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Autore: needacurlyboy    28/12/2014    5 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Crediti: Sara Scrive 
 
Capitolo Ventinove.
 
Veronica’s pov.

 
“Vi prego, signori e signore, di allacciare le cinture di sicurezza. Stiamo per atterrare.” Annuncia la hostess sorridendo prima di tornare dentro alla cabina e prendere posto.
 
Mi allaccio la cintura e poi faccio lo stesso con i bambini che ridono e sghignazzano tra di loro. Stiamo, finalmente, per atterrare all’aeroporto di Parigi per raggiungere i ragazzi.
 
Hanno cominciato il tour in Europa e oggi, per il compleanno di Harry, li raggiungeremo. Celine ed io abbiamo preso dei giorni liberi dal lavoro –che il proprietario ci ha concesso gentilmente-, lo stesso vale per Elisa, mentre Chiara ha deciso di saltare scuola, dopo il suo stage era davvero stanca. Leila, invece, è rimasta a Londra per finire del lavoro; ha cominciato a lavorare ed è subito stata sommersa dal lavoro arretrato.
 
Prendo Leo in braccio, mentre Elisa Lori e scendiamo dall’aereo. Aspettiamo le nostre borse e usciamo dall’aeroporto, per poi fermare un taxi e raggiungere i ragazzi all’arena. Non sono potuti venire a prenderci perché hanno le prove per il concerto di domani sera.
 
Il taxi si ferma davanti all’arena, il tassista ci aiuta a prendere le nostre borse dal bagagliaio e, dopo averlo pagato, ci incamminiamo verso l’entrata. All’esterno del cancello ci sono una ventina di ragazze -forse di più- con dei cartelloni che, appena ci vedono, cominciano ad urlare.
 
Le salutiamo gentilmente mentre Paul e Travis si avvicinano a noi, prendono le nostre borse e i bambini salgono sulle loro spalle ridendo; gli piace giocare con loro.
 
Li seguiamo parlando tra di noi e, quando entriamo, veniamo tra volte da cinque voci melodiose. I ragazzi sono in piedi sul palco con la band.
 
I bambini sono seduti in prima fila che li guardano meravigliati, a bocca aperta. Mi metto seduta accanto a Lorenzo, Harry si accorge della mia presenza, mi rivolge un sorriso e mi fa un occhiolino continuando a cantare ed io ricambio il saluto.
 
“Possiamo smettere?” Chiede Liam agli altri, i quali annuiscono, prima di scendere dal palco e avvicinarsi a Celine, abbracciandola.
 
Gli altri fanno lo stesso; Niall si avvicina a Chiara, Louis a Elisa, Zayn si guarda intorno ed Harry viene verso di noi.
 
“Papà!” urlano Leo e Lori correndo ad abbracciarlo. In questi giorni non facevano altro che chiedermi dove fosse e quando sarebbe tornato.
 
“My midgets!” Si abbassa alla loro altezza, li abbraccia e lascia un bacio sulle loro testoline. Sorrido nel guardare quella scena e mi avvicino a loro. “Mi siete mancati, dopo andiamo al parco giochi, va bene?” Gli scompiglia i capelli facendoli ridere, mentre annuiscono alla loro proposta.
 
Alza gli occhi su di me e il suo sguardo si addolcisce. “Ehi.” Mi saluta avvicinandosi a me per lasciarmi un bacio a fior di labbra.
 
“Ehi.” Ricambio il saluto dandogli un altro bacio.
 
“Ho prenotato una cena per stasera in un ristorante nel centro di Parigi.” Sorride guardandomi negli occhi.
 
“Oh, perfetto.” Annuisco spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
“Prendetevi una stanza!” Esclamano gli altri fischiando. Mi giro verso di loro, alzo il dito medio e gli faccio la linguaccia.
 
“Aww, il piccolo Harry compie ventitré anni.” Dice Celine prima di avvicinarsi a lui e cominciare a pizzicargli le guance.
 
“Ah! Celine!” Esclama lui massaggiandosi le parti doloranti del viso con le mani, per alleviare il dolore.
 
