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Autore: Abytheirs    29/12/2014    2 recensioni
La Quarta Grande Guerra Ninja e` finita e Sasuke e` partito per il suo viaggio di redenzione. Naruto invece rimane a Konoha ad allenarsi, insistendo nel diventare il più grande degli Hokage. Ma il suo allenamento ha anche un altro obbiettivo: Naruto e` certo che al suo ritorno, Sasuke lo sfidera` nuovamente, anche se stavolta da compagno.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Kurama, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto: Del Tempo della Pace'
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   “Spaventoso, non trovate?”

Tutti si voltarono, afferrando in un attimo un kunai. Ma erano soli, e la stanza era deserta, eccetto per loro.

“L-l'avete s-sentit-to anche v-voi?” chiese Naruto, bianco in volto.

“S-s-si...” balbetto` Sakura, rifugiandosi con Hinata dietro Naruto e Shikamaru.

Hey moccioso! Io questo chakra lo conosco! -intervenne Kurama- E` lei, si ne sono sicuro! E`...”

“Naruto! Cosa dice il Kyuubi?” lo riscosse all'improvviso Sakura, ancora visibilmente spaventata, accorgendosi dell'espressione vacua di Naruto, che caratterizzava i suoi dialoghi interiori con la Volpe.

Ma la voce parlo` ancora: “Immagino mi abbia riconosciuto.”

Ascoltandola nuovamente riconobbero una voce femminile. Era dolce e rassicurante, tanto da indurli ad abbassare le armi, ma il buon senso prevalse, convincendoli a riportarle in posizione di difesa. E lentamente, di fronte a loro, apparve dal nulla una donna, con dei bellissimi capelli rossi. Il viso aveva i lineamenti tipici del clan Uzumaki, per quanto Naruto aveva potuto constatare tra Nagato e Kushina, delicati ma che trasmettevano una grandissima forza di volontà. Gli occhi, di un profondo color nocciola, mostravano la saggezza tipica degli anziani, ma racchiusa in un corpo da ventenne. Indossava un kimono bianco e oro, che le conferiva, unito al suo portamento, un'aria regale, ma non intimidatoria.

“Io sono Mito Uzumaki, moglie del Primo Hokage Hashirama Senju, sorella del leader del Villaggio Ashina Uzumaki. Potete riporre le armi, giovani ninja di Konoha, non vi attaccherò. -per poi aggiungere guardando fissamente qualcosa immediatamente dietro la testa di Naruto- E anche se lo facessi, solo uno di voi potrebbe sperare di sopravvivere.”

Naruto, cambio. Mito-Sama, non siete cambiata di una virgola.”

“Neanche tu, Kyuubi, da quanto vedo. Almeno all'esterno. Alla fine le parole che ti dissi prima di 'separarci' si sono avverate. -poi guardando nuovamente Naruto- Giovane Uzumaki, dimmi chi sono i tuoi genitori, e perché ti hanno dato un fardello pesante come la Volpe.”

“I miei genitori erano Kushina Uzumaki, precedente forza portante, e Minato Namikaze, Quarto Hokage. Sono morti il giorno della mia nascita, e hanno rinchiuso dentro me Kurama per salvare il villaggio.”

“Ah, quindi sei tu, allora. Ho sentito abbastanza parlare di te, ma non ti avevo riconosciuto -disse con un risolino, poi rispondendo alla faccia stupita di Naruto aggiunse- Più tardi ti sarà tutto chiaro.”

Eh-eh, neanche la morte ha cambiato il suo caratteraccio”

Mentre Kurama affermava ciò, gli altri si erano presentati a Mito.

“Sento che ci sono cosi` tante cose che vi state chiedendo... -disse più a se stessa che agli altri- da dove posso cominciare...”

Erano tutti troppo scossi da quell'inaspettato incontro per poter solo proferire parola. Solo Kurama, che, volente o nolente, conosceva bene Mito, le disse:

Magari potresti spiegarci come sia possibile che tu sia qui con noi... o magari cosa significhi quella pittura... oppure...”

“Grazie, Kyuubi -lo interruppe- Penso che inizierò dal primo punto che hai gentilmente proposto. Mettetevi comodi, sarà una lunga storia.

