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Autore: SkyEventide    10/11/2008    3 recensioni
Jiraiya ha visto il tradimento di una delle persone a cui più teneva, l'ha visto e non ha potuto fare niente. Adesso vede un'altro tradimento, vede la stessa determinazione, le stesse sofferenze e gli stessi possibili fallimenti. Quel che vorrebbe vedere è la luce di una speranza. Eppure non sa se ci sarà mai. Una fanfiction, incentrata sulla vicenda di Naruto e Sasuke vista dagli occhi di Jiraiya. Buona lettura!
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre fiammiferi, accesi uno a uno nella notte



Ci sono stati giorni in cui un uomo guardava il tramonto, perdeva gli occhi nella foschia dell’orizzonte e osservava i propri pensieri veleggiare in quel mare rosso e caldo, rincorrersi e trovarsi, poi abbandonarsi di nuovo alla corrente.
In quei tramonti quell’uomo sedeva stanco su una roccia ruvida e aspettava che il cielo perdesse il suo fuoco, trascinando con sé le memorie. Lasciando scie luminose nell’indaco, i ricordi affogavano e lui affogava in quei ricordi.
Capitava che piangesse, capitava che qualche lacrima clandestina l’aiutasse a spegnere le fiamme del cielo, ma con gli anni ciò avveniva sempre più di rado, mentre sempre più velocemente il tramonto giungeva, esplodeva, spariva. E con quel sole rosso tramontava un’epoca.
Perché ci sono stati giorni in cui il crepuscolo non passava mai ed il sole sbiadito era un ghigno che feriva l’aria. Giorni in cui le porte delle case erano sbarrate e si temeva che al focolare non sarebbe mai tornato chi una donna coi suoi bambini aspettava. Ma allora, in quei giorni del vespro, bruciavano tre fiaccole a illuminare la via.
Quell’uomo, nei cui occhi neri non ardeva più fiamma, rievocava quelle fiaccole sognando che, una volta scivolato via l’astro celeste dietro la linea del mondo, esse avrebbero rischiarato il cielo e cacciato via le nuvole. Era una speranza vana, perché di fiaccole non ne restava più nessuna. Erano state spente dal buio, spente dal pianto, spente da coloro che le sorreggevano.
Capitava che quell’uomo tentasse di riattizzare la propria fiaccola e trasmettere la luce alle altre due. Ma la pece era consumata e secca, e lui troppo logorato dai tanti tramonti guardati approssimarsi e svanire per accenderla.

Ci sono state notti in cui un ragazzo arrancava nel buio e in acque gelide, alla ricerca di un’alba che non riusciva a giungere, di un approdo che stentava a farsi afferrare.
In quelle tenebre gli uomini più coraggiosi avrebbero rinunciato, davanti a quelle tempeste ed ai fallimenti si sarebbero lasciati andare alle burrasche. Ma lottando contro tutta quella desolazione, piangendo e stringendo i denti su pezze di stoffa per sopportare un inconcepibile dolore, il ragazzo resisteva.
Capitava che cadesse in ginocchio, capitava che serrasse gli occhi sul buio per non essere costretto a guardare l’opaco cielo, e si domandava quando il sole sarebbe nato. Non sapeva che, una volta sorta una fredda e chiara alba, il panorama sarebbe stato anche più disperato di quanto mai l’avrebbe scorto nei suoi incubi. Era ancora troppo giovane per sapere che la verità, spesso, fa più male dell’ignoranza.
Per quanto gli occhi azzurri del ragazzo brillassero, accompagnati e rinvigoriti da un sorriso, tutto pareva pian piano sgretolarsi nell’ombra e corrodersi, goccia dopo goccia, notte dopo notte, ferita dopo ferita.
Capitava che quel ragazzo scolpisse nel suo cuore una promessa, affidasse al vento linde parole friabili, le urlasse nel fuoco e desiderava che queste lì ardessero. Ma c’era una luna troppo tetra perché potesse esistere ancora anima disposta a leggere l’iscrizione di quel giuramento, il vento spirava sempre più debole, nessun altro si riscaldava più a quel fuoco senza ripararsi dalla purezza delle fiamme.
Nessuno credeva più, in quei giorni crepuscolari e in quelle notti che parevano non volgere mai al mattino.











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Questa fic era pensata per il contest “Non conosci il titolo?!” di Dreamig Ferret, quindi anche il titolo proviene dal tale contest. Purtroppo non mi soddisfaceva al punto per spedirla ad un concorso, non trovavo una trama che mi sembrasse abbastanza valente e così l’ho ritirata. >_> Odio farlo, ma volevo presentare qualcosa di decente e questa… boh… non mi pareva abbastanza.
Penso sarà una long-fic di tre o quattro capitoli, o forse anche solo due.
In questo primo capitolo si ha una "similitudine" nel paragrafo dedicato a Jiraiya e a quello dedicato a Naruto. Nella prima parte si fa un'accenno alla Seconda Guerra dei Ninja, durante la quale i tre Sannin Leggendari combatterono insieme (dove Tsunade perde il fratello ed il fidanzato, per intendersi) e nella seconda l'acqua dove si trova Naruto è un riferimento a quella che c'è quando parla faccia a faccia con la Volpe.

Annuncio per chi segue “Konoha – Eredi del Sangue” e capita qui sopra. Sto scrivendo il capitolo 18, ancora non sono morta. E’ che sono piena di contest e poi… la scuola… ah, malefica scuola. >__<

Ringraziamento a Cira, a cui scasso le balle sempre e comunque.

Fatemi sapere che ne pensate! *_*
   
 
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