Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: percabeth2000    21/12/2014    1 recensioni
Tiene una mia ciocca tra le dita rigirandosela un po’ tra l’indice e il medio, lo osservo e noto che è pensieroso e che si è imbambolato sui miei capelli.
-Will? – lo chiamo.
Sembra riprendersi ma questo non fa altro che portare la sua attenzione su di me e ciò mi rende un po’ a disagio. Perché continui a guardarmi? Cos’ho?
- Sei bellissima – mi sussurra.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Mentre sul pavimento inizia a formarsi un mucchio di cenere penso che è questo a cui si riferiva Jason, questa è la cosa che stava degenerando, questa è la cosa per cui mia mamma voleva avere il tempo per proteggermi … Non abbiamo più tempo.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -- - - - -- - -- - -
Te ne sei andata, siamo stati sopraffatti. Già me ne sono andata come un coniglio, gli ho lasciati soli e cosa più disonorevole , per un momento ho anche pensato di non tornare.
Lucilla mi osserva e forse dalla mia espressione intuisce i miei pensieri.
- Non intendevo quello Michelle,mi sono espressa male tu non … - la blocco afferrandogli le mani.
- No Lucinda. Hai ragione, rimedierò, te lo prometto – le dico per poi entrare nella sala da pranzo lasciandola sola.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ANGOLO DELL'AUTRICE: Ecco a tutti il nuovo capitolo! Ora scappo ... a presto.
percabeth2000



I minuti successivi regna un silenzio sovrannaturale. Il mio respiro si è calmato . Will ha smesso di accarezzarmi però continua a stringermi.
- Che è successo ? – sussurra Will mandando fuori le parole che gli rimbombavano sicuramente in testa.
- Credo sia stata Airina – la mia voce è distaccata. Guardo il comodino con un misto di ammirazione e freddezza. Alle mie parole sento il corpo di Will irrigidirsi e sussultare quasi impercettibilmente.
- Cosa? – chiede.
- Ho detto che credo sia stata Airina- ripeto staccandomi un po’ dal suo braccio e guardandolo.
- Come? – chiede sempre più confuso.
- Credo che mi abbia fatto provare il dolore della sua perdita, quello che si prova a subire un tradimento. Forse voleva darmi un incentivo per restare all’erta – rispondo sempre più consapevole che è questa la realtà.
- Pensavo ti volesse bene … - sussurra lui.
-E’ così . Pensa di proteggermi – rispondo io.
Will si scosta e poi velocemente scatta in piedi, furente. Una specie di ringhio gli esce dalla gola,un ringhio da lupo, un lupo molto arrabbiato.
- Will… - provo a calmarlo appoggiandogli una mano alla base del polpaccio.  Ha lo sguardo volto dall’altro lato ma quando sente il mio tocco mi guarda e si abbassa appoggiandosi solo sui piedi.
- Will lei è … E’ come morta dentro, so che non può essere giustificata ma arrabbiarsi non farà che peggiorare il suo pensiero su di voi – gli dico cercando di mantenere un tono calmo e rilassato.
In realtà in questo momento non riesco a provare delle grandi emozioni, è come se tutto fosse  coperto da un velo di nebbia, tutte le sensazioni sono attutite come se fossi sotto sedativo. Probabilmente una conseguenza del dolore.
- Tu … Michelle piangevi un sacco, non capivo cosa avevi, ho provato di tutto ma non ti calmavi … Avevo paura di perderti. Ho paura di perderti – mi dice . Guardandolo negli occhi noto che sono leggermente lucidi come quando si sta per piangere.
- Aiutami ad alzarmi per favore – chiedo e prontamente Will mi aiuta e riesco ad alzarmi appoggiandomi alle sue braccia e sostenendomi come meglio posso. Mi sembra di avere i muscoli addormentati.
Quando sono in piedi lo abbraccio con tutte le mie forze circondandogli il busto con le braccia. Will si rilassa un po’ e mi abbraccia a sua volta appoggiando il mento sulla mia testa.
- Non mi perderai Will – dico.
- Ma non puoi affermarlo con sicurezza – ribatte lui ed entrambi ci scostiamo un po’. Io per alzare la testa a guardarlo e lui per abbassarla.
