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Autore: inhoransarms_    27/12/2014    0 recensioni
Niall prendeva tutto come un gioco, non lo avevo mai visto fare il serio. Ogni cosa che gli facevo o dicevo la prendeva come uno scherzo anche quando ero seria, io invece al contrario di lui quando mi diceva o faceva qualcosa me la prendevo, eccome se me la prendevo.
Non lo capivo, era un mistero per me. Un mistero che non avrei mai voluto scoprire, ma di cui stavo iniziando a far parte.
Jessica si trasferisce dalla madre per le vacanze, Niall il suo nuovo fratellastro.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando avevo visto comparire il nome di mia madre sul display di sabato pomeriggio avevo capito che qualcosa stava succedendo. Lei non mi chiamava mai il sabato, non poteva mica rinunciare alla sua lezione di yoga regalatole dal suo amatissimo marito nonché mio patrigno per chiamare la sua stupida figlia, ma va.
'Che succede?' domandai diretta senza neanche chiederle come stava, la sentì trasalire e sbuffare.
‘Deve esser successo per forza qualcosa? Non posso solo aver voglia di sentire la mia bambina?' rispose mia madre facendo la finta irritata.
'Mamma, evita e dimmi cosa c'è.' le dissi seccamente scocciata da quella situazione stupida, la sentii sbuffare nuovamente.
'Tesoro noi avevamo pensato che dato che ora tuo padre deve partire e stare via di casa per svariati mesi.. Bhè abbiamo pensato che invece di stare lì da sola potresti venire qua con noi, tanto ci sono le vacanze estive.' disse allegramente, la mia bocca era spalancata e ci mancava poco che toccasse terra. Dire che ero scioccata era dire poco.
'Scherzi vero?' le chiesi ridendo nervosamente.
'Ma neanche per sogno, tuo padre è già d'accordo. Hai il volo tra due giorni, ciao amore a presto!' urló prima di riattaccare velocemente, ora non ero scioccata ma bensì infuriata. Come si permetteva? Non la vedevo mai e ora pretendeva che andassi a buttare tutta un'intera estate in quello schifoso buco di città dove lei e il suo adorato marito vivevano? Ma se lo poteva scordare.
 
‘Ti ho già detto che ti odio?' dissi all'uomo che mi stava davanti, mi guardó e ridendo leggermente mi scombinó i capelli.
'Almeno una decina di volte Jes'  sbuffai buttandomi all'indietro facendo sbattare la schiena contro lo schienale di quello scomodo sediolino. Odiavo mio padre in quel momento, lo odiavo più di me stessa.
'Devi andare, hai l'imbarco Jessica' mi annunciò mio padre porgendomi il biglietto aereo, mi sorrise e mi alzai facendomi abbracciare. Nonostante tutto mi sarebbe mancato.
'Sappi che me la pagherai' gli dissi una volta staccata, mi diede un buffeto sulla guancia sorridendomi teneramente.
‘Ti divertirai dalla mamma, vedrai.' roteai gli occhi e lo salutai velocemente dato che era la terza volta che chiamavano il mio volo.
Mi divertiró, sicuro.

