarsi a Naruto, Hinata non lo sapeva, e, sinceramente, non le interessava.

"Ed e` successo?"

"A dire il vero no." E si sedette vicino al giovane.

"Posso aiutarti in qualche modo?"

"Non vorrei annoiarti a quest'ora della notte, Naruto-kun..."

"Hinata, sarò anche stupido, ma so riconoscere quando c'è qualcosa che non va. E` tutt'oggi che non dici niente. Tenerti tutto dentro non può che farti male. -disse, per poi aggiungere delicatamente, avvicinandosi alla ragazza- Parlamene, avanti."

E in tutta risposta, Hinata lo bacio`. Quando le loro labbra si toccarono, Naruto comprese il vero problema. Ricordava perfettamente la sua dichiarazione durante lo scontro con Pain, ma allora l'aveva presa più come un gesto di profonda amicizia, nonostante l'inequivocabile ti amo. Era stato durante la guerra che pero` Naruto aveva compreso quanto tenesse a Hinata, quanto lei fosse diventata importante per lui, quanto lui fosse sempre stato importante per lei. Se n'era accorto quando, mettendo da parte il suo dolore per la perdita di Neji aveva cominciato a schiaffeggiare Naruto fino a che non era rinsavito*. La sua vita era legata a quella di Hinata. E ne era felice. Ricambio` il bacio, infondendoci tutto l'amore che si poteva provare per una persona.

Hinata si aspettava di essere respinta. Si aspettava che per lui, lei fosse solo una amica. Si aspettava che il suo amore non venisse ricambiato.

Non si era mai sbagliata tanto in vita sua.

Restarono a lungo cosi` sdraiati sotto le stelle, mano nella mano, immersi nella luce emessa dai fiori, finché il sonno non li vinse entrambi.

La mattina dopo, si svegliarono all'alba. La prima cosa che il sole udi`, al suo risveglio, fu

"Grazie, Naruto, per essere qui con me."

Decisero quindi di rientrare, per non far preoccupare i compagni di team, che pero` stavano ancora dormendo beatamente. Ma era ora di partire. Si scambiarono un lungo e intenso bacio, facendo quasi svenire Hinata, abbandonata dalla forza che l'aveva sostenuta la sera prima.

Quando si separarono, svegliarono i loro compagni, ma mentre Hinata ridesto` l'amica con un tocco gentile, Naruto si getto` su Shikamaru a peso morto, facendogli prendere un colpo quasi fatale. Rivestitisi anche gli altri due membri, scesero in cerca di Asami, per fare un minimo di colazione e saldare il loro conto. Le trovarono in cucina, a smanettare con tegamini e pentoloni. Alla notizia della loro partenza immediata, impacchettarono tutto ciò che si poteva incartare e riempirono gli zaini dei quattro ninja. Finalmente carichi di cibo, per la gioia di Naruto, si incamminarono di buona lena, decisi a recuperare il tragitto che non avevano percorso il giorno prima. Ma si accorsero che, anche correndo senza sosta, non avrebbero mai rispettato la tabella di marcia.

Fu Kurama, che li osservava tranquillamente dal subconscio di Naruto, ad avere l'idea.

“Naruto, scambiamoci” disse con la sua voce profonda

“Cosa vuoi fare, amico?”

“Aspetta e vedrai, ho un'idea per movimentare un po' questo viaggio. -disse, per poi sussurrare ridendo come ricordava di non aver mai fatto in tutta la sua secolare esistenza- E, comunque, complimenti per ieri sera!”

Naruto non lo udi`, ma senti` il forte divertimento della Volpe fluire tra le sue emozioni. Immaginando fosse dovuto al suo piano, si scambiarono.

“Ehi mocciosi. -In pochi, durante la guerra avevano sentito la voce di Kurama, quindi fu per tutti una sorpresa sentire quella voce profonda e forte provenire da Naruto- Ho avuto un'idea.” Tutti ascoltarono quello che la Volpe diceva, riconoscendo la genialità del piano. Da Naruto cominciarono quindi a diramarsi fili di chakra rosso, che lo avvolsero come in una spirale. Da questo bozzolo cominciarono a spuntare quattro arti. Poi fu il turno della testa, e infine delle nove code. Stavano assistendo al processo con cui un Cercoterio prendeva il controllo del corpo della sua Jinchuuriki. Alla fine del processo, del corpo di Naruto non rimase niente. Ma il suo spirito vi albergava ancora, e si stava rumorosamente disperando per la perdita del suo bellissimo corpo. Furono queste lamentele la sua 'rovina'. Kurama, per giocargli uno scherzo, aveva taciuto a Naruto il fatto che il suo corpo era sempre li, nascosto nella carne del Cercoterio, ma l'aveva comunicato agli altri con un sottilissimo rivolo del suo chakra..

