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Autore: Ella_x    26/12/2014    1 recensioni
Ellie annuì –E allora…che cosa vuoi?- la voce le si incrinò e neppure lei sapeva il perché.
Zayn alzò le spalle possenti –Niente- rispose girandosi verso di lei.
I loro sguardi si incollarono l’uno all’altro come un magnete all’acciaio.
-Il problema è che non voglio proprio niente. Ed è questo niente che mi spinge da te capisci? Questo niente che mi dice ‘tu vuoi stare con lei, quindi vai’. Non lo posso spiegare cosa voglio ma questo qualcosa non riesco ad ignorarlo- concluse.
La ragazza rimase in silenzio, veramente non sapeva cosa dire.
Le opzioni erano due: scappare da quel tipo strano e maleducato, o fidarsi.
E per lei che non aveva nemmeno mai creduto per un secondo al topolino dei denti da piccola la cosa fu alquanto sorprendente.
Perché rimanendo seduta lì in silenzio aveva appena capito di aver deciso di fidarsi.
Zayn la osservò di nuovo, sta volta ancora più intensamente se possibile –Allora, vuoi andare via?- domandò timoroso.
Ellie sospirò, stringendo le ginocchia al petto –No, credo di volerti dare il niente che ti spetta- rispose ricambiando lo sguardo.
*SOSPESA PER MOTIVI PERSONALI FINO A DATA DA DESTINARSI*
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16
 
Quando si svegliò Ellie si accorse che non era troppo tardi, erano appena le otto ma lei non aveva voglia di dormire.
Zayn era attorcigliato tra le coperte spesse con il respiro lento e l’espressione rilassata.
Era bellissimo con i muscoli guizzanti delle spalle che spuntavano dal lenzuolo e le braccia forti avvolte attorno al corpo e ogni volta che i suoi occhi incontravano la sua figura anche solo di sfuggita sentiva i fuochi di artificio esploderle nello stomaco.
Sapeva che quelle sensazioni ormai non erano più solo imbarazzo ma qualcosa per lei di inesplorato e sconosciuto e questo la spaventava terribilmente.
Si mise a sedere per stiracchiarsi e il ragazzo aprì gli occhi lentamente.
Lo sguardo passò dal perplesso all’intenso in un nanosecondo quando si rese conto che non stava solo sognando.
Si allungò col busto verso di lei e le baciò appena le labbra, prima di stendersi con la testa sul suo stomaco.
-Scusa, non volevo svegliarti- disse Ellie con il tono dispiaciuto, intrecciando le dita lunghe nei suoi capelli neri.
Zayn mugolò, stringendole le mani dietro alla schiena –Sei ancora più bella appena sveglia- mormorò con gli occhi chiusi, mentre si lasciava cullare dalla pancia che si alzava e abbassava al ritmo del suo respiro.
Ellie sentì le guancie infiammarsi e gli organi contrarsi –Grazie..-sussurrò in imbarazzo.
Lui fece silenzio rimanendo un altro pò abbracciato a lei,  prima di aprire gli occhi e alzarsi dalla sua pancia.
-Buon Natale- le sussurrò osservandola dolcemente.
Aveva i capelli scuri in disordine e la pelle con i raggi del sole appariva ancora più chiara e soffice.
Le accarezzò una guancia liscia e candida mordendosi un labbro per trattenersi dal saltarle addosso istantaneamente –Hai una pelle bellissima, davvero- ammise sfiorandole il collo con l’indice e il medio.
Ellie dovette stringere il lenzuolo freddo tra le dita per reprimere un lamento causato dalle sue carezze ipnotizzanti.
 Le mani ferme ed esperte scesero sul ventre e sulle gambe, per poi risalire sulle cosce e tirarla di peso verso di se.
Adorava le vestaglie di seta, dio se le adorava.
Erano così sottili ed aderivano al corpo come vetro morbido, era come toccare un fiore bagnato dalla rugiada.
Le diede un bacio più lungo e vorace, beandosi del suo sguardo ardente quasi quanto il suo ma in fondo anche timoroso.
-Mi ucciderai un giorno- mormorò appoggiando la fronte sulla sua –Sei così….deliziosa e gradevole…e poi, la tua innocenza mi manda fuori di testa- la voce gli uscì roca e lamentosa ed Ellie sentì le gambe molli.
Sospirò pesantemente e il suo sospiro caldo raggiunse le labbra del ragazzo come una brezza incandescente e sensuale.
