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Autore: coldcoffee89    29/12/2014    3 recensioni
Penelope. Per gli amici Penny. Frivola, curiosa, rumorosa e con una sana predisposizione a combinare guai. Nutre una passione sconfinata per il caffé, i colori a tempera e le feste e ha un'immensa sfiducia nell'amore.
Daphne. Anticonvenzionale e solitaria. E' un po' allergica ai rapporti umani troppo stretti e ai gatti. E' un cubetto di ghiaccio che si scioglie quando danza. Va matta per i rompicapo e per gli horror. Colleziona guide turistiche perché le piace viaggiare, anche solo con l'immaginazione.
Entrambe si imbattono nella più grande boyband del momento: i One Direction. La vita delle cinque popstar, però, non è perfetta come sembra e ben presto le ragazze scopriranno che dietro la loro solida e scintillante facciata si nasconde qualcosa.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5 – Secrets, part one

 


 

Colui al quale confidate il vostro segreto
diventa padrone della vostra libertà

 François De La Rochefoucauld

 






 

Una grande macchina nera e dai vetri oscurati girò l'angolo prendendo in pieno un'enorme pozzanghera che colpì una povera passante in giro con il suo labrador. La donna imprecò contro l'auto senza sapere che all'interno si nascondevano cinque superstar internazionali, o maglio cinque casinisti senza precedenti.
Liam, seduto sul sedile posteriore stava sistemando il colletto del suo giubbotto di pelle nera, fissando distrattamente le luci della città che lo accompagnavano durante quel breve tragitto che li avrebbe portati alla festa esclusiva della BBC radio. Di fronte a lui Louis sembrava particolarmente interessato allo schermo del suo telefono e continuava a sorridere come un adorabile quindicenne e Harry Styles, seduto accanto a quest'ultimo sembrava decisamente sovrappensiero.
- Ehi, Styles, che ti prende? - gli chiese dandogli un colpetto sullo stinco col proprio piede.
- Niente - rispose il ragazzo continuando a girare i pollici senza sosta e a battere nervosamente il piede destro sul tappetino dell'auto.
Louis, attirato da quel discorso, si voltò a guardare il suo migliore amico, lasciando da parte il suo telefono giusto per un momento, sotto lo sguardo incuriosito di Zayn.
Harry sbuffò sonoramente. Non poteva tenersi niente per sé perché i suoi amici riuscivano con uno sguardo a capire se qualcosa non andava. Si sistemò sul sedile voltandosi verso Louis e annuì con un cenno della testa.
- Mi sa che mi piace - mormorò, infine, con un filo di voce e gli occhi bassi, dirlo ad alta volte voleva dire renderlo reale.
E lui non voleva che fosse reale e c'erano una quantità infinita di motivi per questo. Per prima cosa lei non sembrava minimamente interessata a lui ma ancora peggiore era il fatto che lui non potesse farsi piacere nessuna ragazza.
- Oh ma che tenero! - esclamò Zayn con un mezzo sorriso, beccandosi un'occhiataccia poco divertita di Harry.
Prenderlo in giro era sempre stato fin troppo divertente, vedere come le sue espressioni cambiavano in un attimo a seconda delle battute degli altri era davvero esilarante. E ben presto anche Niall si intromise nella discussione - Harry è innamorato! - esclamò con una grossa risata.
E l'espressione di Harry si fece ancora più cupa di prima.
Il fatto che Harry non avesse reagito fece capire loro che la strategia delle battute in quel caso non avrebbe funzionato, così Liam gli poggiò una mano sulla spalla dandogli qualche colpetto - Andiamo Harry, non è detto che quest'anno si debba ripetere la sceneggiata. A quest'ora avrebbero già dovuto informarci -
- Ha ragione Liam - continuò Niall - Magari per la promozione hanno in mente altro -
Louis allungò una mano sul ginocchio del riccio e gli sorrise - Io dico che ci devi provare, Harold. Quella donzella non potrà resisterti e poi non hai nulla da perdere adesso -
Harry rimuginò sulla cosa per qualche istante. Era vero, per ora non aveva nulla di cui preoccuparsi ma se fosse successo ancora? Cosa avrebbe fatto a quel punto?
- Non lo so, forse sarebbe sleale. E poi lei non mi vuole, è chiaro -
- Impossibile! - Zayn Malik scosse la testa - Prima o poi tutti, uomini, donne e animali, cadono ai tuoi piedi, tutti adorano Harry Styles! - lo rassicurò con un sorriso e una pacca sulla coscia.
- Disse l'uomo dal fascino irresistibile - commentò Louis.
