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Autore: Butterfly8    25/12/2014    4 recensioni
La mia storia inizia dodici anni dopo, all'incirca quando Betty dovrebbe avere quarant'anni.... Ho considerato che siano passati più o meno dodici anni dal matrimonio e non ho modificato la storia del sequel Ecomoda.Insomma l'ho pensata così.
E' una storia che si basa prevalentemente sull'interiorità dei personaggi e poi ... stravolgerò uno dei personaggi più inespressi e sufficientemente indagati della saga: Daniele Valencia. Buona lettura .... aspetto le vostre recensioni, critiche e suggerimenti
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Emozioni'
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Non posso crederci! Non posso crederci! Non posso crederci.
Ricardo Montaner mi sta cantando Tanti auguri a te! Armando è davvero folle!! Ed io che non volevo neanche uscire.
“Tanti auguri, Betty” mi dice il famosissimo cantante. Dopo racconta brevemente della volta in cui Armando l’ha incontrato in un locale, mentre io ero con un altro. A quel punto Michel simpaticamente alza il braccio e dice “Ehi, l’altro ero io!!” e tutti ridono. Continua dicendo della richiesta di Armando di dedicarmi una canzone per convincermi che mi amava!
“E allora ancora oggi ragazzi” ci chiama Ricardo “venite qui. Vi dedico la stessa canzone di allora! E di nuovo tanti auguri Betty!”
Mentre lui canta noi balliamo! E nessuno balla accanto a noi. La pista è tutta nostra. Alla fine andiamo a salutarlo. Gli presentiamo i nostri figli. Lui ci dice “Sono contento di aver partecipato alla formazione della vostra famiglia, anche se solo con una canzone”. Poi ci saluta e va via.
“Sei un adorabile pazzo” gli dico per la milionesima volta! E lo abbraccio!
La festa meravigliosa che mi ha organizzato continua senza sosta. Un sacco di gente si avvicenda per farmi gli auguri. Non posso credere che Armando sia stato così folle da invitare tutti i nostri amici. C’è Hugo, e anche Stefan!!
Si aprono le danze e tutti si scatenano a ritmo di musica. Mio marito mi prende da parte.
“Ti è piaciuta la sorpresa?” mi chiede.
“Sei folle! Sei davvero folle. Ma ti amo lo stesso!” gli dico.
“Ecco, io avrei un’altra sorpresa per te!” mi dice.
“Un’altra? Ma Armando …” mi chiude le labbra con un dito e tira fuori dalla giacca un astuccio. Me lo porge. Tolgo il fiocco e lo apro … resto senza parole. All’interno c’è un collier, un bracciale e degli orecchini di rubini e diamanti che fanno paio con l’anello che mi ha precedentemente regalato.
“Armando ma sei ….”
“Folle lo so! Non dirmelo più! Ma volevo stupirti. Questo non è solo un regalo per il tuo compleanno. È un regalo anche per la nascita di Aurora ed è un regalo perché mi andava di farlo!” mi dice.
Non so più cosa dire. Lo cingo al collo e lo bacio. Non so in quale altro modo ringraziarlo per tutto questo.
“Grazie gli dico! Per tutto. Ti amo tantissimo!” e lo bacio nuovamente.
“Ehi sono qui!!”. Cami ci indica con un dito, poi si rivolge alla platea “Che vi avevo detto? Sicuramente erano a baciarsi da qualche parte!!” e fa ridere tutti. “Vi stanno cercando” ci dice “Tra poco ci saranno i fuochi artificiali!”
Non posso crederci!! Anche i fuochi artificiali??!
“Armando …” inizio a dirgli.
“Fermati!” mi dice lui “I fuochi artificiali li ho voluti perché sono geloso del fatto che sei andata ad una festa con Michel dove c’erano i fuochi artificiali! Mi hai mollato in quell’occasione! Adesso devi riparare!!”
Inizio a ridere. Vedo che si avvicinano a noi Michel, Adriana, Claudia Elena e Andrea.
Scherzando  Michel mi offre il braccio “Se ci sono fuochi artificiali … è il mio turno di stare al tuo fianco!”
“Nemmeno per idea” gli risponde Armando! “E voi tre …” dice indicando Adriana, Andrea e Claudia “come avete potuto lasciarla nelle mani di questo francese qui??” scatenando le risate generali.
Quando inizia lo spettacolo Armando mi abbraccia da dietro la schiena e io mi perdo tra le sue braccia pensando che è un momento perfetto.  

