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Autore: didi_95    26/12/2014    5 recensioni
" I suoi occhi così scuri e profondi si immersero nei miei e quella fu la prima volta che mi sentii davvero completo "
Questa storia parla del profondo legame tra due fratelli, Fili e Kili, del loro coraggio e della loro determinazione durante il difficile viaggio verso la Montagna Solitaria. Condizionati dai nobili ideali e dalle rigide opinioni dello zio Thorin Scudodiquercia scopriranno a loro spese che non tutto è bianco o nero, ma che la vita ha molteplici sfaccettature.
-Recensite se vi va :) Urgono incoraggiamenti!-
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dìs, Fili, Kili, Tauriel
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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#Capitolo 14#




Davanti a me si staglia la Montagna Solitaria...misteriosa ma un po' meno minacciosa ora che Smaug è morto..il suo cadavere giace ora nelle profondità del lago, tra le rovine di Esgaroth..nessuno oserà ricostruire in quei luoghi ma so che ora una nuova Esgaroth risorgerà: una città finalmente libera dalla paura della bestia..
Ci stiamo preparando, tra poco io, Kili, Oin e Bofur partiremo alla volta della nostra antica patria, non sappiamo che cosa ci attende ma soprattutto non sappiamo se davvero ci sarà ancora qualcuno ad attenderci... i nostri cari potrebbero essere tutti morti, il solo pensiero mi distrugge..
Sono passati circa cinque giorni da quando mi sono ripreso, giorni lunghi e difficili:
i sopravvissuti hanno combattuto contro la fame, il freddo e la disperazione;
molti non ce l'hanno fatta e molti non ce la faranno.

Camminando attraverso l'accampamento e vedendo questa gente soffrire e lottare coraggiosamente ogni singolo giorno non ho potuto fare a meno di chiedermi ancora una volta se è stato giusto ciò che abbiamo fatto, mi sono chiesto perché non ci siamo mai fermati un secondo a pensare alle conseguenze delle nostre azioni...
siamo davvero stati così egoisti da pensare solo al nostro orgoglio ferito?

Ebbene sì..purtroppo lo siamo stati...come potremo rimediare?
Ci sono ferite che non possono essere curate, nemmeno con tutto l'oro di Erebor..
Molti hanno guardato con ostilità la Montagna in questi giorni, molti hanno accusato i nostri compagni di avere attirato qui il fuoco del drago...
nonostante la rabbia che accende i loro animi, so che hanno ragione e spesso mi vergogno della nostra impudenza;
tuttavia noi che siamo rimasti qui e che ci siamo dati da fare per garantire la sopravvivenza di tutta questa gente, siamo stati ben accolti e nessuno è felice di vederci andare via..

Il primo e l'unico a muovere accuse contro di noi è stato il Governatore della città;
il secondo giorno della nostra permanenza qui, infatti, egli ha proposto di imprigionarci come responsabili di tutto l'accaduto...
nessuno lo ha ascoltato perché tutti ben conoscevano la sua avidità e la sua codardia...tanto più che alcuni, durante l'incendio della città, lo avevano visto fuggire per primo insieme al suo consigliere tirandosi dietro circa quattro zattere cariche di tutti i suoi averi: cibo, vestiti, denaro e gioielli.

Il popolo ha così votato per la sua rimozione dalla carica di Governatore per eleggere temporaneamente come guida Bard, l'uccisore del drago.
Inoltre, dopo queste decisioni, tutti gli averi dell'ex-Governatore sono stati divisi e distribuiti equamente tra i sopravvissuti con molto rammarico da parte del diretto interessato e molto divertimento da parte di tutti, me compreso.
Bard in un primo momento è stato restio a prendere il comando, ma poi il sangue nobile che c'è in lui e le sue enormi doti organizzative hanno preso il sopravvento sull'umiltà ed egli ha così cominciato egregiamente a prendere decisioni, non dimenticandosi mai delle esigenze altrui e ascoltando sempre qualunque consiglio offertogli.
Ho notato che tra lui e Legolas sembra essere nato un legame, oserei quasi dire un'amicizia, da quando insieme hanno affrontato la furia di Smaug;
così, il primo giorno, sono stati inviati messaggeri verso il reame boscoso affinché informassero Re Thranduil dell'accaduto e lo implorassero di mandare al più presto qualche aiuto alla popolazione di Pontelagolungo in nome della loro antica alleanza e nella speranza che una nuova potesse essere stipulata..