Zayn rispose a Louis con una smorfia e poi tornò a concentrare la sua attenzione sul più giovane della band - Harry, fai quello che ti senti, segui il tuo istinto.. Non permettere a questa...situazione di influenzare le tue scelte. Se quella ragazza ti piace così tanto allora devi buttarti -
Harry sorrise appena alle parole del suo amico, felice di essere circondato da persone come Louis, Zayn, Niall e Liam, persone disposte a fare qualsiasi cosa per lui.
- Almeno è brava a baciare? - ora che la tensione si era smorzata Niall si lasciò andare alla sua curiosità e gli altri si mostrarono interessati almeno quanto lui.
Ma Harry tornò improvvisamente a girarsi i pollici ed iniziò a mormorare senza dire niente di sensato. Alla fine, per quanto si sentisse a disagio, confessò di non essere riuscito ancora a baciarla.
- Harry Styles! - tuonò Louis dal suo sedile - Non puoi innamorarti di una ragazza che non hai mai baciato -.
- Non si può - dissero gli altri in coro e il riccio roteò gli occhi e sbuffò per l'ennesima volta quella sera.
- Ve l'ho detto che non mi vuole - disse sconsolato - Le ho provate tutte. L'unica cosa che ho ottenuto è stato un leggero rossore sulle guance quando mi sono presentato in camera sua tutto bagnato e con solo un asciugamano a coprirmi le grazie -
Dopo un momento di silenzio lo spazio ristretto dell'auto nera si riempì delle risate dei cinque ragazzi - Coprirmi le grazie, Harold? - ribatté Louis - Sembri uscito da un romanzo della Austen -
Ma l'attenzione di Louis venne attirata immediatamente dopo sul suo cellulare che aveva annunciato con un piccolo bip l'arrivo di un sms. Non riuscì a trattenere un sorriso quando lesse il nome del mittente sullo schermo ma prima che potesse aprire il contenuto di quel messaggio, il cellulare gli venne strappato di mano e subito dopo la voce bassa e roca di Harry iniziò a leggere - Mi dispiace, stasera ho un impegno. Non posso giocare al dottore con te, questa sera -
- E ridammelo! - protestò Louis cercando di riprendersi il telefonino che invece Harry lanciò a Niall - Ragazzi, smettetela! -
- Uh, ti stai portando a letto la ragazza del matrimonio? - lo interrogò subito Liam mentre Niall digitava una risposta sul telefono di Louis.
- Sì, Liam! Niall, ridammi il telefono, cosa stai scrivendo? -
E mentre Louis protestava, bloccato dalle forti braccia di Harry, Niall lesse il messaggio appena scritto con tono solenne - Proprio un vero peccato, dolcezza! Il piccolo Louis è davvero tanto impaziente di giocare con te -
- Piccolo Louisss??? - esclamò il diretto interessato mentre gli altri se la ridevano senza sosta - Piccolo? Io non scriverei mai una cosa del genere, non ti azzardare a premere invio, Horan, o te ne pentirai -
- Premi invio, Horan - lo incitò Harry.
- Horan, ho davvero tante foto di te molto compromettenti, mi basta solo un click per farle vedere al mondo intero -
- Inviato! - disse il biondino lanciandogli il telefono in grembo.
Louis finalmente libero dalle braccia di Harry controllò freneticamente il suo cellulare e poi alzò lo sguardo su Niall puntandogli un dito contro - Mai sfidare Louis Tomlison! -
- Swag Mastah from Doncastah! - intonò Liam atteggiandosi a rapper con scarsissimi risultati.
La macchina si arrestò di colpo e capirono di essere arrivati grazie alle insistenti urla attutite dai finestrini dall'auto.
- Siete pronti? - chiese Zayn, abbottonandosi la giacca.
- Sì -.
Si sorrisero a vicenda e poi la portiera si aprì e vennero abbagliati dal flash di mille macchine fotografiche prima ancora di scendere e inondati dalle urla di quelle fan scalmanate che sicuramente avevano passato anche la notte lì pur di avere un posto in prima fila, pur di vederli passare almeno per venti secondi.
Poi Louis si voltò alla sua destra e da un'altra auto, uguale alla loro, vide scendere Lou Teasdale e poi Eleanor. Il sorriso di prima sparì di colpo e sui suoi occhi azzurri calò una strana malinconia - Anche la mia splendida fidanzata è qui - affermò ironico a bassa voce, rivolgendosi a Harry che sorrideva salutando la folla.
Delicatamente il riccio, senza smettere di sorridere in direzione delle fans, gli strinse il braccio dicendogli silenziosamente di mettere su il suo sorriso migliore e di mostrare le sue più premurose attenzioni ad Eleanor Calder. Lui sarebbe stato lì a sostenerlo, tutti e cinque si sarebbero sempre sostenuti a vicenda.


