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Autore: GiulizTheBat    28/12/2014    1 recensioni
Collegato come prequel a "Medusa Revolution" di JKEdogawa con anche la sua collaborazione, ecco gli incontri che la Raimon farà prima della sua chiusura da parte del Quinto Settore tra cui la squadra Feles, la Fratellanza Spiritica e un certo personaggio.
Il racconto è legato al videogioco versione Ombra di Inazuma Eleven Go e alcuni personaggi sono inventati mentre altri vengono dal gioco stesso.
Genere: Comico, Drammatico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-Alan, non pensavo di incontrati qui...e non pensavo che tu fossi...- Arion non riusciva a dire quella parola, ma si costrinse a farlo -...Cieco-
-Non hai motivo di vergognarti a dirlo- disse Alan abbassando il capo con lo sguardo preoccupato di Eden -In fondo è vero. Lo tengo nascosto sin da quando sono nato di avere questo difetto-

Il giorno in cui Alan era nato sua madre voleva sapere dai dottori in che condizioni era suo figlio.
-Signora...- disse un medico -Sono mortificato nel dirle che suo figlio è nato con una complicazione agli occhi-
La madre iniziò a lacrimare nel capire in che stato era nato suo figlio, ciò che le preoccupava molto di più era come lo avrebbe integrato con la società.
Per nove anni tutte le volte che Alan si sentiva triste sua madre gli cantava “La vie en rose”, era la canzone che lei ascoltava sempre tutte le volte che sentiva la mancanza del suo paese d'origine: la Francia.
Ma una malattia costrinse la donna a non cantare più quella canzone a suo figlio. Il padre di Alan non riusciva a occuparsi molto di lui poiché doveva sempre lavorare per mantenere la famiglia.
Quando Alan iniziò le medie era in un parco dove molti ragazzi si allontanavano da lui a causa del suo problema alla vista.
Proprio quando Alan si mise a piangere udì una voce femminile che chiese -Qualcosa non va?- quando Alan alzò il capo lei disse -Oh, i tuoi occhi...-
-Prendimi pure in giro...tanto lo so che io sono cieco!- lacrimò Alan.
-Perché dovrei farti questa crudeltà?- Alan sentì lei che si stava sedendo vicino a lui sulla panchina e lui disse sorpreso -Ti...sei seduta accanto a me?-
-Sì- disse lei -L'hai capito dagli spostamenti vero?-
-Beh sì, anche se sono cieco ho gli altri 4 sensi che funzionano-
-Come ti chiami?-
-Alan Corbel, e tu?-
-Eden Pearl-
-Vorrei poter vedere la tua bellezza Eden- lei arrossì a quella frase e rispose -Forse ti tireresti indietro...-
-No- disse Alan -È solo per poterti distinguere dagli altri, sai, a parte i miei genitori tu sei l'unica che mi tratta bene-
-Tu dici? Beh, forse la mia voce è indistinguibile-
-Hai una voce molto delicata, mi piace la tua voce-
-Sappi però che non sono l'unica che è gentile qui-
-Hai degli amici come te?-
-Beh, in tutto formano una squadra di calcio, si fanno chiamare la Fratellanza Spiritica-
-Calcio? Io amo il calcio!-
-Davvero?- Eden voleva evitare di dire qualcosa di sbagliato.
-Sì, in giardino gioco a calcio con mio padre, io faccio il difensore-
Quando Eden andò a casa di Alan e lo vide giocare a calcio notò con stupore quanto fosse bravo nonostante la sua cecità e grazie solo all'udito e al tatto. Notava che lui percepiva alla perfezione i movimenti e questo lo rendeva un talento eccezionale.
-Allora?- disse Alan -Come ti sono sembrato?-
Eden era stupita oltre che commossa ed esclamò -Sei stato...ECCEZIONALE!-
-Posso essere nella squadra dei tuoi amici?-
Eden rifletté -D'accordo, però tu permettimi di farti da menager personale!-
Quando Eden accompagnò Alan allo stadio della Fratellanza Spiritica decise di presentarlo subito all'allenatore Ludwing.
Ma anche quando Alan mostrò le sue capacità calcistiche e una Tecnica Speciale tutta sua l'allenatore continuò a guardarlo male.
-Come sono andato?- chiese Alan ansioso.
-Sei andato non bene, perfettamente bene- rispose Ludwing -Pertanto qualcosa non va-
-Sul serio?- disse Alan -E cos'è? Cercherò di rimediare!-
-Semplice- alzò le spalle l'allenatore -Tu, sei cieco!-
-Ma lui gioca incredibilmente bene!- aggiunse Eden -Io vorrei aggiungerlo alla squadra e far sì che socializzasse con noi senza pensare al suo problema!-
-Sì, ma la nostra reputazione andrebbe in rovina se si sapesse che un cieco gioca a calcio, pertanto le sue grandi abilità calcistiche e la sua Tecnica Speciale lo rendono migliore di tutta la squadra!-
-Quindi?-
-Lo farò capitano-
-Quindi mi accetta in squadra!?- disse ansioso Alan.
-Certamente, ma ad una condizione- disse l'allenatore.
Da allora Alan fu costretto ad indossare una maschera per nascondere la sua cecità persino a quelli della sua squadra mentre Eden fu costretta a stare in silenzio.
Nessuno infatti fu a conoscenza del difetto del ragazzino, nemmeno la Fratellanza Spiritica stessa, Ludwing voleva avere una reputazione perfetta davanti agli occhi del Quinto Settore.
La Fratellanza Spiritica ora era formata da tre difensori Alan Corbel, Jenral Gaim, Cloudy Forbes, il portiere Louisa Borde, i quattro centrali Abby de Valera, Esme Hexe, Moos Akka e Shiv Allire, i tre attaccanti tra cui i due gemelli Ping Yo e Pong Yo e l'altro attaccante Trump Dealer.
La squadra ora era proprio al completo.
A causa però della costrizione di indossare la maschera Alan questa volta aveva sempre più il terrore di confessare il fatto di essere cieco. L'unica cosa che lo rilassava era sentire la voce di Eden cantargli “La vie en rose”. L'aveva sentita cantare quella canzone per prepararsi per l'interrogazione di musica e lui le chiese di cantargliela ancora.
Un pomeriggio Arion si stava allenando al parco, Alan stava passando per caso portando ancora quella maschera.
-Attenzione!- urlò Arion.
Alan sentì l'avvertimento e sentì un oggetto rotondo avvicinarsi dall'alto a forte velocità, capì che si trattava di una palla e la parò con un colpo di testa poi diede un calcio alla palla respingendola a dove aveva udito la voce, Arion riuscì a prendere la palla e disse -Grazie!-
-Di nulla- aggiunse Alan allontanandosi.
-Aspetta! Ti va di allenarti con me?-
-Non posso-
-Perché?-
-Tu di che squadra sei?-
-Raimon-
-Io sono il capitano della Fratellanza Spiritica-
-Suvvia- implorò Arion -Una partita non dovrebbe fare tanto male-
Alan sbuffò, avvicinò sempre di più la maschera agli occhi e disse -D'accordo, ma soltanto una-
Mentre giocavano Arion rimaneva sorpreso per come giocasse Alan tanto che si congratulò dicendo con euforia -Sei strepitoso a giocare a calcio!-
Alan provò imbarazzo e rispose con -Grazie...-
-Come ti chiami?-
-Alan Corbel, tu?-
-Arion Sherwind-
Alan sorrise e disse -Beh, non vedo l'ora che la mia squadra sfidi la tua un giorno-
-Anch'io!-
Arrivò l'allenatore Ludwing che interruppe il momento dicendo ad Alan -Meglio se torni con la tua squadra Corbel-
-Uhm...s...sì mister!- disse Alan girando il capo nella direzione dove aveva udito il richiamo.
-Chissà perché porta quella maschera- pensò Arion.
Quella notte Alan e Eden erano sul terrazzo di casa Corbel.
-Che forma ha la luna questa sera?- chiese Alan.
Eden lo guardò con preoccupazione e disse -Rotonda come un pallone da calcio-
Image and video hosting by TinyPic(nella prima versione Alan aveva i capelli verde molto chiari, ma rischiava di assomigliare troppo a Fey Rune)
Tornando al presente

