22/12/2014
3 recensioniCap-5
La sofferenza della solitudine
“Gray..noi andiamo.” Ti comunica Lucy mentre tu sei ancora a fissare la pozza d’acqua davanti ai tuoi piedi, la pozza dove c’era anche qualche frammento di lei, di Ur.
“Arrivo.” Rispondi semplicemente e non ti volti nemmeno verso di lei, probabilmente ancora in pena.
“Capito…allora, intanto io vado, ok?” dice, e se ne và lasciandoti solo, di nuovo solo.
Stringi forte i pugni e pensi ancora una volta che questo non sarebbe mai dovuto accadere, eppure sai che rimpiangere i tuoi errori passati non ti porterà a nulla, cosa speri di ottenere?
Sospiri stancamente, pensando che probabilmente ti stai facendo più male tu che l’intera faccenda.
“Hei, principessa di ghiaccio!” ti senti chiamare dall’unica persona che a mai osato chiamarti in quel modo, non gli rispondi prendendo mentalmente nota di non mostrarsi mai triste di fronte a Lucy o chiederà al dragon Slayer di intervenire per conto suo, Natsu dal canto suo non accenna a mostrare segni di rabbia, stizza o compassione.
Semplicemente ti viene vicino e si siede di fianco a te, come tu facevi con lui da piccolo.
Ci siamo invertiti i ruoli?
Ti chiedi leggermente divertito e quasi rammaricato mentre lui muove i piedi avanti e dietro ancora silente, forse per paura di essere troppo impulsivo e ferirti, ma ora a te non importa.
“Gray…perché vuoi morire?”
Un domanda.
Una semplice domanda che ti fa annaspare, allargare gli occhi e sentire le punte dei piedi arricciarsi nervosamente, ti volti verso di lui ancora confuso e punto sul vivo, stai per dire qualcosa ma ti blocchi, e invece non dici nulla.
Lui ti guarda ancora impassibile, e non ce la fai a sostenere il suo sguardo.
Ti volti di scatto sentendo le lacrime zampillare dagli angoli degli occhi che non riesci più a trattenere.
Perché riusciva solo lui, con le sue parole a farti piangere?
Vuoi alzarti e andartene, ma poi la senti, senti la sua mano fermarti in una morsa forte e ferrea che ti fa desistere, sai bene sarebbe inutile.
“Perché?” ti chiede di nuovo lui, e tu sai che non ce la farai a trattenerti.
“Perché?” chiedi quindi, sibilando.
“Perché?!” ripeti più forte strattonando forte il braccio preso da lui che invece di lasciartelo si alza e ti fa voltare verso di lui.
“Sì, perché. Ti sembra così strano che voglia saperlo?”
Sorridi alla sua domanda, un sorriso derisorio prima di rispondere scorbuticamente.
“Finora non ti sei mai interessato hai miei problemi, Natsu. Non iniziare ora.” Dici lentamente con gli occhi ancora lucidi, perché quell’idiota non può lasciarti in pace?
“Troppo comodo, rinfacci a me di non essermi mai interessato dei tuoi problemi quando sai bene perché non lo mai fatto.”
Ho, si che lo sai.
Sai bene che tra voi c’è sempre stato un patto segreto che imponeva ad entrambi di non ficcare il naso nei problemi dell’altro.
Il perché? Non lo sapevano nemmeno loro.
Forse per sentirsi in ugual misura protettiti dall’altro, e allo stesso tempo avevano una bella valvola di sfogo.
Si, solo per questo.
E allora perché Natsu ha dovuto rovinare tutto? Perché è quasi morto?
“Natsu, smettila ti prego.”
“No.”
Sospiri passandoti la mano libera tra i capelli disordinati e fissandolo stanco e spaesato, ti arrendi subito al suo sguardo, ormai è inutile fingere.
“Perché Ur è morta per colpa mia, perché Lyon a tutte le ragioni di odiarmi, perché sono debole e patetico, non so neanche perché sono ancora vivo…e poi sono solo.”
Senti la mano di Natsu più rigida, sai bene che hai fatto. Gli hai aperto una ferita più profonda della tua.
“Ti sbagli, Gray.” Dice lui, e tu alzi lo sguardo non capendo cosa stava dicendo.
Però lo guardi arrossire, distogliere lo sguardo e mostrare una faccia da duro prima di dire più seriamente:
“Tu non sei solo. Ci sono io, baka.”
Ed è in quel momento che senti le lacrime cedere e sgorgare dai tuoi occhi, come un fiume in piena ma silenziosamente ma resti fermo davanti a lui che intanto si è srotolato uno strato di sciarpa usandola per tamponarti gli occhi.
“Non piangere ora, non sei più un bambino.” Ti sgrida ancora imbarazzato, forse dal suo stesso gesto, oppure dalle tue lacrime, non lo sai.
Ma sai che stà sorridendo.
“Na-Natsu…” singhiozzi portandoti un braccio sul viso e sfiorando le sue mani ancora intente ad asciugarti le lacrime.
“Gray, la prossima volta che vuoi morire…dillo a me.”
Sorridi, con ancora gli occhi coperti e le guance rosse e calde, ancora di più con il fiammifero ambulante così vicino.
“La prossima volta…”
Annuisci, certo, la prossima volta andrai da lui.
Perché solo lui è in grado di capire la sofferenza della tua solitudine.
Solo Natsu, è in grado di farlo.
Angolo di Micchi:
Hey, ma chi si rivede!!*-* Era molto che non aggiornavo questa fanfic, ma oggi ho trovato molte immagini yaoi dei due per caso e mi è venuta la ven ispirativa!!*ò* Ringrazio ancora Kamisama_Nikij, Nora e ovviamente Giuly per le recensioni.ù-ù
Ok, lo sò che questa volta è stato un capitolo parecchio ambiguo...stò cercando di non farlo, ma è colpa loro!!*indica Natsu e Gray*
Natsu: E noi che c'entriamo?
Micchi: Mi prendi in giro?! Gli ultimi capitoli siete stati troppo sbavosi!!!ç___ç Non potete farmi vedere scene simili e pensare di potervela cavare!!!
Gray: Ma è colpa dell'autore, non nostra!!ò--ò
Micchi: Facile dare la colpa a Hiro-sensei, he?=_= La verità è che...*indica di nuovo* voi vi volete beneeeee!!!*posa trionfante*
Sasuke: Ha ragione.
Gray: E tu che cavolo c'entri??! è da due anni che vieni qui e non è mica il tuo manga!!
Sakura: Ora che è finito Naruto, Sasuke-kun stà facendo il giro degli shonen.^^
Natsu:...e tu chi sei?
Micchi: Sua moglie!
Natsu e Gray: HEEEE??!! Quindi lui può avere una moglie e se noi abbiamo momenti ambigui siamo segnati?
Micchi e Sakura: Certo, lui è Sasuke-kun.
Sarada: Recensite!
Tutti: Ben detto!