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Autore: debblovers    14/11/2008    5 recensioni
"Sapevo solo che adesso sarebbe stato il momento decisivo, anche se la mia decisione era stata presa. E nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. Nemmeno il vampiro che avevo sempre amato e che avrei amato per sempre"
Spoiler Breaking Dawn!
Ciao a tutti! Questa FF è frutto della mia mente bacata che si è immaginata tutta la gravidanza completa vista da bella invece che da Jacob, spero che vi piaccia!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 8

Scusate, scusate, scusate!!! Non sono riuscita a postare in questi due giorni perchè domani ho interrogazione di Filosofia, Psicologia e Sociologia... mi dispiace veramente tanto ragazze.. però spero di farmi perdonare con questo capitolo super mega lungo!!! 

Mistica88: nemmeno io riesco a capirlo.. ma ho appena sviluppato una teoria.. magari la meyer quando ha scritto quel pezzo aveva fumato qualcosa.. sisi.. ne sono certa, era sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.. XD

saraligorio1993: =) è per questo che ho deciso di fare questa FF... volevo vedere cosa sarebbe successo nella mia testolina in quel momento.. 

ledyang: grazie ancora! =) spero che questo capitolo ti piaccia...

              Capitolo 8

                                    Cosa ti ha chiesto Edward?

 

Edward e Jacob camminavano lentamente. Uno sembrava sempre distrutto, nessuna mutazione nel suo viso d’angelo, ormai da molto tempo non vi vedevo passare un sorriso, anche fugace. Mentre l’altro, sembrava che stesse riflettendo su qualcosa, e le dedicava ogni pensiero. Li fissai ansiosa. Guardai un secondo Jacob, ma poi rivolsi tutta la mia attenzione ad Edward, preoccupata.

Attorno a me gli altri erano molto perplessi, e Jacob, vedendo questa perplessità mi sembrò quasi sollevato.

Chissà cosa gli aveva detto Edward da farlo vergognare nel caso che gli altri avessero sentito.

Poi Edward parlò, sempre con quella voce robotica. Pensava che non mi accorgessi che faceva di tutto per non farmi vedere i suoi veri sentimenti? Comunque gli ero in un certo senso grata, almeno non stavo male più di tanto.

“Lasciamo Jacob e Bella da soli, devono parlare in privato.”

Come previsto la reazione di Rose fu immediata.

“Prima dovete passare sulle mie ceneri.” Ringhiò, e mi mise una mano ghiacciata sulla guancia. Ebbi un fremito.

Ma Edward fece come se non avesse parlato.

“Bella, Jacob vuole parlarti. Hai paura di restare da sola con lui?”

Ero confusa. Cosa aveva da dirmi Jacob, da non poterne parlare davanti agli altri? Lo guardai, e poi guardi Rose.

“Rose, è tutto apposto. Jake non ci farà del male. Vai con Edward.” Dissi fiduciosa.

Rosalie non approvava.

“Potrebbe essere un trabocchetto.”

“Mi pare improbabile.” Le risposi. Ed era vero. Jacob non era un medico, non aveva esperienza, e poi che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Credo. Se d’altronde voleva farla Edward, che era il padre del bambino, perché non avrebbe dovuto farlo Jacob, che era in senso lato un estraneo? Ma queste supposizioni fu meglio non dirle ad alta voce. Non sapevo come avrebbero reagito.

“Potrai tenere me e Carlisle sott’occhio, Rosalie. Siamo noi che le facciamo paura.” La voce che prima era robotica, ora si era rotta, rivelando in realtà quanto gli facessi male. Iniziai a non riuscire a respirare bene. Iniziai a sentirmi male.

“No.. no, Edward. Io non..” iniziai. Non sapevo come potermi spiegare. Non avevo paura di lui. Solo paura che potesse uccidere il mio bambino. O meglio dire nostro..

Edward scosse la testa di fronte alla mia disperazione e fece un debole sorriso. “Mi sono espresso male, Bella. Tranquilla, io sto bene. Non preoccuparti per me.”

Non è vero!! Volevo urlargli. So benissimo che menti! Ma come al solito non dissi nulla.

