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Autore: inhoransarms_    29/12/2014    0 recensioni
Niall prendeva tutto come un gioco, non lo avevo mai visto fare il serio. Ogni cosa che gli facevo o dicevo la prendeva come uno scherzo anche quando ero seria, io invece al contrario di lui quando mi diceva o faceva qualcosa me la prendevo, eccome se me la prendevo.
Non lo capivo, era un mistero per me. Un mistero che non avrei mai voluto scoprire, ma di cui stavo iniziando a far parte.
Jessica si trasferisce dalla madre per le vacanze, Niall il suo nuovo fratellastro.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’unica cosa bella di tutta quella storia e di quella famiglia era il cane Charlie, un bel San Bernardo di 80 chili che non appena aveva visto il biondino gli era saltato addosso così tanto forte che lo aveva fatto cadere a terra per poi iniziare a leccargli da dosso i residui di frullato. Avevo riso così tanto che dovetti appoggiarmi a mia madre per restare in piedi, amavo di già quel cane.

‘Tesoro tu sistema le tue cose, io sono su che preparo la cena se hai bisogno’ mi disse mia madre lasciandomi un bacio tra i capelli, le sorrisi annuendo. La vidi salire le scale e quando fui certa che non fossi più nel suo campo visivo tirai un mezzo urlo esasperato con tanto di tirata di capelli.

‘Sapevo che eri stupida, ma non anche pazza’ esclamò una voce facendomi questa volta urlare per davvero, ci mancava poco che mi veniva un infarto a soli 17 anni. Mi girai da dove era appena salita mia madre e vidi Niall con un sorriso furbo sul viso.

‘E tu che ci fai qui?’ gli chiesi cercando di far tornare il battito del mio cuore normale, lui scese anche l’ultimo scalino venendomi difronte. Era alto, fin troppo alto per me e la sua altezza mi incuteva una strana soggezione che ovviamente non avrei mai mostrato.

‘Questa è la mia stanza bambolina, quindi dovrei chiedertelo io’ lo guardai più seria che mai e scoccai la lingua facendo un gesto con la mano davanti al suo naso.

‘Impossibile, mia madre mi ha portata qui dicendomi che qui dovevo dormire io’ spiegai incrociando le braccia, lo vidi accigliarsi e per un momento un espressione di pura confusione gli passò sul volto.

‘MAMMA!’ ‘CAROLINE!’ urlammo insieme per poi correre su per le scale, mi diede una spinta facendomi inciampare. E poi ero io la bambina eh?

‘Ehi ragazzi che succede?’ chiese mia mamma sorridendo, ma appena ci vide il sorriso scomparve e sussurrò un piccolo ‘oh..’

‘Caroline perchè mai tua figlia dovrebbe stare nella mia camera?’ chiese scocciato il biondino, suo padre comparve dal soggiorno mettendogli una mano sulla spalla.

‘Figliolo, la tua stanza è l’unica disponibile oltre alla nostra, non vorrai mica farla dormire sul divano?’ chiese scherzosamente il padre, ma il figlio più serio che mai annuì.

‘E perchè no? Il divano è così comodo e se si sentirà sola ci sarà Charlie con lei!’ esclamò, la mia bocca si spalancò dallo stupore.

‘Ma che razza di pezzente!’ esclamai e mia madre si mise subito in mezzo.

‘Tesoro non abbiamo altre camere e quella di Niall è così tanto grande che ci staranno benissimo due letti’ disse accarezzandomi una guancia, la guardai e non potei fare a meno di intenerirmi.

‘D’accordo..’ dissi sorridendole leggermente, lei mi abbracciò felice ma il nostro amorevole momento fu interrotto, ovviamente, dal finto biondo che iniziò a dire frasi senza senso contraddittorie a tutta quella situazione.

‘Ho bisogno di privacy io!’ ‘Ho 20 anni, non posso dividere la stanza con una ragazzina!’ e bla bla bla, non lo ascoltai nemmeno e presi un pezzo di pane ficcandoglielo in bocca.

‘Usa la bocca per mangiare invece di dire minchiate, io vado a farmi una doccia chiamatemi quando è pronto!’ annunciai prima di tornare velocemente in taverna aka la mia nuova camera.

