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Autore: A lexie s    30/12/2014    5 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
-Chocolate&Comfort: Lui spostò la mano dalla sua schiena, facendole sentire la mancanza di quel calore, le toccò leggermente il labbro inferiore catturando una scia di cioccolata che era sfuggita al suo controllo e se la portò alle labbra.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Never give up

Captainswan – [ Neck&Neck; 1.159 parole; Speciale di Natale. ]

Il periodo natalizio ricordava ad Emma una velata malinconia, un senso d’inquietudine interiore misto alla voglia di rendersi realmente parte di qualcosa.
Lo aveva sempre vissuto così.
Non ricordava le cene di Natale da bambina perché non le aveva vissute, non ricordava l’euforia nel fare l’albero perché non l’aveva mai provata. Non era una cosa che aveva avuto e poi perso, era una cosa che non aveva mai avuto per cui non faceva male, ma lasciava sempre quella strana sensazione alla bocca dello stomaco che Emma non sapeva bene come classificare.
E nonostante fossero passati anni e le cose fossero cambiate, continuava a sentirsi spaesata.
L’anno prima lo aveva trascorso con Henry a New York, ed era stato tanto bello, le luci, l’atmosfera ed i ricordi che non erano suoi. La rendevano una persona che amava il Natale, che aveva vissuto quei momenti speciali con il figlio da quando era venuto al mondo, ma non era la verità.
Non sapeva proprio come affrontare quel periodo, adesso che sentiva di aver messo insieme tutti i tasselli del puzzle.
Era ferma, immobile davanti al caminetto che adornava la sua nuova casa, mentre intorno a lei regnava il caos.
“David, sistema il puntale” sentì dire a sua madre, e voltandosi un sorriso apparve sulle sue labbra. Erano tutti intenti a sistemare le decorazioni, volevano inaugurare quella nuova abitazione e per farlo si erano riuniti in occasione delle feste per decorarla, renderla calda e accogliente. Non un luogo utile solo a dormire.
Mary Margaret cullava piano il piccolo Neal, mentre continuava ad impartire istruzioni ad un David in equilibrio su una piccola scaletta in legno. Henry decorava l’albero, sistemando le palline per alternare vari colori.
“Sei pensierosa” constatò Killian, avvicinandosi piano e sedendosi al suo fianco.
Emma annuì solamente, incapace di parlare di quello che provava in quel momento. Una sorta di felicità si stava propagando, invadendo ogni sua terminazione nervosa. Una felicità sempre inquieta però. Faceva davvero fatica a convincersi che tutto sarebbe andato per il meglio, godersi i momenti era più complicato di quanto pensasse, l’ansia che qualcosa potesse guastare quell’equilibrio era sempre presente.
“Cosa ti rende pensierosa?” Due occhi blu la fissarono, lei rimase lì, indecisa. I suoi occhi verdi si ridussero ad una fessura, mentre soppesava se farlo entrare anche in quella parte di lei. Aveva fatto crollare così tanti muri per lui, ma altri erano ancora presenti. Istinto di autoconservazione, paura o semplicemente buon senso, era ciò che la induceva a non lasciarsi andare mai completamente.
Il braccio del capitano si posò sulle sue spalle, avvicinandola piano al suo corpo quasi per darle conforto. Erano uguali dopotutto, ed era vero che Emma aveva abbattuto molti muri, ma l’aveva fatto anche lui. Le aveva permesso di vedere cose del suo passato che gli dolevano ancora, bruciando la sua sicurezza ed il suo temperamento strafottente. Cose che Killian pensava di aver superato, superandole invece con lei definitivamente, grazie a lei.
Erano due anime affini, spaventate in egual modo. La differenza tra il rischiare o il rimanere nella propria bolla sicura era l’amore. Si erano innamorati.
Gli occhi di Emma si allargarono, rivelando la loro reale profondità, rivelando se stessa. Permettendogli di entrarle dentro, infondo lui la capiva sempre. Contro ogni aspettativa, insieme funzionavano come un congegno perfetto ed armonioso.
Alzò piano le spalle per minimizzare com’era solita fare, anche se il suo sguardo rivelava altro.
“E’ tutto così nuovo” ammise, abbassando il capo e portando una mano vicino alla fiamma. Il calore l’avvolse e successivamente portò quella stessa mano sulla guancia di lui che chiuse gli occhi perdendosi in quel contatto.
“Lo è anche per me” si guardò intorno, scorgendo i sorrisi degli altri che si erano ormai spostati in cucina, per sorseggiare cioccolata intorno al lungo tavolo di legno chiaro. Era nuovo anche per lui quel clima di accoglienza, di famiglia.
“Non lo avevo mai capito fino in fondo prima, ma è vero quello che dicono” ammise nuovamente lei, facendo scorrere i polpastrelli piano sul suo viso, scendendo fino al collo e avvolgendolo, spingendosi con le gambe sempre più vicino.
“Cosa?” Chiese spaesato, distratto da quelle lievi carezze che non facevano altro che ricordargli che era tutto reale, che poteva veramente essere felice.
“A Natale vien voglia di stare con chi ami” era così chiaro quello che gli stava dicendo, anche se indirettamente. Era così limpido, la verità era davanti ai loro occhi.
Killian sorrise, i suoi occhi si illuminarono ancora di più ed il suo viso si spostò automaticamente verso la donna. Le lasciò una scia di baci umidi sul collo, prima di avvolgerla completamente.
Qualche minuto più tardi si unirono al resto della famiglia, Henry afferrò due grandi tazze e versò un po’ di cioccolata anche per loro.
Emma spruzzò un po’ di cannella prima sulla sua tazza e poi su quella dell’uomo che l’accolse di buon grado.
Parlarono molto, risero e passarono un piacevole pomeriggio, fino a quando il sole tramontò completamente lasciando il posto alla notte.
“Andiamo, Henry ti accompagniamo da Regina” propose Mary Margaret, il ragazzo afferrò alcune cose che aveva preparato per la notte e si avviò insieme agli altri verso la porta.
Emma abbracciò i genitori e lasciò un bacio sul capo di suo figlio e poi si richiuse la porta alle spalle.
“Rimani con me stanotte?” Chiese, avvicinandosi piano a Killian e poggiandogli una mano sul petto.
“Se la signora lo desidera” annuì, poggiando la mano lungo il suo fianco ed attirandola verso di sé. La sua bocca si appoggiò a quella della ragazza, accarezzandola piano e poi insinuando la mano tra i suoi boccoli biondi.
Raggiunse nuovamente il suo luogo preferito poco dopo, il suo collo caldo che sembrava fatto per le sue labbra, si strofinò piano sulla sua giugulare per poi tornare al volto.
Avevano cominciato ad ondeggiare piano, dondolandosi nelle gambe come cullati da un’antica melodia che sentivano solo loro.
“Vieni” pronunciò lievemente Emma, afferrandogli la mano ed avvicinandosi al largo tappeto che si stanziava accanto al camino. Si abbassò sulle ginocchia trascinandolo giù con sé e poggiandosi al suo petto.
Il cuore, che aveva recuperato da qualche settimana, pulsava forte rivelando le emozioni dell’uomo. Emma alzò lo sguardo piano, puntandolo nei suoi occhi e lui le strinse le dita tra quelle della mano buona per riportare entrambe sul suo cuore.
Quella notte si amarono profondamente, e poi si amarono ancora nei giorni a venire.
Il mondo, qualsiasi mondo, che la magia sia presente o meno, non sarà mai semplice. Le cose brutte accadono, le paure persistono ed entrambi dovettero affrontare quelle che si presentarono, insieme ad altri problemi, altri cattivi, ma insieme anche ad altri momenti belli, condividendo lo stesso calore e l’amore reciproco. Riscoprendo la felicità nelle piccole cose ed in luoghi inaspettati. Perché nonostante i drammi, le paure ed il volersi proteggere, non si può scappare dall’amore e non ci si arrende con chi si ama, non ci si arrende mai.
 