“Tutti, per favore.” Ripeté Edward con un gesto verso la porta. Tutti immediatamente obbedirono alla sua richiesta. Rose esitava, naturalmente non si fidava, e Edward la aspettava sulla soglia della porta.

“Rose, voglio che tu vada.”

Lei lanciò un’occhiataccia a Edward e gli fece cenno di precederla verso l’uscita, e sulla soglia, guardò male Jacob.

Quando tutti andarono via mi voltai a guardare Jacob, che nel frattempo si era seduto sul pavimento, vicino a me. Mi prese dolcemente le mani, ormai gelide come quelle dei vampiri, e le strinse nelle sue, bollenti.

“Grazie, Jake. Così va meglio.”

Lui fece una specie di smorfia.

“Non ti mentirò, Bells. Sei orrenda.” Chiamandomi con quel soprannome mi fece ricordare immediatamente Charlie. Mi sarebbe piaciuto risentirlo.

Ma sospirai.

“Lo so. Faccio paura.”

“Già, sembri il mostro della palude.”

Scoppiai a ridere, una risata contenuta, schietta. Mi mancava ridere. E per questo gli ero grata.

“Che bello che sei qui. Questa risata mi fa quasi sentire bene. Non so per quanto tempo ancora riuscirò a sopportare la tensione.”

Jacob alzò gli occhi al cielo. Il solito movimento che faceva con me.

“Okay, okay. Sono io la causa del mio male.” Gli concessi, e in un certo senso era vero.

“Si, è così. Cosa ti passa per la testa, Bells? Seriamente!”

Dovevo aspettarmelo.

“Ti ha chiesto lui di sgridarmi?” gli chiesi esasperata.

“In un certo senso. Anche se non capisco perché crede che mi darai ascolto, visto che non l’hai mai fatto.”

Sospirai.

“Te l’avevo detto..”

Ma non lo lasciai finire. Non volevo che mi dicesse che Edward era un mostro per avermi fatto questo.

“Lo sai che te l’avevo detto ha un fratello, Jacob? Si chiama chiudi il becco.”

“Buon questa.”

Sorrisi. “Non è farina del mio sacco.. l’ho sentita in una vecchia puntata dei Simpson.”

“Me la sono persa.”

“Peccato, era molto divertente.”

Nessuno di noi parlo per un momento.

Volevo ardentemente sapere cosa si erano detti.

“Davvero ti ha chiesto di parlarmi?”

Lui annuii. “Mi ha chiesto di farti ragionare. Una battaglia persa in partenza.”

Lo guardi confusa.

“Allora perché hai acconsentito?”

Jacob non rispose. Ma credo si sapere quale fosse la sua risposta. Era ossessionato dal fatto di potermi perdere. E questo fatto improvviso che lui non aveva calcolato, accelerava i tempi. Volevo rassicurarlo come avevo fatto con tutti gli altri.

“Andrà tutto bene. Ne sono sicura.”

“La demenza è uno dei sintomi?” mi chiese improvvisamente arrabbiato.

Ma io risi. Volevo alleggerire l’atmosfera che si stava lentamente cerando.

“Forse. Non dico che sarà facile, Jake. Ma dopo tutto quello che ho passato, è naturale che io creda nella magia.”

“Magia?”

Non si rendeva conto che lui, come tutta la mia famiglia faceva parte di una parte magica? Erano tutti così cocciuti a capirlo..

“Specialmente riguardo a te. Tu hai qualcosa di magico e vedrai che tutto andrà come deve anche per te.” Tolsi la mano dalla sua presa e gli accarezzai la guancia.

“Ma di che parli?”

Non la smettevo di sorridere. Aveva la testa di coccio.

“Una volta Edward mi ha spiegato come funziona l’imprinting. Mi ha detto che somiglia al Sogno di Una Notte di Mezza Estate, a una magia. Troverai anche tu la persona giusta, Jacob, la persona che stai aspettando, e allora, forse, tutto avrà un senso.”

Jacob mi rispose brontolando rabbioso.

