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Autore: Lois Lane 89    31/12/2014    1 recensioni
Izzy e Kellan; lei una semplice ragazza italiana e lui un famoso attore americano.
Izzy si trova in vacanza a New York per passare il natale, e i due si incontrano a central park, e si innamorano l'uno dell'altra.
Riuscirà l'amore nato nel periodo più magico dell'anno a resistere alla distanza che li separa?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passarono tre giorni da quando avevo rivisto Kellan, e poi non ne avevo più avuto l'occasione.
Quella sera, ci recammo tutte e tre insieme in un locale; eravamo vestite con degli abiti semplici ma eleganti al tempo stesso: il mio era blu, monospalla, con la scollatura a cuore, e l'orlo posteriore più lungo di quello anteriore.
Mentre eravamo sedute sui divanetti con i nostri bicchieri in mano, due ragazzi si avvicinarono a noi; avevano entrambi i capelli scuri, ma uno aveva gli occhi verdi e l'altro marroni.
Chiesero a Sara e Francesca di ballare con loro, e loro accettarono, lasciandomi le loro borse.
Mentre le mie amiche erano in pista, io controllai se per casao Kellan mi aveva cercato, ma vidi che non c'erano messaggi o chiamate.
Rimisi il telefono nella borsa, e in quel momento mi accorsi che c'era qualcuno accanto a me: alzai lo sguardo e vidi Kellan.
"Come mai qui tutta sola?" domandò Kellan sedendosi accanto a me.
"Sono qui con le mie amiche. Due ragazzi le hanno invitate a ballare e ora sono in pista. Tu invece che ci fai qui?" domandai io a mia volta.
"Sono qui con i miei amici. E ti ho vista." rispose Kellan.
In quel momento, Sara e Francesca tornarono; ironia della sorte scoprì che i due ragazzi che le avevano invitate a ballare erano gli amici di Kellan.
Quando uscimmo dal locale, i ragazzi vollero accompagnare me e le mie amiche in hotel.
Arrivati nella hall, Kellan mi prese da parte.
"E' da un pò che ci penso, e credo che sia arrivato il momento di chiedertelo: vuoi venire a vivere con me?" domandò Kellan.
"Vuoi dire qui a New York? Sarebbe fantastico, ma a Roma c'è tutta la mia vita. Non posso lasciare tutto così da un momento all'altro. Ho bisogno di un pò di tempo per pensarci." risposi io.
"Tu pensaci. Mi darai una risposta quando ti sentirai pronta. Solo non farmi aspettare troppo. Buona notte mia dolce Izzy." disse Kellan.
Così dicendo, mi sfiorò le labbra con le sue, e uscì dall'hotel insieme ai suoi amici.
Quando salimmo in ascensore, le parole di Kellan ancora mi risuonavano in testa.
"Che ti ha detto?" domandò Sara.
"Mi ha chiesto di andare a vivere con lui, qui a New York." risposi io.
"E tu gli hai detto di si spero." disse Francesca.
"Gli ho risposto che devo pensarci. Trasferisi da Roma a New York è un grande passo, e stiamo insieme solo da qualche mese. Se gli avessi risposto adesso, me ne sarei pentita subito." risposi io.
Prima di scendere dall'ascensore, augurai la buona notte alle mie amiche e e mi recai nella mia stanza, e chiusi la porta a chiave.
Kellan mi aveva chiesto di trasferirmi a New York e vivere insieme; ancora non riuscivo a crederci.
Arrivò l'ultima settimana che io, Sara e Francesca avremmo trascorso a New York.
Pensai tantissimo alla proposta di Kellan, e alla fine decisi che lo amavo troppo per separarmi ancora da lui: sarei andata a vivere a New York.
Le mie amiche furono felicissime della mia decisione, e dissero che avevo preso quella giusta.
Mi recai da Kellan per comunicargli la notizia: non potevo dargli la mia risposta per telefono.
Ma quando arrivai all'ingresso del palazzo, sentì la sua voce insieme a una femminile; mi nascosi dietro ad una colonna e sbirciai la scena.
Una ragazza bionda e molto carina, era vicino a Kellan; forse un pò troppo vicino, perchè in quel momento lei lo baciò.
Lui non se la tolse nemmeno di dosso; anzì ricambiò il suo bacio.
Avevo il cuore in gola, che quasi non respiravo più: mi tolsi dal collo la catenina con il ciondolo che lui mi aveva regalato a natale, e la lasciai cadere per terra.
Dopo di che, corsi via sperando che lui non si fosse accorto di me.
Tornata in hotel, corsi in camera mia, e iniziai a preparare la mia valigia; le lacrime non la smettevano di scorrere sul mio viso.
Bussarono alla mia porta ed andai ad aprire: erano Sara e Francesca.
"Che è successo?" domandò Sara, non appena vide la mia espressione e la valigia aperta sul letto.
"Torno a casa. Non ho più alcun motivo per rimanere." risposi io.
"Aspetta. Credevamo che fossi andata da lui per dirgli che vai a vivere con lui. E ora sei qui, in lacrime e senza il ciondolo. Che è successo?" domandò Francesca.
"Mi ha tradito. L'ho visto insieme ad un'altra ragazza; era bionda e molto carina. Lei l'ha baciato, e lui invece di respingerla ha ricambiato il bacio. Mi sono tolta la catenina e lo gettata prima di fuggire." risposi io.