 

Ci voleva proprio una bella doccia per rinfrescarmi e rilassarmi, tutta quella situazione era stressante. Mi mancavano i miei amici, mi mancava la mia camera, la mia casa e perfino mio padre.

Uscì dal bagno con addosso l’accappatoio giallo canarino che mia nonna mi aveva regalato il Natale prima e andai in direzione della mia valigia che era sul mio nuovo letto. Tirai fuori tutto l’intimo che avevo e decisi di metterne uno semplice nero.

‘Secondo me è meglio quello rosso e bianco in pizzo’ esclamò una voce facendomi sussultare, alzai lo sguardo e vidi Niall sorridermi dall’altro lato della stanza. Era sdraiato sul suo letto e mi guardava, sentì il viso in fiamme e velocemente ributtai tutte le cose dentro la valigia.

‘E tu da quanto sei li?!’ chiesi ancora rossa in viso, lui rise e si alzò vendendomi incontro.

‘Sai ora che ci penso forse è un bene che tu sia in camera con me’ disse cercando di ammiccare, ma con scarsi risultati.

‘Oh ma ti prego Niall, mangia e tappati la bocca invece di dire minchiate’ gli risposi sbuffando afferrando l’intimo che avevo lasciato fuori, presi un paio di pantaloncini con assieme una maglietta per poi andare in bagno assicurandomi che la porta fosse chiusa a chiave.

Non si sa mai.

 

‘Mamma mi era proprio mancata la tua cucina’ ammisi gustandomi il pollo arrosto che aveva cucinato, mi sorrise dolcemente per poi alzarsi e togliere i piatti.

‘Ma io non avevo ancora finito!’ brontolò Niall con la bocca piena di pollo, che schifo.

‘Bobby è difficile avere un bambino per casa?’ chiesi al marito di mia madre, finalmente avevo imparato il suo nome. Sospirò trattenendo un sorriso.

‘Molto difficile’ ammise, gli posai una mano sul braccio.

‘Mi dispiace molto’ gli dissi con finto tono dispiaciuto, sentì lo sguardo del biondino trafiggermi la testa così mi girai e gli sorrisi, ovviamente un finto sorriso.

 

‘Mamma io vado a chiamare papà e poi vado a dormire, a domani’ le dissi dandole un bacio sulla guancia, salutai Bobby con un sorriso dato che stava parlando al telefono e andai giù accendendo la luce.

Niall era sul suo letto al computer e parlava con qualcuno, non ci feci nemmeno caso e andai a sdraiarmi sul mio componendo il numero di mio padre.

‘Sei pregata di spegnere la luce!’ disse Niall con tono arrogante, lo guardai in cagnesco.

‘Oh sta zitto un po’!’ esclamai sbuffando e lì mi accorsi che il telefono non stava più squillando.

‘Non rispondo nemmeno e mi dici di stare zitto? Che ho combinato ora?’ chiese mio padre ridendo, risi leggermente felice di sentirlo.

‘Ciao papà’ sentì una serie di sbuffi provenire dall’altra parte della stanza, ma non ci badai più di tanto.

‘Allora tesoro come stai? Com’è la casa e il posto?’

‘Bhè tranne il fatto che divido la stanza con un bambino e che il mio grado di pazienza nei suoi confronti sia pari a zero va tutto alla meraviglia’ dissi non curandomi che il diretto interessato potesse sentire tutto quello che dicevo a mio padre.

‘Non sapevo che la mamma avesse avuto un bambino.. e quanti anni ha?’ mi chiese mio padre cambiando tono di voce.

‘20 a quanto ho capito’

‘20?! E lo definisci bambino? Oh ma aspetta, non sarà mica Niall?’ mi chiese euforico, rivolsi subito uno sguardo al biondo che continuava a guardare il pc, ma senza parlare ora.

‘Perchè questa domanda? Lo conosci?’

‘Ma certo che si! Quel ragazzo è veramente un ragazzo d’oro! Me lo passi?’ continuai a guardare il biondo che evidentemente sentendosi osservato alzò lo sguardo su di me. Mi alzai e gli andai vicino, sedendomi sul suo letto lui strabuzzò gli occhi e stava per ribattere quando gli feci segno di stare zitto.

