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Autore: LallaMatta4e    11/11/2008    2 recensioni
"-Sei rossa- commenta lui, con un sorriso compiaciuto sul volto.
-Magari perché un uomo di fronte a me è così scortese da farmi arrossire- ribatto io, reggendo a fatica il suo sguardo.
Maledetto lui e i suoi dannati occhi azzurri.
-Non sai che per conquistare una donna occorre farle mille complimenti?- mi sussurra all’orecchio.
Okay. Adesso basta. Che gran faccia tosta che ha. Ma come si permette? Non ce la faccio più.
Resto zitta, guardandolo in tono di sfida.
Non ci riuscirà. Non riuscirà a farmi abbassare lo sguardo. Non riuscirà a farmi arrossire. Non…
Troppo tardi. Non so come, ma mi ritrovo la sua bocca sulla mia.
Maledetto… in questi due secondi ne ha approfittato per…
Ma non voglio fermarlo. Strano da dire, ma mi piace. Non mi viene spontaneo bloccarlo oppure staccarmi da lui. Anzi, resto lì. Attaccata a lui con la bocca, con il respiro affannato."
dal capitolo cinque.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Resto nel letto ancora un po’.
Non posso continuare così, ma non ci riesco. Lo so.
E’ da tre giorni che sono sdraiata su questo letto del cavolo. Tre giorni in cui non ho fatto che dormire. Dormire, dormire e ancora dormire. Il mio corpo si rifiuta di vivere. Ma sarà il mio corpo o la mia mente?
Angela e Sofia sono venute tutti i giorni a trovarmi, una più preoccupata dell’altra. Non vorrei fargli perdere tempo, e questo gliel’ho anche detto, ma loro sono così cocciute… Beh, si vede che sono le mie migliori amiche. Si preoccupano per me, in ogni situazione. Sono due tesori.
Drin.
Ecco, o è Angela o Sofia.
Allungo la mano verso il telefono di casa, sul comodino imparte a me, e rispondo con voce assonnata.
-Tesoro! Sei ancora a letto?!-. E’ Angela.
-Mmh…- grugnisco io.
-Ma non hai fame?! Mangi solo se ci siamo noi?!-.
-No, te l’ho detto che non voglio mangiare- rispondo io -e poi, ormai non me ne importa più niente-.
-Così non va bene, però!- esclama lei –e il lavoro? Ci pensi?!-.
-Non mi interessa più!- ribatto io.
-Ma tesoro mio… a tutti capitano le delusioni d’amore…-.
-Lo so. Ma io non sono tutti!-.
-Okay, forse sarai un caso a parte… ma devi riniziare a vivere!- cerca di convincermi lei.
-No!- grido io, scocciata –non dovresti nemmeno preoccuparti di me! Devo morire!-.
-Ma cosa stai dicendo?!- dice lei, alzando un po’ la voce. –non lo farò mai! Figurati! Il mio angioletto!-.
-Allora perché a lui non gliene frega niente di me?!-.
-Perché è un idiota! Mica ti deve rovinare la vita quel bastardo…-.
Infatti. Quell’idiota di cui parla Angela è Gabriele, il mio ex. L’ho scoperto mentre era a letto con un’altra. Mi sono messa a urlare come una pazza e poi l’ho mollato, naturalmente. Da quella volta, non l’ho più sentito.
Almeno, lui ha cercato di parlarmi. Al telefono o per posta elettronica, ma io non gliela perdonerò mai. Due anni buttati nel cesso. Ma la cosa che mi chiedo è perché? Cosa gli ho fatto? Eravamo così felici insieme...
Evidentemente per lui no. Ma quanto ci voleva a dirmelo? Doveva per forza farsi sgamare mentre era con un’altra? Resto zitta, fissando l’orologio da parete di fronte a me. Le otto e venti.
-Ma te non devi andare al lavoro?- chiedo ad Angela, dopo una pausa.
-Non provare a cambiare argomento, signorina!- replica lei.
-Ange, guarda l’orologio! Sei in ritardo!-.
Silenzio.
-Porca merda!- urla lei.
Mi immagino già la scena: lei comodamente seduta sul suo divano quando…
-Tesoro, devo andare!- esclama terrorizzata –questa volta Silvio non me la perdona! Scusa ancora!-.
Silvio è il nostro capo. Uomo affascinante di mezza età. Alto, moro con occhi neri talmente profondi, che appena ti fissano intensamente non puoi non abbassare lo sguardo.
Purtroppo non tollera il ritardo e, visto che Angela adora arrivare sempre qualche minuto dopo, l’ha presa un po’ in antipatia. Ma dato che adesso ha superato ogni limite, la ucciderà veramente.
-Certo, vai pure! Fai una corsa!- esclamo io, sorridendo.
-Okay… poi ne riparliamo stasera d’accordo? Verrà anche Sofia!- dice lei, trafelata.
Scommetto che adesso si starà preparando, di fretta.
-Sì, va bene!- rispondo io –Ciao bella!-.
-Ciao!- mi saluta lei.
