Tabella bianca, prompt: piatto di porcellana
Tutta l'intenzione di subire
Svegliarsi con Kakashi quando
il lavoro glielo permette, trovare peli di cane ovunque e inciampare
in ogni tipo di arma o rotolo sono cose che aveva messo in conto.
Conosce Kakashi, anche se le persone spettegolano come se si fossero
caduti addosso un bel giorno per copulare dal nulla. Tuttavia, deve
ammettere che conoscerlo non le ha impedito di fare congetture simili
sulla sua vita privata: un tempo pensava che lui fosse un tipo da
nottata con donna sconosciuta. Comparsa uno e due, magari. Ma non si
aspettava la monogamia.
Sospira, dopo aver aperto uno degli
stipetti della cucina, anche se il suo tentativo si trasforma in uno
sbuffo divertito.
Kakashi non ha modificato i suoi orari, le sue
abitudini, i cani continuano a essere in giro, i suoi libretti sconci
pure. La sera escono insieme se vogliono, altrimenti si lasciano
biglietti, mangiano insieme quando possono e si sorridono da lontano
quando sono oberati. A lei piace tutto così com'è e lui
sa metterla a suo agio.
Prende un piatto e si serve la porzione di
okonomiyaki rimasta nella padella. La prima volta che ha fatto
colazione da sola ce n'era per tutti i suoi cani, non sapendo quanto
lei mangiasse la mattina, il giorno dopo invece era la dose esatta e
Sakura non sapeva se ringraziare o ridere.
Ma la cosa è
continuata, prima che lei potesse decidere. Le lenzuola del primo
giorno non le ha più viste, anche il piumone è
cambiato, così come nel tempo è cambiata la marca della
carta igienica, sono comparsi spugna e tappetino in bagno, un
portaombrelli all'entrata, un copridivano nuovo; persino i cani un
giorno si sono presentati con il pelo fluffoso e l'aria
centrifugata.
Sorride, adesso, quando succede una cosa del genere,
poi invece di ringraziarlo apertamente fa qualcosa di carino anche
lei, che sia tradizione a tavola, fantasia a letto o pazienza per
andarlo a ripescare davanti alla Lapide.
Afferra le bacchette di
ceramica e inizia a mangiare.
Quelle erano di legno, ma in una
notte sono diventate bacchette vere, i piatti dentro lo stipetto ieri
erano quelli di ferro in dotazione con l'attrezzatura da campeggio
per le missioni, ora sono di porcellana. Picchietta con le bacchette
sul piatto e il rumore riempie la stanza.
Kakashi è così
tenero che a volte il sorriso le si incrina, quando pensa a tutto
l'amore che aveva chiuso dentro, alle attenzioni che non poteva
sfogare. Sakura non sa molto del passato del jounin, storie di cui
non intende chiedere, ma aspetta di sentire, eppure è sicura
che lui stia aspettando da tanto tempo di viziare qualcuno. Qualcuno
che non abbaia, s'intende.
Sorride. Le ragazze sono venute a
trovarla e lei non ha potuto offrire niente, quindi si aspetta di
vedere un servizio da tè per la fine della settimana.
Kakashi alza la testa, una
volta arrivato davanti all'enorme cancello: finalmente quella stupida
casa piena di polvere, ricordi e macchie di sangue serve a
qualcosa.
Ora, dove sarà finito quel bel servizio da tè?
500 parole
Tanti, TANTI, auguri di buona digestione! E di Natale. <3