La volpe era esattamente come veniva descritta nei racconti degli abitanti di Konoha, maestosa e terribile. L'unica differenza stava... nelle dimensioni. Era abbastanza grande da poter portare tre persone, ma troppo piccola per distruggere alcunché.

La mini-volpe li invito` a salirgli in groppa. I ninja ci misero un po' a muoversi, scioccati dalla mutazione, per quanto annunciata. Ma alla fine salirono. Fu allora che inizio` il divertimento. La velocità che Kurama in quelle dimensioni poteva raggiungere doppiava la velocità del Raikage mentre era potenziato dalla Raiton no Yoroi.

Sulla groppa della Volpe non c'erano appigli, quindi i ragazzi furono costretti a concentrare una grande quantità di chakra nelle gambe per non essere sbalzati via.

Percorsero il triplo della strada che avrebbero percorso a piedi prima che il corpo di Naruto non iniziasse a risentire della trasformazione.

La volpe fu la prima ad accorgersene. Con un ultimo sprint raggiunse una caverna, tra i boschi, dove aveva riposato, moltissimi anni prima, quando era ancora libera.

Giunti li e fatti scendere i tre ninja, la volpe scomparve in migliaia di frammenti di luce, che furono assorbiti dal corpo di Naruto. Questi stava dormendo, e probabilmente stava facendo bei sogni, poiché aveva un'espressione beata sul volto.

Anche Kurama, soddisfatta della prima corsa dopo molti anni, andò a farsi un sonnellino.

Mentre Naruto dormiva, Shikamaru e Sakura erano andati a raccogliere della legna, mentre Hinata rimase nella grotta, Byakugan attivato, a controllare i dintorni.

Dopo poco i due tornarono, e trovarono Naruto, sveglio, che scherzava amabilmente con Hinata, tenendola per mano. Prima che i due si accorgessero della loro presenza, Sakura si nascose dietro una roccia, trascinando con se anche Shikamaru. In assoluto silenzio, tento` di ascoltare quello che i due piccioncini si stavano dicendo, avvicinandosi pian piano per una posizione migliore. Ma stavano sussurrando, quindi fu costretta a tornare indietro ed entrare in scena come se niente fosse successo. Quando i maschi si sarebbero addormentati, avrebbe torchiato Hinata per bene.

Che finalmente Naruto avesse aperto gli occhi? Era troppo curiosa, ma doveva attendere il momento giusto.

Fece il suo ingresso il più rumorosamente possibile, in modo che i due si accorgessero che erano tornati. Li trovo` seduti dai lati opposti della caverna, Hinata completamente rossa in volto, in evidente stato di agitazione. Ma sia Sakura che Shikamaru fecero finta di niente. Scaldarono sul fuoco alcune delle provviste che avevano preso alla locanda e le divorarono. Per tutta la cena Naruto ed Hinata non si guardarono, troppo imbarazzati dalla presenza degli amici. Decisero quindi di andare a dormire. Il primo a cadere vittima dell'oblio fu Naruto, ancora provato dallo sforzo della trasformazione. Poi fu il turno di Shikamaru. Le due ragazze andarono invece fuori, per fare le quattro chiacchiere che Sakura aspettava da tanto.

“Allora, tu e Naruto state insieme?” chiese d'un tratto.

“E`? C-come lo s-sai? Ti p-prego n-non dire n-niente a-agli alti per o-ora!”

“Non preoccuparti -disse Sakura sorridendo maliziosamente, ma comunque felice per il suo migliore amico- ma devi raccontarmi tutto.”

Con le spalle al muro, Hinata prese un bel respiro e comincio` a raccontare gli avvenimenti dell'altra notte.

La mattina successiva, Naruto si risveglio` affianco a Hinata, ancora profondamente addormenta. Tentando di evitare di svegliare gli altri, usci` dalla grotta, e, dopo essersi stiracchiato un po', andò a lavarsi nel fiume vicino. L'acqua era chiara e incredibilmente fredda, ma servi` a ridestarlo completamente. Ritornato nella grotta, riattizzo` il fuoco, ormai quasi del tutto spento, e scaldo` gli avanzi della sera. Il profumo di cibo sveglio` Shikamaru, che, dopo una lunga serie di sbadigli, riusci` ad articolare un 'giorno neanche troppo entusiasta. Lentamente si svegliarono anche le altre due kunoichi, ma gli occhi di Naruto erano tutti per Hinata. Non l'aveva mai vista con i capelli scompigliati a quel modo. Ma la trovava ancora più attraente, se possibile.

Fatta colazione nel rigoroso silenzio mattutino, abbandonarono la grotta. Ma prima di riprendere la marcia, Sakura si avvicino` a Naruto, e lo abbraccio`. Il primo pensiero di Naruto andò ad Hinata, e si chiese se in questo momento fosse gelosa, come lo erano di solito le donne. Ma la vide sorridere, e nei suoi occhi bianco perla non c'era traccia gelosia. Senza una parola, si separo` da lui e spari` nella vegetazione.

