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Autore: __HoranSmile__    19/12/2014    2 recensioni
*Dal testo*
Lo guardai bene. Dio mio. Era dannatamente perfetto. Una cascata di ricci castani scuro gli scendeva giù, quasi sulle spalle, gli occhi erano di un verde smeraldo in cui ebbi la sensazione di annegare, le sue labbra erano carnose e perfettamente rosee, aveva le spalle larghe, una camicia a righe verticali aperta fino sotto lo sterno da dove trasparivano una moltitudine di tatuaggi, le sue braccia erano muscolose e il braccio destro aveva molti tatuaggi, alle dita portava degli anelli che rendevano il tutto ancora più sexi, le sue gambe erano lunghe e magre, coperte da un paio di jeans attillati neri e ai piedi portava un paio di stivaletti del medesimo colore. Per non parlare del profumo che aveva, riuscivo a sentirlo anche se era abbastanza lontano da me, era un miscuglio di menta e nicotina. Non avevo mai visto niente di più perfetto.
Genere: Romantico, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino dopo ci svegliammo abbracciati. Sorrisi. Passare la serata con lui mi aveva aiutata più del previsto.
Passarono due settimane e il nostro rapporto diventava sempre più bello. Cercava sempre di mantenere un tono dolce con me, non sempre gli riusciva ma ci provava, più tempo passava con me più lo vedevo sereno. La sua rabbia andava via via diminuendo, lui stesso mi diceva che era grazie a me e mi faceva solo che piacere. Dormiva tutti i weekend con me, mi dava il bacio della buonanotte e mi preparava la colazione. Lisa stessa mi disse che anche a casa le cose erano migliorate. Diceva che lo vedeva più felice e tranquillo.
Poi le cose cambiarono improvvisamente.
Conobbe un ragazzo. Si chiamava Niall. Non mi piaceva per niente. Troppi piercing e tatuaggi. Troppe sigarette e troppi segreti alla quale io ero tagliata fuori.
“Dove vai?”                                                                              
Mi guardò come se la cosa fosse ovvia ma non era ovvia per niente. Io non volevo che Harry uscisse con Niall.
“Esco con Niall, non puoi venire.”
Mi accigliai e lo guardai negli occhi. In modo intenso, per fargli capire che ero arrabbiata.
“Prima o poi me lo farai conoscere questo Niall? O no? Non sono alla sua altezza? O avete i vostri segreti, alla quale io ovviamente sono tagliata fuori perché sono troppo stupida?”
Strinse i pugni. Si stava arrabbiando. Non mi importava, rincarai la dose.
“Sei diverso quando torni dopo essere uscito con lui. Sempre. Sei sempre più nervoso e irascibile. Non mi piace questa cosa. Non mi piace Niall. Cioè, cosa fate tutto il tempo che siete fuori? Io ho bisogno di te. Lo sai. Tanto.”
Fece un passo verso di me e alzò una mano. Sembrava sul punto di tirarmi uno schiaffo. Mi si gelò il sangue nelle vene per un momento. Ma quando la rimise giù mi calmai un po’.
“Ci sto mettendo l’anima a salvarti, se ho altri amici mica muori eh. E anche fosse ci hai provato per tanto tempo, so che lo vuoi ancora, quindi il mio lavoro alla fine non serve a nulla. La mia lontananza non può farti così male.”
Quelle parole mi ferirono in un modo che non si può spiegare a parole. Mi sentii uno schifo. Volevo sparisse dalla mia vita.
“Sparisci.”
Probabilmente si accorse di ciò che aveva appena detto e del fatto che mi aveva ferita veramente.
“Hope.. non..”
“Sparisci da qui!”
Uscì con aria afflitta. Sentii la sue macchina rimbombare nella strada mentre andava via. Corsi in camera e mi buttai sul letto a piangere. Perché aveva voluto ferirmi così? Perché proprio su quello? Avevo voglia di rifarlo, di buttare nel cesso due settimane di lavoro, di ansie, di pianti, di discorsi e di paure. Non lo feci e mi addormentai piangendo.
Improvvisamente mi svegliai nella sua macchina. Il sangue era ovunque e lui non c’era. Mi controllai i polsi. Erano a posto. Non era sangue mio. Scesi dalla macchina. Ero in un piccolo vicolo buio. Un ragazzo moro venne verso di me. Mio fratello.
“Louis ma che diavolo succede?”
“Dobbiamo andare via. Scappa. Entra in macchina.”
Il suo tono era agitato e preoccupato allo stesso tempo. Tremava e continuava a torturasi le mani.
“Dov’è Harry?”
“Ho fatto una cassata, Hope. Andiamo via.”