‘Senti papà sono d’accordo sul fatto che esteticamente non sia un bambino, ma non sono nemmeno tanto sicura che sia un maschio. Comunque tieni, te lo passo ma muoviti che ho pochi minuti.’ non aspettai neanche una risposta da parte sua che porsi il telefono al biondo che lo prese più che sorridente iniziando a parlare.

Ci mancava pure che mio padre e quell’essere andassero d’accordo.

 

‘Sei un fenomeno Darren veramente!’ esclamò Niall ridendo tanto da battere una mano sul materasso, sbuffai per la trecentesima volta stanca di quella telefonata.

‘Saluta’ ordinai a Niall andandogli di fronte, lui mi guardò e come se non avessi parlato si girò su un fianco dandomi le spalle.

‘Scusa Dan, ma tua figlia rompe’ si scusò visibilmente irritato. Dan? E tutta quella confidenza da dove saltava fuori?

‘Niall muoviti, saluta e dammi il telefono!’ esclamai alzando di poco la voce stando attenta a non svegliare mia madre e Bobby, Niall non mi ascoltò.

‘Niall dammi il telefono’ niente.

‘Niall, per favore, ridammi il mio telefono’ ancora niente.

‘Niall, è tardi. Saluta mio padre’ ancora niente e la mia pazienza stava per arrivare a meno zero.

‘Niall, non farmi urlare, dammi il telefono’ ancora nulla.

‘Niall, non voglio sforzarmi, dammi il cellulare!’ nulla di nulla. Sentì la rabbia crescermi sempre di più in corpo, così senza neanche un avviso lo girai con forza e gli presi il telefono dalle mani.

‘Ehi, ridammelo!’ esclamò alzandosi in piedi, lo spinsi leggermente facendolo risedere sul letto.

‘Ciao pà, buonanotte’ disse seccamente chiudendo la chiamata, subito dopo mi arrivò un messaggio:

‘Il suo credito è terminato, si prega di ricaricare.’

 

Io lo faccio fuori.

 

 

Sentì un botto alla gamba del mio letto e qualcuno imprecare, aprì di poco gli occhi e distinsi la figura di un ragazzo massaggiarsi il piede.

‘Fai meno casino’ borbottai girandomi dall’altra parte abbracciando Charlie che durante la notte si era infilato nel mio letto.

‘Se tu magari ti coprissi di più io non andrei a sbattere’ mi accusò sbattendo la porta del bagno, sbuffai irritata.

‘Tieni a freno i tuoi ormoni Horan’ esclamai per poi sbadigliare, mi tirai su con il busto e guardai l’orario; le 8.30 del mattino. Strabuzzai gli occhi, era prestissimo!

‘Lo hai fatto apposta ammettilo’ esclamai una volta visto uscire il biondo dal bagno, lui mi guardò e mi schiacciò l’occhiolino.

‘Mia camera, mie regole e non si discute’ disse lanciandomi un paio di suoi pantaloncini in faccia. Me li tolsi bruscamente e feci per ritirarglieli quando mi fermai a guardarli, erano proprio belli.

‘Senti un po’ piccolo capo, sono sporchi questi pantaloncini?’ gli chiesi mostrandoglieli, lui scosse la testa e tornò a cercare qualcosa nel grosso armadio.

‘Bene, ti ringrazio molto per il regalo’ dissi sorridendo alzandomi in cerca di una maglietta da poterci abbinare, non sentì più il rumore che fino a pochi secondi prima Niall stava facendo. Mi girai ritrovandomelo difronte, mi prese i pantaloncini dalle mani.

‘Sono miei e io non ti ho regalato proprio niente’

‘Cosa ti costa regalarmene un paio?’

‘Mi costa!’ sbuffai girandomi e prendendo una semplice maglietta bianca con una scritta, lo guardai e gli passai di fianco ma con una mano glieli fregai e corsi in bagno.

‘Grazie mille!’ urlai ridendo, bussava alla porta ma non gli avrei mai aperto.

‘Te li presto solo per oggi, ma solo perchè ho fame e non ho più voglia di stare qui giù!’ lo sentì dire, sorrisi soddisfatta e mi preparai.

