Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: Alice_g1    30/12/2014    9 recensioni
Lentamente la cercai.
Consapevole che quel gesto, mi sarebbe costato molto caro.
Ed eccola li, più bella di come la ricordavo, più donna di quanto avrei voluto.
Sana, la mia Sana, stretta in un vestitino che, in un passato non poi così tanto remoto, mi avrebbe fatto salire il sangue alla testa.
Tutto di lei mi sembrava diverso, eppure, non sembrava fosse passato nemmeno un secondo, dall’ultima volta che l’avevo stretta tra le mie braccia.
ESTRATTO DAL CAPITOLO 16
Ho deciso di cambiare il rating in arancione su richiesta di alcune di voi =)
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Ciao ragazze e ciao ragazzi
Eccomi qua! Quanto sono in ritardo?non lo so più :-(
Le festività di natale hanno inserobilmente coinciso con un piccolo blocco che non mi ha permesso di scrivere un H fino ad ora.
Ho pensato e ripensato a come potesse svilluparsi la storia arrivati a questo punto, e spero di averci azzeccato in questo capitolo.
Spero con l’anno nuovo di essere più puntuale e presente, anche se penso che questa storia si concluderà tra due o tre capitoli.
Vi auguro un sereno e felice anno nuovo, che sia pieno di cose belle per tutti!
Ringrazio come sempre le mie bimbe che mi sono rimaste accanto durante tutto il mio percorso, e mando uno speciale augurio di cuore a tutte loro.
 
  • MARIAfrancesca
  • LadySofia
  • Love_Sana_Akito
  • Daino
  • Lolimik
  • LaSayuri10
  • AlessiaAle
  • MultiFlash96
  • Love Kodocha
  • Anaiv
  • ReginadeiSogni
  • Terry001
In particolare ringrazio Lolimik e Kilari202 che mi hanno mandato dei dolcissimi auguri di Natale =)
Ringrazio inoltre che segue silenziosamente la mia storia, chi l’ha aggiunta tra le preferite, le ricordate e le seguite
SIETE DOLCISSIME E IO VI ADOROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO =)
Vi mando un forte abbraccio!
LallyQueen 
 Alice <3

 
 
 
 
 
 
"Tu mi appartieni, anche se non dovessi vederti mai più"

( a Milena, Franz Kafka )
 
 
 
 
 
 
 
POV. NAO


 
Stavo girovando da almeno un ora nella grande biblioteca allestita nella casa di mio padre,non avrei mai immaginato che fosse un amatore di libri, classici come cime tempestose e il gattopardo padroneggiavano in quell’enorme salone, un libro in particolare mi colpì…la prima edizione del saggio di Kafka era in bella mostra in una teca di vetro, la cura con cui era diposta mi fecero capire subito che esisteva un forte legame che univa mio padre a quell’opera, la osservai con scrupolo ma non riuscivo a capirne il valore, la girai e rigirai tra le mani, la copertina era piuttosto anonima, e anche abbastanza insulsa, un bicchiere di vetro da cui sporgeva un bocciolo di rosa con foglie e spine annesse, spogliai svogliatamente qualche pagina per capire di più, finchè qualcosa non catturò la mia attenzione, un vecchio biglietto del treno ingiallito e sbiadito dal tempo era nascosto tra le pagine, come un promemoria…
 “Tu mi appartieni, anche se non dovessi vederti mai più”
Sussultai, 14 giugno 1983 Londra – Parigi.
Che significava?1983?mio padre avrà avuto presso a poco la mia età, che doveva fare a parigi?, mi aveva raccontato di come aveva vissuto gli anni migliori della sua vita a Londra prima di trasferirsi a New York per lavorare nel cinema.
Sicuramente dal modo in cui conservava quel libro e quelle parole che nascondevano quel biglietto corroso dal tempo dovevano avere un significato profondo, un ricordo che custodiva gelosamente, se dopo trentanni si trovava ancora li…che c’entrasse una donna?, forse la mia madre biologica?,forse Michelle?gli sembrò poco probabile.
Riposi tutto al proprio posto appena senti i passi dei ragazzi al piano di sopra, sorrisi pensando che ora, un piccolo segreto mi univa a mio padre…
In cucina regnava un caos assurdo, gente da ogni parte, Gomi e Hisae che si litigavano l’ultimo toast, e lei, appoggiata al balcone che fissava l’orizzonte, un sorriso spontaneo nacque sul mio viso, non potevo fare a meno di sorridere ogni volta che la vedevo , o che semplicemente pensavo a lei, non potevo ancora credere di averla finalmente conquistata, ricordo ancora quando da bambino mi ero perdutamente innamorato di lei, della sua allegria , della sua innata generosità e altruismo, doti che non avevano colpito solo me…osservai di soppiatto il biondino che sedeva intento a leggere il giornale, non aveva mai capito come due persone cosi diverse come Akito e Sana potessero essere cosi unite, in passato Sana mi aveva confessato di come il loro legame era cresciuto dopo anni e anni di situazioni difficili e problematiche, e di questo, ne ero sempre stato tremendamente geloso, tra lui e Sana le cose erano state cosi diverse…il loro rapporto si era fondato su basi solide di amicizia e rispetto reciproco, anche lavorativo…lui aveva un talento innato per amarla, lei l’aveva imparato, con il tempo, e ancora oggi non capiva come avesse potuto accantonare l’amore che provava per Akito in un angolo, per permettergli di entrare nel suo cuore e conquistarlo.
“ Ciao piccola” di nuovo quel bellissimo sorriso
“ Ciao”
“ che fai qui fuori?”
“ c’è un bellissimo sole e il mare è stupendo”
“ Mai stupendo come te”
“ Nao”, le sue soffici labbra sfiorano le mie, e il mio cuore perse un battito, come sempre.
“ Sei triste che domani dobbiamo tornare a casa?”
“ Mmm…no”
“ Pensavo adorassi stare qui”
“ Si lo adoro…ma voglio tornare nella realtà…con te”
“ Anche io”
“ Su forza torniamo dentro”
“ Certo…Sana?”
“ Si?”
“ Ti amo”
 