Le lasciò le cosce e si alzò dal letto agilmente.
Ellie strabuzzò gli occhi quando il suo sguardo che vagava su di lui si posò su un punto preciso.
Zayn si grattò la testa, leggermente imbarazzato –Uso un attimo il bagno- ridacchiò sparendo nell’altra stanza.
La ragazza si risvegliò dallo stato di coma in sui era caduta e si lasciò cadere sul materasso, nascondendo un sorriso e le guancie rosse tra i cuscini morbidi.
Non aveva mai creduto di poter fare questo effetto ad un qualche ragazzo, e vedere che Zayn e non un altro qualsiasi, la beh..desiderava, era qualcosa di inspiegabilmente bello e appagante.
Era sicura che anche per lei fosse così, ma era spaventata e non sapeva assolutamente cosa doveva fare, o dire, o cosa la aspettava davvero.
Quando la porta del bagno si aprì riemerse dal groviglio di stoffa e gli rivolse un sorriso premuroso –Va meglio?- chiese timidamente.
Zayn annuì sorridendo –Ancor di più se andiamo via da questa camera e se tu indossi qualcosa- scherzò indossando il suo maglione abbandonato sul pavimento.
Ellie sorrise imbarazzata, alzandosi e prendendo dall’armadio una gonna a balze nera, un maglioncino rosso e delle calze scure –Corro- lo avvisò chiudendosi in bagno.
Quando si fu cambiata e sistemata ritornò nella camera ritrovandolo ad osservare assorto le foto incorniciate sulla scrivania.
Erano poche, circa quattro o cinque, e raffiguravano tutte lei, sua zia ed Apollo durante le feste natalizie.
Era una specie di tradizione la foto di famiglia ed era contentissima che quell’anno non era obbligata a farla.
-Andiamo?- domandò alzando un sopracciglio.
Zayn sorrise dolcemente –Tua zia sembra molto…elegante- commentò prendendola per mano e facendosi guidare per la scalinata di marmo.
-Tranquillo, puoi dirmi tutto ciò che pensi- rise la ragazza osservandolo incerta.
Lui annuì –Ok, mi sembra una stronza autoritaria e maniaca del controllo- ammise alzando le spalle.
Ellie rise un pò più forte, annuendo –E’ proprio così- non era stupita in fondo, aveva sempre saputo quanto bravo fosse Zayn ad osservare le persone e ad inquadrarle con un semplice sguardo.
Il salotto era inanimato fatta eccezione per il caminetto accesso e scoppiettante e l’albero enorme che arrivava a sfiorare il soffitto con la punta che illuminava tutta la stanza.
-Wow, quando si dice fare le cose in grande- scherzò il ragazzo osservandolo stupefatto.
-Si beh, anche io per quanto adori le decorazioni credo che questo sia un pò esagerato- annuì –Vieni, andiamo a fare colazione- lo tirò per il polso e aprì la porta della sala fa pranzo.
Zayn si guardò in torno, la stanza era sovrastata da un piccolo ma elegante lampadario di cristalli e da un tavolo da quattordici posti di vetro trasparente.
La tavola era apparecchiata con piatti di ceramica fine decorati con motivi rossi ed era imbandita di ciambelle e cup cake natalizi, varie caraffe di latte e caffè e svariate ciotole di porridge, biscotti e cereali.
La donna paffuta con cui battibeccò la scorsa volta apparve da un'altra porta con un grembiule da cucina.
-Buongiorno e buon Natale, miss Rogers- il sorriso dolce si spense subito quando si accorse di lui –Non credevo avesse compagnia, signorina-.
Ellie la abbracciò, facendo si che il sorriso premuroso ricomparisse sul suo viso –Buon Natale Marì, si, aggiungi un posto. La zia mi aveva dato il permesso per invitare qualcuno per il pranzo prima di partire- spiegò sorridendo adorabilmente come solo lei sapeva fare.
La cameriera rivolse al ragazzo uno sguardo d’astio, come per dire ‘Per il pranzo, non per restare a dormire ed a deturpare la tua innocenza’.
Zayn alzò gli occhi al cielo, pensando che non avrebbe desiderato altro se non appunto deturparla, anche se detto così sembrava volgare ed egoistico.
Marì apparecchiò di fianco al posto già pronto e quando si sedettero in un totale e pesante silenzio lei li servì con un paio di cucchiaiate di porridge e miele e una tazza fumante di caffè scuro.
-Desidera altro, miss Rogers?- domandò accarezzandole una spalla.
