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Autore: AcrossTheUniverse    10/11/2008    5 recensioni
Hermione è al suo settimo anno ad Hogwarts e per sbaglio finisce indietro nel tempo; cosa succede quando incontra i Malandrini e comincia a provare dei forti sentimenti per uno di loro? ce la farà il loro amore a resistere al tempo?
Sirius/Hermione....attenzione: Voldemort è stato sconfitto nel quinto libro e Sirius e Remus insegnano ad Hogwarts!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, I Malandrini, Il trio protagonista, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Sirius & Hermione'
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La mattina dopo Hermione si sveg

La mattina dopo Hermione si svegliò presto e tanto per cambiare si mise a ripassare le materie del giorno. Quando fu ora di andare a colazione, Ginny scese in Sala Comune sbadigliando. "Mione, non mi dire che ti eri messa a ripassare! Se continui così finirai per ammalarti, io ti ho avvisata!" Hermione scrollò le spalle; quella mattina era di ottimo umore, la dormita le aveva fatto decisamente bene. "Andiamo, Ginny, muoio di fame! Dopo ho un'ora di Trasfigurazione e una di Difesa Contro le Arti Oscure, devo essere in forma!" Dopo la colazione, si diresse verso l'aula di Remus insieme a Ron e Harry; entrarono per primi, come al solito, e presero posto nei primi banchi; sapevano infatti che questo faceva molto piacere al professore. Lupin era già dentro, l'aria un po' malaticcia; Hermione lo salutò e gli chiese gentilmente "Remus, si avvicina la luna piena? Non hai un bell'aspetto, dovresti riposarti di più forse." Il professore le sorrise amaramente. "Purtroppo, Hermione, anche se la pozione anti-lupo rende notevolmente più indolore la trasformazione, non c'è nulla che si possa fare, almeno per ora, per diminuire le sofferenze prima della luna piena. Ormai ci sono abituato, ma credimi, adesso va molto meglio, almeno con la pozione mi risparmio un po' di sofferenza della trasformazione." I ragazzi si sedettero, e a Hermione sembrò che Remus la guardasse attentamente, come a volerla studiare. Si sentì un po' in imbarazzo, ma continuò a comportarsi normalmente; fu però un attimo, perchè subito dopo non provò più quella sensazione e già cinque minuti dopo credette di esserselo solo immaginato.

"Ok, ragazzi, tutti seduti per favore! Stamani affronteremo un argomento estremamente interessante e difficile, perciò vorrei che tutti voi prestaste la massima attenzione. Dunque, chi di voi sa cos'è un Incanto Patronus?" La mano di Hermione svettò in aria per rispondere alla domanda di Sirius. "L'Incanto Patronus è un incantesimo che permette di respingere un Dissennatore; per evocare un Patronus bisogna pensare a un ricordo felice e pronunciare la formula Expecto Patronum." Sirius sorrise raggiante. "Ottimo Hermione, dieci punti a Grifondoro! Dunque, so che qualcuno di voi è già in grado di produrne uno" e il suo sguardo indugiò su Harry, Ron e Hermione "ma so anche che molti altri non sanno farlo, perciò anche se i Dissennatori sono quasi scomparsi dalla circolazione voglio che impariate, potrebbe sempre tornarvi utile! Ci alleneremo usando un Molliccio, e anche se è una magia difficile vi consiglio di imparare ad eseguirla bene, perchè spesso viene richiesta agli esami." Hermione sobbalzò, mettendosi ad ascoltare ancora più attentamente. Ron le sussurrò all'orecchio "Mione lo sappiamo fare dal quinto anno, rilassati!" e tornò a scarabocchiare su un pezzo di pergamena. Tutti i ragazzi si alzarono per mettersi in fila e fronteggiare il Dissennatore, mentre Sirius si mise avanti a loro per mostrare come fare. Dalla sua bacchetta uscì un enorme cane d'argento che scacciò il Dissennatore; la maggior parte della classe, che non conosceva quell'incantesimo, era strabiliata. Subito dopo provò Harry, che produsse un cervo d'argento; mentre tornava in fondo alla fila, Sirius gli dette una pacca sulla spalla, commosso nel vedere Ramoso che correva nell'aula. Poi toccò a Ron e un terrier scacciò il demone; dopo fu il turno di Hermione, che senza difficoltà produsse una lontra; la ragazza la guardò con affetto e ricevendo un altro grande sorriso da Sirius si fece da parte.