Guardo verso Bosco Atro, quell'immensa distesa cupa di alberi che abbiamo oltrepassato a stento, a breve arriveranno gli elfi, per questo sento che per noi è ora di partire. Ho il terribile presentimento che presto accadrà qualcosa di oscuro e so che non potrò fare nulla per impedirlo.....la notizia della morte di Smaug è volata veloce sulle ali del vento e scommetto che molti popoli ne sono venuti a conoscenza..
Presto molti si interesseranno all'enorme tesoro che giace incustodito nei meandri della Montagna, anche coloro che non possono esercitare alcun diritto su di esso..
Un altro pensiero, ancora più cupo, mi invade la mente come fosse nebbia...se Thorin..se tutti i nostri compagni fossero ancora vivi...se Mahal lo permettesse...
sarebbero ancora loro? Sarebbero ancora padroni delle loro azioni oppure la vista di tutto quell'oro li avrebbe portati alla follia?

Ricordo bene i racconti di Balin quando ancora io e mio fratello eravamo piccoli;
se da una parte lo zio Thorin ci descriveva lo splendore del popolo dei nani ad Erebor, Balin narrava della follia nata negli occhi di Thror dopo la scoperta della famosa Arkengemma..lo ricordo come fosse ora:
io e Kili seduti sul tappeto davanti al fuoco ad ascoltare racconti di gesta passate, nostra madre sulla poltrona dietro di noi e Balin che, fumando la lunga pipa e riempiendo la stanza di anelli di fumo, ci raccontava del famoso "Gioiello del Re".
Riesco ancora a sentire l'odore del suo tabacco che aleggiava nella stanza, odore che nostra madre detestava perché ci metteva giorni ad andarsene...
riesco ancora a sentire la sua voce profonda che, combinata con l'osservazione prolungata delle fiamme nel camino, finiva quasi per ipnotizzarci...


< Ragazzi miei, come sapete, un tempo la nostra razza non era in esilio, ma era la più ricca di tutte nelle enormi sale di Erebor
-ma queste sono storie che sicuramente vi sono state già raccontate da vostro zio.-
Io voglio narrarvi qualcosa di molto interessante, ma anche di molto utile; sono convinto che prima o poi vi servirà..

Quando Thror era Re sotto la Montagna, egli ordinò ai nani minatori di estendere gli scavi già esistenti anche alla parte est, quella più profonda e mai toccata da un qualsivoglia strumento nanico..quelli chiaramente eseguirono l'ordine anche se a quel tempo giravano voci strane e tutti coloro che almeno una volta si erano trovati vicino alla zona est erano restii a tornarci...in quel posto c'era davvero qualcosa di strano, come se fosse avvolto da una cappa di pura malvagità.
Nonostante ciò gli ordini sono pur sempre ordini ed i nani scelti per quel compito dovettero eseguire, volenti o nolenti.
Un giorno uno di loro, scavando a fondo, trovò una pietra bellissima che sembrava riempita della luce di tutte le stelle del cielo...
come potete immaginare era l'Arkengemma...egli la portò al Re, che ne rimase talmente colpito da farsela successivamente incastonare nel trono...
ma non è questo il punto ragazzi; questa è la versione ufficiale della storia, ma non andò così.

Io ero lì quel giorno...il nano minatore aveva conservato la pietra in un pezzo di stoffa per non rovinarla e la voleva consegnare al Re com'era suo dovere, ma quando egli arrivò davanti a Thror e prese in mano la pietra, io vidi la follia nei suoi occhi, la follia!
Quando si rese conto che avrebbe dovuto cederla egli quasi aggredì il Re....si gettò verso di lui urlando e fu necessario l'intervento delle guardie che lo portarono via..
non so cosa gli sia accaduto, so soltanto che prima di aver toccato quella pietra egli era perfettamente in sé, ma dopo solo due secondi di contatto con quell'oggetto aveva totalmente perso il senno...
Molti mi dissero che le due cose non erano collegate, mi dissero che ero paranoico..ma tuttavia io non mi avvicinai mai a quell'oggetto e sono contento che sia andato perduto...Ragazzi miei, dovete capire che la malvagità è quasi sempre nascosta in luoghi imprevedibili, spesso in piccoli oggetti curiosi ed all'apparenza innocui...... >


