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Autore: K i m b e r l y    11/11/2008    0 recensioni
Malinconici ricordi di una persona speciale. Quelle piccole cose che rimarranno per sempre aggrappate al cuore.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi ricordo uno strano tipo che odiava tutti gli uomini.
Quelli potenti perchè sfruttavano e umiliavano i deboli,
e quelli deboli perchè si lasciavano sfruttare e umiliare.

Carl William Brown



Mi piace, quando fumi.
Sei lì, seduto su una sgangherata panchina di legno umido, secca padrona del fazzoletto di verde circostante, il silenzioso testimone dello scorrere delle nostre vite.
Sposti il peso su di una coscia, e infili calmo una mano in una tasca, cercando il solito pacchetto di Lucky Strike nella confusione inusuale strizzata nella tela. Lo apri piano e con insolita eleganza passiva, sfili una sigaretta con il solo ausilio delle labbra, il naso che sfiora i filtri ordinatamente allineati, inspirando l'odore leggero del tabacco tritato, appagante piacere quotidiano.
Chiudi invece rapido il pacchetto, lo riponi automatico al suo posto, ripetendo la stessa manovra in cerca dell'accendino nero occasionalmente presente nella tasca sinistra.
Repentino, porti l'aggeggio alle labbra e con un unico scatto comandi la barcollante fiamma bluastra di accendere il cilindro bianco, pericolosamente ondeggiante vicino al ciuffo nero spruzzato di carminio, amabile maschera che cela il tuo caratteristico profilo aguzzo.
Inspiri disteso la prima boccata, iniettando nei polmoni quel rivolo di nicotina, consueto e ormai antico rituale di cui non ti puoi nostalgicamente privare, lo tieni sfrontato nella gola e con un soffio finalmente appagato lo liberi nell'aria. Le labbra piegate nella tua sola smorfia sghemba, il velo grigiastro che aleggia intorno al tuo viso si disperde fucage e impercettibile nel freddo della sera, gli occhi puntati a terra e un accenno di labile risata spenta che sbotta dalla tua bocca sottile. Il braccio si solleva di poco, un tocco deciso con l'indice diafano destro, la cenere scivola sul terreno umido e compatto, scarto morto di un corpo che brucia. Sollevi piano il capo, la banda che prima ti impediva la visuale scivola di lato e mostra il tuo volto.
Le iridi cupe mirano il cielo color della notte trapuntato di puntini luccicanti, stelle sfocate sciolte nell'aura zaffira.
La luna osserva lo scorrere del tutto sottostante illuminando il tuo pallore cereo stregatamente inquietante.
Un giorno, anche tu sarai libero come quelle.
  
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