La foresta stava cambiando, gli alberi si facevano più bassi e il sottobosco più rigoglioso. Si stavano avvicinando alla costa, dove sarebbe iniziato l'ultimo tratto del loro viaggio.

Per tutto il tempo, da quando erano ripartiti, Shikamaru aveva notato il comportamento strano di Naruto, ma la sua mente geniale, tanto abituata alle strategie militari, non riusciva a cogliere cosa fosse. L'abbraccio di Sakura di quella mattina gli aveva dato pero` qualche un importante indizio. Si avvicino` quindi a quest'ultima e, mostrandole per la prima volta il lato pettegolo della sua personalità, quello che lo faceva andare tanto d'accordo con Ino, le chiese sottovoce:

“Senti, ma... tu e Naruto state insieme?”

“Non hai un minimo di tatto, proprio come quell'altro! -disse indicando Naruto, che stava facendo delle facce buffe, quelle che erano la sua firma, alla sua ragazza, ma indicando, nella sua testa, Sasuke- Comunque no, siamo solo amici. Non dirlo a nessuno, ma lui e Hinata-chan ora stanno insieme!

“Ah si, e da quando?!”

“Non ti facevo cosi` pettegolo, Shika-kun! -esclamo` sorpresa Sakura- Credevo che per te le donne chiacchierone fossero una seccatura! Comunque...” E gli racconto` per filo e per segno ciò che Hinata le aveva detto la sera prima.

Mentre riferiva, arrivarono sulla linea della costa. Il cielo, prima nascosto dagli alberi, si rivelo` essere grigio e nuvoloso. Non ci misero molto a capire che il viaggio per mare sarebbe stato a dir poco movimentato. Fu allora che sorse un piccolo problema, espresso nel miglior modo possibile da Sakura: “Bene -disse- e ora?” Nessuno aveva pensato a come attraversare il tratto di mare che li separava dall'isola. Attraversarlo di corsa li avrebbe privati di tutto il chakra, e Naruto non poteva più volare da quando aveva perso il sigillo dell'Eremita delle Sei Vie.

Per loro fortuna non ci volle molto che un'aquila, bianca e nera, li avvistasse da lontano, per poi sparire tra le dense nubi.

Pochi minuti dopo i quattro disperati ninja videro all'orizzonte una piccola imbarcazione che si muoveva a folle velocità. Sulla vela c'era disegnato il simbolo di Konoha. Il che ridiede loro la speranza. Passata una mezz'ora, l'imbarcazione era abbastanza vicina da essere a portata di ninja. I quattro infatti cominciarono a corrergli incontro, in modo da poter arrivare a destinazione prima di sera e iniziare la vera missione il prima possibile.

Ad accoglierli sulla nave c'erano nientemeno che Sai e Yamato, che li salutavano allegramente dal ponte.

“Yamato-Taichou! Sai! Che ci fate qui?!” chiese allegramente Naruto, sollevato di aver trovato un passaggio.

“Vi stavamo aspettando, Naruto -rispose il maestro- ma non pensavamo sareste arrivati cosi` presto. Per fortuna Sai era uscito in ricognizione.”

“Gia`, altrimenti non vi avremmo trovato cosi` velocemente. -disse esibendo il suo solito freddo sorriso- Il programma prevedeva che arrivaste domani.”

“Gia`, come avete fatto?” chiese poi interessato Yamato. Mentre a turno i quattro raccontavano la trasformazione di Naruto nella Volpe, ripresero il viaggio nella sfrenata velocità che aveva caratterizzato l'arrivo della nave.

Dopo qualche ora arrivarono su un'isola, apparentemente del tutto insignificante.

“Bene, eccoci arrivati! Questa e` l'isola del Villaggio del Vortice. Noi vi aspetteremo qui. Se succede qualcosa, Naruto può evocare un rospo, e noi arriveremo -disse il capitano- Kakashi non ha volto dirmi niente su questa vostra missione, quindi non chiederò, per il momento. Buona fortuna!”

“Ciao, Yamato-Taichou, Sai! Ci vediamo tra qualche giorno!” li salutarono in coro, per poi partire nuovamente in corsa verso il centro dell'isola.

 

 

*Volume 64; Capitolo 615



Bar 4 Parole
Ciao!
Spero sia piaciuto! Ho voluto dedicare questo capitolo piu` al rapporto NaruHina che alla missione, ma dal prossimo si comincia!
Questa settimana iniziano le mie vacanza di Natale, quindi avro` molto tempo per scrivere.
Mi e` venuta un'idea per caratterizzare un po' di piu` il Villaggio del Vortice, ma sto ancora valutando quanto puo` essere fattibile.
Un grazie a tutti quelli che recensiscono, sono un grande supporto.

  
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