Dentro un vestito di uno stilista emergente di cui non sapeva neanche pronunciare il nome, Penelope sedeva sui sedili posteriori di un’auto nera mentre il suo autista la conduceva alla festa dell’anniversario della BBC radio.
Nick Grimshaw le aveva parlato di quell’evento senza sosta per tutta la settimana e sembrava non stare più nella pelle, era così emozionato all’idea di voler presentare la sua nuova co-presentatrice alle celebrità che sarebbero state presenti alla festa che Penny non era riuscita a non farsi contagiare da quell’euforia senza sapere più o meno cosa aspettarsi. Era emozionata e ne dava prova il modo in cui stritolava la clutch che Nick Grimshaw le aveva procurato insieme al vestito, alle scarpe, all’hair stylist e alla truccatrice che avevano fatto di lei una “Figa pazzesca!”, così era stata definita da Eve quando le aveva inviato una foto del risultato finale.
Il suo cellulare squillò in quell’istante, e prima di visualizzare il messaggio di risposta di Louis, si accorse che erano quasi arrivati. Rise tra sé per quello stupido messaggio e ripose il telefono nella sua borsa super costosa e fighissima. Era quasi certa che anche Louis sarebbe stato a quella festa ma non ne era del tutto certa, in fondo loro due di quelle cose non parlavano nemmeno, non parlavano quasi mai a dire il vero, non delle cose personali almeno, e andava più che bene così. Si limitavano solo a vedersi per passare del tempo insieme, espressione che Louis metteva sempre tra virgolette quando le scriveva un sms per chiederle di vedersi. E andava così da una settimana ormai, da quando lui le aveva inviato un pacchetto a casa contenente il suo perizoma e un bigliettino con su scritto “Ora che il perizoma ti è stato restituito che intendi fare? L.”. E poi si era presentato a casa sua con un’incredibile faccia da schiaffi e mordicchiandosi le labbra per trattenere a stento una risata.
- Signorina Sheehan, siamo arrivati! - le annunciò improvvisamente il suo autista, fermando quindi la macchina. Subito dopo la portiera venne aperta e lei si ritrovò a fissare innumerevoli flash inondare il breve red carpet che si arrestava all’ingresso del sontuoso locale dove si sarebbe tenuta la festa.
Percorse il tappeto rosso a passo svelto guardando fisso di fronte a sé, leggermente in imbarazzo e con le guance un po’ arrossate. Mostrò il suo invito e si infilò subito in ascensore, perché aveva un gran bisogno di restare un po’ da sola e calmarsi. Era sicura che l’agitazione la stesse mangiando viva. E poi una mano bloccò le porte dell’ascensore e una ragazza dalle gambe da modella e un sorriso da ragazzina entrò insieme a lei - Grazie al cielo! - esclamò premendo il pulsante dell’ultimo piano - È davvero stressante essere la ragazza di una celebrità! Non capisco perché i fotografi debbano accanirsi anche con me - si lamentò sistemandosi il vestitino cortissimo che metteva in mostra lunghe gambe scheletriche.
- Già, non riesco proprio a immaginare la sensazione! - rispose Penny con un sorriso - Chi è il tuo fidanzato, se posso chiederlo -
- Louis Tomlinson -.
E Penny spalancò gli occhi, sentendosi davvero a disagio per la prima volta nella sua vita - Ah! - borbottò poi abbassando lo sguardo sulle sue scarpe e maledicendosi in dieci lingue diverse, mentre il suo cellulare aveva iniziato a squillare. Quando vide il nome di Louis sul display scosse la testa, chiedendosi cosa avesse fatto di male per trovarsi in quella situazione.
- Non rispondi? - le chiese la ragazza.
- Oh, sì.. -.
Penelope portò il telefono all’orecchio mentre con la coda dell’occhio osservava la fidanzata di Louis.
- Pronto? -
- Devi assolutamente scusarmi per quel messaggio, non sono stato io a scriverlo, sappilo! Non scriverei mai una cosa del genere, anche perché non parlerei del mio… pene in quel modo, e tu lo sai bene, no? - e Penny poté sentire la risata nella voce di Louis.
- Non preoccuparti - mormorò chiedendosi perché l’ascensore ci mettesse così tanto a raggiungere il piano giusto - Ci sentiamo domani, ok? -
- Cosa indossi stasera? - le chiese lui, affilando la voce. Penny poteva anche immaginarlo mentre serrava le labbra per trattenersi dal ridere, gli occhi incredibilmente furbi.
- Non è il luogo né il momento adatto - affermò lei, sorridendo tra sé, dimenticando per un attimo la presenza della spilungona al suo fianco.
- Dai, davvero - insisté Louis questa volta in un sussurro - Se non posso vederti, fammi almeno fantasticare un po’. Che mutandine porti? -
- Smettila! -
- Sei in un luogo pubblico e non puoi parlare, vero? -
- Davvero perspicace -
- Bene! Però sappi che ho tanta voglia di vederti e toglierti tutto quello che hai addosso e poi portarti a letto e fare tanti giochini erotici per farti impazzire! -
- Non…. smettila! - mormorò Penny lanciando un sorrisino alla ragazza che si era voltata a guardarla un attimo.
- Perché? Tu non vuoi? -
- Ci sentiamo domani! -.
Poi le porte dell’ascensore si aprirono e, con grande sorpresa di Penelope, c’era proprio Louis col telefono in mano che sorrideva divertito - Va bene - disse.
Non appena le vide, la sua espressione si incupì all’istante e chiuse la chiamata, visibilmente scioccato nel trovare la sua ragazza insieme alla sua amante proprio nello stesso posto.
Penny lo vide ricomporsi immediatamente, mettere su una facciata impassibile e un sorriso che di vero non aveva nulla, ed esclamò - Eleanor! - evitando insistentemente il suo sguardo. Lo vide prenderle la mano e poi insieme andarono via, lasciando Penelope sola. La serata non era neanche iniziata eppure lei si sentiva già incredibilmente stanca.


