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Autore: Light Lynx    28/12/2014    1 recensioni
Thresh, re delle isole dell'ombra e carceriere delle vite umane.
Hecarim suo più fedele amico e compagno
Kalista unico essere capace di suscitare in lui interesse.
Lucian, l'uomo che cerca vendetta.
Ci sono lati dei nostri campioni, che la lega delle leggende non ha mai raccontato a noi evocatori. Lati che neanche immagineremmo spuntar fuori da essi.
Amicizie inaspettate, alleanze sottili, amori nati durante la guerra e altri messi a tacere durante gli scontri.
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Hecarim, Lucian, Thresh
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti nella landa degli evocatori!
I 5 campioni vennero evocati al centro della fontana.
Kalista pose la lancia per il legame a Thresh, egli la prese e se la conficcò nel petto legando le sue anime a quelle di Kalista per tutta la durata della partita.
«Chi sono i nostri avversari?» la voce del cantore ruppe il silenzio.
«Irelia, Kha'zix, Vel'koz, Lucian, Nami.» rispose Hecarim.
“Lucian...” i pensieri del carceriere furono invase dal purificatore.
“Va tutto bene Thresh?” la voce della donna rimbombò nella sua testa.
“Il legame, sento i tuoi pensieri.”
“Lucian, Nami, sarà una lane interessante.”
“Vedremo”
Trenta secondi alla generazione dei minion!
Thresh prese uno scudo reliquia e un lume della visione e si avviò in linea, seguito da Kalista che analizzata la spada di Doran appena comprata. Thresh sorrise nel vederla così incuriosita dagli oggetti utilizzabili nella landa. “Vieni.” le fece segno di seguirla.
I due passarono dal fiume e rientrarono in linea.
«Thresh... buon giorno» la voce del purificatore lo colpì come un proiettile ma non lo scalfì in alcun modo.
«Lucian, felice di vederti. Sei stato chiamato per la prova di Kalista?»
«Esattamente, il signor Heywan Relivash teneva moltissimo alla mia presenza.»
I minion iniziarono ad ammassarsi in mezzo alla corsia. Le prime lance e i primi proiettili diedero inizio allo sterminio delle piccole creature. Nella testa di Kalista rimbombava la voce del carceriere che le deva indicazioni e consigli. Sia Lucian che Kalista si limitavano a uccidere minion senza toccarli l'un l'altra, qualche lancia o qualche raggio di luce erano l'unica cosa che differiva dalla monotonia degli attacchi base dei due campioni.
Le anime che Thresh era riuscito ad accumulare iniziavano già ad assere molto influenti sulle sue statistiche, sentiva il suo potere accrescere a ogni anima rubata ai cadaveri che si ammassavano sulla corsia. Ogni tanto ridacchiava pensando al momento in cui Lucian avrebbe tentato di attaccarlo ma i suoi attacchi, come le sue parole, non loa vrebbero scalfito.
“Thresh” la voce dell'ombra parò nella mente di lui. “a breve arrivo da voi.”
Il carceriere fece segno alla compagna di stare nelle retrovie sotto la loro torre mentre lui andava a ripulire dai lumi avversari il fiume.
Hecarim arrivò trottando con l'alabarda puntata. «Mostriamogli la potenza delle isole dell'ombra!» Si lanciò su Nami roteando l'ascia e invocando poteri oscuri per ristabilire la sua salute. Thresh lanciò la sentenza di morte sul purificatore rimasto senza difese, si lanciò su di lui chiudendolo nella scatola di morte. Hecarim fece roteare la sua ascia mentre Kalista si avvicinò al supporto avversario sfruttando la postura marziale.
Un nemico è stato ucciso.
Lucian era incastrato nelle trappole del carceriere e indebolito delle sue falciate. La scatola si dissolse, Lucian scattò verso la sua torre dominato da una determinazione inumana. Lanciò i due attacchi base sul cavalo indebolendolo e lo perforò con un raggio luminoso. Ormai protetto dalla torre Lucian sorrise, rivolto verso Hecarim ormai molto indebolito e tirando rapide occhiate a Thresh mancante di risorse e Kalista troppo lontana per fare qualcosa.
«Non ti temo Hecarim, è che mi dispiace abbattere un buon cavallo.» Lucian scaricò sterminio sul campione.
Un alleato è stato ucciso. «È finita.» disse Lucian appoggiato alla torre che lo proteggeva. Il volto di lui piegato in un sorriso sarcastico e soddisfatto.
Kalista spalancò gli occhi piena di una nuova furia, la furia vendicativa. “Thresh! Seguimi.”
La lancia si scagliò contro l'avversario colpendolo con ripetute lance mentre le falciate di Thresh lo portavano allo stremo. Kalista richiamò a sé le lance conficcate nell'uomo lasciandolo in fin di vita e in preda alla fuga.
“Lo abbiamo perso.” annunciò Thresh quasi con rammarico, sia per la vendetta sull'amico sia per aver perso l'occasione di dimostrare ancora alla nemesi la sua potenza.
“Non ancora.” Kalista smaterializzò Thresh rendendolo semplice anima. Tese il braccio e indicò Lucian in fuga. “Và!”
Il carceriere si scagliò contro il nemico. «È finita quando lo dico IO!» un'ultima falciata mise fine alla vita del purificatore.
Un nemico è stato ucciso.
L'anima di Lucian entrò nella lanterna che Thresh sollevava insieme alla falce per ritoranre alla base vincitore. Hecarim tornò alla vita congraturandosi con lui e Kalista tornata anche lei in base da poco.
“Tutto bene?” gli chiese lei.
“Per ora. Compra una Miglior compagna spada, delle pozioni di vita e un lume della visione e torniamo in linea.” Kalista seguì le indicazione del suo supporto e si apprestò a tornare in corsia.
“SENNA!” l'anima di Lucian iniziò la sua lenta reazione nel corpo di Thresh. Kalista era troppo lontana per sentire le interferenze nel loro legame ma per un attimo si voltò a guardarlo.
Thresh la raggiunse in Linea dove Lucian non aveva perso tempo nel sterminare minion.
«Thresh!» Gli ulrò quello. «Ti sei preso la mia metà migliore, ciò che rimane è un pericoloso nemico.» Due proiettili si conficcarono nelle spalle del carceriere. “Thresh!” “Sto bene Kali. Sto bene.”