Senza dubbio era una signora molto premurosa e materna, caratteristiche fondamentali per il suo lavoro, e sembrava davvero affezionata ad Ellie.
-No grazie, Marì va pure- le sorrise riconoscente prima che ritornasse in cucina.
Zayn bevve un sorso del suo caffè bollente –Potrei abituarmi ad essere servito e riverito- scherzò posando la tazza.
Ellie sorrise, mischiando del latte al suo caffè –Non è così tanto piacevole a volte, ti manca la tua indipendenza- spiegò mangiando una cucchiaiata di cibo.
Il ragazzo annuì –Posso immaginare-.
Il cibo era delizioso e quando ebbe svuotato il suo piatto e finito il suo caffè aspettò pazientemente ed intenerito che anche Ellie finisse lentamente.
-Che cosa ti va di fare?- le domandò sorridente alzandosi da tavola.
Zayn sospirò, costringendo la sua mente ad abbandonare i suoi pensieri non propriamente casti –Quello che va a te- disse seguendola nel salotto.
Ellie osservò oltre il vetro dell’alta finestra dalla forma rettangolare e arrotondata –Potremmo uscire in giardino, nevica- disse con gli occhi luccicanti.
Zayn ridacchiò –Come i bambini?- domandò circondandole i fianchi da dietro.
Ellie si appoggiò completamente a lui, lasciandosi stringere in quel modo rassicurante e fantastico –Come i bambini- ripetè in risposta sorridendo.
Indossarono il cappotto e quando aprirono il portone pesante una palla di pelo arancione li seguì immediatamente.
-Lui è Apollo, l’unico e solo uomo che ha il permesso di dormire nel mio letto- scherzò la ragazza uscendo nell’aria fredda del giorno mentre il gatto sfrecciava via verso il giardino innevato.
Zayn la osservò malizioso –L’unico prima che arrivassi io- le ricordò scendendo i gradini del portico.
Ellie arrossì, ma fu felice di poter nascondere le gote nella sciarpa di lana bianca.
-E poi non mi dispiace affatto. E’ esattamente così che deve essere- continuò il ragazzo.
Ellie lo osservò perplessa –Cioè?-
-Solo io posso avere il privilegio di poter fare certe cose con te e sono abbastanza sicuro che le cose a cui alludo il tuo adorabile gatto color carota non sia in grado di farle- spiegò con lo sguardo divertito  ma terribilmente serio.
La ragazza percepì il fuoco sia sulle guancie che in tutto il corpo, per svariati e diversi motivi e scuotendo la testa continuò a camminare verso il giardino sul retro.
Zayn sorrise cercando in silenzio di starle dietro.
Il prato era ricoperto di marmo color ocra e in punti irregolari di soffice neve bianca, in un angolo si apriva un laghetto ghiacciato attraversato da un ponticello di legno innevato e sotto un gazebo di foglie intrecciate posto in un angolino erano posizionate eleganti e comode sedie ed un tavolino di vimini.
I lampioni a forma di lanterne erano accessi, nonostante fosse pieno giorno, così come i tubi di lampadine luminose.
-Cos’altro nasconde questa reggia? Un eliporto e un teatro?- domandò il ragazzo esterrefatto.
Ellie ridacchiò –Mia zia non ha il brevetto da pilota, né sa fare l’attrice- disse osservando il laghetto.
Lo adorava fin dalla prima volta che lo aveva visto, anche se da bambina non le era permesso avvicinarsi.
Andò sul ponte, sentendo dietro di lei i passi trascinati di Zayn che la seguiva.
Era sicura che la scia delle sue impronte sulla neve doveva essere molto più profonda della sua.
Si appoggiò alla ringhiera con i gomiti e Zayn le avvolse ancora una volta i fianchi da dietro.
Era una cosa che adorava, perché riusciva a coglierla di sorpresa ogni volta.
Avrebbe voluto che non la lasciasse mai.
-Credo che questo sia il Natale più bello della mia vita- sussurrò giocando con le sue dita appoggiate sulla sua pancia.
Zayn sorrise tra i suoi capelli –Oh anche il mio- disse con la voce soffice e trascinata.
Il suo timbro era così sensuale e rilassante e ogni volta la faceva impazzire.
-Non ti ho neppure comprato un regalo- ricordò dispiaciuta.
Zayn le diede un bacio sulla tempia, strofinandole lo stesso punto col naso –Ho già qua tutto quello che voglio- sussurrò dolcemente.