-Quindi è per questo che indossi la maschera- disse preoccupato Arion.
-Ho un talento incredibile a giocare a calcio, me lo dicono tutti, non mi può mentire anche l'allenatore e l'hai ammesso anche tu- disse Alan stringendo i pugni sulle ginocchia -Non voglio sprecarlo, per questo gioco. Non m'importa se dovrò nascondere la realtà delle cose, io voglio giocare-
Eden invece rimase silenziosa abbassando il capo poi disse -Arion, potresti farci un favore?-
-Certamente- rispose lui anche se era certo di che cosa si trattasse.
-Non dire a nessuno che Alan...-
-Sì, lo prometto-
-Sono contento che tu mi possa capire- disse Alan mostrando un sorriso un po' forzato -È stato un piacere conoscerti Arion-
Il ragazzo della Raimon uscì e a quel punto un suo compagno di squadra gli piombò letteralmente addosso.
-Eugene?- domandò perplesso notando Peabody tremante che sudava freddo e lo teneva per le spalle.
-Arion, devi aiutarmi!- rispose guardandosi attorno nervoso -Nessuno mi crede, sei l'unico a cui posso chiedere!-

Hugh: Cribbio, un giocatore cieco?
Shun: A parte Sol, un giocatore simile ci mancava proprio.
Hugh: È anche vero che Sol aveva una difficoltà fisica, ma la cecità?
Shun: Incredibile che riesca a giocare usando solo gli altri sensi.
Giuliz: Beh sì, volevo mostrare un incontro serio e drammatico rispetto a Tsun che è solo roba da ridere.
Hugh: In un solo capitolo? Perché con Tsun hai impiegato in tutto 6 capitoli?
Giuliz: Di fatto la storia di Alan è più personale, pertanto ha conosciuto solo Arion e basta.
Shun: Non so voi ma ho visto una coppia dentro questo capitolo.
Giuliz: Non spoilerare! Comunque, i giocatori della Fratellanza Spiritica vengono dal videogioco eccetto i due gemelli Yo che li ho inventati proprio io come anche l'allenatore e il nome della squadra.
Guglielmo: Almeno questi due invitati sono meno caotici.
Giuliz: Ci vediamo nell'ultimo capitolo che aprirà la Medusa Revolution di JKEdogawa!
JKE: No, mi avevi promesso un capitolo in più!
Giuliz: Davvero?
JKE: *fa sentire la registrazione*
JKER: Potresti mettere un mio personaggio?
GiulizR: Ah, okay.
Giuliz: MA STAVO DISEGNANDO!
JKE: Un patto è un patto, allora perché avrei aggiunto le ultime sei righe?
Giuliz: *guarda il capitolo* E va bene, lo faccio, ma ti ammazzo appena finita la Fic.
Shun e Hugh: Ehm, noi siamo impegnati.
Giuliz: Al prossimo capitolo, se vi è piaciuto il capitolo mettete tra i preferiti/seguiti/ricordati la FanFiction e se volete conoscere le altre cose che ho scritto mettetemi tra gli autori preferiti. Lasciate una recensione per farmi sapere cosa ne pensate.
  
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