 
 
 
********************************
 
 
 
 
 
Era ufficiale, avrei commesso un omicidio!
Ero sceso da appena cinque minuti in cucina per fare colazione e già rimpiangevo la mia decisione, urla da ogni parte, quell’ oca di Hisae inveiva contro Gomi per avere un fottutissimo toast e lei…appoggiata al balcone a fissare l’orizzonte, appena entrai nella stanza i miei occhi la reclamarono, e lei, come attirata dal loro richiamo, incontrò i miei e la smorfia che vidi mi buttò nel panico, che lei sapesse?che Fuka avesse già spettegolato?che avesse letto la lettera scarlatta che pendeva sulla mia testa e sul mio corpo?, non doveva essere un mio problema accidenti, già…non doveva.
Quel dannato Kamura entrò nella stanza e dopo una rapida occhiata a tutti i presenti puntò lo sguardo verso di lei…strinsi tra le mani il giornale che rischiò di frantumarsi, per quanto lo odiassi, non avevo nessun diritto di alzarmi da quella fottuta sedia e riempire il suo bel visino d’attore di pugni, lui era il suo ragazzo e lo sarebbe continuato ad essere, io ero solo il passatempo, il giocattolo di una bambina viziata, che era passato di moda!
Forte di questa nuova consapevolezza tutta l’ansia e la preoccupazione che avevo provato fino a cinque minuti fa' era svanita, accidenti a te Rossana Kurata, io sarei stato di nuovo felice, e lo sarei stato senza di te, e infondo non importava a nessuno se il mio cuore in quel momento sanguinasse nel vederla baciare un altro, al diavolo!, io ero Akito Hayama, un duro, un ribelle, un bullo, un ragazzo dall’anima oscura, e se fosse stato neccessario, lo sarei tornato, pur di non soffrire, pur di non soffrire di nuovo per lei…
“ Akito?”la sua voce…
“ Kurata”
“ posso parlarti….è importante” mi aveva fottuto per bene, non potevo di certo mandarla al diavolo davanti a tutti.
“ come ti pare” e la seguii…
“ che vuoi Kurata?”
“ smettila”
“ come scusa?”
“ ho detto…smettila”
“ di fare cosa?”
“ di essere l’Akito Hayama delle elementari”
Sussultai, che significava?
“ che vuol dire?”
“ Il tuo sguardo…è…è lo stesso che avevi tanto tempo fa”
“ Non so di cosa tu stia parlando, se non hai altro da dirmi tornerei di la, la mia ragazza mi sta aspettando”colpita!, sapevo di non aver mai parlato di Fuka in quei termini , ma tutto era cambiato, e non per colpa mia.
“ Non lo dire”
“ dire cosa Kurata?”, ammetto che mi dava una perversa soddisfazione vederla in difficoltà.
“ Non chiamarla cosi”
“ Perchè dovrei?, Fuka è la mia ragazza”
“ Era la tua ragazza anche quando dicevi di amarmi?”, e no…
“ Non osare”
“ Perchè?”
“ Non ho voluto io questa situazione, ho solo seguito la scia delle tue decisioni e ora raccogli quello che hai seminato”
“ Mi dispiace”
“ Ti dispiace?, ti dispiace per cosa?, per avermi usato per il tuo divertimento?per avermi illuso per mesi?”
“ Sei un idiota Akito”, come?come?
“ Cosa hai detto?”
“ Ho detto che sei un idiota!...sei solo idiota, non capisci niente, non hai mai capito niente!”
“ E di grazia cosa non avrei capito?che cos’è che mi rende ai tuoi occhi un idiota?sono proprio curioso Kurata!”
“ lascia perdere”, lasciar perdere?, mai