Ha ragione. Non posso promettergli che rimarrò viva, che non mi farò del male. Non posso promettergli cose che non rientrano nei miei poteri.
Siamo tutte persone potenti, persone che fanno azioni che altri oserebbero solo immaginare. I licantropi corrono con il vento, le streghe dominano gli elementi , i vampiri creano illusioni tanto belle da non distinguerle dalla realtà. Eppure nessuno di noi ha potere su questo casino. Nessuno può considerarsi al sicuro in questo mondo , nè oggi nè domani.
Da sotto la porta scivola un biglietto di carta lucida. Staccandomi da Will lo raccolgo e mi accorgo che è una specie di orario.
10:30 colazione
13.00 pranzo
20.00 cena
Porta anche il licantropo con te.
A.
 
Will mi appare dietro e da sopra la mia spalla legge il biglietto.
- Di solito non mi chiama così vero? – chiede con un sorriso amaro e adirato allo stesso tempo.
- Will … -
- Non provare a rabbonirmi. Quella donna può anche rovinare la mia vita ma se ti tocca, fisicamente o psicologicamente, non proverò neanche a trattenermi dal staccarle la testa – dice.
Lo guardo negli occhi e per la prima volta scorgo in lui quella furia e quella avventatezza con cui di solito si descrivono i licantropi. I suoi occhi non sono mai stati di un nero così freddo e deciso.
- Non farti provocare Will. Airina è brava in questo – dico lasciando il biglietto nelle sue mani e andando a cambiarmi in bagno.
Non ho voglia di farmi una doccia, in realtà non ho voglia di fare niente. Se potessi resterei tutto il giorno sul letto a guardare fuori dall’abbaino le nuvole che si muovono pigre. Invece mi metto un paio di jeans scuri e una maglione leggero viola scuro. Mentre mi pettino noto quanto il mio viso sia vuoto.
Mi è già capitato di sentirmi vuota, svuotata da ogni emozione, ma mai così. E’ come se non sentissi nulla, assolutamente niente, non riesco neanche a provare dolore o tristezza e nemmeno la paura che mi cova in petto sembra abbastanza forte da farmi smuovere qualcosa. Cosa mi ha fatto?
Mi sciacquo il viso e esco dalla porta allontanandomi dallo specchio come se potesse bruciarmi.
Una volta fuori Will si è già messo le bende e se ne sta lì fermo ad aspettarmi.
- Non mi hanno dato nulla da mettermi- il suo tono cerca di velare la rabbia.
- Vieni così – dico scrollando le spalle.
- Davanti al capo delle Maligne, che odia fortemente i licantropi perché uno gli ha spezzato il cuore, mezzo nudo – pensa ad alta voce mentre un sorriso gli increspa le labbra troppo rigide.
Niente. Assolutamente niente. Nessuna razione del mio cuore, nessun sollievo, neanche una capriola alla vista del suo sorriso. Un buco.
- Airina capirà – dico scrollando la testa e abbassando lo sguardo per evitare il suo, che mi osserva stranito e confuso.
Apro la porta e lo guido fuori dalla mia camera fino alla sala da pranzo. In realtà non ha bisogno di una guida visto che già conosce la strada ma mi fa restare comunque davanti.
-Ricordi? La prima volta mi hai fatto fare il giro ma non mi hai fatto vedere la sala da ballo, dove fate le feste- dice Will.
Faccio una deviazione passando davanti proprio a quella sala e fermandomici di fronte.
- Non è bella come una volta – dico prima di aprire, non senza un certo sforzo, la porta. La stanza è uguale a come l’avevo vista l’ultima volta: sporca, fetida e distrutta.
Will mi supera di qualche passo osservando con incredulità la stanza.
Non so cosa succede ma improvvisamente torno a provare le emozioni e all’improvviso mi sento felice come non mai. Ma alla felicità ben presto subentrano tutte le altre emozioni che erano rimaste assopite sotto lo strato di dolore e magia che Airina mi aveva lasciato. Le sensazioni si avventano su di me come una pioggia insistente e mi ritrovo a dovermi sostenere al muro per non cadere a terra.
