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Autore: Seiraluna    20/12/2014    2 recensioni
Prima regola. Mai entrare in questo ufficio senza il mio permesso. Seconda regola mai entrare nella mia stanza da letto. Terza regola mai far uscire Minato senza aver informato me o Claude. Quarta regola niente schifezza a Minato. Quinta regola se ruba qualcosa è licenziata
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Villa Namikaze
Hinata non si era ancora mossa dall’ingresso del salotto per l’imbarazzo. Non riusciva a muovere un muscolo. Naruto andò da lei e le strinse la mano.
-Tranquilla. Mia madre può sembrare burbera ma è dolcissima.
-Di cosa parli con la nostra ospite? Non starai mica dicendo a questa cara ragazza che sono un po’ svitata come fai con Minato?
-No, mamma. La stavo invitando ad entrare nella sala. È un po’ imbarazzata.
-Entra cara, ti mostro la casa. Lasciamo i maschietti a chiacchierare da soli. Hanno molte cose di cui parlare. Minato vieni con noi?
-No, nonnina. Voglio stare con papà e nonno.
Kushina trascinò Hinata in giro per la casa ma la mora era ancora in imbarazzo. Non sapeva cosa dire di fronte ai genitori di Naruto. Temeva di sbagliare qualcosa.
-Non sarai mica spaventata da me e Minato?
-No, signora.
-Sei una ragazza molto timida e educata. È un piacere per me poterti conoscere. Ti devo ringraziare di tante cose.
-Io non ho fatto nulla.
-Non ti sei neanche accorta di aver reso le giornate di Naruto più belle. Minato mi ha riferito che ha trovato nostro figlio più rilassato e meno burbero. Credo che la causa dei suoi sorrisi sia tu.
-Non è possibile.
-Cara sei troppo modesta. A te Naruto piace?
Hinata divenne rossa e per Kushina non ci fu bisogno di attendere una risposta. Aveva capito dalle gote della mora cosa provava per suo figlio.
Dopo il tour per la casa, le donne tornarono nel salone e si sedettero sul divano a chiacchierare con Naruto e Minato. Intanto Minato junior giocava con i giocattoli che gli aveva appena regalato il nonno. Ogni volta che andava a trovarlo lo riempiva di giochi. Naruto diceva che lo viziava troppo e il padre affermava che fosse lui quello che lo riempiva di regali.
-Vedi cara Hinata quando mio marito e Naruto si guardano in quel modo è iniziata la sfida. Si sfidano a chi vizia di più il bambino.
Dopo la frase di Kushina, il piccolo Minato corse da Hinata e si fece mettere in braccio. Adorava farsi cullare dalla mora.
-Mi dispiace maschietti ma questa sera la sfida la vince Hinata. A quanto pare il nostro nipotino preferisce farsi coccolare dalla sua babysitter.
-Minato si è affezionato subito a Hinata. Deve avere qualche potere fatato per aver conquistato così in fretta il bambino. Di solito non si affeziona agli estranei. Sono felice di averti trovata Hinata.
In risposta a Naruto, la mora arrossì non poco. Il suo datore di lavoro la elogiava continuamente ma sentirselo dire davanti ai genitori era ancora più emozionante.
-Oggi sei più dolce del solito Naruto.
-Mamma non mettermi in imbarazzo.
-Dico solo la verità.
-Papà è tutto rosso come Hinata.
Persino Minato junior si accorgeva che fra Hinata e Naruto stava nascendo un bellissimo rapporto e coglieva ogni attimo per sottolinearlo. Il bambino sembrava voler vedere a tutti i costi i due ragazzi insieme.
-Minato sei un bel furbetto- disse Kushina.
 
All’improvviso qualcuno fece irruzione nella sala frantumando in mille pezzi l’atmosfera serena che si era creata.
-Scusate il disturbo ma ho saputo che Naruto era qui e sono passata a fargli un saluto.
-Non sei ben accetta qui. Sparisci.
-Sei molto aggressivo oggi. Se non stai attento potrei portarti via nostro figlio.
-Non te lo permetterò mai.
-Le regole le detto io caro Naruto.
-Minato resta con me. Torna dal tuo nuovo marito e restaci.
-Il giudice darà la custodia a me perché posso garantire una famiglia stabile al bambino mentre tu sei solo.
Naruto sapeva che la sua ex in parte aveva ragione. Alcuni dei suoi amici avevano perso la custodia dei figli dopo il divorzio perché erano single e non potevano garantire un nucleo stabile ai bambini. Di sicuro un giudice avrebbe potuto scegliere di dare la custodia di Minato alla madre perché era sposata. Ma Naruto non l’avrebbe permesso. Doveva cercare in fretta una soluzione.
-Non mi ero accorta che la babysitter era qui. Porti lei qui mentre io non ho mai avuto l’onore di conoscere i tuoi genitori.
-Forse dovresti riflettere prima di parlare. Ti ho chiesto migliaia di volte di venire qui con me ma hai sempre declinato l’invito a causa dei tuoi impegni. Quando mia madre veniva a trovarmi tu uscivi dal retro e andavi via con la tua macchina.
-Io sono sempre piena di impegni. Però potevi presentarmi i tuoi genitori quando ho partorito.
-Inventi delle scuse per farmi passare per il cattivo ma non te lo permetterò. Sai benissimo che non ti conviene farmi arrabbiare.
La donna si girò e se ne andò verso l’uscita lanciando un’occhiata minacciosa verso Hinata.
 
