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Autore: 8Maggio    29/12/2014    0 recensioni
Storia d'amore tra un componente della band 5 seconds of summer, Luke Hemmings, e una sua vecchia compagna del liceo.
"Tra tutte,io scelgo te!"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Era un giorno come un altro ed io ero diretta a lavoro. Erano circa le 10.30 del mattino e avevo una sensazione strana. Lavoravo come barrista in un bar di un quartiere poco conosciuto a Sydney. Avevo acceso la radio, giusto per far passere più velocemente il tempo. Quel giorno era venuta molta gente al bar per l'onomastico del mio capo, Harry. Mi piaceva come capo, eravamo in sintonia. Intanto alla radio uscí una canzone di una nuova band. Quelle voci mi erano familiari ma non riuscivo a capire. Avevo molto lavoro da fare e non potevo perdere tempo ma non riuscivo a non ascoltarla. Quando poi uscì, quella voce, inconfondibile, "Lukey!" dissi ad alta voce. Tutto il bar si girò a guardarmi, ma non mi importava, ero troppo impegnata ad ascoltare la canzone per accorgermi degli occhi fissi su di me. "ED ECCO A VOI LA GRANDE RIVELAZIONE DELL'ANNO I 5 SECONDS OF SUMMER!" questo disse il conduttore radiofonico appena finí la canzone. Continuò a parlare spiegando come avevano raggiunto questo grande successo ma vi era una grande confusione nel bar per riuscire a capire parola per parola. Fino a quando urlai "silenzio!". Stavo per allontanarmi dalla radio per continuare il mio lavoro quando il conduttore disse "E ORA QUI CON NOI, IN ESCLUSIVA I 5 SECONDS OF SUMMER". Ritornai vicino alla radio per ascoltare tutto. Tremavo. Tutti gli occhi erano puntati su di me ma non mi importava. Il conduttore faceva domande mentre loro rispondevano con calma e dalla loro voce sembravano molto sicuri di loro. Il conduttore fece una domanda a Luke su come avessero raggiunto questo successo. Lui iniziò a raccontare la gavetta che aveva subito prima di essere scelti dai One Direction per aprire i loro concerti in tutto il mondo. "Ormai la notorietà è arrivata e non possiamo farci nulla. Siamo stati travolti da questo mondo a noi sconosciuto ma di certo non cambieremo, non permetteteremo al successo di cambiarci in qualcosa che non siamo." Era da tanto che non ascoltavo quella voce, forse era passato troppo tempo. Non lo vedevo dai tempi del liceo. Eravamo compagni di classe e conoscevo anche Ashton, Calum e Michael. Li aiutavo a scegliere il look per le loro esibizioni nei locali ed ero con loro quando scelsero il nome della band. Eravamo sempre insieme ed erano gli unici miei amici. Fino a quando, dopo il liceo, i miei genitori non mi convinsero ad andare in un remoto paesino situato in Canada per aiutare mia nonna con l'amministrazione dell'hotel. Da quel giorno persi i contatti con loro. Ogni giorno li pensavo e mi chiedevo cosa stessero facendo ma ora so che sono stati abbastanza impegnati durante la mia assenza. Da quando ero tornata a Sidney, ovvero 3 settimane, non ero riuscita ad incontrarli ed ero ancora abbastanza stordita per il fuso orario. Ma dopo aver sentito la loro voce dovevo vederli. Ormai l'intervista alla radio era finita e dovevo tornare a lavoro. Harry mi guardava e dalla faccia avevo capito che era molto arrabbiato, d'altronde gli avevo rovinato il suo onomastico con i miei continui stridolini. Alla fine del turno ero convinta che mi avrebbe licenziata ma non mi importava in quel momento. Erano quasi le 14.30 e mancava mezz'ora alla fine. Era una giornata abbastanza morta se non fosse per gli amici di Harry che riuscivono ad intrattenermi con stupide battutine. Continuavo a fissare l'orologio, volevo fuggire da quel luogo, tornare a casa, e iniziare a guardare tutte le foto con i miei adorati ragazzi e Luke. Erano le 14.59 quando Harry si avvicinò a me e mi annunciò che ormai il mio turno era finito e potevo tornare a casa. Non sembrava arrabbiato, per nulla, forse aveva bevuto troppo e si era dimenticato di tutto, ma sicuramente il giorno dopo mi avrebbe licenziata, non so perché ma ne ero