Due lacrime gli scesero giù per la guancia. Era troppo nervoso. E non capivo che cavolo aveva fatto.
“Dove cazzo è Harry? Questa è la sua auto. Dove cazzo è lui?”
Stavo urlando. Ero terrorizzata. Avevo un brutto presentimento.
“Sono tornato a casa, c’era anche lui, era arrabbiato con te. Continuavate a urlarvi di tutto, diceva che facevi schifo e che meritavi quello che stai passando. Poi ti ha dato un pugno e sei svenuta. Non ci ho più visto. Ho avuto un colpo di testa.”
“Che cazzo dici Louis? Non mi ricordo niente io. Che cosa gli hai fatto?”
Sentivo le lacrime scendermi giù per le guancie senza freno. Non potevo fermarle.
“L’ho ammazzato, Hope. L’ho accoltellato. Ti ho caricata in macchina con noi perché non volevo lasciarti a casa sola. È morto. Giuro. Io non volevo ucciderlo, ma quando ti ha dato il pugno non sono potuto stare fermo a fissarlo.”
Mi prese il panico totale. Non poteva essere vero.
“Dove l’hai buttato? Dimmi dove cazzo l’hai buttato!”
Continuavo a piangere e a urlare contro mio fratello.
“Qua in fondo al vicolo. Ora andiamo via.”
Iniziai a correre con tutta la forza che avevo. Dovevo trovarlo. Man mano che andavo avanti l’aria si faceva sempre più scura. Il buio mi impediva di vedere. Inciampai e caddi a terra.
“Harry!”
Mi svegliai di soprassalto. In pieno panico, urlando il suo nome. Sentii dei passi salire svelti sulle scale. Un viso spaventato apparve dalla mia camera. Era lui. Il mio perfetto, stronzo e amorevole Harry.
“Che cosa succede?”
Saltai giù dal letto e andai ad abbracciarlo in lacrime. lo strinsi con tutte le forze che avevo per capire che ormai non stavo più sognando.
“Era solo un sogno, tranquilla.”
Mentre con le parole cercava di farmi ritornare calma mi prese in braccio. Aggrovigliai le gambe intorno al suo bacino mentre continuavo ad abbracciarlo e a piangere sulla sua spalla.
“Non posso vivere senza di te! Non posso. Non ce la farei.”
Si sedette sulla poltrona davanti al letto con ancora me aggrovigliata a lui. Mi accarezzava la schiena e cercava di capire. Spostai la testa e mi incollai alla sua bocca. Non mi importava se ancora lui non mi amava, ne avevo bisogno.
Inizialmente provò a liberarsi di me, ma quando vide che non c’era storia prese la mia testa fra le mani e mi baciò come se fossi la ragazza della sua vita. Improvvisamente mi buttò sul letto con lui sopra. Le nostre mani andavano ovunque. Mi tolse la maglietta ma poi si fermò.
“No. Non così.”
Provai a riprendermi. Stavamo per fare una stupidata che avrebbe cambiato tutto di noi.
“Sì, hai ragione colpa mia. Non succederà più.”
Mi sentivo in colpa e ancora agitata per il sogno che avevo appena fatto. Lo guardai negli occhi e sorrise.
“Perché prima piangevi così disperata?”
“Ho fatto un brutto sogno. Non ti preoccupare. Ho reagito troppo male. Perdonami.”
“Ma magari tutte reagissero come te!”
Risi tentando di nascondere l’imbarazzo, ma, le mie guancie erano bollenti.
“Comunque, non ti vergognare di quello che non è quasi successo, Dio mio, non sai quanto ti vorrei. Ma non posso, non quando da parte tua ci sono certi sentimenti.”
Si alzò e mi porse la maglietta che era finita per terra. Me la misi e lo tirai da un braccio affinchè si rimise nel letto.
“Tu mi faresti mai del male? Fisico intendo.”
Mi guardò sgranando gli occhi.
“Come cavolo puoi solo che pensare che io farei mai una cosa del genere? Se è per quello che ti ho detto oggi pomeriggio, levatelo dalla testa, sono stato uno stupido. Ero solo arrabbiato.”
“Lo so, lo so. Ma, ricordati che io avrò sempre e comunque bisogno di te, a prescindere da quello che mi dici o che io ti dico. Ti voglio nella mia vita per sempre. Sappilo.”
Sorrise e mi strinse nelle sue braccia forti. Sì, era vero. Io lui nella mia vita lo avrei voluto per sempre.

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Angolo autrice.
Capitolo scritto un po' ammerda ma, spero almeno un po' di avervi fatto prendere un po' di paura hahah <3 recensite dajee <3 hahah <3
 
  
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