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Autore: AndreMCPro    20/12/2014    3 recensioni
Era passato tanto tempo da quando Il famoso Team Electro, composto da uno Squirtle e da uno Shinx di nome Andrea, aveva sventato il malvagio piano di Darkrai, sconfiggendolo nelle profondità del Cratere Oscuro e riportando nel mondo pace e tranquillità.
Ma il Destino aveva ancora delle sorprese in serbo per loro…
Una nuova avventura stava per cominciare…
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Pokemon Mystery Dungeon'
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Pokémon Mystery Dungeon
Lo Spirito del Ghiaccio

Cap.14 Il Ghiaccio si Rompe
 
Un rumore sordo  prese a rimbombare per la sala. Sembrava una pulsazione, un battito, ma ancora più netto e ritmico. E con questo sottofondo, Kyurem aprì le danze.
Un tremendo Gelamondo si scatenò per la grotta, ma il Gruppo si distese a terra e riuscì ad evitarlo. Passata la bufera, Andrea reagì con Scarica, Squirtle con Idropulsar e Glaceon con Geloraggio. Tuttavia, il drago sembrava non aver subito danni. E mentre il rumore cresceva, il leggendario disse: “Patetico! In confronto a me voi non siete niente!”
E un Geloraggio colpì in pieno Conkeldurr che, nonostante la poca efficacia della mossa, subì comunque ingenti danni. Ma subito il Pokémon si rimise in piedi e rispose con Pietrataglio, seguito da un Codacciaio di Andrea. Il drago indietreggiò, ma i danni sembravano comunque poco significativi.
“Com’è possibile? Sulle fusioni aveva molto più effetto!” Si chiese ad alta voce lo Shinx.
“È ovvio: quelle sono forme incomplete!” Rispose Kyurem. “La mia potenza aumenta, ma la resistenza diminuisce!” E subito scatenò un Iper Raggio contro i sei. Non ne colpì volontariamente nessuno, ma si limitò a farli arretrare. E mentre i boati raggiungevano un’intensità spaventosa, il drago caricò una sfera arancione, che rilasciò verso il soffitto della sala. Arrivato in cima alla volta, il Dragobolide si divise e precipitò contro tutti i presenti eccetto Andrea, che schivò i proiettili a lui indirizzati. Alcuni dei Bolidi colpirono anche le pareti laterali, che si creparono e fecero crollare delle rocce nella stanza.
Andrea guardò la parete: ad ogni battito le crepe si allargavano e dei sassi cadevano da quelle già presenti. Caricò la porta di destra, perché di quello si trattava, ne era certo, e la colpì con Codacciaio. Quella cedette e un gruppo di Vanilluxe entrò nella sala.
“Dunque è questo ciò che volevi fare, eh?” Gridò al leggendario, mentre anche l’altra entrata cadeva e un branco di Beartic si aggiungeva all’armata nemica.
“Sei intelligente, non c’è che dire. Ma purtroppo per te questa sarà l’ultima delle tue scoperte!”
“Io non ci conterei!” E rilasciò una Scarica che, miracolosamente, paralizzò Kyurem mentre i suoi “soldati” venivano temporaneamente sbaragliati. Con questo diversivo il resto del Gruppo potè rimettersi in piedi e riuscì anche a dimezzare i nemici prima che il leggendario si liberasse dalla paralisi.
Andrea iniziava a sentirsi stanco, e così anche i suoi compagni. Nonostante fosse molto forte, quegli avversari erano troppi anche per lui. Schivò una Lacerazione e falciò quattro o cinque Beartic con Codacciaio, per poi abbattere un Vanilluxe con Sgranocchio. Ma quelli sembravano non finire mai. Glaceon e Squirtle riuscivano ancora, come lui, a tenere testa alla calca, ma Snivy, Oshawott e Conkeldurr stavano per essere circondati. Per lo meno, Kyurem non interveniva, lasciando che fossero le sue guardie a fare il lavoro sporco. Tornò a concentrarsi sui suoi avversari, ma prima che riprendesse posizione fu colpito da un Geloscheggia. Subito sconfisse tutti gli avversari vicini con una Scarica, ma altri continuavano a mettersi in coda. Stavolta, però, gli sfidanti erano diminuiti, così gridò: “Resistete! Ci siamo quasi!”