“Se pensi che l’imprinting possa dare un senso a questa pazzia.. credi davvero che se incontrassi una sconosciuta e avessi l’imprinting, questo aggiusterebbe tutto?” mi puntò un dito al pancione.

“Allora dimmi a cosa è servito, Bella! Che senso ha avuto amarti? Che senso ha avuto il tuo amore per lui? Pensi che quando morirai tutto tornerà a posto? Che senso avrà avuto tanto dolore, mio, tuo, suo?! Non che me ne importi, ma finirai per uccidere anche lui.” Ebbi un fremito. Per favore, non ripetermi quelle parole. Mi sento soffocare al solo pensiero. Jacob continuò. “E a quel punto, la tua perversa storia d’amore a cosa sarà servita? Bella, se tu ci vedi un senso, per favore, mostralo anche a me, perché da solo non ci arrivo proprio.”

Lo lasciai sfogare. Sospirai. Perché tutti facevano così fatica a capire quanto questo bambino fosse importante?

“Non lo so, Jake. Ma sento.. che tutto questo porterà a qualcosa di buono, anche se ora non riusciamo a vedere cosa.” Riuscite corressi mentalmente. “Penso che sia quella che chiamano fede.”

Non ero mai stata particolarmente religiosa, a causa dei cambiamenti religiosi di Renèe, ma questa volta ero piuttosto fiduciosa. Soprattutto come gli avevo detto prima, riguardo la magia di cui costantemente ero circondata.

“Stai morendo per niente, Bella! Per niente!”

Era cieco e non aveva visto il mio pancione? Ma in fondo era un maschio.. non poteva di certo capire l’istinto materno che sorge dentro di te quando hai una vita che ti cresce dentro.

Per farglielo capire senza parole, tolsi lentamente la mano dal suo viso e la portai verso il grembo, accarezzandolo.

“Non morirò. Il mio cuore continuerà a battere. Sono forte abbastanza.”

“Stronzate, Bella. Nessun umano può farcela. E tu non sei abbastanza forte.”

Mi prese il viso tra le mani. Io potevo farcela.. avrei dovuto farcela. Per il mio bambino. Per Edward. Per la mia famiglia. E anche per Jacob.

“Posso farcela. Posso farcela.” Farfugliai.

“A me non pare proprio. Allora dimmi, qual è il tuo piano? Spero che tu ne abbia uno.”

Certo che ne avevo uno.. gli sembrava stupida fino a tal punto?

Perciò annuii ed evitai il suo sguardo. Non volevo che si arrabbiasse in anticipo.

“Lo sapevi che Esme si è buttata da una scogliera quando era ancora umana?”

“Quindi?”

Ancora non capiva.

“Era più morta che viva, tanto che non si sono nemmeno presi la briga di portarla al pronto soccorso: è finita dritta all’obitorio. Però il suo cuore pulsava ancora quando Carlisle l’ha trovata..”

“Quindi non è in forma umana che pensi di sopravvivere.”

Finalmente ci era arrivato.

“No, non sono stupida fino a quel punto. Ma presumo che tu la veda in maniera diversa.”

Ricordai ancora le parole che mi aveva detto qualche mese prima.

Brontolò. “Pronta vampirizzazione.”

“Con Esme ha funzionato. E anche con Emmett, con Rosalie e pure con Edward. Nessuno di loro era in forma smagliante, sai? Carlisle li ha trasformati perché se non lo avesse fatto sarebbero morti. Lui non mette fine alle vite, le salva.”

Non voleva demordere. Lo vedevo.

“Dammi retta, Bells. Non farlo. Non aspettare che sia troppo tardi, Bella. Non così. Vivi, okay? Vivi e basta. Non farmi questo. E non farlo a lui.” Poi improvvisamente alzò la voce. “Sai cosa farà quando morirai. Lo hai già visto. Vuoi che torni da quegli assassini italiani?”

Mi rannicchiai, respirai a fondo. Non volevo ricordare quei momenti spaventosi, vissuti nella paura di doverlo perdere se non fossi stata abbastanza veloce. Potevo sentire il sole che mi scaldava mentre correvo verso la sua salvezza. Non volevo pensarci. Perché me lo ricordava? Così mi faceva stare solo peggio.