Scoppiamo tutti a ridere mentre Harry ci fulmina con lo sguardo.
 
“Ragazze, l’auto è pronta per andare.” Ci avverte Paul avvicinandosi.
 
“Bene, andiamo allora.” Sorrido.
 
“Di già?” Chiede Harry.
 
“No mamma!” Esclamano i bambini attaccandosi alle gambe di Harry. “Bogliamo stae con papà.” Cantilenano.
 
Sospiro e mi abbasso alla loro altezza. “Hey, papà deve lavorare però vi prometto che quando avrà finito rimarrete con lui.”
 
“E poi noi dobbiamo andare a Disneyland!” Esclama Celine battendo le mani e saltando su se stessa. Le brillano gli occhi.
 
I bambini la guardano a occhi sbarrati e poi guardando me.
 
“E papà?” Chiede Leonardo.
 
“Ci raggiungerà più tardi.” Sorrido.
 
Alzano lo sguardo su Harry che annuisce e con un’alzata di spalle si staccano dalle sue spalle per raggiungere Celine.
 
“Andiamo!” Cinguetta la mora.
 
Prende i bambini per mani e si avvia per l’uscita insieme a Travis.
 
“Seguiamola, potrebbe combinare qualsiasi cosa!” Esclama Elisa.
 
 
I ragazzi hanno finito prima le prove, così ora siamo tutti insieme in coda per i biglietti.
 
“Ricordatemi ancora perché siamo qui.” Borbotta Zayn.
 
“Siamo qui per divertirci, Zayn. Almeno fai finta.” Sembra che Elisa stia parlando con un bambino.
 
Il moro sbuffa di nuovo e si appoggia alla spalla di Louis.
 
“Gli manca Leila.” Sussurra Harry al mio orecchio.
 
Ridacchio e guardo comprensiva Zayn. Dopo il suo compleanno hanno cominciato una relazione che, in realtà, non saprei definire. Sono amici di letto, ma si divertono, escono insieme; potrebbero perfettamente cominciare una relazione, ma nessuno dei due è ancora pronto.
 
“Ehi, come mai nessuno si è ancora accorto di voi?” Chiede Chiara cuorisa.
 
“Chi se ne frega! Siamo a Disneyland!” Esclama Celine indicando intorno a noi platealmente.
 
“Quindi ce ne possiamo andare.” Dice Zayn risoluto.
 
“Ciao.” Lo saluta lei con la mano.
 
Sembra una bambina troppo cresciuta.
 
Zayn fa per andarsene ma Liam lo afferra per la giacca. “Rimani qui.”
 
Riusciamo a entrare dopo una fila interminabile in cui i bambini non sono stati fermi un minuto e si sono lamentati tutto il tempo.  Ci facciamo un giro per il parco provando qualche giostra su cui Lorenzo e Leonardo possono salire.
 
“Tia!” Urla Leo all’improvviso guardando Celine.
 
“Cosa?” Chiede lei guardandolo dall’alto.
 
“Topolino!” Esclama indicando con il ditino alla nostra destra.
 
“Uh, selfie!” Lo prende in braccio e si dirige verso il pupazzo. “Magari dentro a Topolino troviamo un bel topolone francese.” Ridacchia.
 
“Celine.” La richiama Chiara esasperata.
 
Certe volte si scambiano l’età ed è Elisa a fare la persona matura tra le due, anche se effettivamente lo è.
 
Dopo la foto tornano da noi e proseguiamo il giro per scoprire il parco divertimenti comprando anche delle mele candite ai bambini.
 
“Lo fai dare un morso alla mamma?” Chiedo a Lorenzo.
 
Sorride e me la allunga, do un morso alla mela e gli sorrido. “Grazie amore.”
 
“Sei sporca.” Dice Harry.
 
“Dove?” Mi tocco con le dita le labbra.
 
“Qui.” Abbassa la testa e mi bacia leccandomi poi il labbro inferiore.
 
“Scusa molto originale per baciarmi.” Rido.
 
