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Autore: Robaleo    15/11/2008    0 recensioni
Questa è la storia di 3 Aitanti e Baldi Giovani, che si trovano ad affrontare Il Buio.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*** Capitolo 2 ***
TURN OFF THE DARKNESS


Quella stessa mattina, in un altro angolo della città, un uomo era occupato al telefono.
73 telefonate in 4 ore per l’avvocato Robert Ovgold. Tutti volevano essere difesi da lui.
Era stanco, e due piccole rughe si disegnavano sulla fronte che massaggiava con cautela. Cercava di far chiarezza su quella situazione, leggendo e rileggendo documenti.
Per veder meglio accese la lampada, ma un’ondata di Buio lo assalì...”Diamine! questa lampada accende il Buio!” pensò. Lanciò tutto per aria e sbattè la porta dell’ufficio. Scontento, andò nella stanza accanto al suo studio e premette l’interruttore sperando in qualche miracolo. Lo accese e lo spense con più veemenza, sempre più velocemente. L’indice iniziò a fargli male, la sua fronte iniziò a sudare, ma non c’era nulla da fare, continuava ad accendere il buio e a spegnere la luce. Rassegnato lasciò quella stanza, e si diresse verso la strada. Cercava un posto per riflettere alla luce del buio, e si avviò verso il centro città.
Sarebbe stata una lunga attesa.
Erano le dieci e il sole splendeva. Robert comprò il giornale del sindacato maniscalchi algerini e cercò subito la pagina del sudoku, sedendosi su una spaziosa panchina del corso.

E così, mentre l’avvocato cercava un posto alla luce del Buio, e mentre Breil stava cercando di riordinare le idee e mettere in disordine tutta la città per trovare il Buio che al mattino presto ancora non c'era, Sandra Nicely si limava le unghie al tavolino di un bar, in attesa del suo taxi. La vettura arrivò con notevole ritardo e conseguente disappunto di Sandra, che si sistemò con insofferenza sul sedile posteriore e comandò all'autista di condurla verso casa, maledicendo tra sé, il traffico, il caffè insipido e il tassista stesso, che aveva continuato ad ostentare un sorriso unto e repulsivo. Somigliava al camionista messicano del Lipton Ice Tea e la commissaria rimpianse di essersi spuntata le unghie troppo presto. Per giungere a destinazione dovevano passare per il corso, e dover passare per il corso il venerdi sera a Roma, a Roma Roma, significava aver voluto davvero del male a Gesù Bambino…e comunque, questa colpa, Nicely, l’attribuì immediatamente al chico latino che guidava. Una volta a casa, si sarebbe finalmente riposata e poi, con calma, dopo un gustoso spuntino a base di tortillias e formaggio fuso avrebbe fatto una ricerca su Internet con la speranza di trovare un pacchetto vacanza che fosse economico, pratico, e soprattutto al sole.
Erano passati tre quarti d’ora e quattro semafori, quando al di là del finestrino appannato, Miss Nicely fece da spettatrice ad una singolare scena.
Poco prima infatti, a qualche centinaio di metri…