Fece un respiro e proseguii.

“Ricordi quando mi sono fatto massacrare da quei neonati? Ricordi cosa mi hai detto?”

Ecco  un altro ricordo. Con Jacob era sempre così. Ti faceva ricordare tutto. Serrai le labbra e non risposi. Non volevo ripensare a tutte le mie insicurezze e a quanto lo avessi fatto soffrire.

“Mi hai detto di fare il bravo e dare ascolto a Carlisle. E io cos’ho fatto? Ho dato ascolto al vampiro. Per te.”

Ma come poteva paragonare quella situazione a quella attuale?

“Gli hai dato ascolto perché era la cosa giusta.”

“Okay, una ragione vale l’altra, scegli quella che preferisci.”

Feci un bel respiro.

“Ma ora non è la cosa giusta.” Guardai il pancione e bisbigliai. “Non lo ucciderò.”

“Oh, che bella notizia! Allora aspettiamo che nasca questo bel bambino che scoppia di salute. E sai che ti dico? I palloncini azzurri li porto io.”

Arrossii. Non avevo mai detto a nessuno del bambino del mio sogno. E non sapevo se era saggio parlarne a Jacob.

“Non so se è un maschio. L’ecografia non può dirlo. La membrana che lo avvolge è troppo dura, come la loro pelle. Perciò sarà una sorpresa. Ma nella mia mente vedo sempre un maschietto.” Non gli dissi del sogno.

“Non c’è un bel bambino li dentro, Bella.”

Non gliel’avrei data vinta. Come al solito.

“Vedremo.”

“Tu no di certo.”

Uffa.

“Sei molto pessimista, Jacob. Secondo me almeno una possibilità di farcela c’è.”

Non rispose e respiro profondamente.

Gli arruffai i capelli. “Jake, andrà tutto bene. Sssh. Andrà tutto bene.” Gli accarezzai una guancia.

“No, invece no.”

Sempre il solito testardo.

“Sssh.”

“Cosa c’è sotto, Bella? Ero convinto che non desiderassi altro che il tuo vampiro. E ora che fai? Ci rinunci? Non ha senso. Da quand’è che sei così smaniosa di diventare mamma? Se ci tenevi tanto, perché mai hai sposato un vampiro?”

Non riusciva a capire. Maschi.

“Non è così. Non m’importava di avere un figlio. Non ci pensavo neanche. Non di tratta di avere un bambino. Si tratta di, be’, questo bambino.”

“È un assassino, Bella. Guarda come ti ha ridotta.”

Mi fece arrabbiare. Il mio bambino non era un assassino.

“No, non è un assassino. Dipende da me. Sono debole e umana. Ma tengo duro, Jake, posso..” non mi fece nemmeno finire la frase.

“Oh, avanti! Sta’ zitta, Bella. Puoi incantare il tuo succhiasangue, ma non puoi infinocchiare me. Sai benissimo che non ce la farai.”

Aveva toccato perfettamente il mio punto debole. Volevo rassicurare Edward dicendo quelle parole, ma dentro di me avevo una certa paura che qualcosa non andasse come non doveva.

“No che non lo so. Ovviamente sono preoccupata.”

“Preoccupata.”

Dolore.

Sentivo un dolore acutissimo al centro del pancione. Mi afferrai il ventre, e senza che me ne accorgessi alzai un piccolo lembo di maglia.

“Sto bene, non è niente.”

Sapevo benissimo di avere dei lividi su tutta la pancia. E Jacob li stava fissando intensamente.

“È forte, tutto qui.”

Iniziò a balbettare.

“Bella.”

Lo fissai.

“Bella, non farlo.”

Si stava agitando troppo.

“Jake..”

“Ascoltami. Non ti arrabbiare, okay? Sta’ solo a sentirmi. E se..?”

Non completò la frase, ma dal tono mi sembrava una domanda.

“E se cosa?”

“E se ci fosse una possibilità? Se ci fosse un’alternativa? Se dessi retta a Carlisle, da brava, e sopravvivessi?”