Abbasso lo sguardo sui bambini e semplicemente non ci sono più. “Harry, dove sono i bambini?” Mi guardo intorno e non vedo nemmeno Liam e Celine così mi tranquillizzo pensando che siano cn loro, ma quando i due tornano la mora tra le braccia ha un grande serpente di peluche tutto colorato.
 
“Guarda! Guarda! Guarda! Non è bellissimo? Me l’ha vinto Lee!” Urla battendo le mano come può.
 
“Celine. I bambini sono spariti.” Sussurro.
 
Il suo sorriso sparisce e sgrana gli occhi. “Spariti?”
 
“Ti prego, trovali.” Le lacrime mi assalgono gli occhi così la mia vista diventa acquosa.
 
“Tieni.” Mi passa il serpente. “Tu rimani qui, magari tornano indietro. Chiara rimani con lei, Eli vieni con me, ragazzi voi spargetevi per le vie.” Ordina.
 
Si sparpagliano stabilendo che tra due minuti si ritrovino qui. Cerco di trattenere le lacrime e stringo il serpente per scaricare la tensione; come ho fatto a non accorgermi della loro scomparsa? Mi sono distratta giusto il tempo di baciare Harry.
 
“Mamma!”
 
Mi giro di scatto e sospiro per il sollievo, Lorenzo e Leonardo si avvicinano a noi mano nella mano con due sorrisi giganti. Lascio il serpente a Chiara e corro da loro con le lacrime a scorrere libere sulle guance. Mi abbasso e li abbraccio stretti a me.
 
“Mamma, pechè piangi?” Chiede Lori passando una manina sulla mia guancia.
 
“Perché sono felice. Dove eravate?” Tiro su con il naso sorridendo.
 
“Abbiamo bisto Pluto, Pippo, Papeino…” Inizia a elencare Leonardo.
 
“Okay, okay.” Ridacchio singhiozzando.
 
“Mio quello?” Chiede indicando il serpente tra le mani di Chiara.
 
“No, nano.” Dice Celine alle sue spalle. “E se non la smetti di trascinare tuo fratello ovunque senza dire niente a tua madre, giuro che ti faccio il solletico a morte.” Lo minaccia con un sorriso.
 
“Pendimi!” Urla lui iniziando a correre.
 
“Oh, no! Ora come farò a raggiungerlo?” Dice drammaticamente prima di iniziare a corrergli dietro.
 
Corrono un po’ intorno a noi fino a quando Leonardo s’infila dentro ad un gioco-castello.
 
“Oh, andiamo! La zia non ci entra lì!” Si lamenta Celine.
 
“Vado io.” Dice Harry.
 
“Si, certo. Così dopo dobbiamo tirare fuori te, dinosauro.” Lo sfotte Louis.
 
“Allora vai tu, gnomo.”
 
Iniziano a battibeccare mentre io mi avvicino con Lorenzo in braccio e guardo dentro il castello di plastica. “Andiamo a prendere le caramelle, tesoro.”
 
Leonardo esce dalla porticina e mi prende la mano così ci avviamo verso un chioschetto. “Non è stato così difficile.” Dico sorridendo superando i due.
 
 
“Come sto?” Chiedo girando su me stessa una volta uscita dal bagno della stanza di Niall. Indosso un semplice vestito blu con le spalline fine che mi arriva alle ginocchia, delle calze scure e delle semplici scarpe con un leggero tacco. Chiara mi ha leggermente truccato sul viso e con la piastra mi ha sistemato i capelli in dei boccoli.
 
“Bellissima mamma!” Esclama Leonardo sorridendo e battendo le mani.
 
“Aw, grazie tesoro.” Mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla fronte.
 
“Stai bene.” Chiara mi fa l’occhiolino mentre si mette seduta accanto ai bambini.
 
“È merito tuo.” Le rivolgo un sorriso prima di abbracciarla.
 
“Ehi, ehi.” Mi ammonisce sciogliendo l’abbraccio. “Non rovinare il mio capolavoro.” Dice in modo scherzoso.
 
“Agli ordini.” Raddrizzo la schiena ridendo.
 
Abbasso lo sguardo sull’orologio che ho al polso e sussulto. “Dobbiamo andare, bambini.” Mi avvicino al letto, indosso il cappotto nero e la sciarpa, e prendo la borsa.
 
