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Autore: 20maggio2013    26/12/2014    1 recensioni
Sono passati due anni da quel ‘Ti amo’ sussurrato sotto il balcone della casa di Giulietta.
Molte cose cono cambiate.
Alcune in positivo, altre in negativo.
Nuovi e vecchi amori.
Delusioni e speranze.
Passioni nascoste venute allo scoperto cambiando la vita dei protagonisti.
***
Kiss me like the first time
Leave your lips on mine
I can't remember why
We ever said goodbye
(Kiss me, Lucy Hale)
***
Continuazione ‘Innamorarmi? No, grazie.’ vi consiglio di leggerla prima di iniziare questa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Afraid of love'
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CHAPTER 13.
 

“Devi prenotarmi il primo volo disponibile per New York.”
“Cosa? Perché?”
Harry strabuzzò gli occhi preoccupato.
“Vuoi tornare a New York perché Zayn si sposerà?”
“Cosa? NO. Devo solo prendere le mie cose e organizzare il trasloco.”

Harry tirò un sospiro di sollievo.
“L’ho detto che la mia vita è qui Hazza. Non a New York.” Il riccio sorrise abbracciandomi.
Poi si mise alla ricerca del primo volo per New York.
 
CHARLIE
 
“Come mai hai deciso di venire qui a Londra?”  mi domandò Hannah, l’amica di Liz.
“Mi piacerebbe lavorare all'ambasciata Italiana qui a Londra."
Spiegai. Sin da piccola avevo sognato di diventare ambasciatrice e avevo custodito il mio sogno fino ad adesso. Avevo frequentato la triennale di lingue a Forlì, una delle migliori università di lingue in Italia, e volevo concludere gli studi qui a Londra e magari iniziare a lavorare come hostess.
L'amica di Liz mi sorrise. 
"Questa dovrebbe essere la tua camera." Disse poi aprendo l'ultima porta di quell'appartamento. Era carino e confortevole e faceva proprio al caso mio. 
Entrai nell'ultima stanza, quella che sarebbe diventata la mia, e l'osservai. 
C'era un letto matrimoniale, come nelle altre due stanze. Le pareti erano bianche e spoglie.  L'armadio occupava una buona parte della parete accanto al letto e accostata alla parete frontale c'era una scrivania dello stesso colore dell'armadio. C'era una finestra che dava sul retro del giardino. 
Chiusi gli occhi e mi immaginai la stanza piena di foto, libri, cd e cose varie. Me ne innamorai subito e capii che non avrei trovato di meglio. 
"Che ne pensi?" Mi chiese Hannah risvegliandomi dai miei pensieri. 
"È perfetta." Sorrisi entusiasta. 
In quell'istante sentimmo la porta principale aprirsi. Entrambe scendemmo al piano inferiore. Una ragazza bionda, con i capelli lunghi e mossi, occhi verde smeraldo e un fisico da modella era appena entrata nell'abitazione. 
"Ciao Megan lei è Carlotta, un'amica di una mia grande amica ed è interessata alla casa. Carlotta lei è Megan, la proprietaria di casa."
La bionda mi porse la mano sorridente. 
"Piacere di conoscerti Carlotta."
"Chiamatemi solo Charlie."
Sorrisi io rivolgendomi anche ad Hannah. 
"Così sei interessata alla casa?- domandò senza togliersi il sorriso dalle labbra carnose, più guardavo quella ragazza più mi sembrava che non avesse alcun difetto.- Hannah ti ha già fatto vedere le stanze?" Annuii. 
"Perfetto, se vieni di la con me puoi firmare il contratto e diventerai ufficialmente nostra coinquilina." Sorrisi entusiasta mentre la seguivo. 
Ero a Londra da meno di ventiquattro ore e già avevo trovato casa. 
 
 
ZAYN
 
"Quando tornano zia Hope e zio Niall?" Domandò Susan al padre.
"Tra qualche giorno tesoro."
"Non vedo l'ora che arrivi quel giorno."
Intervenne Cher che non faceva altro che fare su e giù dallo studio, ai magazzini, alla sala principale.
Harry rise vedendo la sua ragazza impazzire guadagnandosi una sua occhiataccia.
Poco dopo la porta del negozio si aprì.
"Ah sei tu.." Sospirò sollevata Cher quando vide entrare Hannah.
Insieme a lei c'erano due ragazze, una era l'amica di Lizzie e l'altra non l'avevo mai vista prima.
"Ragazzi lei è Megan, la proprietaria della casa dove abito." La presentò Hannah.
"Dove è tua sorella Lee?" Domandò poi accorgendosi della sua assenza.
"Dovrebbe essere in aeroporto per poi andare a New York." Disse tranquillamente Harry. Tutti puntarono lo sguardo sul riccio. Qualche giorno prima aveva detto a tutti che sarebbe rimasta a Londra e ora tornava a New York?
Pensai subito a quello che era successo qualche giorno fa. Per un momento pensai che fosse quello il motivo per cui stesse tornando a New York e mi sentii in colpa.
"Non è per.." Iniziò Liam ma venne interrotto da Harry. A quanto pare non ero stato l'unico a pensarlo.
"Non è per quello Liam.. Deve andare a New York per prendere delle cose e rendere ufficiale il trasloco." Spiegò Harry.
"Maledizione!" Urlò Cher chiudendo la chiamata. Tutti noi ci girammo incruditi verso di lei.
 