Daphne uscì dall'auto di Ellen e si tirò giù la gonna del tubino blu notte da 535 sterline. Il risultato, però, fu quello di mettere ancora più in evidenza il suo seno compresso che ad occhio nudo aveva acquistato una taglia e mezza in più.
- La vuoi smettere di torturare quel vestito? Stai benissimo – disse Ellen bloccandola per il braccio. Le sistemò il cappotto bianco interamente di pelliccia, finta grazie al cielo – Ora sorridi e fai il tuo lavoro, loro potrebbero essere già arrivati -
La ragazza non ebbe neanche il tempo di obbiettare che fu trascinata verso il red carpet. Dondolò sui tacchi che fortunatamente, essendo una ballerina, riusciva a portare con grazia e filò all'interno dell'edificio mentre i fotografi erano impegnati a scattare foto al cast del Radio 1 Breakfast Show.
Ellen mostrò i loro inviti e poi insieme presero un ascensore che in qualche minuto le portò alla festa. Era stranamente nervosa e non sapeva se dipendesse dalla porta che stava per varcare o dal fatto che aveva l'arduo compito di ficcanasare sulla vita privata di Harry Styles e dei suoi amici fingendosi interessata a qualcuno di loro o mostrandosi come una di quelle ragazze tutte tette e niente cervello alle quali puoi rivelare anche il codice del tuo conto in banca senza rischi.
Quando le porte si aprirono qualcuno si occupò del suo cappotto lasciandola con indosso solo il preziosissimo vestito di Ellen. Tutto ciò che indossava, dalle scarpe allo scintillante ferma capelli che tratteneva tutta sul lato destro la chioma di morbidi boccoli castani, valeva molto di più di quello che aveva mai avuto sul suo conto in banca. La sua amica era una che non badava a spese quando si trattava di vestiti o di una seduta dall'estetista e non lo aveva fatto neanche quella sera quando l'aveva portata dal suo hair stylist e make-up artist di fiducia spendendo una cifra che l'aveva fatta sbiancare nonostante il blush a colorarle le guance. Ovviamente Daphne non poteva dire di non essere contenta di poter sfoggiare un magnifico abito del colore del cielo di notte, e non poteva neanche essere dispiaciuta per lo smookey eyes che in quel momento accentuava il verdone dei suoi occhi, era pur sempre una donna. Semplicemente non era abituata ad apparire come una star, il suo guardaroba era interamente firmato H&M e la sua borsetta dei trucchi era quasi più vuota del suo portafogli il venerdì sera.
Uno spintone di Ellen la fece tornare alla realtà ma si imbambolò di nuovo quando mise piede nell'attico riservato alla festa. Una sala elegantissima con degli enormi lampadari di cristallo che pendevano dal soffitto drappeggiato da stoffe color crema, una zona buffet, un bar con dei carinissimi camerieri dalla camicia nera, ed un angolo per la musica live dove una ragazza con indosso un lungo vestito dorato e la pelle scura cantava sulle note di un pianoforte e di un sax. Nonostante fosse pieno di volti noti, che spesso comparivano sulle pagine del giornale per cui lavorava, l'atmosfera le parve rilassata e le sue spalle ne risentirono subito lasciando andare via un po' della tensione pre-serata.
La voce della cantante aveva catturato un po' tutti, a parte Ellen che stava già studiando le sue prede stilando un accurato piano della serata.
- Mi stai ascoltando Daphne? -
- Certo - mormorò la ragazza che in realtà non aveva sentito una sola parola.
