Siamo tutti in giardino a giocare insieme, io, però, mi trovo in disparte a guardare gli altri che giocano e a guardare lei..
Un cucciolo affamato è entrato nel giardino di casa sua, Terence le ha consigliato di non toccarlo perchè potrebbe morderle la mano, ma lei non gli ha dato retta, ha preso del cibo e glielo ha dato.
Sana è fatta così, quando vede un cucciolo solo e indifeso non può fare altro che accudirlo e, in un certo senso, si potrebbe dire che ha fatto lo stesso con me.
Terence si avvicina a me e inizia a parlarmi anche se io non gli do molta retta, perchè continuo a guardarla da lontano mentre gioca con quel cagnolino.
"Devi dirle quello che provi per lei" mi dice ad un certo punto.
La mia attenzione adesso la abbandona e si sposta su di lui.
Come avrei potuto fare? Io sono timido, mi vergogno.
Finita la festa tutti tornano alle proprie case, ma non io.
Ho pensato per tutta la sera a cosa avrei potuto regalarle e, forse, ho trovato il mio regalo.
Corro in giardino e, con calma, inizio a farle un pupazzo di neve sotto ad un grosso albero, così, forse, è più riparato e non verrà distrutto con molta facilità.
Sento dei passi provenire da dietro le mie spalle : è lei.
"Heric, che cosa stai facendo?" mi domanda incuriosita.
"Questo pupazzo di neve è per te" le rispondo prontamente.
Lei è felice, non per il pupazzo di neve, non per aver ricevuto un regalo, ma per averlo ricevuto da me.
Sono stato uno sciocco, avrei potuto prenderle qualcosa prima, ma spero di aver rimediato, almeno adesso.
La guardo gioire e la ascolto mentre mi parla della festa appena terminata: è bellissima.
Le parole di Terence mi rimbombano nella testa
"Devi dirle quello che provi per lei"
Così mi decido.
"..Sana"
"Cosa c'è?"
"Ecco io.."
Non riuscivo a parlare, le parole mi morirono in gola.
"Cosa c'è? Devi andare in bagno?" mi continui a domandare.
"Mah.. no" è l'unica cosa che riesco a dire.
Così, deciso poso le mie mani sulle tue spalle e tu lasci cadere le tue braccia lungo i fianchi.
Ti guardo negli occhi e tu guardi me.
Mi avvicinai e ti diedi un bacio.
Un bacio che non durò che pochi secondi.
Un bacio meraviglioso.
Poi ti guardai ancora una volta negli occhi e scappai.
Un cucciolo affamato è entrato nel giardino di casa sua, Terence le ha consigliato di non toccarlo perchè potrebbe morderle la mano, ma lei non gli ha dato retta, ha preso del cibo e glielo ha dato.
Sana è fatta così, quando vede un cucciolo solo e indifeso non può fare altro che accudirlo e, in un certo senso, si potrebbe dire che ha fatto lo stesso con me.
Terence si avvicina a me e inizia a parlarmi anche se io non gli do molta retta, perchè continuo a guardarla da lontano mentre gioca con quel cagnolino.
"Devi dirle quello che provi per lei" mi dice ad un certo punto.
La mia attenzione adesso la abbandona e si sposta su di lui.
Come avrei potuto fare? Io sono timido, mi vergogno.
Finita la festa tutti tornano alle proprie case, ma non io.
Ho pensato per tutta la sera a cosa avrei potuto regalarle e, forse, ho trovato il mio regalo.
Corro in giardino e, con calma, inizio a farle un pupazzo di neve sotto ad un grosso albero, così, forse, è più riparato e non verrà distrutto con molta facilità.
Sento dei passi provenire da dietro le mie spalle : è lei.
"Heric, che cosa stai facendo?" mi domanda incuriosita.
"Questo pupazzo di neve è per te" le rispondo prontamente.
Lei è felice, non per il pupazzo di neve, non per aver ricevuto un regalo, ma per averlo ricevuto da me.
Sono stato uno sciocco, avrei potuto prenderle qualcosa prima, ma spero di aver rimediato, almeno adesso.
La guardo gioire e la ascolto mentre mi parla della festa appena terminata: è bellissima.
Le parole di Terence mi rimbombano nella testa
"Devi dirle quello che provi per lei"
Così mi decido.
"..Sana"
"Cosa c'è?"
"Ecco io.."
Non riuscivo a parlare, le parole mi morirono in gola.
"Cosa c'è? Devi andare in bagno?" mi continui a domandare.
"Mah.. no" è l'unica cosa che riesco a dire.
Così, deciso poso le mie mani sulle tue spalle e tu lasci cadere le tue braccia lungo i fianchi.
Ti guardo negli occhi e tu guardi me.
Mi avvicinai e ti diedi un bacio.
Un bacio che non durò che pochi secondi.
Un bacio meraviglioso.
Poi ti guardai ancora una volta negli occhi e scappai.