 

Note:
Visto che questa è l’ultima shot, mi sembra giusto spendere qualche parolina.
Prima di tutto, vorrei ringraziare tutte le splendide ragazze che hanno creato l’iniziativa insieme a me. Mie carissime compagne di sclero perenne, vi adoro! <3
Poi, ovviamente, ringrazio tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa regalando diverse sfumature dei nostri splendidi CaptainSwan, avete dimostrato che ognuno interpreta ed elabora i prompt con una propria ed originale idea. Ed un ringraziamento anche a tutti quelli che hanno letto le diverse storie. 
Per quanto riguarda, invece, le mie storie, ci tengo a ringraziare chi ha sempre recensito, chi lo ha fatto ogni tanto ed anche i lettori silenziosi. Un ringraziamento spetta anche a chi ha inserito la raccolta nelle varie categorie.
Purtroppo tutto, prima o poi, giunge ad una conclusione. E’ stato comunque un bellissimo percorso corredato da scambi di pareri dato dall’amore reciproco per questa coppia.
Spero che anche quest’ultima shot vi sia piaciuta, e mi auguro di essere riuscita a trasmettere comunque un messaggio di speranza.
Ne approfitto per farvi gli auguri. Spero che il nuovo anno possa portarvi gioia e serenità.
Un bacio! :*
  
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