Quando Ellen riprese a parlare Daphne si perse nuovamente fra i suoi pensieri e solo per caso, qualche metro più in là, notò James Corden che ricordava fosse amico di Harry. Lui, invece, non lo aveva ancora individuato e quando Ellen la spedì a prendere un paio di cocktails mentre cercava di tampinare Nick Grimshaw accettò di buon grado per fare un giro della sala. Non aveva detto ad Harry che sarebbe stata lì soprattutto dopo che aveva scherzosamente tentato di baciarla qualche giorno prima. Quello che una piccola parte di sé si domandava era che cosa sarebbe successo se quell'azione non fosse stata proprio in tono scherzoso. Ma non ebbe neanche il tempo di pensarci su perché quando si voltò con in mano due calici di qualcosa di dolce e frizzante si scontrò con colui che stava popolando i suoi pensieri.
- Daphne..? - mormorò appena lui con l'espressione di chi aveva appena visto qualcuno che mai e poi mai si sarebbe aspettato di vedere.
Entrambi si osservarono in silenzio per qualche istante che parve loro infinito. Harry stava osservando per la prima volta il modo in cui il tessuto attillato del vestito le fasciava le curve sinuose che, sotto le tute e i maglioncini che la ragazza metteva in casa, non aveva potuto notare a pieno; Daphne, invece, stava facendo scorrere i suoi occhi su quel bellissimo giovane uomo che aveva davanti, con indosso una camicia nera semitrasparente e sbottonata tanto da far intravedere la forma dei suoi pettorali, dei pantaloni neri che davano l'impressione di allungare ulteriormente le sue gambe e un grazioso cappello nero a tesa larga con un'adorabile piuma che spuntava sul lato sinistro.
Prima di poter articolare qualsiasi discorso, frase o anche solo parola, Daphne si scolò il calice che aveva in mano e un nano secondo dopo Harry afferrò quello che la ragazza teneva nell'altra mano e lo buttò giù tutto d'un sorso.
- Cosa ci fai qui? -
- I One Direction sono stati invitati alla festa. E tu? -
- Sono qui con la mia collega Ellen che deve fare un articolo per l'evento -
Calò ancora il silenzio per qualche istante mentre Daphne si guardava attorno imbarazzata ed Harry continuava ad osservarla incredulo. Sapeva che fosse bella ma in quel modo lo era troppo, soprattutto dopo aver ammesso che quella ragazza non era solo una scommessa fatta tra un'intervista e l'altra con i suoi amici.
- Sei bellissima – disse facendo tornare su di sé i suoi occhi messi ancora più in evidenza dal make up. Harry poté giurare di vederla arrossire sotto il blush che aveva applicato sulle guance.
E in effetti Daphne si sentì ribollire le gote senza sapere perché. Era Harry quello di fronte a lei, il fratello della sua coinquilina. Il ragazzo che la faceva incazzare la maggior parte delle volte in cui apriva bocca. Ma era anche il ragazzo che le aveva fatto trovare in camera una quantità industriale di cioccolata milka agli oreo per farsi perdonare, lo stesso ragazzo che le aveva messo una coperta addosso quando si era addormentata sul divano guardando insieme a lui “Love Actually”.
- Anche tu – rispose rendendosi conto solo un attimo dopo di quello che aveva detto – Cioè, stai benissimo. La tua stilista si è davvero superata -
Harry sorrise facendo spuntare le solite fossette ai lati della bocca perché aveva capito di averla impressionata tanto da far vacillare la sua impeccabile razionalità.