Il tempo sembrò rallentare. “Lucian...” la voce femminile rimbombò nella sua testa.
“SENNA! Dove sei?” Thresh portò le mani alla testa come per placare quelle voci, mentre tutto attorno a lui si fermava.
“Sono qui, mio amato.” Urla di agonia uscivano dalla bocca del carceriere.
“Thresh...” la voce di kalista era fievole. “Thresh...” sussurrava.
“Kalista no!” sapeva che i suoi pensieri non le arrivavano, “Ti prego.”


«Che ha il carceriere?» chiese il purificatore quasi divertito dalla sofferenza provata del nemico. Hecarim si avvicinò al corpo di lui.
La partita è stata annullata. Annunciò la voce.
«Amico che hai?» Thresh respirava in modo affannoso chiuso nella sua bolla temporale. «Kalista,» l'ombra si rivolse a lei «vedi se riesci a percepire qualcosa tramite legame.» Lei annuì.
“Thresh...”
 

“Thresh...” la voce di Kalista sembrava sussurrata mentre rimbombava mischiandosi ai discorsi di Senna e Lucian.
“Kalista...” riuscì a rispondere.
Le emozioni umane della coppia si intrufolarono nel legame tra i due spettri. Le due anime colpirono Kalista trascinandola nello stesso vortice di agonia con cui Thresh conviveva.
 

