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Autore: Starishadow    28/12/2014    3 recensioni
Se siete curiosi di vedere come sarebbero i figli (e le figlie) dei nostri sette idols, e vi fa piacere seguirli lungo la loro strada, leggete pure questa storia!
Come se la caveranno gli Starish in versione papà, alle prese con un gruppo di adolescenti curiosi di esplorare il mondo a modo loro?
(Raccolta di OS, molte sono song-fic, spero che vi piaccia!)
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Nota dell’autrice… alias “Specchietto personaggi!”
Visto che ho deciso di allungare la storia (grazie per il sostegno alle mie fantastiche recensitrici!!! *.*), ho pensato che sarebbe meglio darvi un piccolo riepilogo, anche perché qualche personaggio non ho avuto modo di presentarlo nel primo capitolo perché parlavo solo dei primogeniti… e solo degli Starish, ma prima o poi potrei inserire anche i QN… con calma, non voglio affogarvi di OC ahaha xD
 
Personaggi, età e ruolo nella band
Shinomiya Satsuki 15 (basso) - Reiko 14 (batteria)
Ichinose Hayato 17 (voce)  Rui 16 (voce)
Aijima Harumi 14 (tastiera)
Jinguji Maiyumi 16 (voce/piano)
Ittoki Hikaru 15 (chitarra/ chitarra elettrica) - Aya 5
Kurusu Aoi e Nei 17 (violini/violini elettrici) -  Yuu  10 -  Kimi  5
Hijirikawa Kaito 17 (voce/sax)
Le età possono cambiare nelle varie parti della storia, ma almeno così potete rendervi conto delle differenze fra un personaggio e l’altro ^^

P.S. Riguardo al banner qui sotto, qualcuno può avvisarmi nel caso si accorga che supera i 500 pixel? Perchè ho controllato e dovrebbe essere di meno, ma non mi fido troppo delle mie capacità ç.ç quindi se qualcuno più esperto notasse che è troppo grande, mi avvisi e rimedierò/lo toglierò!! ^^  
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First concert
«Io sono ancora contrario a tutto questo»
«Sì, Toki, l’hai già detto almeno ottantatre volte, rilassati!» rise Otoya, dando una pacca sulla schiena all’amico.
«E se li chiamassero “raccomandati”? “Figli di papà”? Cose simili?» intervenne Natsuki, preoccupato, mentre afferrava Syo e lo stritolava «Satsu-chan regge bene le offese, ma Reiko-chan…»
«NATSUKI LASCIAMI!!!!» sbraitò Syo tentando di divincolarsi… possibile che tuttora Natsuki tentasse ancora di ucciderlo?
«Non lo faranno… appena li sentiranno cantare. Ah, Na-chan, stai uccidendo il chibi comunque»
Natsuki lasciò andare il biondo, che si alzò e andò verso i camerini, senza nemmeno stare a rispondere a Ren.
 