 

‘Niall sai dove mia madre ha messo tutte le mie.. e voi?’ chiesi guardando i tre ragazzi seduti in salotto che si abbuffavano di biscotti, loro mi guardarono e rimasero zitti per poi iniziare a ridere.

‘Woh Niall non ce l’avevi detto che avevi un ospite!’ urlò ridacchiando quello riccio mentre un altro con i capelli tutti fatti a caso gli batteva il cinque. Non capivo dove volessero arrivare.

‘Niall dai, almeno dicci che non c’erano i tuoi in casa!’ urlò quello che aveva schiacciato il cinque al riccio, l’altro ragazzo con un piccolo crestino rideva e basta senza parlare.

‘Ma chi siete?’ chiesi scocciata da quella situazione, il tipo dai capelli da pazzo mi si avvicinò mettendomi un braccio sulle spalle.

‘Oh tesoro non ti preoccupare, ora non c’è Niall ma ci sono io’ esclamò spostandomi i capelli dietro le spalle. Pazienza Jessica pazienza.. ma al diavolo la pazienza!

‘NIALL!’ urlai tanto forte da far staccare quel depravato da dosso e allontanarsi.

‘Cazzo, non urlare così! Mi hai rotto un timpano!’ si lamentò quest’ultimo, gli riservai un’occhiataccia e stavo anche per risponderglii se non avessi sentito qualcuno entrare in cucina.

‘Ma cosa c’è da urlare così tan.. oh’ si fermò guardandoci, guardava prima me e poi il pazzo accanto a me. Dietro di lui comparve il ragazzo che era con lui l’altra volta in aeroporto e mi fece un mezzo sorriso.

‘Niall potevi avvisarci, per di più le hai pure dato un paio di tuoi pantaloncini’ esclamò nuovamente il riccio, la sua voce iniziava ad irritarmi.

‘Già molto strano, di solito non lo fai mai’ disse il ragazzo dal crestino che fino ad allora non aveva aperto bocca.

‘Deve essere stata davvero brava allora’ ammiccò il depravato, sentì il ragazzo difianco a Niall scoppiare a ridere.

‘Te lo giuro che ti faccio rimpiangere di essere nato’ esclamai contro il depravato di fronte a me, lui mi rise in faccia ma Niall si mise in mezzo prima che potessi fare qualsiasi cosa.

‘Non è come pensate’ esclamò agitato mettendosi dietro di me chiudendomi nelle sue braccia, sentì una stretta allo stomaco a quel contatto così riavvicinato con lui ma la risata del depravato mi portò alla realtà.

‘Ora devi stare calma, ci parlo io ma mi devi giurare che se ti lascio libera non ammazzerai Louis’ mi sussurrò in un orecchio, non capì chi fosse questo Louis ma annuì comunque. Non so come ma era riuscito a farmi calmare.

‘Chissà cosa le avrà detto’ disse ridendo quello dai capelli da pazzo, tutta la calma se ne andò e partì se non fosse stato per Niall che mi tenne di nuovo ferma.

‘Io lo ammazzo’ sussurrai a denti stretti, Niall con uno scatto mi fece girare verso di lui così facendo sembrava proprio mi stesse abbracciando e mi sentivo a disagio.

‘Ovviamente non posso fidarmi, ma posso capirti’ ammise ridendo leggermente sempre parlandomi nell’orecchio.

‘Ragazzi vi presento Jessica, la mia sorellastra.’ esclamò poi a gran voce, le risatine cessarono e avrei tanto voluto vedere la faccia dei suoi amici ma Niall mi teneva ancora contro il suo petto. Sentii solo la risata del moro e il silenzio restante.

Bhè, mica male come inizio.














EHI 
Ciao a tutti eccomi qui di nuovo hahah
Allora che ve ne pare del capitolo? Un po' lunghino?
Perdonate gli eventuali errori, ma è piuttosto tardi e sono stanca :')
Cosa ne pensate di Jessica e di Niall? E del resto dei ragazzi? Louis a me fa morire HAHAHAHA
Bhe, ora vado spero mi facciate sapere che ne pensate e se volete leggo pure qualche vostra storia mi farebbe solo piacere :)
Vi lascio con i nostri Jessica (Chloe Moretz) e Niall con Louis :) 
 

  
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