Delle grida seguite da un raggio rosso che passò vicinissimo a lui sterminando decine di nemici segnalarono che Glaceon lo aveva sentito.
Di lì a poco tutti i Beartic e i Vanilluxe rimasti erano KO o in disperata fuga.
“Siete davvero bravi, lo devo ammettere!” Si complimentò il leggendario appena il Gruppo, ansante, si rivolse verso di lui. “Non mi aspettavo che sareste riusciti a scacciare i miei sudditi. Ma poco importa”
Li guardò, uno per uno, e aggiunse: “Siete stanchi, non è vero? Molto bene… sarà più semplice per me sconfiggervi in queste condizioni”
Li fissò di nuovo, indeciso su chi eliminare per primo.
Snivy? No, non era una minaccia.
Oshawott? No, nemmeno lui.
Glaceon? Forse. Dopotutto conosceva Iper Raggio.
Squirtle? Anche. A parer suo era il secondo più forte del gruppo.
Andrea? Certo, facendolo fuori si sarebbe tolto di mezzo un grande pericolo. Ma la sua forza era troppa. E se fosse riuscito a metterlo in crisi prima che riuscisse a toglierlo di mezzo? Non poteva rischiare.
Decise di attaccare il Pokémon Tartaghina, e si preparò a scagliare un Iper Raggio. Ma qualcosa non quadrava. Guradò attantamente i sei… no, erano cinque. Dov’era finito l’altro?
Di nuovo alle spalle? Stavolta mi ha davvero stufato!
Si voltò, e in quel momento un Martelpugno fece schiantare la testa del drago sul pavimento. Un Codacciaio alle spalle, unito a Idropulsar, Vorticerba e Iper Raggio, si diressero verso di lui, ma quello, nel rialzarsi, bloccò gli attacchi con le ali congelate, che, dopo aver resistito molto all'impatto con quelle mosse, si ruppero.
Il drago ricadde, accecato dal dolore. Le membra, per tanti secoli rimaste coperte dal gelo da lui stesso emanato, erano libere ed esposte all’aria. Il poco calore dell’atmosfera, per quelle antiche ali, era insopportabile. Sentì una grande quantità di energia fluire all’esterno del suo corpo, e tutte le sue parti scoperte si illuminarono di una forte luce azzurra. Le forze… lo stavano abbandonando.
“Cosa mi sta succedendo?” Gridò il leggendario, ma un attimo dopo le sue energie avevano ripreso a fluire dentro di lui. Ma stavolta l’energia era troppa! Di quel passo il suo corpo non sarebbe riuscito più a contenerla! Un violento terremoto si scatenò in tutta l’area, e la volta iniziò a crollare.
E capì.
Il ghiaccio che lo aveva ricoperto… non era vero ghiaccio, ma un sigillo di cristallo! Più resistente perfino di un diamante, solo Reshiram e Zekrom uniti potevano romperlo. Era un sistema di emergenza nel caso il Cuneo fosse stato perduto. Ma ora non aveva più bisogno del consenso dei suoi fratelli, perché il sistema era stato attivato da quei sei Pokémon che lo avevano attaccato. Il Leggendario Originale stava per risorgere!
“Via presto! Usciamo di qui!” Intimò Conkeldurr. Le sue parole furono immediatamente ascoltate e dopo neanche un minuto tutto il gruppo si era portato a distanza di sicurezza dal colle. In lontananza videro Chiarolite e Scurolite che si avvicinavano all’entrata della grotta, brillando sempre più forte e unendo le proprie energie a quelle del loro fratello.
“Ditemi che non è vero… Non può stare accadendo sul serio…” Disse Snivy terrorizzata.
“No! Reshiram e Zekrom non accetteranno mai di riunirsi! Non dopo ciò che stava per accadere!” Gridò Oshawott, colto dalla disperazione.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Squirtle.
“È Kyurem” Rispose  Conkeldurr. “Si sta riunendo con i suoi fratelli…”
“COSA?”
“Per noi è finita, ragazzi. Contro il Leggendario Originale non abbiamo alcuna speranza”
L’altura implose e crollò su se stessa, travolgendo Kyurem e le due Pietre, insieme anche ai Pokémon Ghiaccio che erano rimasti al suo interno. Il terreno smise di tremare, ma l’enorme cumulo di pietre no.
Il Leggendario Originale stava per riemergere dalle macerie e, contro di lui, per il Team non c’erano speranze.
  
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