«Allora, pronti?» chiese Otoya sorridendo, mentre Hikaru si nascondeva fra le sue braccia.
«Prontissimi!» replicarono Hayato e Aoi, dandosi il cinque, Tokiya osservò il figlio… pregando che non avesse ereditato il suo iniziale panico da palcoscenico che gli aveva rovinato il primo concerto sotto falso nome.
«Pronta! Rui, ricordati di non rubarmi le parti» fece Maiyumi, spostandosi dietro la schiena la massa di capelli dorati acconciati in onde.
«Come se ci tenessi» replicò l’altra ragazza, raccogliendosi i lunghi capelli scuri, quasi violetti, in una treccia laterale «piuttosto tu, cerca di tenere il tempo, anticipi sempre troppo!»
L’altra ragazza stava per replicare quando Kaito fece il suo ingresso, i capelli blu piastrati che gli finivano davanti agli occhi e un broncio sulla faccia:
«Perché devo avere i capelli assurdi?» chiese, con una smorfia, Hayato gli scoppiò a ridere in faccia, mentre con un cenno del capo si spostava i suoi dal viso:
«Non stai male» ridacchiò.
Kaito sbuffò e si scompigliò i capelli con le mani.
«Beh… in scena fra un minuto… buona fortuna» sorrise Syo, dando un buffetto sulla guancia a Nei e ammiccando ad Aoi.
«Ok forse non sono poi così pronta» mormorò Reiko, giocherellando con le bacchette della batteria.
«Andrà tutto bene, ragazzi! Abbiamo provato per anni, le fan là fuori ci conoscono già grazie ai nostri video e poi… siamo insieme, no? Sarà come quando cantavamo nel salone di casa di Ma-chan, solo che stavolta non rischiamo di rompere nessun bicchiere di cristallo» disse Hayato, cercando di rassicurare in primis se stesso.
Aoi e Nei presero i loro violini elettrici e sorrisero:
«Alla peggio ci tireranno dei pomodori… e si sa, i fan se la prendono con i cantanti, quindi solo Maiyumi, Rui, Hayato e Kaito sono in pericolo. Hikaru, ti si sono scaldate le mani?» disse Aoi, guardando poi il più piccolo, che si soffiava sulle dita, agitato:
«Non proprio… ma se ho le mani fredde, suono male la chitarra» ammise, provando un paio di accordi sullo strumento, Satsuki si avvicinò:
«Anche io ce le ho gelate… ma stai tranquillo, ci penserà l’adrenalina una volta sul palco»
«trenta secondi e in scena!»
«ODDIO AIUTO NON SO PIÙ L’INGLESE!!» urlò Maiyumi prendendosi i capelli mentre camminava con Rui verso il loro ingresso.
Avevano deciso di debuttare cantando direttamente sia in giapponese che in inglese, dato che erano anni che lavoravano ad avere una pronuncia più simile a quella occidentale, e soprattutto con un genere decisamente diverso da quello dei loro padri… molto più aggressivo.
«Maiyumi, datti una calmata o canto tutte le tue parti» la minacciò svogliatamente Rui, girandosi il microfono fra le mani coperte da guanti che le lasciavano fuori le dita «e tu l’inglese lo sai, fine»
«Forse dovevamo iniziare con un genere meno aggressivo»
«Ormai è troppo tardi… entra in questa cavolo di botola»
«Sono claustrofobica!»
Rui spinse la “cugina” dentro e poco dopo erano entrambe in piedi sul palco, di fronte ad un pubblico che ruggiva e sventolava luci colorate. Rimasero entrambe sorprese, poi sorrisero e Maiyumi trovò abbastanza coraggio da urlare un saluto, a cui il pubblico rispose con un boato di gioia che i ragazzi non si sarebbero mai immaginati.
«Grazie per essere venuti qui stasera… e così numerosi, wow!» esclamò Kaito, dall’altro lato del palco, e una serie di ragazze parve isterica nello strillare il suo nome.
«Speriamo di non dovervi rimborsare i biglietti» scherzò Hayato, mentre scendeva le scale e raggiungeva Rui e Maiyumi, abbracciando entrambe, le fan ridevano e urlavano… la serata prometteva bene.
«Per chi di voi non ci conoscesse, siamo gli Starkids, finora ci trovavate solo su Youtube, ma ora…» mentre Hayato parlava, Hikaru e Satsuki si lanciarono uno sguardo, poi iniziarono a suonare, seguiti dai gemelli e Reiko, Rui scoppiò a ridere:
«Smetti di parlare, onii-chan» disse, prima di ringraziare ancora le fan. Hayato alzò gli occhi al cielo e sussurrò nel microfono:
«Are you ready?»
Il che mandò quasi tutte in delirio, ma quello fu l’ultimo riferimento agli Starish, perché poi la musica divenne forte, coinvolgente e disperata grazie ai violini, a cui si aggiunsero chitarra e batteria.
Kaito fu il primo a cominciare, con voce ai limiti fra il graffiante e l’urlato.
 
Death surrounds
My heartbeat's slowing down
I won't take this world's abuse
I won't give up, I refuse!


Hayato si unì a lui in voce simile, leggermente meno grave, ma più veloce, e le grida delle fan che chiamavano il suo nome quasi lo sovrastavano.

This is how it feels when you're bent and broken
This is how it feels when your dignity's stolen
When everything you love is leaving
You hold on to what you believe in


La musica rallentò, e appena Maiyumi sentì la tastiera di Harumi scandire il ritmo prese fiato e chiuse gli occhi, prima di cantare con voce forte e chiara.

The last thing I heard was you whispering goodbye


Rui attaccò subito dopo di lei, aumentando la disperazione del brano ed incendiando il pubblico che iniziò a cantare con tutti loro.
 
And then I heard you flat line!