Lori e Leo scendono dal letto, mi afferrano per mano, salutiamo Chiara e usciamo dalla stanza per raggiungere quella di Louis dove Harry mi sta aspettando.
 
Harry’s pov.

 
Mi guardo allo specchio del bagno della stanza di Louis e mi sistemo il colletto della camicia.
 
“Ci rimarrà il tuo riflesso se ti specchi ancora un po’.” Mi sfotte Louis ridendo, facendo ridere Elisa seduta al suo fianco sul letto.
 
Sbuffo una risata, mi do un’ultima occhiata allo specchio ed esco dal bagno, raggiungendoli.
 
“Vado bene?” Chiedo a entrambi guardandomi dalla testa ai piedi.
 
“Quanto sei noioso, Haz!”Esclama Louis roteando gli occhi. “Stai andando ad una cena, non ad un galà.” Borbotta.
 
“Non è noioso, vuole soltanto apparire perfetto agli occhi di Veronica.” Sbuffa Elisa alzandosi dal letto, dopo avergli dato uno schiaffo scherzoso su un braccio. “Ignoralo, il romanticismo non fa per lui.” Sussurra per non farsi sentire da lui, e fa una smorfia. Annuisco, d’accordo con ciò che ha detto, e ridacchio.
 
“Ecco, ora sei perfetto.” Mi passa una mano tra i capelli sistemando un ciuffo ribelle e mi fa l’occhiolino. Faccio per ringraziarla, ma qualcuno bussa alla porta attirando la mia attenzione e lei va ad aprire.
 
Dischiudo le labbra e sento un leggere calore espandersi sulle mie guance quando Veronica fa il suo ingresso. Le sue labbra formano un sorriso -il più bello che io abbia mai visto-, è leggermente truccata, il corpo è fasciato da un vestito blu che le arrivare alle ginocchia e ai piedi ha detto scarpe nere con il tacco. Perfetta, penso mentre qualcuno mi riporta alla realtà passando una mano davanti al mio viso.
 
“Amico, chiudi la bocca o entreranno le mosche.” Dice Louis trattenendosi dalle risate.
 
Scuoto la testa e ritorno a guardare Veronica, che mi rivolge un sorriso timido.
 
Prendo la giacca -appoggiata precedentemente sul letto-, la indosso e mi avvicino ai bambini. Li raccomodando di non distruggere nulla aggrezzandogli i capelli e che dovranno andare a dormire presto, facendoli sbuffare.
 
Ridacchio e lascio un bacio sulla fronte di ognuno di loro. Saluto Louis ed Elisa e mi avvicino a Veronica, porgendole una mano. “Andiamo?” Le chiedo sorridendo.
 
Annuisce, mi stringe la mano intrecciando le nostre dita e usciamo dalla stanza, salutando un’ultima volta i ragazzi. Scendiamo nella hall, usciamo dall’hotel e camminiamo lungo le strade illuminate di Parigi. L’ho sempre trovata una città bellissima, ma stasera con la sua compagnia lo è ancora di più.
 
Dopo qualche minuto arriviamo davanti al ristorante in cui ho prenotato, entriamo e subito un cameriere si avvicina a noi. Gli dico il mio nome, guarda su un registro e, dopo aver controllato, ci accompagna al nostro tavolo sorridendo.
 
Ci accomodiamo e, dopo qualche secondo, il cameriere ritorna porgendoci dei menù. “Vi auguro buona serata, signori Styles.” Dice prima di allontanarsi.
 
“Mmh, signora Styles. Potrei farci l’abitudine, sai?” Dice scherzosamente aprendo il menù.
 
Oh, ma lo diventerai presto, penso sorridendo guardandola.
 
“Dov’è il mio regalo?” Le chiedo con un sopracciglio inarcato cominciando a leggere il menù.
 
“Te lo darò dopo, in hotel.” Dice senza guardarmi.
 