A quel punto il ragazzo stava per dire qualcosa per sciogliere il muro di ghiaccio che si era stranamente creato tra loro, e aprì anche la bocca per farlo solo che qualcuno parlò prima di lui, facendolo irrigidire all'istante.
- Harry! Ma chi è questa bellissima creatura? Non ce la presenti? -
Niall si posizionò davanti a Daphne e a seguire altri due la circondarono. Ora si trovava in presenza dell'intera band che si era stretta a semicerchio attorno a lei, lanciò un'occhiata ad Ellen che la guardò come una madre guarda una figlia al suo primo saggio di danza, con orgoglio.
Nel frattempo Harry si voltò verso i suoi amici e la presentò calcando il suo nome un po' troppo per i suoi gusti.
- Daphne? - mormorò Liam Payne dando una gomitata al riccio – Sei la nuova coinquilina di Gemma -
Daphne annuì e strinse la mano a tutti, ma quando arrivò al ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurro mare si soffermò più a lungo trattenuta dalla sua stretta. - Harry non ti aveva mica descritta così – Louis Tomlinson (conosceva i loro nomi a memoria ovviamente) la squadrò da capo a piedi con un mezzo sorriso e poi rivolse il suo sguardo ad Harry che invece era diventato stranamente taciturno mentre osservava i suoi stivaletti neri come a volersi isolare da quella strana conversazione.
- E come mi aveva descritta? - azzardò allora Daphne presa dalla curiosità. Era evidente che Harry avesse parlato di lei ai suoi amici. Ma perché?
- Non ci aveva detto nulla di terribile, tranquilla – Zayn Malik spuntò con un sorriso mozzafiato alle spalle di Harry e la ragazza deglutì. Tranquilla un corno!, pensò osservando il ragazzo in smoking con i capelli neri tirati indietro ed un unico ciuffo ribelle a solcargli la fronte.
L'unica cosa che riuscì a fare fu sorridere come un'ebete mentre Niall se la rideva mormorando ad Harry che Zayn gli aveva appena fregato la ragazza. Poi cominciarono a riempirla di domande: cosa fai nella vita?, hai un ragazzo?, che genere di musica ascolti?. - Cos'è un interrogatorio?- chiese a quel punto con un sorriso ma lanciando un'occhiata confusa ad Harry che non aveva più aperto bocca. Lui scrollò semplicemente le spalle e prima che potessero chiederle che taglia di reggiseno portasse vennero chiamati per una foto di gruppo.
La salutarono calorosamente e si allontanarono lasciandola nuovamente sola con Harry che sembrò sospirare di sollievo.
- Scusa, sono un po' invadenti a volte.. - mormorò dando un'occhiata alle sue spalle. Daphne sorrise e scosse la testa, li aveva trovati strani ma erano stati simpatici, e se loro erano abituati a fare tutte quelle domande ad una perfetta sconosciuta perché non avrebbe potuto farne lei a loro?
- Senti io devo andare.. tu non vai via vero? -
La ragazza lanciò un'occhiata ad Ellen che stava chiacchierando con Rita Ora e poi tornò a fissare gli occhi verdi di Harry – A quanto pare no, la mia amica è nel pieno di un'intervista -
Allora Harry si avvicinò e le scostò i capelli dal viso – Ci vediamo dopo – le mormorò all'orecchio solleticandole la pelle con il suo respiro; poi posò delicatamente le labbra sulla sua guancia.
Si allontanò lasciandola lì da sola, immobile e confusa. Le guance in fiamme. E un drink giallognolo finì subito giù, lungo la sua gola.


