Il ballo di
capodanno era passata già da alcuni mesi, tuttavia per Lily
era come se fosse
stato due giorni prima. Ancora si ricordava il piacere di ballare
stretta a
Scorpius, la perfezione del corpo del ragazzo contro il suo e
soprattutto la
presentazione tra Scorpius e suo padre.
Era così
in
collera con lui che non gli aveva parlato per una settimana e a
giudicare dalle
lettere che sua madre gli aveva spedito sapeva che la sua
“campagna” era stata
appoggiata in pieno.
Pensare a suo
padre che dorme sul divano per una settimana intera, rimpiangendo
l’infelice
battuta che aveva fatto a sua moglie la faceva ancora sorridere; anche
se
adesso la fonte più grande della sua felicità era
la sua storia con Scorpius.
Nessuno avrebbe
mai potuto dire che una Potter e un Malfoy durassero tanto, ma era
proprio
così. In tutti quei mesi avevano avuto solo qualche piccola
litigata, che si
risolveva la sera stessa, massimo quella dopo, sempre nello stesso
modo.
Ancora si stupiva
del fatto che né James né Gea si fossero accorti
delle sue assenze notturne…
La
semplicità con
cui lei e Scorpius portavano avanti la loro storia era esemplare
tuttavia in
quell’ultimo mese si erano visti meno. Tutti e due avevano
gli esami, chi i
G.U.F.O chi i M.A.G.O, e le materie da ripassare erano così
tante che i due
passavano la maggior parte della giornata a studiare in biblioteca.
Tra fine aprile e maggio avevano
iniziato a vedersi
meno, ma la passione rimaneva bella e vigorosa come sempre.
Quel giorno era
una domenica e Lily aveva deciso di prendersi una pausa per stare con
Scorpius
visto che mancavano poco più di due settimane agli esami.
Sarebbero andati a
fare una gita ad Hogsmeade con Gea e Tobias e si sarebbero fermati
lì per cena.
O almeno così credeva.
- Lily sbrigati,
siamo in ritardo!- Gea era sulla porta del dormitorio femminile e
guardava
l’amica leggermente irritata
- Gea, stai calma
siamo in orario….- mentre usciva la rossa gettò
un’ultima occhiata allo
specchio.
- Hai visto che
siamo in anticipo? Non sono ancora arrivati…- Lily aveva
un’aria quasi
compiaciuta, anche se il ritardo di Scorp la insospettiva…
- Forse non
verranno mai…- la voce di Gea era spenta, spaventata e
scioccata insieme…
- Ma
cosa…- prima
che potesse finire di parlare Gea le prese la mano e la fece avvicinare
al
muro, dove spuntava un grosso
avviso…
Lily ebbe voglia
di piangere quando lo lesse. Non era possibile. No, no e poi no!
Non potevano
anticipare gli esami di una settimana. Era scorretto. Era un incubo!
Lo vide arrivare
bello come sempre e gli corse incontro.
- Hai visto?-
- Si…- la
voce di
Scorpius, che in genere era pacata, quel giorno sembrava
spenta…
- Ciao Lily,
Malfoy- Anche James si era unito al gruppo, più avvilito che
mai
- Hai letto
vero?- Lily era preoccupata per il fratello
- Si, e non so come
fare, cavolo dieci giorni per prepararsi ai M.A.G.O sono
impossibili…- James
era più sconsolato che mai ed in fondo conoscendo la sua
situazione scolastica
non era difficile capirne il motivo. James Potter era sempre stato uno
studente
dotato, che non aveva il vizio di usare le sue doti, per
così dire. In pratica
aveva sempre fatto lo stretto necessario per cavarsela, ma la
professoressa di
trasfigurazione era stata chiara con lui, la sua intelligenza non
sarebbe
bastata per superare gli esami e adesso aveva solo dieci miseri
giorni…
-Lily, tesoro io
non ce la faccio ad uscire oggi, devo studiare sarà per
un’altra volta…- la
voce di Scorpius riportò la rossa alla realtà
- Si, anche io
dovrò studiare. Ciao- diede un veloce bacio a stampo a
Scorpius e lo guardò
allontanarsi, poi salì alla torre di grifondoro con James e
Gea per avvisare Al
e iniziare a studiare…
- Oddio, chi
è
che manda un gufo in un momento del genere, lo schianterei…-
Lily stava
continuando la sua protesta quando si accorse che era una lettera di
Tobias per
Gea. Gliela porse imbarazzata…
- Scusa, non
sapevo che fosse lui-
- Non ti
preoccupare Lil…- Gea aprì la lettera e lesse.
