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Autore: frozen16heart3    27/12/2014    0 recensioni
Sfoghi della vita complicata di una teenager fuori dal comune.
Sfoghi della semplice vita di una teenager con una mente fuori controllo.
Questa è la storia di Marta, una ragazza come tante, ma diversa da tutte le altre.
Una ragazza che ha di speciale la mente.
Forse ha problemi, o forse ha un'intelligenza superiore. Chissà.
Marta è qui per raccontare la sua storia, uguale a quella di tante altre ragazze, ma diversa.
Come viene vissuto l'amore, da chi ha un cuore spezzato?
Vi è mai capitato di pensare troppo? A me sì. Ma sono convinta che dal pensare troppo nasca la bellezza.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate, Threesome
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  Sono al bar con la mia migliore amica, Fede. È il terzo caffè solo oggi, ma non finiamo mai gli argomenti di cui parlare. Per esempio adesso parliamo dell'ultimo ragazzo che le è piaciuto, Carlo.
  "Secondo me non ci sta per niente bene con Giovanna" esordisco.
  "Neanche secondo me: stanno insieme per comodità"
  "Tu sei più carina e più adatta a lui anche caratterialmente. Insomma: cos'ha lei più di te? Non hanno neanche mai nulla di cui parlare, è una biondina stupida. Le voglio bene, è una mia amica, ma so che non ci tiene e tu invece sì"
  "A me non piace più!"
  "Sì, sì... Lo dicono tutti- bevo l'ultimo sorso di caffe e accendo una delle mie Marlboro rosse. Faccio un tiro e poi soffio fuori tutto il fumo -però io resto dell'opinione che tu, oltre ad essere più bella sei anche più intelligente! Ha scelto lei perché si è dichiarata e non essendo questa grande bellezza sapeva che avrebbe dovuto accontentarsi perché un'altra migliore non l'avrebbe trovata. Ed è qui che si sbagliava. Ma cosa pretendiamo da uno che, l'unica volta che è andato oltre il bacio con una donna, è stata con una nelle vetrine ad Amsterdam!"
  "Ma come mai potrebbe piacermi ancora, ora che so questo?"
  Scoppiamo entrambe in una fragorosa risata, poi, mentre lei accende una delle sue sigarette continuo: "lei crede che avendo un ragazzo attirerà l'attenzione di tutti noi del gruppo e di tutte le persone che la incontrano. Ma non ha capito che a nessuno frega niente della loro storia. Che non è nemmeno d'amore, poi. E lui vuole una ragazza da tenere per mano quando esce, nient'altro. Si accontenta di poco: non vuole nemmeno andarci a letto. Non lo capisco. Te l'ho detto? L'altro giorno lei mi ha chiamato e mi ha chiesto di uscire. Le ho detto che non potevo e le ho detto di chiamare Carlo e di uscire da soli. Mi ha risposto che l'aveva già chiamato e aveva rifiutato l'invito non so per quale motivo. Al che ho chiamato lui e gli ho chiesto perché non poteva uscire con Giovanna. Mi ha risposto che aveva i colloqui a scuola. Dopo più o meno un'ora mi ha contattato su Whatsapp e mi ha chiesto se avevo da fare, perché era sotto casa mia e voleva andare a fare un giro. Gli ho detto che ero in pigiama e non avevo voglia di vestirmi e mi ha risposto che era un peccato, che ci perdevo io... Capisci cosa intendo"
  Fede tossisce forte "Mi hai fatto andare il fumo storto, stronza!- rido, lei si ricompone -cosa intendi?"
  "Aveva comprato l'erba, era amnesia naturale, come avrei potuto rifiutare il suo invito? Cameriere! Il conto per favore?"
  "Quale conto?! Tu ora mi spieghi e mi racconti per filo e per segno cosa è successo!!!"
  "Menomale che non ti piaceva più eh...- Mi sistemo la maglietta fino a far vedere il bordino del reggiseno, faceva una porca figura la mia quarta abbondante così, accavallo le gambe e sollevo la gonna, scoprendo il merletto delle autoreggenti nere -Grazie caro, ora ti diamo i soldi, aspetta un attimo..."
  Dico, guardandolo languida. Era davvero molto carino. Ricambia il mio sguardo e non riesce a staccare gli occhi dal mio corpo. Anche Fede prende la borsa e cerca il portafogli, ma ci muoviamo molto lentamente per dar tutto il tempo al bel cameriere di notare che anche lei ha una quarta abbondante e le calze a rete sotto la gonna.
  Lascio cadere il portachiavi proprio sotto la mia sedia e fingo di abbassarmi per prenderlo quando lo fa il bel cameriere. Noto che cerca di guardare sotto la mia gonna, ma le mie gambe sono serrate intorno a ciò che lui vorrebbe vedere.
   Mi diverte tanto quando gli uomini si eccitano solo a guardarmi, e Fede la pensa come me. Ovviamente, nessuna delle due gliela darà mai. Ma quel rigonfiamento nei suoi pantaloni tradisce il fatto che lui spera nel contrario.
  Gli diamo i soldi e gli chiediamo il resto, ci rivolge un veloce "torno subito" ed è di ritorno davvero subito, nel giro di circa venti secondi, con il resto, due cioccolatini al liquore e un foglio di carta con su scritto "Michele" e un numero di cellulare.
  "Per chiunque di voi due abbia voglia di chiamarmi qualche volta..." dice, strizzando uno dei suoi occhi verdi.
  "Non mancherò" rispondo io.
  "Nemmeno io" aggiunge Fede.
  Appena ci siamo allontanate abbastanza buttiamo via il biglietto e ci sediamo su una panchina.
  "Allora, mi racconti cos'è successo l'altro ieri, troietta?" esordisce Fede.
  "Ah, già! Mi stavo quasi dimenticando!" fingo, per tenerla un po' sulle spine...
   
 
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