CHER
 
 
Chiusi il telefono prima di urlare un "maledizione."
Le cose al negozio non erano molto semplici e senza Hope era ancora tutto più complicato.
"Tutto bene Cher?" Domandò preoccupato Harry.
"La fotografa mi ha appena dato buca." Mormorai sedendomi di peso sullo sgabello.
"La settimana prossima dovevamo fare un servizio fotografico per pubblicizzare la linea ma sono rimasta senza modella e senza fotografa."
Mi spiegai.
"Io sono una fotografa, se vuoi posso darti una mano." Parlò per la prima volta la coinquilina di Hannah, Megan se non sbaglio.
"Dici davvero?" Domandai speranzosa.
"Certo.. E poi questi vestiti sono stupendi.- sorrise.- ho già fatto diverse foto a modelle e una mia amica sarebbe perfetta per fare da modella ai vostri capi."
"Mi salveresti la vita, grazie."
L'abbracciai facendola ridere.
"È un piacere."
 

HANNAH
 
Rientrai a casa in serata. Mi tolsi il giubbotto e lo appesi all'entrata. Poi mi diressi in salotto sedendomi sul divano sfinita.
Nel pomeriggio ero rimasta al negozio di Hope e Cher per dare una mano alla mia amica in assenza della prima.
Chiusi gli occhi poggiando la testa allo schienale del divano. L'atmosfera tranquilla venne però interrotta da alcune urla provenienti dal piano superiore che si fecero sempre più forti.
Presto vidi due ragazze litigare pesantemente.
"Sono stanca di questa situazione Beatrice. Non ne posso più." Urlò esasperata quella che riconobbi come Megan. Ma non era la stessa Megan allegra e spensierata che avevo conosciuto in questa settimana. Al posto dei suoi occhi vivaci c'erano occhi gonfi e rossi a causa delle lacrime che stava versando. Il trucco era tutto sbavato. Quel suo solito sorriso che ti trasmetteva serenità non c'era più, era stato sostituito da una smorfia di dolore. Il labbro inferiore era torturato dai denti della ragazza che sembrava essere sul punto di crollare.
"Mi dispiace Meg." Disse calma l'altra ragazza.
"Non mi interessa più delle tue scuse. Esci da casa mia e non farti più vedere." Urlò ancora la ragazza in lacrime.
"Ma.. Meg.. Non.." Provò a dire qualcosa senza riuscirci.
"Va via Beatrice. Non voglio sapere più niente di te. Sparisci dalla mia vita." Urlò disperatamente Megan. L'altra ragazza annuì debolmente prima di voltare le spalle e lasciare la casa a testa bassa.
Vidi Megan portarsi una mano tra i capelli distrutta iniziando a piangere più forte. I suoi singhiozzi si fecero più frequenti e le lacrime scendevano copiose sulle sue guance.
"Megan?-mi avvicinai a lei preoccupata posandole una mano sulla spalla.-ti va di parlarne?"
Lei mi guardò con i suoi occhi veste smeraldo feriti e spenti. Soltanto una volta avevo visto uno sguardo distrutto come il suo. L'avevo visto negli occhi di Liz quando tra lei e Zayn era finita.
"Era.. Era la tua ragazza?" Domandai titubante di aver sbagliato motivo, titubante di aver toccato un tasto dolente di cui lei non era ancora pronta a parlare, specialmente con me che mi conosceva da poco più di una settimana.
Annuì asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. Poi con la stesa mano si spostò i capelli che le coprivano il volto all'indietro.
 
"Stavamo insieme da due anni.-parlò per la prima volta. Il suo sguardo era fisso sullo schermo spendo del televisore.- Ultimamente litigavamo spesso e negli ultimi due mesi mi ha tradito due volte- la suo voce era tremante e interrotta da vari singhiozzi- credevo che anche lei mi amasse, a quanto pare mi sbagliavo. Non mi ha mai amato come l'ho amata io."
"Megan è stata lei a perderci. Non lo dico per tirarti su il morale, ma perché lo penso davvero. Ora non conosco Beatrice ma conosco te, anche se poco. Ma in questa settimana ho capito che sei una ragazza stupenda e meriti di essere felice. Non farti abbattere da una relazione finita male, hai ancora tutta la tua vita avanti e vedrai che con tempo supererai tutto il dolore che stai provando."
Megan mi sorrise, un sorriso diverso dai precedenti. Un sorriso triste e spento.
  
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