Non riuscivo a capire dove volesse arrivare.

“Io non..”

“Non ho ancora finito. Intanto sopravvivi e poi si vedrà pensa che per questa volta non è andata. E magari, più in là, ci riproverai.”

Aggrottai le sopracciglia, alzai le dita e gli accarezzai la fronte. Questa volta a non capire ero io..

“Non capisco.. cosa vuol dire ci riproverai? Non penserai che Edward mi permetterà..? E che differenza farebbe? Sono sicura che qualsiasi bambino..” non mi lasciò di nuovo finire la frase.

“Si. Sarebbe lo stesso con qualsiasi suo bambino.”

Confusione totale.

“Cosa?”

Cercai di afferrare il senso delle sue parole.. qualsiasi suo bambino sarebbe come quello che portavo in grembo.. l’unica soluzione che vedevo era..

“Oh. Bleah! Ti prego, Jacob. Pensi che dovrei uccidere il mio bambino per sostituirlo con un surrogato? Magari ricorrendo all’inseminazione artificiale? Perché dovrei volere il figlio di uno sconosciuto, come fosse la stessa cosa? Pensi che un bambino valga l’altro?” mi stavo arrabbiando.

Non credo che sarei mai stata una madre perfetta. Ma questo proprio no.

“Non intendevo questo. Non il figlio di uno sconosciuto.”

“Allora cos’è che stai dicendo?”

“Niente. Non sto dicendo niente. Tanto per cambiare.”

Ma si vedeva lontano un miglio che stava mentendo.

“Come ti è venuto in mente?”

“Lascia perdere, Bella.”

Ecco. Avevo toccato il tasto giusto. Non era stata di certo una sua idea. Chi era che mi amava così tanto da essere disposto a qualsiasi cosa pur di farmi vivere?

“È stato lui, vero?”

“No, fidati. Non ha parlato di qualcosa di artificiale?”

Okay, non capivo. Ero stanchissima e mi lasciai sprofondare nei cuscini.

Non mi accorsi nemmeno di stare parlando ad alta voce..

“Farebbe qualsiasi cosa per me. E io lo sto facendo soffrire così… ma cosa crede? Che scambierei questo con quello di uno sconosciuto..”

“Non devi farlo soffrire. Puoi tornare a farlo felice, Bella. Penso che stia veramente perdendo la testa, sul serio.”

Mentre lui parlava io ripensavo alle sue parole, parola per parola. Sapevo che c’era un significato che stava cercando di nascondermi. Distrattamente disegnavo dei piccoli cerchi sul pancione. Oddio. Forse avevo capito. Ma che fosse disposto ad arrivare fino a quel punto? Possibile che.. dovevo chiederlo di nuovo.

“Non con uno sconosciuto? Cosa ti ha detto Edward esattamente?” Rabbrividii al solo pensiero di una risposta positiva.

“Niente. Pensava solo che magari mi avresti dato retta.”

Ah ah.. devi cambiare battuta, Jake.

“Sbagliato. Riprovaci.”

Lo guardai negli occhi, e lui cercò di negare ancora, ma senza troppa convinzione.

“Niente.”

Questo dimostrava che avevo ragione.

Schiusi la bocca per la sorpresa.

“Wow.”

Jacob non osava guardarmi. Scossi lentamente la testa.

“È veramente disposto a tutto, vero?”

Lui sembrò cedere. E mi confermò quello che ormai stavo iniziando a capire.

“Te l’ho detto che sta letteralmente impazzendo, Bells.”

“Mi stupisce che tu ti sia lasciato sfuggire l’occasione di fare subito la spia, per metterlo nei guai.”

Alzò lo sguardo in tempo per vedere sul mio viso scavato un ghigno.

“Ci avevo pensato.”

Eppure, nonostante Jacob sapesse che non avrei più cambiato idea, fece la stessa cosa che aveva fatto quando era venuto al matrimonio. Si era sacrificato pur di farmi felice. Soffriva lui al posto mio.

“Anche tu saresti disposto a tutto per me, eh?” sussurrai. “Non capisco proprio perché ti dia tanta pena. Non vi merito, non merito né lui né te.”