 

Siamo a Cartegena. Sono passati due mesi dalla mia meravigliosa festa.
Non so come. ma devo ringraziare il cielo per essere riuscita a salvare il mio matrimonio e la mia famiglia. Siamo stati davvero a un passo dalla rottura. Non sarei mai stata in grado di immaginare la mia vita senza Armando e i nostri figli. Adesso siamo qui, perché domani sapremo se ho vinto il Premio Donna dell’Anno.
Siamo soli. I bambini sono rimasti a Bogotà con i nonni.
Sono molto felice che Camila abbia preso il posto di Daniele. Lavorare con mia cognata è molto divertente. Siamo un team praticamente perfetto. Lei si occupa di moda con Hugo e io della parte finanziaria. Finalmente posso dedicarmi al mio settore. Certo supervisionando tutto.
Ma lei e Hugo sono anime gemelle.
Adesso sono qui con mio marito. È la prima volta che veniamo a Cartagena. Prima c’era sempre qualcosa che gli impediva di venire qui con me. Penso fosse il fatto che si sentiva ferito dall’idea che io qui avevo trascorso una parte della mia vita in cui lui c’era, ma non in maniera positiva.
Siamo anche nello stesso albergo in cui soggiornai all’epoca con Catalina. Adesso siamo seduti sulla spiaggia. E’ sera. Abbiamo appena finito di cenare. Sembriamo due vacanzieri. Domani sera inizierà il circo mediatico per il premio e già oggi pomeriggio ho dovuto rilasciare delle interviste per qualche tv, ma forte del fatto che la P.R. dell’evento è Catalina, posso stare relativamente tranquilla all’idea che fino a domani starò in pace.
“Lo sai che sei bellissimo?” dico ad Armando, mentre guarda il mare.
“Tu sei bellissima!” mi dice lui. “Ed essendo qui, capisco molto meglio perché questo posto e Michel ti abbiano affascinata …”
“Il posto di più di Michel … perché avevo qualcuno in testa, non so se lo sai!” gli dico scherzosamente. “Ti prego, non stare a rimuginare per i prossimi dieci anni gli avvenimenti dell’ultimo anno. Ti prego non farlo!” e gli accarezzo la testa. 
L’idea che lui possa tormentarsi e rimuginare per quello che è avvenuto,come ha fatto per la storia di suo padre, mi distruggerebbe.
“Non lo sto facendo! Te lo assicuro” mi dice “Stavo pensando che mi sembra strano essere qui. Mi sembra di essere nel tuo territorio. Cioè è come se io prendessi il tuo spazio. Il tuo rifugio.”
“Ma a me fa piacere condividerlo con te.”
“Ne sei sicura?”
“Si!”
“Non ti da fastidio avermi qui? In questo luogo?”
“Io non sono mai stata qui senza di te in realtà! Ti pensavo giorno e notte! Non mi hai mai abbandonata un momento” gli dico.
“Io collego questo luogo alla possibilità che ho avuto di perderti … ma non voglio più farlo!”
“Infatti … adesso siamo qui insieme. Non mi importa se la prima volta non eri fisicamente qui con me. L’importante è che tu ci sia adesso!!” gli dico e lo bacio.  
Lui risponde al mio bacio. Anzi, mi stringe a sé e inizia a baciarmi come se non lo facesse da secoli. Mi fa sdraiare sulla sabbia. “ Non possiamo farlo qui” gli dico quando capisco quali siano le sue intenzioni.
“Ma non c’è nessuno!” mi dice lui “E poi voglio creare nuovi ricordi. Quando pensi a Cartagena, non dovrai che pensare a questo momento”
“Armando sei …” gli dico
“Folle, completamente folle!” conclude lui prima di riprendere a baciarmi. Sembriamo due adolescenti alla nostra prima cotta. Ma per niente al mondo vorrei essere da qualche altra parte. Mi lascio completamente andare tra le sue braccia e sotto le sue labbra.

“Fammi capire” mi dice Armando “questo sarebbe il tuo vestito?” chiede mentre indossa il suo smoking.
“Si.”
Hugo Lombardi ha disegnato per me un vestito veramente assurdo. Cioè è bellissimo ma è assurdo. Sembra che io sia nuda. Il colore della stoffa è lo stesso della mia pelle. Inoltre l’ha tempestato di rami di fiori di paillette e perline neri nei punti strategici. Sui fianchi, lungo le gambe, lungo il seno. Così sembra accentuare ancora di più l’effetto nude – look, anche se devo dire non è niente male.
“Lo sai che sembri nuda?” mi chiede Armando
“Si … non ti piace?” gli chiedo.
Nello scatolo c’è un altro vestito. Il biglietto di Hugo dice

“Beatriz, se il primo vestito le sembra troppo audace, allora provi il secondo che è qualcosa di già visto e molto banale. Glieli mando entrambi perché non voglio sentire le urla di quell’energumeno di suo marito.

Hugo.

 P.S. Anche Stefan è d’ accordo con me nel sostenere che debba indossare il primo.”

 
Provo il secondo vestito … in effetti è un vestito nero con le bretelline sottili, molto bello, di un tessuto damascato, con uno scollo profondo sulle spalle.
“Allora?” chiedo ad Armando “quale ti piace di più?”
“Sinceramente? Questo! Ma non è adatto per l’occasione. Rimetti l’altro.”
“Sei sicuro che non ti da fastidio?”
“No Betty. Non è necessario che mi chiedi il consenso per ogni folle vestito che Hugo potrebbe farti indossare da qui in avanti!”
“Sul serio?”
“Si.”
“Ma così catturerò l’attenzione!!”
“La cattureresti comunque!!” mi dice.
“Ok, mi cambio ed andiamo.”

