Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: kilgrave    24/12/2014    3 recensioni
{Calypso!Centric | Davy!Centric}
{Calypso/Davy Jones ♥}
Una raccolta di one-shot sulla splendida coppia Calypso/Davy Jones: ho cercato di esprimere i loro pensieri durante vari momenti in cinque piccoli capitoli.
#1: Lies
#2: Revenge
#3: Together
#4: Freedom
#5: Death
[in revisione]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calypso, Calypso, Davy Jones
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

WITHOUT YOUR HEART
Freedom





L'uomo privo di un occhio avanza lentamente, e si avvicina al mio viso.


Fermati. Ti prego.


Scosta con delicatezza i miei capelli, castani e arruffati, che mi ricadono sull'orecchio sinistro. Sta per sussurrarmi qualcosa, con il tono che si usa parlando ad un'amante.

Sento il suo fiato sul collo. Il suo respiro è agitato, è titubante.


No! Non sai cosa potrebbe succedere...



«C-Calypso...»



Non osare farlo, o ne pagheranno tutti le conseguenze, stolto!...



«I-io ti libero...»



Smettila! Basta!



«... Dal tuo legame umano.»



Oh, no. Troppo tardi.

Siete tutti condannati.


La coppa prende fuoco violentemente, e i Pezzi da Otto contenuti al suo interno, si riducono in piccoli mucchi cenere.

Uno strano fumo violaceo, invade le mie narici, e io mi inebrio del suo profumo.


Ho un fremito.

Mi pulsano le vene.

Le mie pupille si dilatano.

La testa mi esplode.

I muscoli sono tesi.

Sento le ossa spezzarsi.

Un dolore lancinante, fa contorcere il mio viso, in una smorfia di agonia.


Poi, la forza.


Nel sangue che circola dentro di me, sento il potere.

Ancora. Ancora di più.

Sono più forte, e più potente di prima. Una nuova energia scorre dentro di me. Sono di nuovo io. E sono di nuovo libera, dalle mie catene umane.



«Tia Dalma!», si rivolge a me un uomo. Non rispondo.



«...Calypso.»



Sì, è questo il mio vero nome. Sono io, la dea. Più forte che mai.

Mi volto, verso gli uomini che mi osservano spaventati, in attesa di una mia reazione, e la coppa cade a terra, rovesciandosi.

Sì, sono di nuovo io. E tutti la pagheranno per quello che mi hanno fatto.



«Quando il Concilio della Fratellanza ti imprigionò, chi fu a dire loro come fare?», prosegue. «Chi commise questo tradimento?»



«DIMMI IL NOME!», sbraito furiosa.



Le corde avvolte attorno al mio corpo, ancora sotto spoglie mortali, premono contro il mio petto, in preda alle convulsioni.

Sono impaziente, e fremo, per l'ansia di sapere il nome di chi è entrato a conoscenza del mio arcano segreto, ed ha avuto l'ardore di rivelarlo.

Il mio respiro è accelerato. Sento il bisogno di liberarmi, e di scatenare la mia furia contro il traditore. Lo punirò, e lo distruggerò. Avrò finalmente la mia vendetta.


Ditemi il suo nome, diamine!



«... Davy Jones.»



Oh... no...


Una morsa mi opprime il petto, e mi attanaglia il cuore.

Ho la nausea.

Il mio ventre si contrae, provocandomi una fitta penetrante. Mi manca il fiato. Sento il mio battito rallentare.


No. Non lui. Lui no. No. Lui. Non può essere... stato... lui. Lui no. No. NO!


Non riesco a credere alle parole che sento. Mai sono stata tanto addolorata.

Il mio cuore si sta spezzando, e, i miei occhi, stretti in sottili fessure, cercano in vano di trattenere le lacrime, che sgorgano amare, come fiumi in piena.

Il mio viso si contorce, in un'espressione spaventosa, e sento la mia schiena spezzarsi dentro di me, ma non posso fare nulla per impedirlo.


Il dolore, e la rabbia che provo, hanno liberato definitivamente i miei poteri, e ora fatico a controllarli.


Il mio corpo cresce, sotto gli sguardi sgomenti della folla, che mi osserva platealmente, mentre la mia grandezza si manifesta.

Cercano di trattenermi, tirando le lunghe funi che mi avvolgono, e urlano spaventati, vedendo che ogni loro tentativo di contenermi, o, di controllarmi, risulta vano.

Le funi si spezzano, una dopo l'altra.

Continuo a crescere. E con me cresce anche il mio dolore.


Tradita così.
In questo modo.
Non posso sopportarlo.

Io lo amavo.
Lui diceva di amarmi.
Ma erano tutte bugie.

Il nostro era un rapporto costruito sull'odio, sulle menzogne, sul desiderio e sull'ambizione.
E io me ne rendo conto solo ora, ingenua, e crudelmente illusa in questo modo. Da lui.


Le travi del ponte della nave dalle vele nere, la stessa che, poco tempo prima, mi teneva prigioniera, si spezzano sotto il mio peso, e, ora, il mio corpo arriva quasi all'altezza dell'albero maestro.

Sento ancora urla di terrore sotto di me, e il rumore sordo delle corde, che si spezzano.