Come tutti sapete, moltissimi anni fa il Villaggio del Vortice fu distrutto dai nemici della Foglia. Quella notte fu un incubo per gli abitanti, costretti a fuggire dalle proprie case e abbandonare tutti i propri averi, con la speranza di trovare un nuovo luogo da chiamare casa. I ninja arrivarono dal Nord. Fu un attacco, per quanto ce lo fossimo aspettati e ci fossimo preparati in anticipo, devastante. Il loro piano d'attacco era semplice, ma al tempo stesso efficace. Per prima cosa gli utilizzatori dell'elemento di Terra avrebbero distrutto le mura del villaggio, per permettere agli altri di radere al suolo ogni cosa. Non avevano pero` scioccamente incluso nei loro piani il rischio di trovare la strenua difesa che i ninja del villaggio gli opposero. Come dovreste ben sapere la nostra eccellenza era nel campo dei sigilli. Disseminammo nella città numerosissime trappole, con l'unico scopo di difendere i civili che si erano rifugiati nella grande biblioteca. Molte svolsero il loro compito, sigillando per sempre il chakra di coloro che avevano avuto la sfortuna di incapparci. Ma molte altre non furono mai attivate, e sono tuttora a guardia di questo palazzo. Se non fosse stato per Noi sareste già incappati in almeno due di quei sigilli.”

“Noi? Ma cosa...?” incomincio` Naruto dubbioso

“Non mi piace essere interrotta, Uzumaki Naruto. -disse guardandolo severamente, per poi continuare come se non fosse mai stata interrotta- Con i cittadini al sicuro, i nostri ninja poterono lottare strenuamente contro gli assalitori, ma furono sopraffatti. Non ebbero altra opzione se non rifugiarsi con i civili, in attesa di nuovi ordini.

Resisi conto della situazione, gli anziani optarono per una soluzione drastica, quasi crudele, ma che avrebbe garantito la sopravvivenza del Clan e delle sue conoscenze. Sigillarono col più potente e segreto sigillo l'ingresso della biblioteca, separando cosi` dagli abitanti i nemici.

Ma si trovarono chiusi dentro senza nessuna via di fuga. Contemporaneamente era stata preparata un'altra tecnica, per conservare le conoscenze di coloro che erano morti quel giorno o sarebbero morti di li a poco nella biblioteca. Questo jutsu uccise tutti, ma permise all'utilizzatore di raccogliere il chakra degli abitanti, rinchiudendolo nell'unico contenitore abbastanza forte da sopportare tale potere: l'intera isola. Coloro che non avevano il pieno controllo sulla loro energia, si assopirono per sempre, condividendo pero` tutto il loro Essere con coloro che, invece, erano riusciti, dopo qualche tempo, a destarsi dal torpore causato dal sigillo. La fortuna aveva voluto che alcuni gruppi di Uzumaki puri avevano lasciato poco prima la città, garantendo la sopravvivenza genetica del clan. In uno di questi gruppi vi era tua madre, Naruto. Per quanto riguarda me, avevo lasciato il villaggio molti prima, per sposare l'Hokage e siglare il patto tra le due nazioni. Ma non tutto andò come i grandi maestri ninja del Vortice avevano previsto. A causa dell'enorme quantità di energia libera contenuta dal sigillo, questo si modifico` leggermente, richiamando il chakra di tutti gli Uzumaki ancora in vita. Ma, non essendo una tecnica di Richiamo, era eccessivamente debole, insufficiente persino per essere rilevata dai migliori ninja sensitivi. Solo alla morte, quando il chakra si disperde entrando a far parte del mondo, la potenza del sigillo e` sufficiente a spingere il chakra Uzumaki verso quest'isola, e a farlo confluire con l'energia assorbita in passato. Io sono una manifestazione di questo chakra, una delle poche abbastanza potenti da poter scivolare oltre il confinamento del sigillo senza essere dispersa nel cosmo. Eppure io riesco solo a manifestarmi in questa stanza, luogo dove fu applicato il sigillo originale.”

“Quindi l'anziana signora che abbiamo incontrato prima era...” incomincio` Sakura

“Era Yurico Uzumaki, la più saggia e potente degli anziani che governavano il villaggio con il mio caro fratello. E` l'unica con abbastanza potere da poter apparire in qualunque punto dell'isola. Si dice che da giovane abbia combattuto alla pari con il Secondo Raikage, ma e` di animo buono e giusto. Bene, ora se avete domande... altrimenti continuerò la mia storia...”