Ellie sorrise, accarezzandogli una guancia.
-Solitamente tu come trascorri il natale?- domandò il ragazzo continuando la sua carezza con la punta fredda del naso.
Gli piaceva sentirla parlare.
-La zia organizza sempre qualche ricevimento, pranzo o cena con i suoi colleghi. Quest’ann l’ha spostata a capodanno per motivi di lavoro- raccontò crogiolandosi tra le sue braccia –Io mi limito a sorridere in un angolo e ad annuire ai suoi discorsi-.
Zayn sbuffò –Deve essere noioso- commentò interrompendo la sua strana carezza.
Ellie alzò le spalle –Si, ma ci sono abituata sin da bambina- ammise –E tu invece, come passi il natale?- domandò dolcemente.
Percepì i muscoli del suo petto contrarsi sotto la sua schiena e gli strinse le mani per incutergli sicurezza.
Lui sospirò e il respiro caldo le solleticò il collo –Al centro organizzano una sorta di party tutti assieme, io partecipo solo al pranzo ed il resto della giornata o mi rinchiudo in camera o esco a fare un giro in moto, visto che odio il chiasso- spiegò indifferente.
Ellie scosse la testa –Intendevo con la tua famiglia, Zayn-  e il suo nome gli uscì dalle labbra in modo così intimo ed adorante che il ragazzo non resistette a baciarle il collo.
-Fino ai due anni di mia sorella lo passavamo da mia nonna in scozia, poi mia nonna è morta e Safaa si è ammalata e troppe volte lo abbiamo passato tra un ospedale e l’altro o comunque rimanendo a casa perché aveva bisogno di riposare- disse sul suo collo, sfiorando la sua pelle con le labbra ad ogni lettera.
Ellie a malincuore si sciolse dalla sua presa, mettendo fine a quel contatto piacevole –Facciamo un pupazzo di neve,e poi una battaglia di palle di neve e poi facciamo l’angelo con le nostre impronte. Abbiamo bisogno entrambi dei tradizionali momenti infantili di cui ci hanno privato ingiustamente- sentenziò tirandolo per una mano verso il prato.
Zayn rise, lasciandosi tirare per un pò.
La fermò e la fece girare per le spalle e –Tu.sei.adorabile.- scandì quelle parole tra un bacio e l’altro prima di assecondarla ed aiutarla ad ammucchiare una grossa palla di neve fredda per fare la testa del loro pupazzo.
 
Quando rientrarono in casa erano fradici e congelati, ma nessuno dei due riusciva a smettere di ridere.
Zayn aiutò Ellie a liberarsi del cappotto ancora stretta nel suo abbraccio e fece lo stesso con il suo.
Il fuoco scoppiettava ed Ellie si accucciò sul tappeto, ai piedi del camino, invitandolo a seguirla.
Si mise di fianco a lei e le avvolse le spalle, lasciando che si appoggiasse sul suo petto –E’ stato divertente, no?- mormorò lei, chiudendo gli occhi, deliziata dalla sua stretta e dal tepore del fuoco.
Il ragazzo annuì, portandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio –Magnifico-.
-Sono un pò affamata adesso- ammise la ragazza, sentendo il delizioso profumino proveniente dalla cucina.
Zayn indossò il suo sorrisetto malizioso –Anche io, ma non solo di cibo- ridacchiò.
Ellie imbarazzata gli mordicchiò il dito con cui lui le stava accarezzando il labbro inferiore –Sei impossibile!- lo riprese con la voce bassa e timida.
Zayn rise –E tu violenta- disse massaggiandosi l’indice.
-Miss Rogers il pranzo è servito-.
La cameriera entrò nella stanza e quando si furono accomodati al tavolo imbandito servì il tacchino ed il purè di asparagi.
-Vino?- chiese il ragazzo prendendo la bottiglia di vetro e versandosene un bicchiere.
Ellie scosse la testa, osservandolo con ovvietà.
-E’ di ottima qualità e ti piacerebbe- disse il ragazzo leggendo l’etichetta della bottiglia pregiata.
Ellie rise, rivolgendogli uno sguardo meravigliato –Da quando sei un esperto di vini?- domandò sbigottita.
Zayn alzò le spalle, versandone qualche goccio nel suo calice –Non lo sono, ma quando sono davvero giù per ubriacarmi con stile compro qualche ottima bottiglia di Cabernet Franc- spiegò porgendole il bicchiere.