Di questo ero sicurissima. Entrambi si sarebbero sacrificati per la mia felicità, mentre io li facevo solo soffrire.

“Tanto non cambia niente, vero?” mi chiese.

“Non stavolta. Vorrei proprio spiegartelo in modo che tu capisca. Non posso fargli del male” indicai la mia pancia. “così come non poteri impugnare una pistola e sparare a te. Gli voglio bene.”

“Perché vuoi sempre bene alle persone sbagliate, Bella?”

“Non è così.” Ed era vero. Come poteva ritenere sbagliato voler bene a Edward, così dolce; a lui stesso, che si sacrificava sempre per me; alla mamma che tutti vorrebbero, Esme; al comprensivo Carlisle; alla piccola folletta Alice; all’orsacchiotto Emmett; a Rose, che mi aveva aiutata quando ne avevo bisogno; a Jasper che mi considerava come una sorella; al piccolo Seth, con quel suo faccino ancora da bambino? Come si poteva non voler bene a queste persone?

Ma lui, come in tutto non sembrava d’accordo.

“Invece si, fidati.”

Si alzò.

“Dove vai?” non volevo che andasse via. Aveva portato un po’ di normalità nella mia vita fatta di tensioni.

“È inutile che resti qui.”

Sollevai una mano. “Non andartene.”

“Questo non è il mio posto. Devo tornare a casa.”

“Perché sei venuto oggi?”

“Per vedere se eri viva davvero. Charlie ha detto che eri malata e non gli ho creduto.”

Sempre il mio solito Jacob.

“Tornerai, prima..”

Non mi lasciò finire.

“Bella, non me ne starò qui a guardarti morire.”

Trasalii a quelle parole.

“Hai ragione, hai ragione. È meglio che te ne vada.”

Si voltò verso la porta.

“Addio. Ti voglio bene, Jacob.”

Lo sentii farfugliare qualcosa mentre usciva e poi scomparii tra gli alberi.

Avrei voluto che fosse rimasto, ma non era giusto. Ero egoista, e gli stavo facendo ancora del male. Non bastava quanto gliene avessi già fatto? Ma adesso tutto era cambiato, io volevo solo il mio amico Jacob, non ero più innamorata di lui.

I Cullen rientrarono, e mi guardavano perplessi. Non avevano sentito una parola della nostra discussione, e non volevo certo mettere in imbarazzo Edward. Rose mi venne immediatamente al fianco mentre io guardavo Edward. Doveva averlo capito anche lui che non avevo accettato la sua richiesta indiretta, e tornò uno sguardo addoloratissimo.

“Cosa ti ha detto il cane?”

“Nulla, Rose. Solo che non credeva alla storia di Charlie.”

Sbuffò.

Non dissi nient’altro.

Poi vidi Rose allontanarsi improvvisamente, e tornare subito dopo, con una spugna e una bacinella con dell’acqua. La guardai confusa.

“Puzzi di cane, Bella.”

Tutti tranne Edward ci lasciammo andare ad una lieve risata, almeno fino a quando non si udii uno strano rumore provenire dall’interno del grembo, che mi fece piegare in due dal dolore.

Ringraziamenti:

- a chi recensisce: (per ogni capitolo scrivo chi ha recensito per quello precedente..)

ledyang
mistica88
saraligorio1993

- e naturalmente chi mi ha messo tra i preferiti:

1 - akane_val
2 - AlexiaLil
3 - bellemorte86
4 - Bepycka
5 - cassandra 287
6 - clodiina85
7 - crusade
8 - deneb91
9 - Djibril88
10 - Fairyire
11 - francy94
12 - ginny89potter
13 - Honey Evans
14 - ibiscus
15 - ka chan
16 - Kathys
17 - ki9
18 - ledyang
19 - lisepotter
20 - miss lovett
21 - mistica88
22 - Mnemophobia
23 - nene1964
24 - ninfea_82
25 - nixy
26 - Padfoot_07
27 - sackiko_chan
28 - saraligorio1993
29 - sarwen
30 - _HoneY_

  
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