certa. Uscí dal bar e incontrai Jena, una delle ragazze con cui faccio i turni per il bar. Era in ritardo infatti ci scambiammo un semplice sorriso e un "ciao!". Mi avviai verso la fermata dell'autobus visto che casa mia si trovava quattro quartieri dopo a quello dove mi trovavo io. Mi ero seduta sulla panchina in attesa del pullman. Per intrattenermi decisi di cercare qualche notizia sui 5 seconds of summer. Cosi presi le mie cuffiette, che mi erano state regalate proprio da loro al mio diciassettesimo compleanno. Cercai su youtube, e quello che trovai fu davvero sconvolgente. Più di una ventina di canzoni, cover, e immagini. Da lontano intravidi il pullman numero 34. Quel pullman portava casa mia ma passava anche davanti agli studi radiofonici dove, molto probabilmente, c'erano loro. Salii sul pullman e fortunatamente trovai un posto dove potermi sedere, ero davvero stanca. Lungo il tragitto pensai che sarei potuta scendere per gli studi e magari cercarli. Ma non l'avrei fatto. Non mi sembrava ne il luogo ne il momento giusto per farlo. Il pullman si fermò ed ero davvero tentata. Dal finestrino vidi parecchie ragazzine attacate ai cancelli degli studi che si spingevano e aspettavano. Ovviamente aspettavano loro e come avrebbero potuto notarmi in mezzo a tutte quelle ragazze? Ormai non ci vedevamo da tre anni. Come potevano ricordarsi di me? Cosi decisi di rimanere al mio posto aspettando che il pullman ripartisse. Dalla porta entrarono Liz e Anne, le mamme di Luke e Ashton. Da quando i figli iniziarono a frequentarsi e formare la band, loro diventarono inseparabili. Liz mi notò subito, non so come fece. Negli ultimi anni ero cambiata davvero tanto. Mi si avvicinò con un sorriso stampato sulle labbra seguita da Anne. Mi abbracciarono calorosamente chiedendomi da quanto tempo fossi tornata. Parlammo per circa 10 minuti. Ogni tanto accennavamo ai ragazzi. E Liz mi riferì che anche loro erano tornati da poco in città. Il tour era stato faticoso. Ma mi disse anche che quando aveva un po di tempo libero Luke andava a bussare alla mia porta per vedere se ero tornata o no. Questa cosa mi lasciò senza parole. Questo vuol dire che non si era dimenticato di me! Ero ancora nei suoi pensieri. "È stato un grandissimo piacere averti rivista. Ci sei mancata tantissimo Ale!" disse Anne. Subito dopo la seguì Liz "cara ci tengo ad informarti che domani i ragazzi saranno al centro commerciale per una singing. Loro vorrebbero vederti e so che lo vuoi anche tu! Comunque quando vuoi la nostra porta di casa è aperta!". Loro ormai erano giunte a casa. Liz mi invitò per un caffè, ma respinsi la proposta. Non perché non volessi entrare a parlare con loro semplicemente perché ero stanca. Cosí ci salutammo. Loro scesero dal pullman mentre io tornai al mio posto a cercare altre notizie su di loro. Ma continuavo a ripensare a Luke... LUI NON SI ERA DIMENTICATO DI ME! E neanche io di lui. Probabilmente è stato il primo ragazzo per cui ho avuto una cotta. Anzi non probabilmente, sicuramente. Adoravo tutto di lui. I suoi occhi color cielo erano la cosa più bella che io abbia mai visto. Nel pullman passò velocemente il tempo. Sembrava fossero passati solo 10 minuti e invece era da 40 minuti che ero in quel pullman. La fermata si trovava proprio davanti casa mia, cosi appena il pullman si fermó, scesi ed entrai a casa. Fortunatamente non c'era nessuno in casa. Forse erano usciti tutti per fare shopping. Ero felice, davvero tanto. E per fortuna non c'era mia mamma. Si accorge sempre quando ho qualche pensiero per la testa. Mi dice sempre che capisce il mio umore guardandomi in faccia. Visto che non c'era nessuno in casa decisi di andarmi a rilassare un po con un bel bagno caldo nella vasca. Quando usci erano già tornati tutti. Io ormai mi ero calmata esternamente, ma all'interno avevo tutto sottosopra. Mia mamma non si accorse di nulla. Ormai erano le otto di sera ed era ora di cena. Così ci sedrmmo tutti a tavola. Finito di cenare salutai tutti e andai nel letto.
   
 
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