- Beato lui!-
- Cosa?- Lily che
si era riimmersa nella lettura di storia della magia di Batilda Bath,
si era completamente
dimenticata della lettera
- Tobias. Il
preside è andato a parlare con lui oggi e gli ha detto che
grazie alla sua
media era libero di prendersi una pausa e l’ha spedito a casa
per tre
giorni….capitano tutte a lui-
- Già-
adesso
Lily era ancora più a terra di prima…
Albus stava
seduto tranquillamente in una poltrona davanti al camino. Il sesto anno
aveva i
suoi lati positivi, niente esami e si diventava maggiorenni.
Aprì il libro che
teneva in grembo e iniziò a leggere…
Scorpius era
seduto nel pavimento gelido della sala comune di serpe verde. Un grosso
libro
di trasfigurazione in mano che fissava da circa venti minuti senza
leggerlo
veramente, altri pensieri gli ronzavano in testa…
Tobias era seduto sul divano di casa
sua a guardare un
film con sua sorella Meggie.
- Allora chi
è?-
Meg guardava il fratello con un’aria divertita e curiosa allo
stesso tempo
- Chi è
cosa?-
- Non fare il
finto tonto con me, fratellino. Ho quasi il doppio dei tuoi anni, non
ci casco.
Sono stata innamorata anche io e so riconoscere lo sguardo di un
innamorato…-
- Beh io…-
Tobias
era diventato tutto rosso
- Si?-
- Si chiama Gea
Paciok, è semplicemente fantastica-
- Paciok, come il
professore di scuola?-
-È sua
figlia…-
- Bello…da
quanto
state insieme?-
- Ci siamo conosciuti
poco dopo l’inizio della scuola ma ci siamo ufficialmente
fidanzati a novembre-
- Ah, è
una
storia duratura. Da quanto sei innamorato di lei, se posso saperlo-
- Da prima di
conoscerla. L’ho vista una volta sul treno e non me la sono
più cavata dalla
testa-
- Cavolo, deve
esserne lusingata…-
- A dire la
verità non gliel’ho
mai detto- Tobias
era sempre più rosso, però doveva ammettere che
parlarne finalmente con
qualcuno gli faceva piacere
- E per quale
motivo non gliel’hai mai detto?-
- Non volevo
spaventarla. Gea è una ragazza fantastica ma non
è molto normale- sorrise- nel
senso che ha delle reazioni diverse dal comune e non volevo mandarla in
tilt-
Meg ora aveva uno
sguardo lucido
-Perché
gli
uomini perfetti non esistono anche per me, sei così dolce-
- Grazie,
sorellona-
James chiuse il
libro con uno scatto. Si
alzò sbuffando
e uscì. Non sapeva dove andare ne cosa fare, sapeva solo che
doveva uscire da
quella scuola. Non ce la faceva più, i professori, gli
alunni, i libri, gli
esami. Al diavolo tutto!
Prese il mantello
dell’invisibilità di suo padre e la mappa del
malandrino ed uscì.
Scese fino
a
trovarsi di fronte la statua della strega gobba e ci si
infilò. Sentì subito
l’aria diversa che arrivava sottoterra. Corse fino ad
arrivare ad Hogsmeade e
senza farsi vedere entrò alla testa
di
porco. Si avvicinò al bancone e senza farsi
vedere prese due bottiglie di
whiskey incendiario e se le mise sotto il mantello. Uscì dal
locale. Non voleva
stare lì, quel posto lo faceva sentire fallito.
Tornò ad Hogwarts e si infilò
in un alula vuota. Si sedette per terra e prese una delle due
bottiglie, fece
per aprirla poi ci ripensò. La poggiò in terra e
si prese la testa fra le mani
cadendo in un pianto silenzioso fatto di incertezze e paure.