«Ma che sta succedendo a quei due?» chiese Lucian irritato. Hecarim si voltò verso di lui con sguardo di morte. «Fai meglio ad andartene, e velocemente.» gli intimò.
Kalista cadde sulle ginocchia e come il compagno si portò le mani alla testa tentando in modo disperato di coprirsi le orecchie.


Le voci dei due amanti si insinuavano nelle loro menti in eterni rimbombi di promesse di amore e fedeltà.
“Thresh.” Riuscì a balbettare lei. “Kali.” rispose lui con altrettanta fatica.
“Cosa sono questi?”
“Residui, del loro amore, del loro legame che mi tormentano.”
“Cos...”
“Sento tutte le loro emozioni: la paura, la felicità, il terrore, il dolore, la furia. L'amore... Li vedo, li percepisco e li attribuisco. Li vedo su ognuno di voi. Dopo tutto, ognuno di noi ha un passato umano. Ognuno di noi ha provato queste cose, in minima parte, come scaglie di una sfera di emozioni dominata dall'odio e dalla paura per noi.”
“Quindi...”
“Da allora, le anime che prelevo dai corpi morti sono un'ennesima sfumatura della sfera emotiva che ci è stata tolta una volta diventati spettri.”
Le voci dei due amanti si facevano sempre più basse creando una stanza vuota per i pensieri dei due enti.
“Da quanto la tua natura di spettro sta venendo a mancare?”
“Anni ormai.” ridacchiò. “Ho vissuto la vita con corpo da uomo e animo da spettro e mi ritrovo ora, dopo aver superato la morte, ad essere imprigionato nel corpo di uno spettro con l'anima da uomo.”
“C'è un modo per farti tornare al tuo antico potere?”
“credevo che sconfiggere Lucian mi bastasse, ucciderlo e farlo vagare nell'agonia. Ma così non è stato.”
“Non hai mai condiviso nulla di tutto ciò?”
“Tutti alle isole conoscono questa mia debolezza. Solitamente riesco a controllarla, riesco ancora ad essere il re delle Isole dell'ombra.”
“Hai mai provato ad accettare tutto ciò?”
“No, non posso, il mio spirito me lo impedisce. Vorrei solo tornare a infliggere agonia e provare divertimento nelle sofferenze altrui senza avere rimorso di anime che ho solo privato di corpo.”
“Quando dicevi che ci vedi come emozioni, cosa intendevi?”
Lui sospirò. “Kalista, provo per te le stesse cose che Lucian prova per Senna.”
Lei stette in silenzio, lasciando che solo il rumore pesante del suo respiro si espandesse nella stanza.
“Sto male quando non ci sei, e sono come dotato di una forza maggiore quando sei vicino a me. La ricerca ossessiva che ho per te, il volerti vedere il più possibile. La vicinanza che desidero per noi, vicinanza che desidero anche fisicamente.”
Il respiro di Lei si fece affannoso.
“Non volevo trascinarti dentro tutto questo.”
 

Una nebbia oscura avvolse i due corpi senza sensi.
«KALISTA!» l'urlo dell'ombra si perse nella nebbia.
Sentinelle oscure iniziarono a turbinare attorno alla nebbia creando un vortice.
In pochi istanti la nebbia sparì, e i corpi con lei.
 

“Thresh.” la voce di Lei ruppe il silenzio. “Come hai detto, siamo stati umani, e ora siamo spettri, capaci di essere dominati da poche emozioni. Come possono essere per me l'ira e la vendetta, Per Hecarim possono essere l'orgoglio e la furia. Tu il dolore e la paura.
Thresh, abbiamo dei dominatori, ma nulla ci impedisce di provare altre emozioni.
L'umico tuo problema, ora come ora, è che il tuo dominatore è l'amore.”
“Kali...”
“supereremo questa cosa Thresh, insieme.”

La nebbia si dissolse rilevando i due corpi sdraiati e privi di sensi. Thresh riprese sensi, mugolò qualche parola incomprensibile. Tentò di sollevarsi prima di accorgersi di avere Kalista abbracciata al lui poggiata al suo petto.

   
 
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