< Ehi! Mastro Nano! Dobbiamo parlare! > La voce di Bard mi riporta di colpo alla realtà e le parole di Balin svaniscono come un'eco lontana..
< State per andarvene vero? Non aspetterete l'arrivo degli elfi... >
< No, non li aspetteremo. Voglio assolutamente sapere che cosa è successo ai miei compagni e qual'è la situazione lassù.. >
< Io mi rivolgo a te perché so che sei leale e giusto, lo hai dimostrato in questi giorni oscuri aiutando il mio popolo in difficoltà...mi rivolgo a te quale erede del tesoro di Erebor nel caso in cui tuo zio abbia trovato la morte tra le fiamme del drago.
Io rivendico una parte di esso perché mescolato all'oro dei tuoi padri giace quello della città di Dale trafugato dalla bestia anni or sono.. >
Per un momento avevo pensato che volesse fermarci, ma non ha intenzione di farlo. Capisce le mie ragione quanto io capisco le sue..
< Avrai ciò che ti spetta, Signore degli Uomini, so che sarai un re giusto e che la città prospererà con te alla sua guida...
se toccherà a me disporre del tesoro le tue richieste saranno certamente accolte e credo di parlare anche a nome di mio zio quando dico che è giusto che tu riceva anche una quantità d'oro sufficiente alla ricostruzione di Esgaroth in risarcimento alla desolazione di Smaug. >

Bard mi guarda sorridendo: < Spero che tutto ciò che hai detto si avveri senza bisogno di una guerra, non necessitiamo di altra morte...ma, comunque vadano le cose, so che oggi le tue parole erano sincere e questo mi basta. Cercherò di mettere una buona parola per voi con il Re degli elfi...so che anche lui non è del tutto immune dalla brama di ricchezze e so anche che c'è stata discordia tra le vostre razze.. Non appena avremo reso la situazione gestibile verremo ad Erebor per discutere un accordo..fino a quel momento che la fortuna sia con voi e possa essa farvi ricongiungere con i vostri cari scampati alle fiamme! Addio! >
Bard si allontana e mi lascia solo con i miei pensieri...avrò fatto la cosa giusta?
Sarà d'accordo con me lo zio Thorin?
Cerco di non ascoltare la voce nella mia mente che mi assicura il contrario..

< Fili...è tutto pronto, le provviste sono caricate..possiamo andare. > dice Bofur alle mie spalle.
< Si...devo solo salutare una persona..> cerco freneticamente Sigrid con lo sguardo e la vedo...è poco lontana e mi sta guardando...
le lacrime scendono copiose sulle sue guance, comincio a sentire un enorme vuoto dentro di me ora che mi rendo conto che non la rivedrò per molto tempo...
forse non la rivedrò mai più.
Questo è troppo e comincio a correre verso di lei..ci abbracciamo con foga cercando di godere di questi ultimi momenti insieme, cercando di stamparceli nella memoria per poterli rievocare in seguito..non so se sia amore ciò che provo per lei, ma sono sicuro che è l'inizio di qualcosa, non ho mai provato per nessun'altra un simile sentimento..

Sono tante le cose che non so...come potrà un futuro Re sotto la Montagna dichiararsi innamorato dell'esponente di un'altra razza?
Una cosa è assolutamente certa però: non sarò l'unico a dover dare spiegazioni...
il mio sguardo è caduto su di un'altra improbabile coppia..Kili e Tauriel si stanno salutando..nei loro occhi vedo disperazione, amore ma anche una profonda determinazione. Alzo le sopracciglia stupito...Kili ha preso tra le sue una delle mani affusolate dell'elfa e ci ha posato la sua pietra runica..deve amarla davvero tanto..in questo momento la notevole differenza di altezza che c'è tra loro è l'ultima cosa di cui mi accorgo.
< Sai che ti aspetterò vero? > bisbiglia Sigrid al mio orecchio.
< Lo so..ed io tornerò da te..> le dico guardandola negli occhi e cercando di convincere più me stesso che lei..nel mio cuore dilaga sempre più un oscuro presentimento..un presentimento di guerra..
< Andiamo fratello? > Kili mi guarda ed io annuisco.
Sigrid mi lascia andare, l'abbraccio si scioglie ma le nostre mani sono ancora unite..quanto vorrei non lasciarla mai...
Ad un certo punto la ragazza si protende verso di me e le nostre labbra si incontrano..un attimo dopo lo sussurriamo insieme, nello stesso momento:
< Ti amo..>
Ci stacchiamo velocemente ed io voltandomi, mi avvio insieme al mio fratellino verso la nostra barca..inutile descrivere le facce dei miei compagni..
Kili invece sembra contento...mi fa passare un braccio intorno alle spalle e dice:
< E bravo il mio fratellone! Credo proprio che in questo momento non siamo proprio perfetti come veri eredi di Durin.. siamo attratti..come dire?  Si ecco..dalle bellezze esotiche! > Comincio a ridere davanti alle facce sconcertate di Oin e Bofur e prendo uno dei remi..la mia risata si fa poi ancora più forte quando sento la voce indignata di Bard provenire dalla riva ormai abbastanza lontana:
< SIGRID!! Hai appena baciato un nano? > e la mia Sigrid che imperturbabile risponde:
< Sì! E allora? >

 

 

   
 
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