Sono così forte ora. Basterebbe il mio più piccolo movimento per uccidere tutti, e fare affondare la nave.

E allora perché non lo faccio?


Il dolore mi ha consumata.

Non ho più la forza, né la voglia, di andare avanti.


Voglio solamente gridare.

La mia voce ha la potenza di un uragano, e la violenza di un terremoto. Alzo il volto al cielo e urlo, forte, come non ho mai fatto prima. Un urlo di dolore e di agonia, che riesce a penetrare le ossa.


Ho finalmente smesso di crescere.

Mi fermo, ad osservare gli uomini sotto di me, e, ad un tratto, uno di loro ricambia il mio sguardo, distaccandosi dagli altri.

È il loro Capitano, è stato lui ad ordinare la mia liberazione, era lui quello che sapeva.
E sono stata io, a restituirgli il più prezioso dei doni, la vita, che gli era stata tolta, e, ora, mi è debitore.



«Calypso! Io vengo al tuo cospetto come un servo, umile e contrito. Io ho adempiuto al mio voto, e ora chiedo il tuo favore. Risparmia me, la mia nave e la mia ciurma... ma scatena la tua furia su coloro che osano proclamarsi tuoi padroni... o miei.», mi propone.

Alza gli occhi verso di me, in attesa di una risposta forse, o di un segno.



Osservo, con uno sguardo languido, ma allo stesso tempo addolorato, i marinai, che si sono prostrati al mio cospetto.

Nonostante le apparenze, il mio dolore è ancora perforante, e a fatica le mie gambe sostengono in piedi la mia maestosità. Ma, ultimamente, sono diventata molto brava a nascondere le mie emozioni.

Curvo il mio viso in una smorfia, somigliante ad un sorriso. La mia espressione ha l'aria di un segno positivo, e subito tra gli uomini si levano esclamazioni di gioia.

Ma io non potrei mai ascoltare la richiesta fattami. Almeno, non ora, che il mio cuore è infranto, a causa del suo tradimento.


Rifletto ancora, su quale sia la giusta cosa da fare.

Chi aiutare? Chi appoggiare, in questa terribile battaglia?

Ho preso la mia scelta.


Recito un formula, gridandola con tutto il fiato che ho in gola, in una lingua agli uomini incomprensibile.


La mia figura scompare in pochi attimi, dissolvendosi in una cascata di crostacei dalla candida corazza.

Le grida, dapprima gioiose, mutano velocemente in urla sgomente, e tutti i marinai sono terrorizzati.


Davvero si aspettavano che sarei stata loro favorevole?

Se solo penso che, se non avessi saputo il nome dell'uomo che ha tradito la mia fiducia, a quest'ora, avrei appoggiato l'Olandese, e il suo Capitano, che, malgrado tutto, ancora non riesco a smettere di amare.

Avrei ucciso tutti quelli che mi si sarebbero parati davanti.
La mia ira e il mio desiderio di vendetta non avrebbero mostrato pietà davanti a nessuno.


Ora, invece, distrutta dal rancore, non concederò a nessuna delle parti il mio prezioso aiuto.


Sarò come un giudice imparziale, davanti ad entrambe le parti, schierate in questa guerra senza tempo, adesso, che sono di nuovo libera, ma, ancora una volta, schiava del mio amore.




















Ahoy a tutti, ciurma!

Finalmente sono riapprodata qui, tempo permettendo!
Scusate la mia assenza, ma proprio non ce la facevo a scrivere questo capitolo. Sarà forse perché non è molto facile interpretare i pensieri della dea Calypso, aye?
Oh, beh, in compenso sto già stendendo l'ultimo capitolo, perché voglio concludere questa raccolta entro il 2015, eh sì :D

Qualche piccolo chiarimento...
Le frasi sono piuttosto brevi, perché volevo dare l'idea delle sensazioni di Calypso, e questa è stata l'idea migliore che mi è venuta in mente, insieme allo scrivere in prima persona; e, inoltre, le frasi in corsivo sono proprio i pensieri della dea in quel momento.
Ho poi usato il tempo presente, e intendo usarlo anche nel prossimo, ultimo capitolo, per dare un po' meglio l'idea del susseguirsi di avvenimenti e della trasformazione di Calypso da umana a dea ^_^...
A proposito, come è venuto? Beh, spero sempre di non avervi deluso troppo ^^''

Un ringraziamento speciale alle carissime GITANA90, FANTASY HEART (che ha inserito la raccolta tra le preferite, grazie carissima <3), FANNY JUMPING SPARROW (che ha inserito la raccolta tra le seguite), e AGROUPIEININCOGNITO, che ha inserito anche lei questa ff tra le preferite e mi ha anche fatto sapere cosa ne pensa. Grazie di cuore a tutti! ^^
Pareri, consigli, critiche costruttive, cannonate, bordate e quant'altro... sempre tutto ben accetto :D

Buona vigilia di Natale a tutti voi, aragoste, donzelle, pirati, corsari, e gran bucanieri (yo ho beviamoci su XD)!
Al prossimo approdo! -i miei ossequi, Alexia Sparrow-
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: kilgrave