Detto questo, chiudo con un sospiro.
Angela ha ragione.
Non posso continuare così, a farmi servire in tutto e per tutto. Non sono più una bambina. Devo darmi una svegliata. Devo dimenticarlo, anche se è “una parola”.
Tiro fuori i piedi dalle coperte e li infilo nelle ciabatte imparte al letto. Poi mi dirigo verso la cucina.
E’ tutta incasinata: stoviglie da lavare, pentole in giro… Okay. Devo sistemare tutto. Prima però mi faccio una doccia, ne ho proprio bisogno.

E’ pomeriggio, sono le quattro.
Ho sistemato le varie stanze: camera mia, la cucina e il salotto, poi mi sono lavata e vestita (cosa che non facevo da secoli) e mi sono cucinata il pranzo. Purtroppo sono riuscita a fare solo una pasta asciutta al pomodoro, perché avevo il frigorifero completamente vuoto. E infatti sono appena tornata dal supermercato. Per mia sfortuna, ho incontrato la mia vicina di casa per strada. Mi ha fatto mille domande del tipo “perché non ti sei più fatta vedere” eccetera. Una vera noia. Mi sono dovuta inventare che avevo la febbre e non potevo muovermi dal letto.
Adesso sono seduta sul divano, con la tv accesa. Non fanno niente di bello a quest’ora. Così la spengo, con una rapida scrollata di spalle.
Ad un certo punto sento che c’è qualcuno che mi sta citofonando.
Mi alzo, dirigendomi verso il campanello. –Chi è?-.
-Tesoro, ce ne hai messo di tempo per rispondere!- grida Angela.
-Scendi subito!- aggiunge Sofia.
-Perché?- chiedo io.
-Andiamo a fare compere!-spiega Sofia.
-Umh…- mormoro io –e se vi dicessi che non ho voglia?-.
-Ma tu sei completamente tuonata!-esclama Angela –come si fa a non avere voglia di un po’ di shopping?-.
-Dai, scendi! Ci divertiremo!-cerca di convincermi Sofia.
Mi faccio pensierosa. Poi accetto. Ho bisogno di pensare a niente. E poi, ho bisogno di qualche vestito nuovo. E anche qualche paio di scarpe…
-E va bene-.
-Ti adoro, Vero!- esclama Sofia.
-Su, corri!- dice Angela.
-Okay- confermo io –due secondi che mi metto le scarpe e la giacca-.
Dopo cinque minuti, sono giù da loro.
Sofia ha le guance arrossate per il freddo e i capelli biondi le ricadono sulle spalle seminude, mentre Angela indossa praticamente metà armadio. Sciarpa, guanti, berretto, giacca e un paio di pantaloni marroni.
-Angela, i tuoi calzoni si intonano con i capelli!- commento io, divertita.
Da quando in qua Angela veste il marrone?
-Eh, purtroppo ho l’urgenza di un negozio d’abbigliamento! Ormai nel mio guardaroba è restato poco o niente! Sono stata costretta a indossare questi orribili pantaloni!- spiega lei.
-Sì, ma non sei un po’ troppo pesante?- domando, alzando un sopracciglio.
-Quello che le ho detto io!- si intromette Sofia.
-Beh, almeno non vado in giro con una scollatura vertiginosa!- ribatte Angela, guardando male Sofia.
-Ho i capelli che mi coprono!-ribatte lei.
Io e Angela scoppiamo a ridere.
-Allora, io ho i capelli troppo corti e non arrivano a coprirmi le spalle, va bene?-.
-Vabbè dai… andiamo sì o no?- propongo io, cercando di porre fine al litigio.
E così, ci avviamo verso l’auto di Angela e in quindici minuti arriviamo in centro.
La città è tutta illuminata, perché tra un mese sarà natale. La gente sta già pensando ai regali e si veste ormai come se fosse inverno inoltrato. E’ vero, fa freddo. Però vestirsi come è vestita ora Angela mi sembra un po’ esagerato.
-Allora? Dove andiamo?- chiedo io.
-Ho bisogno di un paio di pantaloni, maledizione!- esclama Angela, nel panico.
-Calma!- la riprende Sofia –adesso ci andiamo… vediamo… dove possiamo andare?-.
-Gucci?- azzardo io.
-Potrebbe andare…- mormora Angela, scrutando i negozi.
-Guess?- aggiunge Sofia.
-Sì, però troviamoli ‘sto negozi!- dice Angela.
-Sìììì!- urliamo io e Sofia, esasperate.
Angela è impaziente. Li desidera così tanto quei dannati pantaloni!
-Bene- affermo io, allargando le braccia come per fermarle –adesso con un po’ di calma iniziamo a cercare negozi decenti. Abbigliamento, calzature, accessori e così via, va bene?-.
Sofia e Angela annuiscono con convinzione.
