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Autore: Placebogirl_Black Stones    21/12/2014    6 recensioni
Oggi è giorno di pranzo a metà prezzo al Pumpkin Café, il locale più rinomato dell'isola nel cielo.
Specialità della casa: tagliolini al sugo di zucca.
Ma piaceranno proprio a tutti?
(Wiper x Laki)
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Guerrieri shandia, Laki, Wiper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Shandia in Love'
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PUMPKIN NOODLES (YOU LIKE THEM, HONEY?)

 

- Presto, ne voglio subito un’altra porzione!- esordì una voce in mezzo al chiacchiericcio generale che invadeva la sala.

- Anche per me!- gli fece eco un’altra.

- Arriviamo subito!- cercò di metterli buoni la sua collega di lavoro, mantenendo sempre un tono dolce e cordiale nonostante la stanchezza accumulata.

 

Quel giorno il Pumpkin Café pullulava di donne, uomini e bambini affamati, o forse semplicemente ghiotti del piatto principale che aveva reso famoso il locale in tutta l’isola nel cielo: i tagliolini al sugo di zucca.

Zucche ovviamente fornite dall’orto del Supremo Gan Forr, che si prodigava personalmente nella loro coltivazione.

La bontà della loro polpa, unita alla loro bravura nel trasformarla in un saporito sugo, avevano conquistato i palati di tutti, portando il locale ad essere il più rinomato dell’isola.

Ogni giorno venivano un sacco di clienti, facendo scorpacciata di tagliolini.

Nei giorni come quello in cui vi era il pranzo a metà prezzo, la clientela si triplicava, rendendo quasi impossibile l’entrata nel locale.

Era innegabile, però, che gli uomini venissero anche per vedere lei e Konis, nonostante quest’ultima continuasse a negare che la loro bellezza contribuisse a riempire il Pumpkin Café.

Quella ragazza dalle sembianze angeliche era così ingenua che a volte non se la sentiva di contraddirla, tant’era la tenerezza che suscitava in lei.

La seguì con lo sguardo recarsi ai tavoli con un vassoio colmo di nuove porzioni di tagliolini appena impiattati, se piatti si potevano definire quelle mezze zucche vuote che usavano per contenere i tagliolini.

Le avevano scelte sia per decorazione, per rendere il giusto omaggio al nome che il locale portava, sia perché esaltavano ancora di più il sapore della pietanza stessa.

Elargendo sorrisi dolcissimi, Konis servì i clienti senza tralasciare nessuno, mentre lei continuava a riempire le zucche di tagliolini.

 

- Posso averne ancora?- la distrasse un cliente vicinissimo al bancone, che con il braccio teso verso di lei mostrava la zucca-piatto vuota.

- Certamente!- sorrise anche lei, nonostante i suoi sorrisi fossero meno di dolci di quelli dell’amica e più enigmatici.

 

Prese la metà zucca dalle mani dell’uomo, versandoci dentro una nuova porzione fumante e restituendogliela con grazia.

La gentilezza era fondamentale per mantenere sempre la clientela, quindi bisognava sorridere anche quando dopo ore in piedi le caviglie si gonfiavano e il caldo del fuoco faceva appiccicare i vestiti addosso.

Meno male che le persone erano sempre allegre e mantenevano un comportamento corretto, permettendo loro di lavorare sodo all’interno di un clima piacevole.

Fra una chiacchiera e l’altra si svagavano, passando giornate soddisfacenti.

Stava versando l’ennesima porzione di tagliolini in una mezza zucca quando il vociferare del locale si attenuò, e gli sguardi di tutti si rivolsero alla porta d’entrata.

Quattro uomini alti e possenti, ognuno recante con sé un’arma, entrarono uno dopo l’altro dirigendosi al bancone.

I battiti del suo cuore accelerarono, il respiro si fece incostante.

Era questo l’effetto che le faceva quell’uomo, anche dopo tutti quegli anni trascorsi.

Quell’uomo che solo fra i quattro aveva catturato la sua attenzione, facendola sorridere come mai.

Si era immobilizzata con il mestolo in mano, lo sguardo fisso su di lui.

Fisico statuario, carnagione bronzea e capelli neri che svolazzavano al vento, ormai cresciuti tutti seguenti dopo che aveva deciso di rinunciare alla sua distintiva e lunga cresta, Wiper si avvicinava con fare solenne e serioso, seguito da Kamakiri, Gembo e Braham, i quali invece salutavano cordialmente tutti i presenti.

Non ricambiava il suo sorriso, ma questo non la rattristava, perché sapeva che lui era fatto così.

Nemmeno nell’intimità era troppo dolce con lei, figurarsi in un locale pieno zeppo di gente.

Cercò di ricomporsi, non volendo fare la figura della damigella che si perde a guardare il suo innamorato.

Nemmeno lei era quel tipo di persona, nonostante l’apparenza gentile e delicata.

Cercando di contenere la sua felicità nel vederlo, riprese a impiattare i tagliolini, preparando quattro nuove porzioni per i neo arrivati.