“Ecco... una cosa ci sarebbe... -disse Naruto, piano- Prima ha nominato mia madre... Ecco, non e` che, magari, potrei...”

“No, mi dispiace, caro -gli rispose dolcemente- non puoi. Grande e` la forza di volontà di Kushina, ma il suo potere non e` abbastanza per passare. Spero tu capisca...

Bene, allora. L'altra curiosità che vedo in voi. L'affresco. Questa storia risale a tempi lontanissimi, tanto antichi da essere stati dimenticati perfino dalle leggende. Le uniche testimonianze di questa vicenda sono questa sala e quel libro, che vedete abbandonato sul leggio. Nessun essere vivente conosce il suo contenuto, voi sarete i primi dopo oltre duecento anni.

Si narra di una guerra, probabilmente la prima guerra ninja della storia, avvenuta dopo la morte del Saggio delle Sei Vie. Forse non sapete che l'Eremita aveva...”

“Due figli, Indra e Ashura, costantemente in guerra tra loro.” concluse Naruto per lei.

“Sai più di quanto lasci intendere, giovane Naruto. -continuo` sorpresa Mito- Immagino che anche la tua storia sia degna di essere ascoltata, ma non e` questo il momento. Comunque si, andò cosi`. Gli uomini che avevano imparato il controllo del chakra si schierarono a favore dell'uno o dell'altro, apertamente coloro che parteggiavano per Ashura, segretamente chi per Indra.

Gli scontri tra i due fratelli continuarono per decenni, fino ad arrivare ad un punto in cui nella lotta furono coinvolti anche gli uomini. I due Semidei si affrontarono per un giorno e una notte. Quel libro che vedete, in realtà e` un diario, di uno dei generali di divisione dello schieramento di Ashura. E` grazie a lui che sappiamo anche solo dell'esistenza di questa guerra. Nonostante alcuni brani siano stati ricostruiti dagli storici del nostro clan, andò più o meno cosi`...”

 

                                                                                                                                 -§-

 

                                                                                                                                                                                                                            18-05-25 p.R.m.* Circa 20:00

Oggi e` stata un'altra giornata dedicata ai preparativi. La guerra e` imminente, e non c'è modo di evitarla. Secondo il Tenente Generale Akihiro Senju (diretto discendente di Ashura!!) potrebbe iniziare anche domani, dato che secondo gli informatori Indra-Sama ha scoperto dove suo fratello si e` rifugiato, poco lontano dalla nostra posizione, dopo la loro ultima battaglia. Nella mattinata abbiamo terminato la costruzione delle difese dell'accampamento, ma spero non serviranno, come tutti gli altri del resto.

Mi spaventa un po' l'idea di combattere usando il chakra. Ancora non sappiamo quali effetti possa avere se usato contro gli altri uomini. Inoltre cosi` facendo andiamo contro gli insegnamenti di Hagoromo-Sama, anche se, e` stato Ashura-Sama a insegnarci i rudimenti del Ninjutsu, lasciando poi a noi il compito di perfezionarli, secondo quello che lui chiama 'il proprio stile'...

Poco dopo la distribuzione del pranzo tutti noi Generali dell'esercito siamo stati convocati per quella che prevedo sarà l'ultima riunione prima di questa guerra. Abbiamo stabilito la strategia generale: prevede una prima linea di combattenti a corta distanza, schierati in modo da occupare quanto più possibile la vallata sottostante. Ai lati saranno inviati gli attaccanti a lunga distanza, con il compito di sfoltire le fila avversarie prima del primo contatto. Poi, iniziata la battaglia, questi avrebbero assaltato i nemici dai lati. L'unica incognita riguarda quali arti ninja conoscano i nemici, ma non ci e` dato modo di saperlo...

Domani dovremmo avere notizie più precise sul luogo dello scontro tra i due fratelli. Speriamo sia abbastanza lontano da qui. Onestamente tremo al solo pensiero di restare intrappolato in un loro scontro. Speriamo bene.

