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Autore: chooseyourlastwords    22/12/2014    3 recensioni
"Buonasera a tutti e benvenuti allo Speciale 10 Agosto! Come tutti sapete, stasera è la Notte di San Lorenzo: la notte delle stelle cadenti, in cui tutto può succedere. Perciò cercatevi una stella ed esprimete un desiderio, coraggio!"
-Ricapitolando: quasi un mese di lavori forzati, un servizio televisivo decisamente insensato, una stella parlante ed ora pure questo?!? Non ce la posso fare-
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"Ma qui non mi crede nessuno?!?" sono esasperata e sull’orlo di una crisi di nervi.
"Io sì. E’ il potere della magia!" sorride il biondo, iniziando a saltellare in giro per la stanza spargendo i popcorn come se fossero polvere di fata e cantando: “I sogni son desideri di felicità...tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente, e il sooooooooo-ogno realtàààààà diiiiiiiveeeeerraaaaàààà”.
Conclude lanciando semini di mais sopra la propria testa, raggiante.
Ma questo viene dal Bosco dei CentoAcri? Vive in una casetta di marzapane insieme a Peter Pan?
Bah.
"Comunque, il fatto è che non potete andarvene di qui" dico, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Mi guardano come se avessi appena iniziato a bestemmiare in sanscrito.
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ATTENZIONE: SE SIETE ALLERGICI ALLE ASSURDITA' E ALLA DEMENZA, GIRATE A LARGO!
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do we really have to stay?

No signore, alla mia porta non c’era Babbo Natale.

E, sfortunatamente, neanche Brad Pitt.

Non era nemmeno un testimone di Geova, altrimenti a quest’ora avrebbe il libro delle preghiere su per il culo naso. E INVECE NO!

Ora, ecco un replay dei fatti:

  1. Suonano al campanello
  2. Hayley ignora il campanello
  3. Scartavetrano i coglioni ad Hayley finchè non alza il culo
  4. Ancora in pigiama (cioè,essendo in agosto, un pantaloncino corto ed una canottiera sottile con dei procioni disegnati sopra) e ciabatte, con la vaschetta di gelato in una mano e il cucchiaio nell’altra, Hayley apre la porta con un gentilissimo “Cazzo vuoi?!?”
  5. Un ragazzo castano fa per dire qualcosa, poi vede il cucchiaio e corre via urlando
  6. Il castano richiude la porta.

Sapevo che avessero qualche problema, ma a questi livelli?

Louis apre la porta e chiede permesso, mentre Liam continua ad urlare, nascosto dietro Zayn.

Mi stropiccio gli occhi.

Dev’essere uno scherzo. O magari un sogno...sì, sicuramente si tratta di un sogno, ora mi darò un pizzicotto e...-AH! Mannaggiatroia fa un male cane!- urlo, massaggiandomi il braccio e guadagnandomi cinque occhiate perplesse. Ma dico, si presentano a casa mia e si permettono pure di guardarmi come un’invasata?!?

-Cosa c’è? Non sono io che mi presento sotto casa vostra senza invito perché mi va- incrocio le braccia al petto, scrutandoli attentamente. Ma sul serio non sto sognando?

-Ma se fino a due secondi fa piangevi come un’idiota abbottandoti di gelato perchè se n’erano andati-

Anche John no però eh... E comunque non mi mancavano affatto.

-Ah no?!?

No. Ma proprio per niente. C’è, zero guarda.

A parte, forse, la tartaruga del Pakistano. Non mi si può biasimare.

E il culetto di Louis. Sicuramente opera di Michelagelo.

E le guance di Niall, andiamo, come si fa a non amarle? 

Oh, e ovviamente i bicipiti di Liam. Cioè, dai, ma li avete visti? 

Solo un pochino. E basta. No, aspetta...

Oh santo peperone.

Mi sono mancati anche i capelli di Harry.

-Hayley?- mi richiama Louis, agitando una mano davanti ai miei occhi.

-Eh?!?- 

-Puoi smetterla di parlare da sola?!?- mi chiede. Oh, quindi ho di nuovo parlato a voce alta? Magnifico.

-E farci entrare?- sottolinea Harry, indicando le enormi valigie che tiene in mano.

-Certo, certo, acccomodatevi...- li accolgo senza pensarci troppo.

Cioè su dai, live while we’re young. 

Carpe diem.

Cogliamo l’attimo fuggente. Ah no, quello era un film.

Loro si fanno spazio nel mio salotto per la seconda volta in sole ventiquattro ore, trascinandosi dietro dei bagagli piuttosto ingombranti.

-Mettete pure le valigie nel riposti....- aspetta.

WAIT A MOMENT.

Valigie?

-Hey hey hey hey hey, cosa ci fate con delle valigie in mano a casa mia?- interrogo Zayn.

-Alleviamo gnu.

-Eh?!?-

-Suca-

Beh magari dop...no. 

-Molto divertente Styles. Dicevamo, cosa ci fate in casa mia?-

-Okay, c’è una spiegazione logica  a tutto questo- mi rassicura Zayn, guardandomi.

-Forse è meglio se ti siedi- consiglia Liam. Che dulse bimbo premuroso (e figo).

-Vedi Hayley...- esordisce Zayn, prendendo la mia mano fra le sue-...io...noi abbiamo una cosa importante da chiederti- oddio mi vuole sposare.

