Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Mia    11/11/2008    1 recensioni
"Una sottile nebbia avvolgeva completamente il santuario del Supremo; nebbia che si era sviluppata, invisibile, dal modellino del Drago, propagandosi tutta attorno fino ad avvolgere interamente il palazzo.
Sul tondo tavolino decorato, il piccolo Drago Shenron cominciò a fremere leggermente. Quando si fermò dalla sua bocca sgorgò un liquido rosso e denso, dal quale si materializzò una persona dall’aspetto umano.
"
La ff è quasi completa: aggiornerò perciò ogni settimana salvo imprevisti. Per l'ultimo capitolo forse ci vorrà un po', ma vedrò di fare del mio meglio. Ringrazio Gan_HOPE326 per avermi fatto da beta e aiutato durante i miei blocchi dello scrittore.
Genere: Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo I
Il pianto di un bambino ruppe il silenzio della piccola casa nel cuore della Città dell’Ovest, risvegliando Goten dal suo sonno. Il sole ferì gli occhi del saiyan, che si alzò a fatica dal letto matrimoniale sul quale si era coricato, riparandoseli con un braccio dalla luce accecante.
-Potresti andare tu da Matsuo, per favore? Io sto completando un progetto.- la voce di Michiyo lo raggiunse, come una melodia conosciuta, dalla stanza affianco. Con grande sforzo, Goten si alzò, dirigendosi poi verso la camera dalla quale aveva udito provenire la voce di Michiyo.
La vide seduta davanti al computer che dominava la sua ordinata scrivania, intenta a lavorare ad un complicato progetto per la Capsule Corporation dove era impiegata come ingegnere.
Appoggiato alla soglia, il giovane saiyan rimase a fissare la sua donna per lungi attimi, affascinato dalla sua lunga chioma bionda; ogni tanto lei, con un gesto leggero ed affascinante, si sistemava dietro ad un orecchio alcune ciocche ribelli che, inevitabilmente, se lasciate sciolte, tendevano a ricaderle sul viso.
Dopo questa attenta ed ammirata contemplazione, Goten si avvicinò a lei, scostandole gentilmente i capelli dal collo sottile e baciandoglielo delicatamente.
Lei sorrise dolcemente a quel tocco ed affondò le dita nei capelli del suo ragazzo prima di sollevare il capo e lasciare che le labbra di Goten incontrassero le sue.
-Dài, smettila! Vai di là e cerca di far riaddormentare Matsuo.- disse la donna, con tono falsamente severo, dopo essersi divincolata dalla presa del saiyan, cercando di apparire sufficientemente convincente.
-Non serve. - disse lui in un sensuale sussurro, cingendole delicatamente da dietro la vita snella - Senti? Ha già smesso di piangere.-
Contrariamente a quanto il ragazzo si sarebbe aspettato, Michiyo non fu per niente rassicurata da questa affermazione; scattò in piedi e, con aria preoccupata, si diresse verso la camera da letto dove dormiva il piccolo Matsuo. Stizzito per la scarsa considerazione di Michiyo e maledicendosi per averla fatta preoccupare, Goten la seguì nella stanza accanto.
Non appena fu entrato si appoggiò alla porta ed osservò la scena che gli si presentava davanti. Michiyo era in piedi davanti alla culla del piccolo Matsuo ed accanto a lei si trovava sua figlia Emi, che teneva in braccio il bambino profondamente addormentato.
Goten sorrise davanti a quella scena: non c’era da preoccuparsi, poiché il motivo per cui Matsuo non piangeva più era che la sorellina lo aveva calmato.
-Hai visto, mamma, che si è addormentato?- stava dicendo la piccola Emi a sua madre, tutta orgogliosa dell’impresa che era riuscita a compiere. Decisamente sollevata dal fatto che il figlio si fosse calmato non in seguito a qualcosa di grave, Michiyo sorrise ed annuì, lodando poi la figlia maggiore.
-Sei stata bravissima, tesoro! Non si è mai addormentato così velocemente con me!-
-Hai visto Goten? L’ho fatto addormentare io tutta da sola! Sono stata brava?-
La piccola Emi, dopo aver rimesso il fratellino nel lettino, si era diretta verso il giovane saiyan e, sorridendo con aria fiera, gli aveva fatto questa domanda, sperando di venire lodata nuovamente.