Penny aveva passato i primi 45 minuti stretta al braccio di Nick Grimshaw che l’aveva praticamente presentata a tutti, da Alexa Chung a James Corden, da Florence Welch a Rita Ora, e di certo non erano neanche mancate le foto che subito Nick aveva messo su Instagram con mille hashtag diversi.
E si stava divertendo un sacco, aveva fatto battute sconce insieme a Ed Sheeran dopo che Nick gli aveva raccontato di quella chiamata e del famoso perizoma e poi si era fatta scattare una foto insieme al cantante che mandò a Eve con su scritto “Ed Sheeran, bitchessss”. Eve ovviamente l’aveva chiamata immediatamente e Penny era riuscita a farla parlare insieme al cantante.
Solo dopo aver riposto il telefono nella borsa, aveva notato lo sguardo fermo e inespressivo di Louis su di lei. Penny lo aveva evitato per tutto quel tempo e aveva evitato ancora di più la sua fidanzata di cui era a conoscenza ma di cui aveva ignorato l’esistenza fino a quel momento.
Dopo quella festa probabilmente lo avrebbe chiamato e avrebbe posto fine a qualsiasi cosa avessero iniziato.. e non avrebbe più visto Louis Tomlinson, o almeno non in quel modo.
Leggermente a disagio per quell’insistente occhiata, Penny si congedò dalle attenzioni di Nick e si avviò velocemente verso il bar perché aveva davvero bisogno di un mojito e magari anche di uno shot di tequila, e forse anche di togliersi quei tacchi insopportabili. - Un mojito, per favore - si appoggiò al bancone del bar con entrambe le mani e attirò l’attenzione del cameriere, che subito si mise a preparare il suo cocktail.
Un’accattivante canzone dallo stampo jazz riempiva l’aria in quella sala piena di gente, le risate accompagnavano la melodia insieme al continuo e insistente brusio e il profumo di Louis Tomlinson lo sentì prima che lui potesse parlare - Che ci fai qui? Non potevi fare a meno di me? - le domandò a bassa voce e con tono scherzoso, chiamando il cameriere con un cenno della mano.
Penny si voltò verso il ragazzo solo per rendersi conto che lui neanche la stava guardando e che invece aveva deciso di puntare il suo sguardo sulla parete piena di bottiglie di alcolici. Aveva le mani in tasca e la linea delle spalle era rigida e tesa, nonostante avesse stampato uno strano sorriso sulle labbra. E Penny pensò che fosse incredibilmente bello vestito tutto di nero, con i capelli portati all’indietro e una barbetta incolta che gli ricopriva il viso.
- Smettila - replicò la ragazza sistemandosi i boccoli ramati su una spalla - Non è proprio il caso -.
Il cameriere si avvicinò loro porgendo a Penny il suo mojito e fu Nick ad arrivare in quel momento, prima che la ragazza potesse allontanarsi dal bar e da Louis.
- Ciao Louis! Vedo che hai conosciuto la mia nuova partner per la trasmissione! - esordì Grimmy, cingendole la vita con un braccio e sorridendo.
- Ah non sapevo lavorasse con te! - spiegò Louis, mascherando lo stupore per quella rivelazione.
- Non ancora, inizieremo insieme la prossima settimana! Penny ha lavorato per una radio minore per parecchi anni e l’ho notata un giorno mentre ero in macchina! È una bomba! - spiegò, sottolineando l’ultima parola che coincise con un mezzo sorriso di Louis che di innocente non aveva proprio nulla. Ma Nick venne richiamato in quell’istante da qualcuno e si scusò, lasciandoli nuovamente soli. - Smettila di fissarmi -
- Non ti sto fissando -
- La tua fidanzata è qui -
- Non ti preoccupare di lei - ribatté Louis, con tono brusco.
- Mi preoccupo, invece - replicò Penelope, fissando i suoi occhi in quelli di Louis, stranamente tristi e inespressivi, malinconici come la sera che si erano conosciuti.
- Ragazzi, ragazzi - fu Zayn ad interrompere quel silenzioso battibecco, lanciandosi su Louis e cingendogli le spalle con un braccio - Visti da lontano sembrate una coppietta che litiga, e non va bene -
- Oh no, Malik, non siamo una coppietta! -
- Chi non è una coppietta? - una voce maschile le arrivò alle spalle e quando si voltò si trovò a fissare Niall Horan sorriderle dolcemente.
- Ci manca anche un altro One Direction - borbottò Penelope roteando gli occhi e poi lasciò i tre al bar che rimasero fermi a fissarla mentre andava via.
Niall appoggiò il braccio al bancone e distolse lo sguardo da Penelope per rivolgersi ai suoi amici - E quella chi sarebbe? - domandò, incuriosito - Avreste potuto presentarmela! -
- È Penelope - rispose Louis, serrando la mascella.
- Però…che caratterino. Mi domando se a letto sia anche così -
- Piantala, Niall! - Louis scosse la testa e gli diede una pacca sulla nuca, mentre Zayn ridacchiava tra sé.