 

~~~~~~~~

 

                                                                                                                                                                                                                         19-05-25 p.R.m. Circa 21:30

Alla fine il Generale Akihiro si era sbagliato, la guerra non e` scoppiata oggi. Infatti Indra si e` accampato sulla montagna che sovrasta la vallata, ignorandoci completamente. Sembrava aspettare il fratello. Che pero` non e` arrivato. In cambio e` giunto un messaggero del neonato clan Uzu, con un rotolo di alleanza, che e` stato prontamente sottoscritto dal generale. Entro domani dovrebbero arrivare le loro truppe. Non chiedetemi come sia possibile. So solo che ce lo hanno promesso. Per il resto, abbiamo trascorso la giornata nei preparativi, aspettando la guerra.

 

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                                                                                                                                                                                                                               20-05-25 p.R.m. Circa 19:40

Indra e Ashura hanno iniziato a combattere! Ashura-Sama e` riuscito a condurre il fratello lontano da qui, in modo da non coinvolgerci nel loro scontro.

Incredibile a dirsi, gli Uzu hanno mantenuto la parola. Ma nessuno ha visto l'esercito. E` apparso solo un ragazzino, stamattina, che avrà visto si e no quindici primavere. Ma se il generale e` soddisfatto, meglio cosi`. Abbiamo tutti piena fiducia in lui e nella causa che difende.

Quest'attesa e` snervante, e se continua cosi` il morale degli uomini si abbasserà. Prima o poi saremo costretti a forzare un ingaggio, altrimenti siamo finiti.

 

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                                                                                                                                                                                                                               21-05-25 p.R.m. Circa 08:00

La battaglia e` iniziata, ma abbiamo ricevuto uno strano ordine: restate nascosti.
Non ho più visto il ragazzino Uzu da quando e` entrato nell'accampamento. Mi chiedo cosa abbiano deciso al QG.

 

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                                                                                                                                                                                                                              21-05-25 p.R.m. Circa 15:00

E` stato un massacro. E noi non abbiamo mosso un dito. E` stato quel... coso... apparso accanto al ragazzo... Una scena che non dimenticheremo mai. La valle, che era coperta da un manto di soffice erba verde, non e` più riconoscibile per tutto il sangue che e` stato versato. Per quanto odi dover rivivere quei momenti, faro` uno sforzo per i posteri che, spero, leggeranno e ricorderanno questa carneficina. Poi mi suiciderò. Non posso vivere dopo aver visto ciò. Per quanto mi sforzi, nemmeno la vittoria di Ashura sul fratello può in qualche modo rallegrarmi.

Dopo aver ricevuto tramite segnali luminosi il nuovo ordine, io e la mi squadra ci siamo affrettati a nasconderci tra le rocce. Eravamo sul versante roccioso della montagna sulla destra, quindi, al contrario degli altri squadroni, non avevamo niente a coprire la nostra visuale. Con l'unico cannocchiale a nostra disposizione, ho visto il ragazzino camminare da solo in mezzo al campo di battaglia. Indossava una tunica bianca che ricordava il kimono tradizionalmente indossato dalla Dea Coniglio nelle sue illustrazioni. I suoi capelli rossi erano messi particolarmente in risalto da quel candore. Non sembrava un guerriero, ma un bambino in cerca della madre. Con il cannocchiale che avevo era possibile vedere la sua espressione, di profonda concentrazione.

Aspettammo i nemici per due ore buone, e il bambino-guerriero non aveva mosso un muscolo. Finalmente, apparve la prima linea nemica.

Lentamente il ragazzo si alzo`, lisciandosi tranquillamente la veste, come se non avesse visto i ninja avversari. Questi restarono basiti nel vedere un solo ragazzino. Nessuno si mosse per qualche minuto, fin quando usci` dalla prima linea uno dei Generali avversari. Non so cosa gli disse, ma a giudicare dai movimenti delle sua labbra qualcosa tipo che scherzo e` mai questo. Per tutta risposta l'Uzu estrasse dalla manica destra un rotolo, che porse al generale. Questi lo lesse appena, per poi buttarlo ai piedi del ragazzo, ridendo.

Fu la sua condanna a morte.