E così ci diamo la pazza gioia e iniziamo a visitare ogni tipo di negozio. Chanel, Gucci, H&M, Armani, D&G, Liujo, Zara, Carnevali, Guess, Sephora, Calvin Klan… Di tutto e di più. E il bello è che Angela non è riuscita a trovare nemmeno un paio di pantaloni carini! Io e Sofia siamo riuscite a riempire tre borse enormi cariche di vestiti, scarpe, gioielli, profumi, trucchi… E Angela in tutto questo tempo ha trovato solo qualche cosina da Sephora e Calvin Klan! Un reggiseno rosso fiamma bellissimo con un po’ di pizzo (ha detto che le tornerà utile nei momenti “piccanti”), un profumo e qualche ombretto presi da Sephora.
-Possibile che non hai trovato nessun abito decente?!- esclama Sofia.
Angela fa spalline. –Sono una tipa difficile io-.
-Non l’avevamo notato!- diciamo io e Sofia, con un sorriso.
In ogni negozio che entravamo, guardavamo subito i pantaloni e sceglievamo insieme i più belli… Solo che quando andavamo nelle cabine di prova scoprivamo che: o non c’era la sua taglia, o avevano un “difetto”, o non c’era il colore che voleva lei, o costavano troppo… Insomma, per Angela ogni scusa era buona.
Alle otto e mezza sono finalmente a casa. Lancio le borsine sul divano dopodichè mi ci butto io.
Oddio. Sono morta. Ho camminato tantissimo oggi pomeriggio. Sarà perché ero abituata a stare nel letto giorno e notte…
Ho comprato: due paia di pantaloni, un paio blu scuro e l’altro viola (visto che quest’anno va di moda), un maglione blu con il collo alto, tre paia di reggiseno: uno bianco, uno blu e uno nero, poi un po’ di trucchi e smalti e un paio di stivali bellissimi: neri, lunghi fino al ginocchio, con la punta appuntita e il tacco di cinque centimetri.
Avevo proprio voglia di comprare roba! E infatti, non ho proprio badato a spese: ho pagato di tutto, oltre mille euro!
Poi riguardo i pacchi di roba uno sopra l’altro.
Oh, mio Dio. Ma sono matta? Mille euro? Mille euro? La prossima volta che mi proporranno di andare in centro a fare shopping, ci penserò due volte.
Stasera invece mi chiama Sofia.
-Ciao! Oggi non ci siamo risparmiate proprio niente, eh?-.
-Già! Hai presente quanto ho speso?- esclamo io, stupita.
-Sì! Perché? Io no?- afferma Sofia.
-Oddio… La prossima volta che verrò con voi in centro passeranno mesi- mormoro io, sconsolata.
-Immagino valga lo stesso per me- conferma Sofia.
-Cavolo, che nervoso! Angela non ha speso praticamente niente! Ma come diavolo fa?!-.
-Esatto! O saremo noi le fanatiche?-.
-Ma no… Spero…- borbotto io, insicura.
Silenzio.
-E te come va con Daniele?- chiedo io, cambiando argomento.
-Benissimo! L’altra sera, quando mi ha invitata a casa sua è stato semplicemente…- racconta Sofia, eccitata.
-Fantastico?- suggerisco io.
-Altro che! Molto di più!-.
Io rido, divertita. -E che avete fatto?-.
-Abbiamo cenato (ha cucinato lui!) poi ci siamo guardati un film e poi… beh, è successo…- dice lei, leggermente imbarazzata.
Quando tocchiamo quell’ argomento Sofia si vergogna quasi sempre. Ma insomma, mi sembra una cosa assolutamente normale. Che c’è di male? Ma lei è fatta così. Non ci puoi fare niente.
Io sorrido. –Bene, sono contenta per voi!-.
-E indovina- continua lei –tra una settimana facciamo cinque mesi!-.
-Wow! Sono davvero felice per te!- commento io, colpita.
E pensare che con Gabriele ci sono stata due anni.
-Chissà cosa avrà progettato per quel giorno!-.
-Boh!- faccio io, alzando le spalle.
-Ora scusa ma devo preparare la cena altrimenti non mangio più!-.
-Sì, giusto. Devo farlo anche io!-.
Lei scoppia a ridere. –Bene. Allora ci vediamo domani, vero? Vieni al lavoro?-.
Ad un tratto mi faccio triste. Dovrò riniziare la vita di sempre.
-Penso proprio di sì-.
-Okay, a domani allora!- mi saluta lei.
-Ciao! Buona notte!-.
-‘Notte!-.
Detto questo, chiudo la chiamata e poi vado in cucina, pronta per farmi la cena.
Questa volta vado a dormire abbastanza presto, altrimenti domani non riuscirò ad essere puntuale.
Non accendo la televisione, mi metto a leggere qualche capitolo del libro che sto leggendo adesso. L’ho appena iniziato. E’ Sai tenere un segreto? di Sophie Kinsella. Me l’hanno consigliato Angela e Sofia. Insieme a tutti gli altri della mitica Sophie. Questo è l’ultimo che mi manca tra tutti i suoi libri. Angela è stata la prima a scoprirli… e così ha tramandato la passione a tutto il gruppo!
Leggo appena due capitoli, perché subito crollo dal sonno.
  
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