Un sorriso malizioso compare sul mio viso, lei sembra rendersi conto di ciò che ha detto, arrossisce ed alzo lo sguardo. “Ehm, no. Non pensare male.” Sventola una mano davanti a me ed io scoppio a ridere, attirando l’attenzione di alcune persone sedute ai tavoli intorno al nostro, ma non m’interessa. Voglio godermi questa serata al cento per centro.
 
 
Dopo una lunga passeggiata per Parigi, Veronica ed io siamo tornati in hotel e abbiamo fatto l’amore. Ogni volta è come la prima.
 
Le accarezzo con le dita i lunghi capelli castani, mentre lei tiene la testa appoggiata sul mio petto e gioca con le dita dell’altra mia mano.
 
“A cosa stai pensando?” Le chiedo dolcemente baciandole la fronte.
 
“Ehm,” Si passa la lingua sulle labbra e alza lo sguardo su di me. “L’otto di questo mese sarà il compleanno dei bambini, con le ragazze ho deciso di organizzare una festa a casa e mi stavo chiedendo se… Uhm, tu sei occupato.” Sorride e si morde il labbro inferiore.
 
Sposto il braccio dietro la testa e guardo il soffitto, pensando ai miei impegni. In quei giorni dovrei essere in Italia ma quel giorno non ho niente da fare, perciò si, potrei andare. “Posso venire.” Abbasso lo sguardo su di lei e le accarezzo una guancia.
 
“Davvero? Fantastico!” Esclama sorridendo abbracciandomi. “Oh, il tuo regalo!” Esclama in seguito tirandosi su a sedere, prende una maglietta ai piedi del letto e la indossa, scende e si avvicina alla sua borsa.
 
Prende qualcosa e torna da me, porgendomelo. Mi tiro su a sedere e lo afferro; è un album fotografico.
 
Inarco un sopracciglio e punto lo sguardo su di lei, che m’incita ad aprirlo sorridendo. Faccio come mi dice, rimando sorpreso quando vedo delle foto di Lorenzo e Leonardo appena nati e continuo a sfogliarlo.
 
“Visto che ti sei perso i loro primi anni di vita ho pensato di fare un album che li raffigurava.” Sussurra guardando le fotografie. “Ti piace?” Mi chiede dolcemente alzando gli occhi su di me.
 
Annuisco, incapace di parlare e sorrido, mentre delle lacrime rigano le mie guance. Foto di lei da ragazzina con i bambini, le ragazze, i suoi genitori e sua sorella… Quante cose mi sono perso?
 
Arrivo all’ultima pagina, dove con un pennarello nero c’è scritto: CONTINUA, INSIEME..
 
“Insieme.” Sussurro sorridendo alzando gli occhi su di lei.
 
Sorrido, mi asciuga le lacrime con il pollice e poi posa le labbra sulle mie.
 
Ho tutto ciò che ho sempre desiderato.
 
 
Angolo autrice,
11 pagine, 2538 parole.
Buongiorno a tutte! Mi dispiace aggiornare solo ora, quando qualche settimana fa avevo detto che avrei aggiornato prima, ma ho avuto dei problemi con la connessione e non sapevo quando avrei potuto rimettere internet. Spero abbiate passato una buona Vigilia, un buon Natale e che vi siate rimpinzate di cibo a più non posso, ahah. Che cosa avete ricevuto? Io due libri, un DVD e il CD dei ragazzi (in questi giorni non sto ascoltando altro **). Il capitolo è, forse, uno tra i più lunghi che io abbia mai scritto e spero davvero che vi piaccia, perché ci ho messo tanto nello scriverlo. È il compleanno di Harry, Liam vince un serpentone gigante a Celine, i bambini si perdono a Disneyland ma poi li ritrovano, gli ‘Heronica’ passano una tranquilla serata in un ristorantino a Parigi e Veronica gli regala un album dove ci sono le foto dei bambini quando erano piccolissimi wefhoweq. Che cosa ne pensate del regalo? e del capitolo? Lasciate una recensione per farmi sapere che cosa ne pensate, ci conto! (:
Oggi sono un pochiiiiiino rintontita, perciò non fateci caso! xD
Alla prossima,
Reds xx
 
VI ANO TUTTE! :*
  
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