"Cazzo, se sei in ritardo!" gridò Christine. 
"Ahah ciao puttanella, mi sei mancata!" disse Klar. 
"Allora, novità?"
"Beh, niente di che. Apparte che ieri sera Thomas è venuto a casa mia" 
"Cosa? Oh. Wow. Thomas. Quel figo. Oh. Tu. Thomas. Ieri sera. Casa tua. Tu. Lui. Ah." Christine era senza parole. 
"Che c'è di strano?" 
"No, niente. Comunque."
"Certo. Come no. Lo so che è un figo. Lo penso da sempre."
Klar prese una sigaretta, Christine gliene prese un'altra. Accendino. Fumo. Le nuvole, il parco, le foglie, quelle altalene rovinate, le loro converse scritte.
"Sabato c'è una festa a casa di Hans, vieni no?" disse Christine.
"Se mi procurate da bere..sì"
"Ci sarà Thomas" 
"Vengo per bere, non per lui." Klar rispose. Poi salutò l'amica e prese il vialetto per andare a casa. 
Avete presente il detto "quando si parla del diavolo spuntano le corna"? THOMAS. Klar incontrò Thomas. 
"Ciao" accennò un sorriso, Thomas le andò incontro.
"Ehi.." rispose la ragazza.
"Dove vai? A casa?" 
"Beh si, non vedi che e'quasi buio? E poi fa un freddo boia"
"Io sto andando da Hans, mangio da lui. Vuoi venire anche tu magari?"
"Ehm, no grazie. Stasera devo studiare.."
"Ma siamo in vacanza, ahah vabbè come ti pare" rispose Thomas
"Beh, infatti, come mi pare. Ora vado." 
"Ci sentiamo!", Thomas si avviò verso casa di Hans. 
Klar arrivò a casa e si mise direttamente a dormire. La scuola, i compiti, non facevano per lei.