 

- Ciao Laki!- la salutò calorosamente Kamakiri prendendo posto su uno sgabello al bancone - Oggi c’è un sacco di gente!-

 

A differenza di Wiper, Kamakiri era sempre stato più estroverso e incurante di mostrare i suoi sentimenti.

Erano amici da tempo, e qualche volta le era persino parso che i suoi sentimenti per lei fossero ben più di una semplice amicizia.

Non volendo dargli false speranze, però, si era limitata a comportarsi da amica.

Forse lo stesso Kamakiri aveva capito che il suo amore era solo ed esclusivamente per Wiper, da tempi remoti.

 

- Ѐ normale, oggi ci sono i tagliolini a metà prezzo!- rispose - E voi che fate qui? Avete finito il servizio?-

- Facciamo una pausa e poi torniamo- si limitò a dire Braham, che in quanto a eloquenza e vivacità non aveva nulla da invidiare a Wiper.

- Capisco. Allora godetevi il pranzo e fate il pieno di energie!- piegò la testa da un lato, sorridendo.

 

Pose davanti a ciascuno una porzione di tagliolini, invitandoli a sfamarsi.

Quando allungò la sua a Wiper, si soffermò a guardarlo per qualche secondo, come a volergli dire silenziosamente quello che non poteva fare con la voce.

Un “ti amo” detto davanti ai suoi compagni equivaleva a farsi uccidere.

Il giovane Shandia ricambiò lo sguardo, senza perdere la sua austerità.

Non vedeva l’ora che arrivasse la sera, per poter tornare nella loro casa e stare finalmente soli.

Aspettava quel momento con impazienza ogni giorno, il momento in cui si accoccolava fra le braccia di Wiper accanto al focolare acceso.

Certe notti, quando si toglieva la sua corazza per qualche attimo, facevano l’amore con passione, godendo l’uno della presenza dell’altro dentro di sé.

 

- Ottimi come sempre!- si complimentò Kamakiri, distraendola dai suoi pensieri.

- Lo so!- gli fece l’occhiolino - E a te piacciono?- si girò verso il suo uomo, cercando di scambiare almeno qualche parola con lui prima che tornasse al suo lavoro di guardia del Supremo.

- Ѐ cibo come tutti gli altri, basta che sfami- rispose senza entusiasmo, mettendosi in bocca l’ennesimo boccone.

- Ma insomma Wiper, non potresti essere più gentile almeno con la tua donna? Falle i complimenti per come cucina, è raro trovare una donna bellissima che cucina anche divinamente!- lo rimproverò Kamakiri, che aveva capito il suo desiderio di essere notata dal compagno.

- Sta zitto tu!- lo mise a tacere ringhiando, suscitando il riso di Braham e Gembo.

- Guarda che se la tratti sempre male finirà per trovarsi un altro uomo! E allora trovala poi una che ti sopporti!- continuò a punzecchiarlo l’amico.

 

Non riuscì a trattenere una risatina a quelle parole, constatando quanto fossero vere.

Wiper aveva un carattere impossibile, e per quanto fosse un uomo di aitante aspetto le donne lo temevano anche più degli uomini.

Irascibile, scontroso, alle volte quasi maleducato: non era certo l’uomo dei sogni.

Eppure lei vedeva in lui qualcosa, qualcosa che forse nemmeno lo stesso Wiper sapeva di avere.

Lo aveva visto anni fa, quando erano solo bambini che si raccoglievano in cerchio intorno a un fuoco per ascoltare antiche leggende sulla loro tribù, e da allora non aveva mai smesso di amarlo segretamente.

Quando più di due anni prima avevano fatto l’amore in quella foresta ed era diventata la sua donna, le sembrava di aver realizzato un sogno lungo una vita.

Per lei, donna cresciuta in una tribù dominata dagli uomini, potersi prendere cura del proprio compagno era il massimo delle aspirazioni.

 

- E tu che hai da ridere?!- la riportò alla realtà la sua voce roca e infuriata.

 

Non era una vera rabbia, piuttosto un fastidio per essere stato canzonato.

Sapeva quando si arrabbiava per davvero, e la faccia che aveva in quel momento non era quella che aveva visto due anni prima durante la lotta per l’ Upper Yard.

Gli altri tre compagni continuavano a ridere divertiti da quella scenetta, mentre il resto dei clienti era tornato a far baldoria senza più curarsi di loro.

Era il momento perfetto per concedersi una piccola soddisfazione.

Piegò la bocca in un sorrisetto che aveva qualcosa di strafottente.

Ciò che la differenziava dalle altre donne, era che lei non aveva paura di fronteggiarlo o dirgli quello che pensava, anche se fosse stata in disaccordo con lui.

Poggiò un braccio sul bancone, piegando di poco il busto in avanti e sporgendosi verso di lui, allungando poi l’altro braccio in avanti e sfiorandogli un angolo della bocca con l’indice, raccogliendo con la punta di esso un residuo di sugo di zucca.