Sopraffatta dalle emozioni mi lascio scivolare con la schiena lungo il muro. Alla fine mi ritrovo seduta con il viso rivolto verso il soffitto, sulle labbra nonostante senta un misto di paura e rabbia turbinarmi in petto mi si forma un sorriso di gratitudine.
- E’ un disastro questa sala …Michelle cosa ci fai lì seduta? –mi chiede Will girandosi e vedendomi per terra. Si avvicina e si abbassa restando appoggiato sui piedi.
- Michelle … - mi chiama.
- Potessi Will, ti bacerei – rispondo alzando la testa e osservandolo.
- Che ti è successo? – mi chiede sorridente – Non che mi dispiaccia questa tua affermazione –
- La magia deve avermi lasciato in trance per un po’, ora mi ha lasciato del tutto. L’affermazione sarà stata dettata da un minuto di follia – rispondo sempre sorridente.
Alle spalle di Will c’è un grande orologio appeso in lontananza. Segna le dieci e venti.
- Muoviti. Siamo in ritardo- lo incito alzandomi e dirigendomi verso la porta seguita da Will.
Non credo che Will abbia veramente capito che cosa è successo ma ora non ha importanza.
In qualche minuto siamo davanti alla porta. Will è evidentemente tirato e quella stessa tensione mi attanaglia il corpo. Ora che riesco a sentire di nuovo le sensazioni, sono quasi tentata di chiedere di ritornare allo stato in cui ero prima.
A volte però le sensazioni sono quelle che ci spingono ad andare avanti, a volte sono l’ossigeno che alimenta la nostra fiamma e senza di esse ci spegneremmo.
Apro le porte ed entro seguita a distanza di qualche passo da Will. Airina sta seduta tranquillamente a capotavola ma quando ci vede appoggia il bicchiere e mi invita a sedermi come al solito con un sorriso incoraggiante. Sono sicura che abbia visto Will ma non ne da alcun segno, come se lui non esistesse oppure non fosse lì.
- Come hai dormito stanotte? – mi chiede Airina mentre si mette nel piatto un po’ di frutta.
- Bene – rispondo semplicemente prendendo un bicchiere di succo al mirtillo.
- E tu? – chiede rivolta a Will. Per poco non mi strozzo con il succo. Non credevo che si sarebbe rivolta direttamente a lui e, nella remota possibilità, non avrei mai creduto che lo facesse così. Quasi… gentilmente.
- Le ferite bruciano un po’ – risponde Will serio, negli occhi un luccichio di sfida.
Airina scoppia in una risata fragorosa che mi fa irrigidire e che mette in agitazione anche i vampiri che stanno lungo il muro. Non posso vedere Will che mi sta alle spalle ma sarei pronta a scommettere che anche lui è rimasto turbato.
-Voi siete così … incontenibili – dice Airina sorseggiando un liquido scuro, credo sia vino.
Un sorriso le increspa le labbra. Non è un sorriso semplice da decifrare sembra arrabbiato, nostalgico e stanco.
- E questa mattina come è passata? – chiede guardandomi fisso negli occhi. Se avevo dei dubbi ora sono sicura che è stata lei, ha davvero condiviso il suo dolore con me.
- Senza troppi problemi – rispondo secca continuando a guardarla negli occhi anche se dentro di me l’unica cosa che vorrei fare è scappare da lei e dal suo sguardo.
In risposta si limita ad annuire e per il resto della colazione nessuno parla. Will resta per tutto il tempo dietro di me e non tocca cibo, in realtà non so neanche se potrebbe prendere qualcosa dal tavolo.
Non sono mai stata particolarmente lenta a mangiare anzi di solito finisco sempre di mia mamma. Mia mamma … chissà come sta giù nelle prigioni, chissà che cosa sa di quello che sta accadendo. Lei conosceva già da prima Airina o perlomeno era a conoscenza del pericolo infatti ne aveva parlato con Jason e voleva portarmi al sicuro.
Come con mia mamma finisco prima di Airina e così mi alzo dal tavolo.
- Andiamo da Buria – dico. Dalla mia espressione deve trasparire la rabbia che provo e se non è così mi dispiace. Airina deve vedere come mi ha ridotto, deve sapere che sono arrabbiata.
- A dopo – dice sorridendo. Il solito sorriso falso.
Mi giro e seguita da Will esco dalla stanza.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: percabeth2000