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Autore: cola23    18/12/2014    3 recensioni
Se Law è l’inverno, gelido ed impenetrabile come la neve , allora Doframingi non può che essere l’estate, caldo ed abbacinante come un raggio di sole – e la neve , si sa, col calore si scioglie.
"Sette colori per un fandom [Anime e Manga] Challenge indetta da DoctorChi sul forum di EFP"
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Donquijote Doflamingo, Trafalgar Law
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una coppia non convenzionale '
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Lo so,non me lo dite è passato quasi un mese dal capitolo precedente sono imperdonabile! ma l'ispirazione è una cosa strana,ogni volta che mi mettevo a scrivere sul pacchetto bianco,mi veniva idee per gli altri! spero di riuscire a farvi aspettare di meno per il prossimo,la cosa positiva però è che gli altri sono quasi tutti completati quindi dopo questo i prossimi saranno molto più veloci.
Ora vi lascio alla lettura che visto il periodo o scritto in modo che fosse anche una storia a tema Natalizio 
Spero che vi piaccia e anche se in anticipo Buon Natale a tutti!


SCIARPA


Con l’arrivo dell' inverno aveva cominciato a fare davvero freddo e Law, ancora una volta, si era dimenticato di comprare una nuova stufa -una decente,magari anche due- all’ inizio del mese. Il riscaldamento sarebbe potuto bastare ma, sfortunatamente,aveva deciso di rompersi proprio quell'anno e proprio in quel momento, a pochi giorni dalNatale, quando era praticamente un’ impresa impossibile trovare un tecnico disponibile o un negozio aperto. Quindi non aveva potuto usarlo affatto e si era dovuto accontentare di usare delle stufe. Disgraziatamente, quando non faceva freddo , si dimenticava che le due che aveva, erano dei rottami vecchi che non scaldavano per niente ed ora era troppo tardi per comprarne una nuova.

Si strinse di più la sciarpa intorno al collo.

Tuttavia, contrariamente ai suoi timori di rischiare una polmonite o di morire assiderato prima, nonostante fosse ormai Dicembre e in quel momento stesse anche nevicando, con quella al collo non aveva per niente freddo.

La morbida lana di cui era fatta gli trasmetteva abbastanza calore , stanamente pur essendo sempre stato un tipo particolarmente sensibile al freddo, quell' unico indumento sembrava bastargli. Era stato un regalo di Doflamingo ,prima che partisse per un viaggio d'affari non previsto che non era proprio riuscito a rimandare e l’avrebbe costretto a stare via per un bel po'. Non aveva saputo dirgli per quanto ma, sicuramente, non sarebbe riuscito a tornare prima della fine del mese.

Era partito il 1 ed era già il 23 e sarebbe stata la prima volta, da quando convivevano, che non avrebbero passato il Natale insieme, né avrebbero potuto scambiarsi i regali la notte del 25,una loro piccola tradizione, nata dopo il primo anno di convinza. A lui non importava granché, i regali non erano poi così importanti, non era mai stato un tipo troppo materialista e, quel poco che gli serviva, poteva comprarlo durante il resto dell’ anno. Non era un problema per lui,ma poteva scommettere che lo fosse per Doflamingo. Il suo ragazzo, al contrario, adorava fare shopping -più di una donna- e a differenza di molti ricchi, non era avaro ne attaccato al denaro, nonostante fosse tendenzialmente egoista di natura con le persone a cui teneva sapevaessere molto generoso e non spendeva solo per se stesso.Amava fare a loro regali quasi quanto comprarne per sè. Soprattutto con Law si inventava sempre un pretesto,ogni scusa era buona per fargli un regalo. Natale,Capodanno, Pasqua,Carnevale, Halloween,mesiversario, persino ogni volta che passava un esame difficile. Ed ogni volta lo guardava con un ghigno più largo del solito e un’ espressione gongolante e soddisfatta,appariva sempre lui quello più felice. Perciò Law immaginava che gli dispiacesse molto più che a lui di non potergli fare un regalo, forse proprio per questo prima di partire gli aveva lasciato,come simbolo di scusa, una sua vecchia sciarpa,la stessa che ora teneva saldamente stretta intorno al collo.Quel regalo lo avevaspiazzato parecchio perché il suo ragazzo di solito non conosceva il senso delle misura ed esagerava sempre regalandogli cose troppo grandi e costose. E a nulla servivano i suoi rimproveri e le sue lamentele sul non aver bisogno di quelle cose e che si sarebbe accontentato anche di qualcosa di semplice, che era il pensiero che contava. Doflamingo come sempre non lo ascoltava e faceva di testa sua. Non che non si sentisse lusingato.All’ inizio aveva pensato, che fargli dei regali costosi, fosse un modo per ostentare la sua ricchezza o per comprarlo ed era andato su tutte le furie,umiliato e ferito nell’ orgoglio. Solo col tempo aveva capito che essere esagerato e appariscente in ogni cosa, anche nei regali, era parte del suo carattere e che quello era solo il suo modo di dimostrargli il suo affetto. Ma lo metteva ancora a disagio accettare regali che lui non avrebbe mai potuto ricambiare,gli sembrava di approfittarsi di lui.Perciò era davvero sorpreso che per una volta l'avesse ascoltato facendogli un regalo normale.