Una volta andata via la madre del piccolo, Naruto si scusò con i genitori e trascinò Hinata nel loro giardino. Aveva visto bene lo sguardo che la pazza le aveva lanciato e voleva rassicurarla. Non poteva permettere che la sua ex la facesse sentire a disagio.
-Signor Uzumaki deve dirmi qualcosa?
-Primo è ora che tu mi chiami Naruto. Secondo, non voglio che quella donna ti faccia sentire inadeguata e a disagio quando sei al mio fianco. Sei perfetta come sei.
-Intendete per lo sguardo che mi ha lanciato. Non ci ho pensato proprio. Ho solo capito che quella donna è gelosa di me perché sto accanto a suo figlio.
-No, ti sbagli Hinata. La mia ex ti teme perché sei al mio fianco. Non vuole che nessuno si avvicini ai suoi ex partner perché li usa e riusa come calzini. Sa che con me non può farlo e pensa che sia tu la causa.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato?
-No, la colpa è mia. Tu sei talmente interessante che credo che presto non riuscirò più a trattenermi.
-Non capisco.
-Presto saprai tutto.
Hinata era rimasta sorpresa dal comportamento di Naruto. La sorprendeva sempre. Era così dolce e protettivo con lei che quasi non le sembrava reale. Invece, era lì con lei, a pochi centimetri di distanza. Poteva sentire il suo profumo e il suo respiro. Desiderava tanto abbracciarlo ma non era opportuno visto che si trovavano a casa dei genitori. Fu Naruto che prese l’iniziativa capendo il bisogno della ragazza.
Il biondino si avvicinò alla mora e la strinse forte.
-Ogni volta che avrai bisogno di un abbraccio corri da me.
Hinata sgranò gli occhi a quelle parole. Naruto era veramente il suo principe. La capiva nel profondo dell’anima e con lui non si sentiva mai in pericolo. Non aveva timore di avvicinarsi a lui perché sapeva che non avrebbe fatto nulla di avventato che potesse deluderla.
 
Intanto i genitori di Naruto stavano nel salone con Minato. Erano curiosi di vedere cosa avrebbe combinato il loro monello.
-Dimmi Minato, papà ha fatto qualcosa di strano in questi giorni?
-No, è solo tornato prima da lavoro. Nonna è un interrogatorio vero?
-Kushina, il piccolo ti ha smascherata in un attimo.
La rossa si alzò dal divano e iniziò a rincorrere Minato per la casa. Quando i due ragazzi rientrarono in casa, trovarono Minato e Kushina sul pavimento uno sopra l’altro.
-Mamma, papà potevate andare nella vostra stanza.
-Cosa vai a pensare Naruto. Io volevo solo dare una bella lezione a tuo padre.
-Nonno ha fatto arrabbiare nonna.
Kushina si avvicinò al bambino e lo prese in braccio.
-Sei un birbante piccolo. Però devo ammettere che tuo padre ti sta educando bene.
-Non è solo merito mio- disse Naruto guardando Hinata.
 
Dopo la cena, Naruto, Hinata e Minato junior tornarono a villa Uzumaki con la promessa di tornare presto a trovare i nonni.
In macchina Naruto sospirava come non mai. Sembrava che qualcosa lo avesse turbato.
-Se quei sospiri sono dovuti alla tua ex, non devi preoccuparti. A me non ha dato fastidio.
-Ne sono contento. Ma non posso permetterle di fare come vuole. Odio quando qualcuno mi minaccia.
-Posso aiutarti in qualche modo?
-Per favore Hinata non abbandonarmi.
La mora non credeva di aver capito bene. Naruto forse le stava chiedendo di restare al suo fianco. Il biondino si accorse di ciò che aveva detto troppo tardi. Ormai era palese che aveva una vera e propria passione per quella splendida ragazza.
Arrivati a casa, Hinata mise Minato a letto mentre Naruto preparò del tè. Quando Hinata uscì dalla camera del bambino si sentì afferrare per un braccio e trascinare in una stanza.
-Accomodati.
-Naruto non dovrei stare qui.
-Ti ho spinta io nella mia camera. Prometto di fare il bravo bambino.
Hinata scoppiò a ridere. Il biondo pensò subito a quanto era bella quando rideva. L’aveva vista poche volte con il sorriso sul volto ma ne era rimasto incantato.
-Mia madre ti adora.
-Come lo hai capito?
-Non si comporta con tutti in quel modo. Se una persona non le piace è capace di cacciarla di casa. Non ti sei accorta che mio padre la tratteneva quando è arrivata la mia ex. Di certo mia madre voleva prenderla a calci.
-Se devo essere sincera, anche io le avrei dato un bel pugno. Perdoni le mie parole.
Naruto si avvicinò a Hinata e la strinse.
-Non ho nulla da perdonarti. Ti ringrazio per la tua sincerità.
Hinata poggiò le mani sul petto di Naruto in un impeto di coraggio e si lasciò cullare dal suo abbraccio. Si sentiva veramente bene al suo fianco e desiderava restarci per sempre.
Naruto non ce la faceva più a resistere. Doveva poggiare le sue labbra su quelle della ragazza. Aveva voglia di approfondire il rapporto in quel momento magico. Guardò Hinata negli occhi e lentamente appoggiò le sue labbra a quelle della mora. La ragazza si strinse più forte a lui e si lasciò andare. Anche lei sognava da giorni quel momento.
-Naruto.
-Hinata sei speciale. Non ti lascerò andare tanto facilmente.
-Io non intendo andare via. Mi piace stare con te e Minato.
-Tu e mio figlio siete la mia famiglia insieme ai miei genitori.
Hinata scoppiò a piangere. Mai nessuno le aveva detto una cosa del genere. Non solo Naruto la considerava bella, le voleva anche bene.
   
 
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