Aspetta...noi?

Che bello, ho sempre sognato di avere un harem! 

Ma...sarà legale?

-Guarda Zayn, non nego che siate dolcissimi ed anche discretamente fighi. Il punto è che non posso...o comunque non tutti. O almeno non tutti insieme. Non so neanche se sia legale....

Due paia di iridi celesti, due castane ed un paio verdi mi fissano come se avessi appena detto che ho visto Brad Pitt vestito da banana baciare Johnny Depp nel mio bagno.

-Cosa diavolo stai dicendo, Williams?- sembra Arnold. Vi prego.

-Dì cioppi cioppi- ridacchio, stringendo le guance del moro.

-Ma ho capito male o ci sta proponendo un’orgia?-

-Dio Harry non ha messo nessun soggetto nella frase, sempre ma pensare male stai- lo rimprovera Liam- Che esempio vuoi dare a Niall, eh? Come vuoi che venga su?!?-

-Ma se è più grande di me!- protesta il riccio.

-Age is a number, maturity is a choice. I tuoi slogan ti si ritorcono contro-

-Zitto Louis-

-Ma come? Non volete sposarmi?- balbetto io, leggermente delusa.

Niall sputa la coca-cola che sta bevendo in faccia all’amico, che molla le mie mani facendomele ricadere in grembo per poi iniziare a correre come un ossesso urlando “I miei capelli! I miei poveri capelli!!! Li avevo lavati da un’ora!” con aria disperata.

Bah.

-P-p-pp-p-perché dovremmo sposarti?- azzarda Liam.

Potrei darti almeno un miliardo di ragioni, baby.

Louis sembra avere un’illuminazione, quindi corre verso di me abbracciandomi.

-Non ti preoccupare piccola, ce la faremo. Non è colpa tua, è stato un incidente. Ma vedrai, ti aiuteremo a tenere questo bambino...-

Prendo la coca-cola di mano a Niall, ne bevo un sorso e glielo sputo in pieno viso.

-Bambino?!?!?!?- chiedo in un rantolo.

-Come, Harry non ti ha messo incinta?!?- 

-E come scusa?!? Non sono mica la Madonna, con l’Immacolata Concezione e tutto il resto!- quasi urlo, agitando le braccia. Mi ha davvero spaventata.

Insomma, gravidanza vuol dire smagliature, cellulite, grasso, ecografie, interventi, parto...(ahia!)...e poi neonati, cacca, pappette, poppate, notti in bianco...

Scuoto la testa, ricacciando quei pensieri nell’angolo più remoto ed oscuro della mia mente, in modo da non poterli più ricordare. E’ un angolo misterioso, buio ed inaccessibile...quello dove tengo le formule di algebra, per intenderci.

-Qualcuno mi dice cosa volete da me?!?- mi limito a domandare per evitare altri malintesi.

-Niall ha fatto esplodere la casa e siamo senza un posto dove stare- sputa fuori Liam velocemente, come se le parole scottassero nella sua bocca.

Anche se parla sempre piuttosto veloce. E a scatti. M’inquieta.

-Non è vero! Non sono stato io ad aprire il gas!- si giustifica il biondo.

-E allora chi, la Regina Elisabetta?- rido immaginandomi la regina in passamontagna e tutina che va a dargli fuoco alla casa, ma cinque occhiate omicide mi zittiscono.

-Perchè nessuno vuole credermi? Non ho acceso io il gas..- piagnucola l’irlandese.

-Dovreste credergli. Non ha acceso lui il gas...muahahahahahahaha

E quella cos’era, una risata malvagia?!? John, cosa stai dicendo?

-Niente...solo che potrei accidentalmente  aver fatto saltare casa loro...

MA SEI COGLIONE?!?!
-IO li avevo avvertiti, sarebbero dovuti restare

La prossima volta che ne dici di qualcosa di più esaustivo? Non so, tipo SE NON RESTATE IN QUESTA FOTTUTA CASA BRUCIO LA VOSTRA?!?! Idiota, potevano morire.

-Come sei fiscale...

-Hayley?- Harry mi sventola la mano davanti alla faccia- Tutto ok?- chiede poi-

-Sì, sì, ci sono...dicevate?

-Che siamo senza una casa- ribadisce secco il riccio.

-La parte in cui tutto ciò mi riguarda?- dico annoiata, sedendomi sul divano.

-Ecco, noi abbiamo pensato che...che...che..sai, che avresti potuto ospitarci- balbetta Liam.

-Scusatemi, ma state bene? Cioè, vi esplode casa e la prima persona a cui pensate di chiedere è una perfetta sconosciuta? Dovete essere mala...- vengo interrotta dalla voce di John, che rimbomba nella mia testa.

-Non costringermi a radere al suolo anche le case dei loro amici e parenti. Devono stare qui, punto e stop. Vedi di non farmi passare dei guai-

Tsk.

-...volevo dire, certo! Vi ospiterò con immenso piacere- sorrido stringendo la mano a Zayn.

Cinque paia di occhi confusi presero a fissarmi.

-Oh. Beh, è stato facile- commenta Louis facendo spallucce.

Bene. 

Non mi resta che sopportarli.

Tutti e cinque.

Per venti fottuti giorni.

 

  
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