 
Il salone dove si svolge la premiazione è molto grande, ed è pieno di tavoli. Anche se la cena si svolgerà subito dopo. E sarà molto informale. Questo premio è di rilevanza internazionale, ma ciò che mi emoziona è il fatto di partecipare. Di essere stata scelta come candidata, proprio in uno degli anni più terribili della mia vita. Non è stato il più terribile perché è nata Aurora e perché alla fine, io e Armando siamo riusciti a salvare la nostra famiglia. E a proteggere il nostro amore da tutti i nostri errori.
Abbiamo fatto tanti errori, entrambi. Ma alla fine il nostro amore ha retto.
Al nostro arrivo veniamo circondati, da Catalina e da alcuni membri della stampa nazionale ed internazionale. Questo premio è molto importante soprattutto perché serve per spingere le donne ad evolversi, ad emanciparsi, a non abbandonare gli studi come spesso avviene per sposarsi e mettere su famiglia rinunciando del tutto alla propria realizzazione.
Non so più quante dichiarazioni rilascio per varie tv. Ma comunque alla fine, io e Armando riusciamo a sederci al nostro tavolo. Ed eccola che arriva! La terribile blogger Karina Larsson.
“Eccovi qui” ci dice “vi ho attesi tutta la serata!”
“Davvero?” le chiede Armando “E come mai?”
“Forse vuole spettegolare ancora sul nostro matrimonio!” aggiungo io.
“Sai Armando, non avrei mai pensato che avresti sposato questo tipo di donna?”
Lui la guarda di traverso! “Ma si” continua imperterrita lei “un tipo di donna che è così rigida, inquadrata, monotona, che non sa apprezzare l’ebrezza del brivido!”
Voglio ucciderla. Continua a provarci con mio marito e davanti a me! Se ci avesse beccati ieri sera in spiaggia sarebbe rimasta shockata a vita.
Armando fa per dire qualcosa. Ma io lo blocco.
“Senta signora Larsson” le dico “adesso basta! Non ne posso più delle sue sciocchezze. Non è di certo colpa mia se Armando ha voluto interrompere la vostra relazione clandestina! La prego di cambiare strada quando ci vede!”
“Lo sa che posso distruggerla col mio blog?” mi minaccia “Posso distruggere tutte le collezioni di Hugo Lombardi!!”
“Lo faccia” la provoco io. “Lo faccia e le faccio vedere chi ha davanti! Pensa che all’opinione pubblica farebbe piacere sapere che lei ci diffama perché mio marito non vuole venire a letto con lei?”
“E chi le dice che non l’abbia già fatto?”
“Karina, ma che diamine dici?” interviene Armando.
“Certo, l’ha già fatto con me! Non con lei! SE si azzarda a dire qualsiasi altra falsità, la denuncio per diffamazione e soprattutto le stronco la carriera. Mi metta alla prova! Mi metta alla prova!”
Spero di essere stata convincente. “Armando stai pur certo che non finisce qui. Non so quando ma mi vendicherò!” ci dice Karina e va via.
“Mostro … mi dispiace tanto! Non volevo che finisse così! Proprio questa sera poi!”
“Ma non preoccuparti. Mi diverto ad incontrare tutte le tue ex conquiste … questo incontro mi ha riscaldato!!!”
“Quando ti arrabbi, sei terribilmente sexy” mi dice in un orecchio.
“Smettila, smettila immediatamente” gli dico scoppiando a ridere. Vedo che Michel e Clara ci stanno venendo incontro e faccio loro segno di raggiungerci.

La serata ha inizio. Tra balli e spettacoli vari, hanno già premiato, spettacolo e moda. Mancano solo imprenditrici e scienza. Adesso è il momento della mia sezione. Devo scontrarmi con una imprenditrice del settore editoria, una del settore cosmesi e una del settore tecnologia.
“Comunque vada, per me hai vinto tu! Hai vinto il premio Donna della mia vita!” mi dice Armando e mi bacia. Inizio ad essere nervosa. Armando mi prende la mano.
Il presentatore annuncia le nostre candidature e infine è il momento di vedere a chi la giuria, che ci ha seguite in questi tre mesi deciderà di dare il premio.

“Per le sue incredibili doti umane e professionali, per la sua bellezza esteriore ed interiore, per la sua capacità di non mollare mai, nemmeno nei momenti più difficili, per le sue innegabili doti professionali, il Premio Donna dell’Anno va a Beatriz Pinzon Solano in Mendoza”

Non posso crederci, ho vinto, ho vinto io!!! Tutti stanno applaudendo. Armando mi bacia sulle labbra. Devo andare a ritirare il premio. Devo anche fare un discorso. Diciamo che uno piccolo piccolo l’ho preparato. Ma la cosa più importante che ho vinto è che mio marito è qui al mio fianco e che ci resterà per sempre!

   
 
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