Finì di fare la valigia, e dopo aver controllato di non aver dimenticato nulla, mi preparai ad uscire dalla stanza.
"Forse è solo un malinteso." disse Sara.
"No. So quello che ho visto. E non ho intenzione di rimanere qui un minuto di più. Torno in Italia, e questa volta per sempre. Voi restate pure. Ci vediamo presto." risposi io.
Le abbracciai, scesi nella hall, e uscì dall'hotel in cerca di un taxi dopo aver pagato la mia parte del conto.
Quando salì sul taxi, mi recai direttamente all'aeroporto, e presi un biglietto sul primo volo disponibile New York - Roma.
Mentre ero in fila per il check-in, la mia mente iniziò a vagare tra i ricordi: rividi ogni singolo istante che avevo passato con Kellan; e ora la nostra storia era finita.
Riportai la mente alla realtà, e mi accorsi che delle lacrime avevano iniziato a scorrere sulle mie guance.
Avevo solo tre persone davanti a me, e poi sarebbe stato il mio turno.
All'improvviso, sentì gridare il mio nome da un voce maschile alle mie spalle: la riconobbi subito.
Mi voltai di scatto, e vidi Kellan venire di corsa verso di me.
Coprì la distanza che ci separava, e non mi dette nemmeno il tempo per parlare, dato che prese il mio viso tra le mani e mi baciò, togliendomi letteralmente il fiato.
"Non partire. Resta con me." disse Kellan quando si staccò, sfiorandomi i capelli con una mano.
"Non mi hai lasciato scelta. Mi hai tradito. Ti ho visto." risposi io, allontanandomi da lui.
"Non c'è assolutamente nulla tra me e quella ragazza. Neanche la conoscevo. Mi si è attaccata addosso come una sanguisuga. Ho cercato di togliermela di dosso, ma aveva una presa molto forte." disse Kellan.
"Perchè dovrei crederti?" domandai io.
"Perchè è la verità. C'è solo una ragazza nel mio cuore, e solo lei può baciarmi. E quella ragazza sei tu. E non volevo in alcun modo farti soffrire." rispose Kellan.
Guardandolo negli occhi, vidi erano sinceri; gli misi le braccia intorno al collo, e stringendomi a lui, lo baciai.
Lui mise le braccia intorno al mio corpo, e stringendomi a se, ricambiò il bacio.
Sentì la gente intorno a noi fischiare e applaudire: mi staccai da lui, e ci mettemmo entrambi a ridere.
Kellan mi prese per mano, la valigia nell'altra, e tornammo al mio hotel lasciando la valigia nel bagagliaio della sua auto.
Le mie amiche erano nella hall e furono felici di rivedermi.
"Mi hanno detto che eri venuta da me per dirmi qualcosa." disse Kellan.
"Si, infatti. Avevo preso la mia decisione riguardo alla domanda che mi avevi fatto." risposi io.
Gli occhi di Kellan si illuminarono, dato che aveva capito di cosa stavo parlando.
"E quale sarebbe la tua decisione?"  domandò Kellan.
"Si. Vengo a vivere con te." risposi io.
Kellan mi prese per i fianchi e mi sollevò in aria.
Quando mi rimise con i piedi per terra, mi strinse forte a se.
Salutai le mie amiche, promettendoci di tenerci in contatto; poi insieme a Kellan, tornammo nel suo appartamento.
"Ora questa è anche casa tua. E lo è anche questa: l'ho trovata per terra. L'ho riconosciuta subito che era la tua." disse Kellan riallacciandomi al collo la catenina con il ciondolo a forma di cuore.
Quella sera, guaradmmo un film accoccolati sul divano; avevo le sue braccia intorno a me, e la mia testa era appoggiata al suo petto.
Mi addormentai, e Kellan mi portò in camera in braccio.
Due settimane dopo, tornai a Roma per svuotare il mio appartamento; dato che ero in affitto, non c'era molto di mio.
Così il proprietario poteva utilizzarlo come voleva; la mia ex vicina, come al solito non si fece gli affari suoi.
Mi recai in banca e chiusi il mio conto corrente, prelevando tutto il denaro contenuto al suo interno.
Quando mi fui assicurata di non aver dimenticato nulla, andai in aeroporto e tornai a New York dal mio ragazzo.
Avviai le pratiche per prendere la cittadinanza americana, e circa quattro mesi dopo, acquisì la cittadinanza e il diritto a votare.
Circa un anno dopo, Kellan mi chiese di sposarlo, e io accettai; mi fece trovare l'anello all'interno di un bocciolo di rosa rossa.
Ci sposammo circa sei mesi dopo: la cerimonia fu intima; solo i parenti e gli amici più stretti furono invitati.
Il viaggio di nozze si svolse nelle isole caraibiche: Kellan mi riempiva di attenzioni.
Circa dieci mesi dopo il nostro matrimonio, detti alla luce due gemelli: un maschio e una femmina, i cui nomi furono Gabriel e Clarissa.
Kellan, nonostante il lavoro, era un padre molto presente.
Avevamo una famiglia, ma a volte non potevo fare a meno di pensare al giorno in cui vidi Kellan per la prima volta a Time Square, e a quando il giorno dopo, mi aveva baciato per la prima volta sotto il gazebo a Central Park.

THE END

ANGOLO AUTRICE: eccoci arrivati alla fine di questa ff. spero che vi sia piaciuta. Grazie per le recensioni. E buon anno a tutti!!! Lois Lane 89
   
 
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