29/12/2014
1 recensioni
CAPITOLO III
Renè mi lesse la mano perplessa.
-Hai una vita abbastanza corta, ma poi ricomincia. E’ molto strano.-
Lei e Joshua si guardarono per qualche secondo.
-Seguitemi.-
Seguimmo Renè, la casa de cartomanti era diversa da quella dei negromanti.
Era tutta colorata e c’erano molti affreschi.
Entrammo in una sala al piano superiore e ci fermammo accanto ad una porta.
-So che ti manca la tua famiglia,vorrai sicuramente
sapere come sta tua sorella, entra-. Renè mi aprì la porta sorridendo.
Guardai Joshua perché non mi seguiva
-Ti aspetto qui, io non posso entrare-.
-Siediti al tavolo e aspetta che l’oracolo risponda alla tua domanda. Non aver paura.-
-Quale Oracolo?- la stanza era vuota.
Prima che potessi finire la frase la porta si chiuse.
Mi andai a sedere al tavolo che era l’unica cosa illuminata da una cupola sul soffitto.
Sopra di esso era posta una sfera di cristallo.
Dovevo fare una richiesta a questo presunto oracolo.
-B-Buongiorno oracolo. Ehm..avrei una domanda da fare.-
Mi sentii una stupida a parlare da sola, poi formulai la domanda.
-Come sta mia sorella?-
Per qualche minuto non successe nulla poi improvvisamente si alzò del vento nella stanza.
Mi guardai attorno per cercare la fonte ma non c’era nessuna finestra, a parte la cupola chiusa sul soffitto.
La camera era piena di cose antiche e le più leggere furono spostate dal vento che aumentava.
La velocità del vento crebbe e dovetti tenermi al tavolo ma poi d’improvviso cessò.
Si sentivano tante voci bisbigliare, ognuna di esse recitava preghiere all’oracolo.
Improvvisamente mi ritrovai una donna vestita con stoffe di seta bianche e con dei lunghi capelli castani ricci.
-La tua richiesta è stata accolta-. mi sorrise in modo dolce
Posò le mani sulla sfera alzò lo sguardo verso la cupola e i suoi occhi diventarono
tutti bianchi e spalancò la bocca, era uno spettacolo raccapricciante.
L’oracolo voltò lo sguardo verso di me e la mia vista iniziò ad annebbiarsi, poi diventò tutto nero.
Ero in salotto di una splendida casetta, sembrava un sogno.
Mi avvicinai al camino, c’erano foto dei miei genitori insieme.
Mio padre era andato via quando io ero piccola e invece ora era felicemente abbracciato con mia madre.
C’era una foto di Cindy, era più grande e aveva all’incirca 18 anni e una lunga treccia.
Abbracciava un ragazzo dai folti capelli neri, Sembravano felici insieme.
Non c’era traccia di me. Salii le scale della casa c’erano diverse stanze.
Una era vuota e nell’altra c’era Cindy che dipingeva. Era finalmente felice e a me andava bene così.
Mi avvicinai a lei e gli diedi un bacio sulla guancia. Lei sembrò avvertire qualcosa e si guardò intorno confusa.
Poi si accarezzò la guancia. La vista stava ritornando sfocata e poi arrivò di nuovo il buio.
Mi svegliai in una camera diversa, era molto ordinata e piena di libri e vinili.
Doveva essere la camera di Joshua.
Mi avvicinai alla porta e sentii Renè e Joshua parlare sotto voce.
-Dimmi che hai visto Renè-.
Joshua sembrò seccato.
-Nulla di buono Joah. Devi proteggerla.-
-Da chi?-
-Non l’ho visto, ma è potente e prova tanta invidia-.
-Per ora starà con noi negromanti visto che l’ho reclutata io.
Tra un mese ci sarà l’iniziazione e vedremo in che casa andrà.
Per un mese sarò io a proteggerla, ma poi non spetterà a me e lo sai-.
Sentii la porta che stava per aprirsi e mi rimisi sul letto fingendo di star ancora dormendo.
Rigrazio tutti quelli che stanno leggendo la storia!
e ringrazio anche Mich che mi
con i miei errori di distrazione!
Secondo voi in quale casa andrà Ebonee?