'Dio, ma è possibile che non ci sia nemmeno un posto per sedersi? E dove diavolo si è cacciata quella donna?!' esclamai esasperata da tutta quella situazione, presi a camminare velocemente in cerca di mia madre.
Con una mano tenevo il telefono, mentre con l'altra la valigia e così non vedevo dove andavo o meglio contro chi andavo. Non capí come successe, so solo che mi ritrovai a terra con il cellulare con lo schermo mezzo spaccato e del frullato alla vaniglia sui mie anfibi nuovi. Una voglia di omicidio mi pervase la mente. 'Dio ma stai attenta, cos'hai al posto degli occhi?!' urló una voce, voltai lo sguardo e vidi un ragazzo che si stava mettendo in piedi, guardava la sua maglietta e i jeans sporchi di frullato. Ecco chi era l'artefice di tutto, il senso di prima salí ancora di più. Lo guardai in faccia e aveva quel non so che di familiare, ma scansai l’idea non appena l’odore di frullato mi pervase le narici.
'Se tu stavi attento vedevi che stavo arrivando io e tutto questo non succedeva!' urlai spazientita alzandomi, lui mi rivolse uno sguardo scioccato e stava per ribattere se un ragazzo non lo fermò mettendogli una mano sulla spalla.
'Niall lascia perdere, gli dispiace anche se non lo dice' disse un ragazzo moro rivolgendosi a me sorridendomi, rimasi a fissarlo ed ero certa che stavo pure sbavando ma qualcosa mi riportó alla realtà, la risposta del mio biondo.
'Ovvio che non mi dispiace Zayn' esclamò ridendo beffardamente beccandosi un'occhiataccia da parte del suo amico e ovviamente anche da parte mia.
'Bhè ora andiamo, ci si vede!' mi liquidó il ragazzo che a quanto potevo aver capito si chiamava Zayn e spinse via con forza il biondino, sicuramente tinto, di cui non sapevo il nome.
Mentre li guardavo andare via sentì il cellulare vibrarmi nella mano, risposi senza neanche guardare chi era. 'Pronto?'
‘Tesoro mio! Allora sei..'
'Mamma dove diavolo sei? Dovevi essere qui più di mezz'ora fa! E non sai cosa mi è appena successo un totale deficiente mi ha buttato addosso il frullato e..' mi fermai quando sentì qualcuno picchiettarmi la spalla da dietro, mi girai e vidi mia madre sorridermi a 26294 denti. Non mi diede neanche il tempo di abbassare il telefono all'orecchio che mi stritoló in un abbraccio.
'Amore mio quanto mi sei mancata! E come sei cresciuta!' urló facendomi mancare l'aria, ricambiai impacciata ma restando in silenzio.
'Ehi ma cos'è quello che hai addosso? Frullato?' mi chiese schifata, scossi la testa esasperata e quando stavo per risponderle una voce di un uomo mi sovrastó. Dietro mia madre c'era suo marito, Robbie Jonny o come si chiamava faceva segno a qualcuno dietro di me. In realtà si stava proprio sbracciando tanto che alcune persone lo fissavano stranite.
'Oh Niall eccoti qui! Si puo' sapere dov'eri finito?' chiese sorridendo.
'Scusa papà, ma una stupida ragazzina mi ha fatto rovesciare tutto il frullato addosso.' esclamò una voce irritata, una voce che conoscevo. Mi girai e lo vidi, di nuovo solo ora un po' più ripulito, avrà fatto sicuramente un salto in bagno. Mi guardó sorpreso e irritato allo stesso tempo.
'Oh Niall caro eccoti qui! Te la ricordi Jessica, vero?' gli chiese mia madre andandogli accanto. Non poteva essere vero. Ma come ho fatto a non riconoscerlo prima? Ecco perché mi sembrava familiare, era il figlio di Robbie/Jonny! Certo, era cambiato dall’ultima volta che lo avevo visto e in meglio devo dire.
'Tu!’esclamai indicandolo ‘Mi hai rotto il telefono!’ urlai più forte andandogli difronte.
‘E tu mi hai rovesciato il frullato stupida ragazzina!’ urlò di rimando, aprì la boccia scioccata. Come si permetteva di chiamarmi in quel modo?
‘Ora ti faccio veder..’ non feci in tempo a finire che mia madre si mise in mezzo tirando me e il biondino per le maniche delle felpe.
'Passeremo un estate bellissima insieme!' urló mia mamma euforica abbracciando me e il tinto insieme.
Uccidetemi prima che sia troppo tardi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
EHI EHI EHII
Questa è la mia nuova storiella sui ragazzi (:
Non riesco nemmeno più a scrivere dato che sono quasi le quattro di notte quindi niente ciao (: ahahhaha
  
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