Ellie lo osservò a bocca aperta –Wow, non lo avrei mai detto- ammise prendendolo.
Si immaginò uno Zayn depresso sorseggiare un calice di vino costoso seduto sull’asfalto del tetto e un sorriso tenero le piegò le labbra.
Bevve un sorso di vino e il sapore dolciastro e deciso le invase la bocca.
Era piacevole e per nulla amaro come aveva sempre creduto –Touchè- disse sorridendo
-Non sapevo fosse così buono-.
Zayn rise della sua espressione buffa, bevendo un sorso di liquido scarlatto  –Oh piccola Ellie, ci sono così tante cose che tu non conosci- disse con la voce bassa.
Il vino le andò di traverso e la ragazza tossendo posò il bicchiere mentre Zayn ridendo le dava qualche colpetto alla schiena per aiutarla a calmarsi.
Quando la tosse le passò si pulì le labbra col tovagliolo di stoffa rossa, abbassando lo sguardo sul suo piatto ancora pieno –Oggi sei molto…come dire, allusivo- sussurrò timidamente giocando col suo cibo.
Zayn la osservò pensieroso –Non credevo potesse turbarti, ti chiedo scusa se è così- disse osservandola dispiaciuto.
Ellie scosse la testa –No, no non mi turba affatto, era solo una constatazione- precisò sorridendogli rassicurante.
-E’ che dopo ieri sera qualcosa è cambiato, capisci? Non è più solo ‘io piaccio a lei e lei piace a me’. E’ qualcosa di più intenso. Io mi sono aperto a te come non ho fatto mai con nessun altro e sento che ormai come hai detto tu ‘ti appartengo’- sorrise ripensando alle sue parole –E beh, averti d’avanti agli occhi per tutto questo tempo e in queste circostanze così intime mi…mi fa uscire fuori di testa. Non che prima io non volessi, cioè…- il suo tono era incerto e l’espressione del tipo ‘Ma cosa diavolo sto dicendo’.
Ellie gli sorrise dolcemente, mettendo una mano sulla sua aperta sul tavolo –Ho capito- lo interruppe senza bisogno che continuasse il suo difficile discorso –Ma io non credo di essere ancora pronta per quel passo importante, insomma mi ci devo ancora abituare a tutte queste nuove sensazioni- gli spiegò accarezzandogli il dorso.
Zayn ricambiò il sorriso –Lo so, un passo alla volta- mormorò avvicinandosi le loro mani intrecciate e baciando la sua.
Quando finirono di pranzare si accucciarono un altro pò vicino al fuoco, accarezzandosi e baciandosi dolcemente.
Quando l’orologio a cucù annunciò le cinque Zayn a malincuore si accorse di dover tornare al centro o si sarebbe messo nei guai.
-Sei sicuro di non voler restare per un tea?- domandò Ellie.
Avrebbe fatto di tutto per tenerlo ancora un pò li con lei.
Zayn scosse la testa, abbottonando il cappotto –E’ stata una giornata fantastica Ellie e non immagini quanto mi piacerebbe restare anche solo un altro pochino, ma devo ritornare- mormorò mentre lei lo accompagnava alla porta.
La ragazza annuì e lui le mise una ciocca di  capelli dietro alle orecchie sorridendole dispiaciuto –Quando ci rivedremo?- chiese con un groppo alla gola.
Ellie piegò la testa di lato, verso le sue dita –Domani pomeriggio tornerà mia zia e dovrò sicuramente aiutarla ad organizzare la sfarzosa festa per l’ultimo dell’anno quindi non so- sussurrò dispiaciuta.
Zayn sbuffò sonoramente –Ok chiamami appena puoi, piccola Ellie- sussurrò avvicinandosi e baciandola a lungo e dolcemente per dei minuti infiniti.
Si allontanò da lei lentamente, salutandola con un ultima carezza e un sorriso mozzafiato.
 
Buoooon Natale! (anche se con un giorno di ritardo)
Cosa avete ricevuto in regalo quest’anno? Io tanti libri che non vedo l’ora di divorareee agdgfjshdgd
Ebbene si, ecco il mio regalo per voi un zuccheroso e leggermente infuocato capitolo completamente Zallie! O Elyn, dipende dai punti di vista.
Come piacerebbe anche a me trovare sotto l’albero un sexy e adorabile Zayn :’(
Ditemi come vi è sembrato il capitolo, e come avete trascorso invece voi il vostro natale! Mi piace parlare con voi haha
Al prossimo aggiornamento! x
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