Kaito e Hayato ripresero il controllo della canzone, mentre le due ragazze li seguivano e gli facevano da controcanto. Rui fu la prima a vincere la timidezza e ad avvicinarsi al bordo del palco, da cui tutti i fan più vicini si protesero tendendo le mani verso di lei, che le strinse tutte continuando a cantare e sorridendo estasiata; Hayato la raggiunse, mentre Maiyumi e Kaito facevano lo stesso con i lati.
Aoi e Nei si lanciarono uno sguardo luminoso mentre continuavano a suonare, e durante il  loro assolo riuscirono a sentire abbastanza distintamente una ragazza urlare “Sposami Aoi-sama”, che fece avvampare il biondino, nascosto dal fedora.
Quando la terza canzone e i conseguenti applausi finirono, Harumi e Nei continuarono a suonare una musica più tranquilla per fare da sottofondo alle presentazioni.
«Buona sera, minna!» esclamò Hayato, salutando con la mano che non teneva il microfono «Che dite… facciamo un breve giro di presentazioni?» chiese, divertito, e le fan urlarono “sì” praticamente all’unisono.
Il ragazzo allora indicò Satsuki «Partiamo da lui, allora!»
Un riflettore si puntò sul bassista che, dopo un breve attimo di confusione, prese il microfono che Hayato gli porgeva e sorrise:
«Io sono Satsuki e sono il bassista degli Starkids, felice di essere qui stasera!!»
Lanciò il microfono ad Hikaru, che per poco non lo fece cadere per l’ilarità generale, e dovette lottare un po’ per non balbettare:
«I-Io sono Hikaru… ehm… il c-chitarrista e ogni tanto seconda voce del gruppo» passò il microfono ad Aoi, che probabilmente non aspettava altro:
«Buonasera a tutti!» urlò, in un  modo esuberante che per alcune era familiare «Io sono Aoi, violinista e ideatore dei costumi degli Starkids… dai, non sono stupendi?»
Mentre il pubblico rideva, Nei prese il microfono dalle mani del fratello e glielo diede in testa, fra le risate del pubblico:
«E io sono il suo gemello, Nei, che preferirebbe essere figlio unico. Anche io violinista e ogni tanto do una mano ad Hikaru con la chitarra, e anche io sono felice di essere qui con voi stasera!»
«Ne  ̴ otouto-chan, mi hai fatto male» protestò Aoi, strofinandosi la testa, mentre Reiko si impossessava del microfono.
«Oh sopravvivrai» sbuffò Nei, sistemando la presa del violino.
«Buonasera a tutti!» iniziò Reiko, e con sua enorme sorpresa moltissimi urlarono il suo nome come se fosse la più popolare del gruppo «Io sono Reiko e suono la batteria negli Starkids, ma all’occorrenza sono anche io seconda voce femminile… spero che vi stiate divertendo!» tirò il microfono ad Harumi, che avvampò:
«Io sono Harumi… p-pianista e c-compositrice degli Starkids… c-che le muse siano con tutti noi stasera!» riconsegnò il microfono ad Hayato e si nascose dietro la sua tastiera, mentre le fan continuavano a ruggire entusiaste.
Quando Hayato si presentò, lo stadio fu messo duramente alla prova, ma quando fu il turno di Kaito…
«Hey, ma quante principesse stasera» iniziò, con il suo miglior tono ammaliante, che fece sciogliere anche Rui e Maiyumi, che pure conoscevano bene i suoi trucchi «è un piacere cantare per tutte voi» alcune in prima fila rischiavano di svenire, e Maiyumi lo notò, alzò gli occhi al cielo e si avvicinò allo “pseudo playboy”, prima di tirarlo via da un orecchio e prendergli il microfono:
«Basta così, tesoro, o divento gelosa» ridacchiò, ammiccando «e per chi non lo sapesse, io sono Maiyumi, prima voce femminile degli Starkids, e lui è Kaito, prima voce maschile… spero che la serata sia di vostro gradimento!»
Per qualche motivo, i fan adoravano quando si creava una certa tensione - sessuale ma non solo - fra loro due, e infatti subito altre grida isteriche si alzarono dal pubblico quando lei mise un braccio attorno alle spalle di lui.
«Ma per favore» sbuffò Kaito, liberandosi e sorridendole «sai che rimani sempre la mia regina preferita, no?» le fece l’occhiolino e poi tornò al pubblico, estasiato da quello scambio fra di loro «Allora… volete che continuiamo a cantare per voi, dolcezze? Possiamo andare avanti per tutta la notte»
Hayato, che intanto stava bevendo, tossì mentre l’acqua gli andava di traverso… insomma, proprio tutta tutta la notte, non era sicuro che la sua gola avrebbe retto.
Rui se ne accorse e rise:
«Temo che Hayato non ce la farà»
«Ma pensa per te!»
«Prima che continuiamo così per tutta la notte, io sono Rui, e non potrei chiedere altro che cantare per voi tutto il tempo che volete, ma mio fratello Hayato è troppo vecchio per riuscirci, quindi probabilmente a fine concerto vi saluterà con il linguaggio dei segni!!!»
Mentre il pubblico rideva e applaudiva, Hayato iniziò a torturare di solletico la sorella, che fu salvata dall’inizio della nuova canzone.
A fine concerto erano tutti sudati, sorridenti, affannati e - nel caso di Hayato e Kaito - rauchi. Avevano fatto due bis e, su grandissima richiesta del pubblico, avevano accettato di fare una cover di Maji love 1000% dove avevano cantato tutti e dieci, e quando tornarono dietro le quinte erano a pezzi.
Riuscirono a malapena a ringraziare tutti per i complimenti e per il lavoro che avevano fatto dietro le quinte, lasciarsi coccolare un po’ dai loro genitori (persino Aoi e Satsuki erano troppo stanchi per ribellarsi) e salire nella limousine, prima di crollare uno dopo l’altro.
Gli Starish li osservarono con dei sorrisini orgogliosi.
«Wow, non pensavo che avessero tutto questo dentro di loro» ammise Cecil, accarezzando i capelli ad Harumi.
«Già… io credevo che Rui si sarebbe vergognata, e invece ha interagito con il pubblico come se lo facesse da sempre» mormorò Tokiya «e Hayato era peggio di un clown»
Ren ridacchiò:
«Buon sangue non mente… Ohayapuuu»
Tokiya fulminò il collega con un’occhiataccia, prima di tornare a guardare i suoi due cuccioli che gli si erano addormentati una con la testa sulle sue gambe e l’altro sulla sua spalla.
«E io speravo che Kaito non diventasse un playboy incallito» aggiunse Masato, guardando Ren che ridacchiò:
«Beh, scusa… un flirt nel gruppo ci vuole! E un giorno mi ringrazierai!!»
I sette adulti continuarono a parlare piano mentre i dieci ragazzi dormivano profondamente, ognuno nel suo mondo dei sogni che, per quella notte, era colmo di note musicali e colori.
 