Alla fine della lezione, quasi tutti commentavano entusiasti i progressi effettuati quella mattina; in pochi erano riusciti a produrre qualcosa, ma Sirius aveva tranquillizzato tutti dicendo che era una magia molto difficile e avrebbero riprovato le lezioni successive. Harry e Ron avevano raccolto la loro roba e stavano per uscire; in classe poi c'erano Hermione che stava sistemando i libri nella borsa, Sirius che riordinava la scrivania e un Corvonero del loro anno molto carino, Robbie Smith, che giocava nella squadra di Quidditch della sua casa come Cercatore. Harry si rivolse a Hermione. "Mione, noi ci avviamo, dobbiamo assolutamente ripassare Pozioni perchè non abbiamo studiato granché, ci vediamo dopo!" La ragazza annuì; quando i due amici furono usciti, Robbie le si avvicinò. "Complimenti Hermione, sei stata davvero bravissima a evocare quel Patronus! Staresti davvero bene, tra i Corvonero!" Hermione sorrise. "Beh, sì, però forse sono un po' troppo orgogliosa e qualche volta anche sprezzante delle regole per stare tra di voi! Grifondoro fa più per me, direi. Poi il Patronus lo so evocare dal quinto anno, da quando abbiamo fondato l'Esercito di Silente; Harry è più bravo di me, lui ha imparato al terzo." Sirius continuava a fare finta di nulla e a sistemare le sue cose, ma in realtà ascoltava interessato dove sarebbe andato a parare il dialogo. "Ehm..senti, Hermione..non so se hai visto che il prossimo fine settimana c'è un'uscita ad Hogsmeade..e io..beh, pensavo..che magari se ti andava ci potremmo andare insieme, te che dici? Insomma, solo se ti va...a me farebbe molto piacere." Hermione restò interdetta, perchè non si aspettava una richiesta del genere, non si era mai accorta che Robbie fosse interessato a lei. "Oh...va bene, mi piacerebbe...allora a sabato, poi fissiamo quando e dove ritrovarci, ok?" Robbie le sorrise piuttosto sollevato. "Ok, Hermione, grazie di aver accettato! Ci vediamo, ciao!" Le dette un bacio su una guancia e uscì; Hermione diventò ancora più rossa di quanto non fosse e si girò, accorgendosi solo allora che Sirius era presente. "Allora, Hermione, a quanto pare hai fatto conquiste." Hermione sorrise. "Beh, è solo un appuntamento, direi che non è nulla di che..però è strano, non mi ero mai accorta che era interessato a me...voglio dire, lui è uno dei ragazzi più belli di Hogwarts, potrebbe avere tutte le ragazze del mondo, e va a scegliere me! Cosa ci trova in me? In fondo sono una so-tutto-io, non sto attenta ai vestiti, alla moda o al trucco, sono sempre a studiare e non sono un tipo di quelli che si notano o una ragazza particolarmente espansiva con gli altri! Insomma...è strano che tra tutte abbia scelto me!" Sirius si sentiva affranto perchè sapeva che non poteva tenere a freno Hermione, lei doveva vivere la sua vita, almeno fino a quando Silente non le avesse restituito i ricordi; tuttavia le si avvicinò e le prese il volto tra le mani. "Ascoltami bene, Hermione. Ci sono dei momenti in cui un ragazzo desidera qualcosa di più da una ragazza che un bell'aspetto fisico; a quel punto si comincia a guardare al carattere della persona, al modo in cui si può parlare con essa e anche alla sua intelligenza. I tuoi compagni possono considerarti una so-tutto-io, ma questo è solo per gioco, perchè in realtà sanno benissimo anche loro che non impari solo per il voto scolastico, ma per ricevere qualcosa dentro di te. I tuoi compagni sanno che quando Voldemort è stato sconfitto hai combattuto, e sanno che non sei voluta scappare e che eri pronta a morire per mettere in pratica tutto quello che avevi imparato a scuola; e questo dimostra la tua lealtà verso chi ami, il tuo coraggio e la tua intelligenza. Parli dell'aspetto fisico, della moda, del trucco; beh, io di ragazze ne ho viste tante, e credimi, non servono quintali di fondotinta per essere belle; la tua è una bellezza naturale, e anche se non sei all'ultima moda non vuol dire che tu non possa essere apprezzata. Dici di non essere espansiva con gli altri, ma non è un difetto, è solo il tuo modo di essere; io non vedo una ragazza orgogliosa che sta sulle sue, vedo solo una ragazza un po' timida che non si pavoneggia come fanno tante altre, ma che è sempre disponibile ad aiutare chi ha bisogno. Quindi, detto tutto questo, non vedo proprio perchè non dovresti piacere ai ragazzi." Hermione era commossa, Sirius le aveva detto delle cose bellissime; annuì e lo abbracciò. "Sirius..posso chiederti una cosa? Ti è mai capitato di innamorarti di una ragazza "diversa" dalle altre, una che hai durato fatica a conquistare?" Il cuore di Sirius cominciò a battere sempre più forte, era vicinissimo a raccontarle tutto.."Sì, quando andavo a Hogwarts c'era una ragazza di cui mi sono innamorato e che amo ancora...purtroppo poi è dovuta partire e non ho saputo più nulla di lei." Hermione capì dal suo tono di voce che quella storia non l'aveva raccontata neanche a Harry. Gli sorrise incoraggiante. "Ora scusa, Sirius, devo andare..e grazie per tutto quello che mi hai detto, mi sei stato molto d'aiuto." Sirius guardò la ragazza uscire dall'aula e pensò tra sé che era la terza volta che Hermione con le sue qualità riusciva a piacere ai ragazzi più richiesti della scuola; prima a Krum, poi a lui, ora a Robbie.