Con un salto, si allontanarono entrambi. Il generale diede l'ordine di avanzare, il ragazzo traccio` una lunga serie di sigilli, cosi` velocemente che mi persi dopo appena quattro di questi.

Poggio` quindi la mano a terra. Da quel punto si creo` una ragnatela di simboli, dai quali si sprigionava una sottile nebbia, che lentamente avvolse l'intera valle. Il punto dove era più densa era il centro di quella che, immagino, sia un'evocazione. Ma l'esercito nemico non si lascio` prendere dal panico, e con una serie di forti getti di vento disperse la foschia.

La prima cosa che tutti vedemmo fu il ragazzo. Dietro di lui c'era qualcosa. Galleggiava nell'aria, con una tonaca molto simile a quella dell'Uzu, completamente bianca. I lunghi e folti capelli erano di un giallo tendente al bianco e molto disordinati. Da questi spuntavano un paio di corna rosse. La pelle del viso era blu, con alcune sfumature viola scuro. Sulla faccia era dipinto un ghigno malefico, accentuato dalla lunga lingua a punta che penzolava dalla bocca.

Aveva nella mano destra un pugnale d'osso, credo, mentre la sinistra era libera. Al collo portava una collana di perle in legno, che pero` cedette subito al giovane. Questi se la mise al collo e parlo` al demone. Sempre leggendo il movimento delle labbra, io capi` cosa stava dicendo: va e uccidi.

E la creatura andò e uccise. La prima vittima non fece neanche in tempo ad accorgersi di essere stata attaccata tanto era veloce la creatura. Mentre la prima testa cadeva, una seconda si era staccata dal corpo del proprietario. Il coltello non era neanche sporco di sangue, tanto era stato fulmineo l'attacco. Il successivo cadde a terra morto pochi istanti dopo, apparentemente senza nessuna ferita, dopo essere stato sfiorato dalla mano sinistra del demone. All'inizio i soldati provarono a combatterlo con tutte le armi a loro disposizione, Ninjutsu, Taijutsu, lame di ogni forma e dimensione, ma i loro attacchi andavano a vuoto, come se attraversassero il suo corpo.

Dopo che in molti erano caduti, nell'esercito nemico inizio` a serpeggiare il panico. Alcuni tentarono la fuga, ma furono raggiunti dal ragazzo, che fino ad allora non si era mosso. Ma la sua tunica era diventata rossa, immagino per tutto il sangue versato. Solo che non capisco come sia possibile. La loro morte, comunque, fu altrettanto rapida e indolore. Il ragazzo colpiva con una precisione degna di uno shinobi di alto livello tra le costole, diritto al cuore dell'avversario, oppure trafiggeva zone altamente delicate, occhi, gola, bocca, provocando una morte istantanea.

Continuarono cosi` a lungo, fino a quando non furono tutti morti. L'unico sopravvissuto era il generale che aveva rifiutato il trattato. Ma non lo fu per molto. Il demone, infatti, gli si avvicino` e solennemente gli mozzo` la testa con il suo coltello, ora imbrattato di sangue, al pari della tunica del ragazzo Uzu.

Divoro` il suo corpo, e raccolse la testa, ancora deformata da un'espressione di puro terrore.

La porto` al cospetto del ragazzo, che la prese e la porto` al petto, accanto alla collana, con espressione rassegnata. Con un lampo di luce, la testa e il ragazzo sparirono, ma sul monile era apparsa una nuova sfera di legno.

Il demone, raccolta da terra la collana, spari`, nella nebbia.

Rientrammo alla base, sconvolti da quello a cui avevamo appena assistito. Poco dopo di noi arrivo` Ashura-Sama, gravemente ferito, ma con Indra, morto in braccio. Avevano combattuto ininterrottamente per tutto il giorno, ma alla fine aveva avuto la meglio sul fratello. Dopo avergli dato degna sepoltura si e` lasciato curare dai nostri medici. Ancora non sa di quanto e` accaduto qui. E penso che non saprò mai cosa succederà quando lo verrà a sapere... sento il veleno che comincia a fare effetto. Non mi rimane più molto, fortunatamente.

                                                                                                                                                         Addio.

 

 

* post Rikudo mortem


Bar 4 Parole
Ciao a tutti!
So che sono passati pochi giorni dalla pubblicazione del quarto capitolo, ma questo mi e` uscito cosi` di getto che non ho potuto fare  meno di scriverlo.
Per farvi capire fino a che punto avevo l'urgenza di scrivere, vi dico che la parte finale di questo capitolo l'ho sognata. Ho poi dovuto solo ricordarla e trascriverla.
Ora pero` cominciano a venirmi i dubbi... Mannaggia a me!
Comunque ho aggiunto i titoli a tutti i capitoli, non mi piaceva molto One, Two etc.
Beh, grazie per aver letto!
Ciao!

  
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