Spazio Autore:
Il nostro ritardo è imperdonabile ma possiamo farci perdonare con questo capitolo. È venuto decisamente troppo lungo e per questo abbiamo decido di dividerlo in due parti. Beccatevi la prima, intanto, che vede le nostre due ragazze recarsi ad una festa super importante e dove incontreranno ovviamente i One Direction al completo, che nella prima parte del capitolo sono davvero adorabili e cazzoni <3
Il buonumore di Louis però viene spazzato via dalla presenza di Eleanor.... perché Louis si comporta così? Perché parlare di Eleanor e il solo vederla lo rendono così triste?
Non dimentichiamoci poi che anche Penny farà la conoscenza di El..in situazioni poco piacevoli e mooolto imbarazzanti! E poi passiamo alla nostra Daphe che secondo me è già cotta di Styles.. ma ssshhh ancora lei non lo sa! E sicuramente anche il nostro piccolo Harry ha già perso la testa, basta pensare al modo in cui si mette a squadrarla da capo a piedi! Secchio, Styles?

Bene gente! Adesso mi dileguo! Fateci sapere se il capitolo vi è piaciuto anche con un breve commento perché ci piange il cuore non vedere molte recensioni per questa storia :(

Nel giro di qualche giorno pubblicheremo la seconda parte, ci manca veramente poco da scrivere, e aspettatevi di tutto!!!
Have fun!

Fra&Vale

  
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