“ Lascia perdere?lascia perdere?...lascio perdere quando decido IO di lasciar perdere”, forse stavo urlando, ma non importa, che sentissero pure tutti.
“ Sei solo una stupida ragazzina viziata ed egoista e questo non potrà mai cambiare, quello dispiaciuto sono io…sono dispiaciuto per te, anzi no, mi fai pena”
“ Pena?”
“ Si ”
“ Bene…addio Hayama”ed eccolo il momento, la stavo perdendo per sempre…
“ come ti pare Kurata”
“ Come mi pare?come mi pare?che cazzo significa come mi pare?”
“ significa fai come vuoi, decidi tu, alzo le mani, mi arrendo…lasciami perdere, dimenticati di me, di noi, di tutto”
“ E’ questo che vuoi?”
No…“ Si”
“ Credevo mi amassi”, lo dice talmente piano che la sento a malapena, ma per sua sfortuna le sue parole arrivano dirette al mio cuore…ed esplodo!
“ No!, non giocare con me, non di nuovo!credevi ti amassi?, IO ti ho amato,IO ho fatto di tutto per stare con te,IO ho lottato per noi, IO ero pronto a dire la verità a tutti, IO IO IO SOLO IO! Quindi non osare mai più venirmi a dire stronzate del genere, perchè quello che ci ha distrutto non sono io…sei tu!, tu e il tuo stupido egoismo, tu e il tuo stupido...No, non di nuovo…calde lacrime cadono dal suo volto, non mi avrebbe fregato di nuovo!
“ Smettila di piangere”
“ Non ci riesco…io ti amo”, può un cuore morto riprendere a battere?il mio lo sentivo nella testa, ma no, non ci sarei cascato un’altra volta, questa volta no.
“ Non è un mio problema Kurata” e la lascio li, con il viso rigato di lacrime e lo sguardo perso, non le avrei mai più permesso di distruggermi, e poco importava se sentivo il sangue pompare, le ginocchia tremare, e la testa scoppiarmi…sarei stato più forte di tutto e tutti, sorrisi soddisfatto mordendomi con violenza le labbra, cancellando l’ultimo momento di fragilità, ingoiando le calde lacrime che scendevano sul mio viso…
 
 
 
 
 
********************************
 
 
 
< Non è un mio problema >
< Non è un mio problema >
< Non è un mio problema >
Non faccio altro che pensare alle sue parole, mentre altre lacrime, l’ennesime cadono bagnando il cuscino.
Dopo non so quanti minuti sono riuscita a muovermi da quella maledetta stanza e con una scusa non molto plausibile me ne sono andata in camera mia, mi bastò incrociare lo sguardo preoccupato di Nao, e quello compassionevole di Aya per capire che quell’improvviso mal di pancia aveva un volto, ed un nome, Akito Hayama, lo avevo amato e continuavo ad amarlo con ogni bricciolo della mia anima, e a poco era servito chiedergli scusa, a niente era servito tornare sui miei passi lui era stanco di me, e me l’aveva fatto capire nel modo più cattivo e perfido possibile, < Non è un mio problema >.
“ Sana?”
Sentii il peso del suo corpo piegare il letto, mi nascosi tra le braccia di Aya pregando Dio che il buio mi inghiottisse per sempre.
“ Gli ho detto che lo amo e lui…”
“ Tesoro mi dispiace…ma ora devi farti forza, non puoi farti vedere cosi da Nao, e da lui…non lo meritano!
“ Lo so”
“ Sfogati amica mia…per un pò puoi smetterla di fingere”
“ Solo per un altro pò…e poi non lo farò mai più”, dico singhiozzando sul suo corpo
“ Mai più”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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