Si portò il dito alla bocca, inghiottendo la prima falange e succhiando via il sugo.

Osservò divertita il cambiamento di espressione dei quattro guerrieri: Braham e Gembo avevano sgranato gli occhi e si erano girati lentamente verso Wiper per osservare la sua espressione, probabilmente aspettandosi di vederlo esplodere; Kamakiri era tanto sorpreso quanto divertito dal suo gesto, e al tempo stesso preoccupato per la reazione del compagno.

Wiper era rimasto immobile, gli occhi più in fuori del solito, e la fissava come interdetto.

Non se lo aspettava, decisamente.

Poteva ritenersi soddisfatta della riuscita del suo intento.

Lentamente, lo sguardo del ex capo Shandia si assottigliò, le vene si ingrossarono visibilmente e i muscoli si contrassero sotto la pelle.

Digrignò i denti, ringhiando silenziosamente come una bestia disturbata dalla sua quiete e pronta ad attaccare.

Strinse spasmodicamente le bacchette di legno che aveva usato per mangiare i tagliolini, fino a spezzarle con un sonoro “crack”.

 

- CHE DIAVOLO TI SALTA IN TESTA?!?! COME OSI PRENDERTI GIOCO DI ME?!?!- si liberò finalmente dalle parole che gli opprimevano la gola, facendo girare mezzo locale verso di lui.

- Avevi una macchia di sugo, volevo solo tirarla via!- finse innocenza.

- NON HO BISOGNO DELLA BALIA!!!- continuò adirato.

- Lo so bene! Ad ogni modo vedo che i tagliolini ti sono piaciuti, altrimenti non avresti la bocca sporca!-

 

Stava giocando pesante, ne era consapevole.

Eppure non riusciva a smettere, era troppo divertita, così come lo erano gli altri amici che ormai non riuscivano più a contenere le risate.

A loro si era unita anche Konis, che aveva osservato la scena con la coda dell’occhio.

Con un gesto di stizza, Wiper si pulì la bocca con il dorso della mano, abbandonando le bacchette rotte sul bancone a fianco della zucca vuota e alzandosi in piedi pronto per tornare al suo lavoro di guardia.

Diede le spalle a tutti, senza più dire una parola, e si diresse verso l’uscita.

Kamakiri, Braham e Gembo la ringraziarono per l’ottimo pasto, seguendo poi il loro capo.

Doveva essere sincera: un po’ le dispiaceva di averlo messo in imbarazzo.

Wiper era l’orgoglio fatto a persona, poteva anche non rivolgerle più la parola per giorni dopo quel pubblico affronto.

Non rinnegava di essersi divertita, ma quando la giornata sarebbe volta al termine voleva assicurarsi di trascorrere una piacevole serata con lui.

 

- Wiper?- lo richiamò, prima che entrambi i suoi piedi varcassero la soglia del Cafè.

- Che vuoi?!- girò di poco il capo all’indietro, ancora visibilmente stizzito.

- Ci vediamo più tardi- gli sorrise dolcemente.

 

Non seppe dire con precisione se fosse la lontananza che creava illusori effetti di luce, o forse solo la sua immaginazione, ma le sembrò che le guance del suo uomo avessero assunto una colorazione più arrossata del solito.

Ne ebbe la certezza solo quando a Kamakiri sfuggì un commento fuori luogo.

 

- Guarda come arrossisce il nostro capo! Questa è una proposta bella e buona! Beato te!-

- FALLA FINITA!!!- sbottò nuovamente, i nervi ancora a fior di pelle.

 

Ridacchiò, più per la felicità di essere amata a suo modo da quel bisbetico che per l’ilarità della scenetta.

 

- Certo che il tuo fidanzato è proprio irascibile!- le fece presente Konis, affiancandola al bancone.

- Purtroppo è fatto così, ma non è cattivo- precisò.

 

Il chiacchiericcio nel locale era tornato intenso come prima, come se quella dei quattro guerrieri fosse stata un’apparizione magica che aveva creato un’altra dimensione.

Si rimise al lavoro di buona lena insieme alla compagna, pregando perché le ore trascorressero in fretta.

Era impaziente di poter rivedere di nuovo il volto arrabbiato del suo uomo.

 

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Nonostante la voglia di scrivere assente, ricontrollando le mie storie mi sono imbattuta nella vecchia Wiper x Laki che scrissi mesi fa, e l’idea scabrosa di questa storia senza capo né coda mi è balenata nella testa. Così l’ho buttata giù. Non c’è molto da dire su questi due perché si sono visti per una sola saga e fra l’altro non proprio in vesti tranquille, quindi scriverci è molto difficile. Spero che questa storia vi possa piacere, vorrei poterne fare altre perché i due Shandia mi piacciono molto (specialmente Wiper!). Questa può essere considerata un continuo dell’altra, ma si capisce anche se letta da sola.
Buona domenica a tutti!
Baci
Place

   
 
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