Il giorno dopo, su quasi tutti i giornali, apparvero articoli sul loro concerto, che i dieci divorarono avidamente e increduli.
«Leggete qua!!» esclamò Harumi, spalancando gli occhi indicando un articolo nella sua rivista preferita:
Il concerto degli Starkids di ieri sera è stato un successone, il sold out di biglietti aveva già promesso bene, ma questi dieci ragazzi e ragazze hanno veramente incantato il pubblico come non succedeva dai tempi d’oro dei loro genitori.
E nonostante i loro illustri cognomi, nessuno di loro vi ha fatto riferimento durante il concerto - a parte l’obbligatorio “Are you ready?” iniziale, e il loro genere non ha nulla a che fare con quello dei genitori, questa è stata una delle cose più apprezzate.
L’umorismo dei ragazzi e la loro ottima musica hanno fatto il resto.
Un nuovo astro si è affacciato nel mondo dello spettacolo, e noi non possiamo che augurargli buona fortuna!
 
 *****************************
Nota dell'autrice: heilaaa! Come sono andati i festeggiamenti? Avete mangiato tanto, ricevuto regali, cantato canzoni natalizie e guardato tanti film?? ^^
Spero vi siate divertiti e.... ecco il nuovo capitolo ahahah non mi soddisfa al 1000% (;D), quindi potrei modificarlo se mi vengono idee migliori... intanto, fatemi sapere cosa ne pensate, e se avete idee, dite pure!
Buona serata a tutti!!!
Baci,
Starishadow

P.S. il gruppo "prestavoce" degli Starkids sono gli Skillet, e la canzone che ho usato è not gonna die tonight. Forse è un po' azzardata come scelta, ma... mi piacciono troppo!! Ahahah se conoscete altri gruppi dove cantano sia ragazzi che ragazze, fatemelo sapere!! :*

 
   
 
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