-Ma certo che sei stata brava! - rispose lui, con fare paterno, mettendole una mano sulla testa a scompigliarle i corti capelli biondi - Pensa che io non ci riesco ancora!-. Detto questo le sorrise e lei se ne andò via con aria soddisfatta.
“A volte la vita è strana” si ritrovò a pensare Goten dopo che anche lui e Michiyo si furono allontanati dalla stanza dove dormiva Matsuo.
Se avessi studiato come si deve, invece di seguire il pessimo esempio di tuo padre, ora avresti un lavoro stabile e produttivo come tuo fratello! Possibile che tu non mi dia mai retta?! Inoltre non hai la benché minima intenzione di trovarti una fidanzata vera! Non capisco quale gratificazione possa mai darti portare a casa quelle galline senza cervello che tu definisci fidanzate, invece di trovarti una ragazza intelligente con cui sistemarti. E sappi che tuo fratello, alla tua età aveva già una moglie, un lavoro stabile e una figlia!” Questa conosciuta litania che il giovane saiyan, dopo anni, non ascoltava più, era però rimasta dentro di lui come una sorta di melodia infantile. Quasi gli sembrava di sentire sua madre mentre pronunciava quelle parole tanto che gli venne spontaneo sospirare, scuotendo leggermente il capo, soprattutto se pensava a quanto l’atteggiamento di Chichi nei suoi confronti fosse cambiato dopo che le aveva presentato Michiyo e Emi.
Goten arrivò fino al piccolo salotto e si lasciò cadere sul divano, accanto alla sua donna, che aveva deciso di riposarsi leggendo un libro. Messe le mani dietro la nuca, si abbandonò di nuovo ai ricordi ma, soprattutto, ai rimpianti.
Erano passati ormai quasi tredici anni da quando suo padre se ne era andato per allenare quello strano ragazzo dalla pelle scura e nessuno aveva più avuto notizie di lui. Goten ricordava molto bene e con immenso dolore quanto sua madre avesse pianto e quanto avesse inveito contro suo marito, dicendo che a lui non importava nulla della sua famiglia se preferiva allenare un emerito sconosciuto piuttosto che stare a casa con sua moglie ed i suoi figli, ed il fatto che non avesse mai dato sue notizie, diceva, era un’ulteriore conferma a questa teoria. Dapprima Goten non aveva voluto ascoltare la madre; credeva infatti che Goku sarebbe presto tornato a casa da loro, ma ora, a distanza di così tanti anni, l’idea che a suo padre non importasse nulla di loro, si era fatta strada anche nella sua mente.
Del resto, quel ragazzo che Goku tanto bramava allenare era un perfetto sconosciuto e né Goten, né suo fratello Gohan erano mai riusciti a capire cosa loro padre avesse visto di tanto speciale in lui.
“E’ davvero così? - si trovò a pensare Goten, mentre fissava il soffitto della casa che condivideva con Michiyo - Davvero a papà non importa nulla di noi?” Quante cose si era perso Goku, per colpa di quegli anni di allenamento: non era invecchiato accanto a sua moglie; non aveva visto la sua nipotina diventare donna; non aveva visto lui, Goten, crescere e non aveva mai conosciuto Michiyo, né suo nipote Matsuo.
Cosa che gli era capitata raramente nel corso della sua vita, Goten, davanti a questi pensieri si sentì abbandonato, proprio come si era sentito quando suo padre se ne era andato, lasciando dietro di sé un figlio adolescente che, più di qualunque altra cosa, aveva bisogno della figura paterna.
-Che cos’hai? Stai male per caso?- la mano di Michiyo si posò sulla sua spalla e la sua dolce voce lo riscosse dai suoi tristi pensieri.
Il giovane saiyan si girò verso la donna amata e si perse nei suoi intensi occhi castano nocciola e, all’improvviso, tutto il dolore parve attutirsi, affogato nel mare di quello sguardo. Sorrise e, scuotendo la testa, disse: -No: non è nulla.-
Rassicurata, Michiyo si immerse nuovamente nella lettura, mentre Goten, scacciando i pensieri che avevano affollato la sua mente fino a quel momento, si ritrovò a pensare a quanto fosse bella la vita nella pace.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Mia