Be,almeno le sarebbe stato se non fosse stata una delle sue.Normalmente non avrebbe avuto problemi ad indossare qualcosa di usato, peccato che il suo fidanzato avesse gusti orrendi nel vestire e lui non si sarebbe mai mostrato in pubblico con una roba del genere, una sciarpa rosa skoing ,sgargiante,con brillantini, e un po' troppo larga e lunga.Troppo lunga,così tanto che avrebbe potuto avvolgersi completamente, come una mummia.

Però anche se era indubbiamente il trionfo del cattivo gusto e che non avrebbe mai avuto il coraggio di indossarla fuori casa, in un certo senso gli piaceva. Gli pareva quasi di sentire un profumo dolce, quello del suo dopobarba e di colonia maschile. Il suo odore.Gli sembrava di sentire persino la sua voce, quella voce perennemente sarcastica e ridacchiante, il rumore dei suoi passi calmi,rilassati, ma decisi.
Sembrava quasi che lui fosse lì.
Che Doflamingo fosse lì con lui.

Pungeva un po’, ma questo non gli dava fastidio. Quel leggero pizzicore somigliava quasi a quello che provava allo stomaco quando Doflamingo lo stuzzicava con i suoi discorsetti ironici o lo provocava con le sue battutine maliziose . Era un po’ ingrigita dal tempo, sicuramente per via delle manie egocentriche del precedente possessore che era capacissimo di portarla sempre addosso anche in estate solo per attirare l'attenzione,ma non aveva perso il suo colore rosa sgargiante.

Quel colore era identico a quello del cappotto di Doflamingo,dei suoi occhiali,rosa come glia appariva ogni cosa quando era con lui. Doflamingo aveva la rara capacità di avere la meglio sul suo pessimismo cronico facendo in modo che tutto intorno a lui diventasse rosa .Rosa come il cielo al tramonto,come le rose che gli regalava al loro anniversario,la primavera, come la passione che li infiammava,come il sentimento che c'era fra loro due. Law si accucciò ancor più stretto e ricordò di quando il suo zio acquisito Kora san, gli aveva detto che le persone che amiamo si portano sempre dentro di sé, anche quando non ci sono fisicamente. Per la prima volta si rese conto di quanto avesse ragione, perché poteva davvero sentire la sua presenza. All' improvviso realizzò una cosa: rosa, caldo, morbido ma pungente. Erano le prime caratteristiche che gli venivano in mente per descrivere Doflamingo.Capì come mai quell'indumento lo facesse sentire in quello strano modo, agitato e sereno, protetto e in trappola allo stesso tempo. Era così che si sentiva quando era con lui, ecco perché quelle sensazioni gli sembravano così familiari. Capì perché gliela aveva regalata: voleva avesse qualcosa che gli facesse pensare a lui e lo facesse sentire vicino, stringendola forte a sé, per quando lui era lontano per farlo.

Aveva voluto donargli una parte di sé da stringere forte quando la restante parte sarebbe stata lontana,perchè sentisse meno la sa mancanza.

Doflamingo stesso era in quella sciarpa.

E questo pensiero fece nascere in lui uno strano calore all’ altezza del cuore,un calore che non aveva mai sentito se non quando erano insieme. Sul suo viso affiorò un sorriso sghembo, raro quanto bello,prima di chiudere gli occhi cadendo nelle braccia di Morfeo.