Ron, Harry e Ginny appena saputo dell'appuntamento di Hermione avevano iniziato a prenderla in giro. "Mione, dobbiamo decidere che ti metterai! Un appuntamento con Robbie Smith non capita tutti i giorni, devi pensarci per tempo!" Hermione, imbarazzata, cercò di chiudere la questione. "Ginny, mi vestirò come sempre, vedrai che andrà benissimo così!" Ron continuò a prenderla in giro. "Mione, siamo autorizzati a fare battutine quando vi vediamo, vero? Ah, non vedo l'ora di poterti prendere un po' in giro!" Hermione diventò rossa. "Ron, provaci e giuro che te ne pentirai! Piuttosto, sbaglio o hai finalmente invitato Luna ad uscire con te?" Le orecchie di Ron diventarono scarlatte. "Sì, mi sono deciso, staremo a vedere che succederà...però mi raccomando, non mettetemi in imbarazzo, già mi vergogno, non complicatemi la vita!" Ginny rise. "Non ti preoccupare, io e Harry abbiamo di meglio da fare sabato che prenderti in giro..." Ron diventò ancora più paonazzo. "Cosa vorreste dire? Harry, se scopro che avete combinato qualcosa.."Hermione lo interruppe per prevenire liti. "Coraggio, qualcuno ha qualche idea di dove potrei andare sabato con Robbie?" Ron continuò a scrutare torvo Ginny e Harry e le due ragazze iniziarono a parlare di altro.

Quella sera i ragazzi erano nella Sala Comune a studiare; Ginny, che non aveva diplomi in vista quell'anno, aveva già finito i compiti e giocava con Grattastinchi. Ron sbadigliò e si stirò. "Mione, ti prego, mi fai vedere cosa hai scritto nel tema per Lupin? Non ho idea di come fare per raggiungere la lunghezza minima!" Hermione alzò la testa dalla pergamena, piuttosto infastidita. "Ron, pensi che al MAGO potrai venire a chiedermi cosa scrivere nel tema?! Dobbiamo ancora fare tutti un sacco di roba, prova a sforzarti!" Ron continuò a stressarla. "Ma dai, Mione, fammi dare solo un'occhiata...giuro che non te lo copio ma cambio le frasi, prendo solo l'ispirazione." Hermione sospirò ma alla fine cedette. "E va bene, l'importante è che mi lasci finire in pace di studiare!" Con un sorriso soddisfatto stampato in volto, Ron iniziò a leggere il tema dell'amica. Dopo un po', Ginny lasciò andare Grattastinchi e con un sonoro sbadiglio annunciò a tutti di voler andare a letto. Hermione, che era riuscita per una sera a finire di studiare a un'ora decente, uscì fuori per la solita ronda serale. Essere Caposcuola era una bella soddisfazione, certo, ma si era rivelato anche piuttosto stressante. Stava percorrendo il corridoio del terzo piano, quando sentì dei passi dietro di lei; spaventata, si girò di scatto, e vide Sirius che procedeva verso di lei sorridendo. "Cavolo, Sirius, mi hai fatto prendere un colpo!" Sirius scoppiò a ridere. "Beh, non ti offendere, ma la mia intenzione era proprio quella di farti uno scherzo!" Hermione lo guardò a occhi sgranati. "Sirius, altro che scherzo, mi è veramente venuta paura!" Sirius continuò a ridere. "Allora in tal caso ti porgo le mie scuse, potrai mai accettarle?" disse inchinandosi ai suoi piedi. Hermione si lasciò scappare una risatina e alzò gli occhi al cielo. "Non cambierai mai, Sirius, resterai sempre un Malandrino..considerati perdonato, non ti preoccupare." Il professore si rialzò. "Allora, dove andiamo di bello?" Hermione lo guardò stupita. "Sirius, sono Caposcuola, sto facendo una ronda, mica vado a zonzo! Altrimenti sarei andata a letto a dormire che, tra parentesi, sarebbe anche una buona idea." Sirius le porse il braccio. "Lo so che fai la ronda, intendevo dire...dove posso accompagnarla nel suo gravoso compito notturno, signorina?" Hermione confusa si attaccò al suo braccio. "Dovrei andare al quarto piano e dopo ho finito, grazie." Sirius la guidò dolcemente e lei, piacevolmente sorpresa, si lasciò condurre e intavolò una conversazione.

Eccomi qui, sono riuscita ad aggiornare in tempi brevi, perchè domenica mi è preso un attacco d'ispirazione e ho scritto quasi tutto il capitolo! Mi diverto molto a scrivere, e dopo questa ff ho in mente di scriverne altre sempre su questa coppia magnifica! Ringrazio tutti per i complimenti, sono contenta che apprezziate il mio lavoro perchè io veramente quando scrivo ci metto l'anima, cerco di fare il meglio che posso! Per Junna: di preciso non posso dirti nulla, però posso dirti che Hermione è un tipo piuttosto intuitivo e Sirius non è certo uno che sta con le mani in mano....

Ringrazio chi legge, commenta, mette la storia tra i preferiti, e ne approfitto per ringraziare anche chi ha commentato, letto o messo tra i preferiti le altre mie ff.

Ci risentiamo, spero presto, Irene.

 

 

 

 

   
 
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