Non avrebbe saputo dire il momento esatto o quanto avesse dormito, ma era così comodo e rilassato da essere caduto in un sonno profondo e rigenerante ,come raramente gli capitava. Quando suonò il telefono ci mise troppo a sentirlo e quando finalmente si alzò, aveva già smesso di suonare. Si mise a sedere sul divano con uno sbadiglio guardandosi intorno alla ricerca del cellulare che doveva essere lì in giro.Niente, salotto non c'era probabilmente era in camera.
Visto che non aveva voglia di alzarsi e che stava anche troppo bene senza cellulare dopo che nei giorni precedenti era stato una continua fonte d’ansia e impazienza,nella segreta attesa di ricevere un messaggio o una chiamata,decise di lasciar perdere,dicendosi che non importava,lo avrebbe recuperato più tardi Si stiracchiò piazzandosi seduto sul divano, e mentre stava per leggere le prime pagine di un libro che gli pareva interessante, mangiando biscotti,sentì qualcuno suonare il campanello. Sbuffò. E che palle, nemmeno con quel casinista del suo fidanzato fuori dai piedi poteva stare in santa pace!
Si alzò imprecando, già pronto a mandare a quel paese i cantori di Natale , gli unici scocciatori abbastanza pazzi da uscire con quel tempo.

Invece si ritrovò davanti l'ultima persona che pensava di vedere.

-Doframingo...- mormorò sulla soglia, subito conscio di non essere al meglio con gli occhiali da lettura,il corpo sudato,le occhiaie,e in pigiama,sporco di macchie di caffè.Altro che accoglierlo in modo sexy.

Lui invece,con dei vestiti invernali,era ancora più bello di come se lo ricordava.
Non si aspettava proprio di trovarselo di fronte prima di Gennaio, forse per quello non gli veniva niente da dire e non riusciva a fare a meno di rimanere lì,immobile,con gli occhi sgranati e la bocca semi spalancata imbambolato a guardarlo.Il biondo che si aspettava di vedere uno sguardo fintamente infastidito, accompagnato da una battuta sarcastica sul suo ritorno sgradito,o in caso di maggior fortuna un’ accoglienza con finta indifferenza e noncuranza, era sorpreso quanto lui e altrettanto incapace di fare altro che rimare immobile a fissarlo.

Evento raro per un uomo che non stava mai zitto e fermo ed era sempre fin troppo spavaldo e sicuro di sé . Lo guardó con aria interrogativa,grattandosi distrattamente la nuca, incerto.Che lo avesse interrotto mentre studiava e fosse talmente furioso da aver perso addirittura la voce?

Deglutì,piegò la testa di lato e fece un sorriso forzato, cercando di mostrarsi rilassato e sicuro come al solito ma intimamente ansioso, pregando che almeno non gli sbattesse la porta in faccia.

-So che non mi aspettavi ma spero che non ti dispiac...-

Recuperando improvvisamente le capacità motorie, Law gli afferrò il viso e lo baciò con forza, salendogli immediatamente in grembo, avvolgendogli saldamente le gambe intorno ai fianchi in una morsa ferrea. Doflamingo sussultò sorpreso, ma si riprese subito, rispondendo con altrettanto impeto, portando una mano a sorreggerlo stringendogli il sedere, mentre con l' altra chiudeva la porta dietro di sé prima di portare quella stessa mano alla nuca di Law. Avanzò all’ interno, come poté.Il moro continuò a baciarlo, praticamente divorandogli la bocca e Doflamingo aspettò di raggiungere il divano, prima di separarsi il necessario per dire: -Immagino significhi che ti sono manca…- ?

Law lo interruppe baciandolo di nuovo, sciolse la presa delle gambe e si mise in piedi di fronte a lui. Lo spinse disteso sul divano,subito le sue mani cominciarono a scendere sul suo petto, senza praticamente fermarsi fino a che raggiunsero i suoi pantaloni, rompendo la cintura e la zip nella fretta con cui li aprì, buttandoli via. Si allontanò di nuovo cominciando velocemente a togliersi anche i suoi vestiti , mentre Doflamingo finiva di spogliarsi. Quando rimase completamente nudo si accorse in quel momento di aver lasciato la sciarpa per ultima. Fece per togliersi anche quella stoffa di lana che lo aveva accompagnato per giorni, ma Doflamingo lo fermò.

-Vedo che hai usato il mio regalo- constatò, rivolgendogli un ghigno soddisfatto. -Immagino ti abbia,.. scaldato -

aggiunse, con un tono ironico che gli diede l'impressione che sapesse il vero motivo per cui l'aveva indossata. All’ idea che lo avesse capito Law arrossì e sebbene sentì l'impulso di nascondersi si sforzò di non abbassare lo sguardo.

“Mmm”continuò l'altro guardandolo,leccandosi le labbra.
-Sai Law-chan,ci sono modi molto più fantasiosi di usare il mio regalo. Ti va di scoprirli ?- disse con voce bassa,sensuale,guardandolo con un sorriso malizioso che Law gli restituì prontamente. Si lasciò stendere sul divano mentre Doflamingo lo bendava con quella sciarpa,impaziente di farsi riscaldare da lui, in un modo decisamente più piacevole

Di certo quello sarebbe stato un caldo Natale.

  
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