L’avvocato Ovgold aveva risolto l’ultimo quadro del sudoku arabo in numeri romani, ma non aveva ancora tratto alcuna conclusione sull'angoscia martellante che gli aveva inchiodato il cervello da quel mattino. Alzatosi, si avviò verso un tabaccaio che aveva scorto più avanti, raccogliendo sottobraccio il giornale e i suoi fogli di lavoro.
Proprio nella traversa che intersecava in quel punto il corso, Breil stava camminando velocemente in preda a furiosi pensieri. Era capitato in quel luogo senza averlo premeditato, spinto soltanto dalle sue gambe, in attività da ore e che, come la sua testa, giravano costantemente senza trovare un punto fermo.
Dai due marciapiedi convergenti i due uomini avanzavano decisi. L’uno con miliardi di documenti sotto il braccio, l’altro con in mano un orologio da taschino che aveva estratto dalla giacca, entrambi ignari di venirsi incontro.
Ed ecco che avvenne improvvisamente lo scontro:
"Zsaccabumm!", fu il rumore prodotto dall'urto dei due uomini in piedi camminanti, che successivamente si scusarono l'uno con l'altro dello spiacevole accaduto. R.O.: "Osti, dove mai avevo la mia testa pensante! Mi scusi per l'incidente ma avevo i pensieri qua e là e non badavo a guardare avanti, nè alle ombre al buio che mi giungevano incontro!"
L.B.: "Eeeeeh ma no va là! Si figuri, suvvia! Sà, con un pensiero e un altro possono capitare certe cose, anche io a dire il vero avevo i miei pensieri persi in ingorghi stradali e oltre ad offuscarmi mnemonicamente la sala del coefficiente di mente non badavo pure io se stavo o no tra la gente!"
R.O.: "Ah, parla anche in rima! Un poeta il nostro signor?"
L.B.: " Signor Breil, Leo Breil. Ma no che va a dire, io poeta? Eeeeeeh ne corre molto ancora, troppo gentile lei a dire questo! No, io sono un modesto e onesto poliziotto e sono qui per un'indagine un po' delicata a dire il vero...ma lasciamo perdere il lavoro. Mi dica un po’, lei invece é..?"
R.O.: "Aaaah un poliziotto! Aaaah un’indagine! Bene bene! E io, beh, io sono l’avvocato Robert Ovgold, e me ne vanto! Lo mostro alla luce dei fatti senza dover nascondermi al buio!"
L.B.: "Oh santi lumi spenti, non mi nomini quella cosa! Sono proprio per quello giunto qui a Roma, a Roma Roma, per indagare di questa oscura vicenda ancora in fase di chiarimenti!"
R.O.: "Ma dice del Buio? Anche lei sta cercando una risposta a tutti questi misteri accaduti tra domani e l’altro ieri?"
L.B.: "Esattamente Avvo! Le do del loro se non le dispiace, ok? Riflettono anche loro allora su questa situazione biunivoca? Cioè se qualche forza superiore a noi sia superiore a loro?"
R.O.: "A loro, a noi, a lei, a te...sentiamo, facciamo così: diamoci del lei come tutti i buoni cristiani non praticanti fanno, che io mi sento anche abbastanza magro per poter dare una voce plurale alla mia persona"
L.B.: "Bene bene, va bene!"
R.O.: "Bene: orbene ora che ci troviamo sullo stesso piano ma in due edifici condominiali diversi, le propongo, lei che è anche un uomo d'indagine ed esperto di inseguimenti e di cacce al furfante lestofante, unendo le nostre forze, di trovare e spegnere definitivamente il Buio che ci assale giorno per giorno nelle nostre notti insonni. Le do qualche giorno per pensarci su e riflettere bene, poi mi darà una risposta a riguardo, va bene? Questo è il mio numero..."
L'avvocato Ovgold mostrò il suo biglietto da visita col suo numero al suo nuovo amico e compagno d'indagine Breil e concluse prima di andarsene dicendo ancora: "Mi chiami pure a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche alle 4.56 di pomeriggio che tanto non mi disturba, anche se di solito rifletto su cosa devo riflettere...ma lei intanto rifletta su questa proposta come le ho detto...rifletta, rifletta e poi mi dirà: arrivederla a presto Leo Breil!"
L.B.: "Eh, una parola riflettere: non è facile con tutto questo Buio che ci assale le sale, mentre ho un commissario che pensa invece al suo 'sapore di sale' e al 'sapore di mare, che ha sulla pelle, che ha sulle labbra...'"
Ma non aveva ancora concluso la frase il nostro BraveBreil, poliziotto impavido, che Robert si era già eclissato presto nel buio pesto...

“Breil!” tuonò Sandra Nicely dal finestrino abbassato del taxi. “Eh?” fece eco il piedipiatti, impiegando qualche istante per identificare il suo interlocutore.
“Breil, ma che fa?! Che fa?!! Io la pago per indagare e lei va in giro a scherzare coi passanti?”
“Ah, capo mi scusi! Ma non è che stessi giuggiolan..oh ma lo sa chi è quello?! Lei non ha idea...”, pronunciò accennando un sorriso malizioso. Ricevette in cambio un’acida risposta:
“No, non ho idee e non voglio averle per tutta la prossima settimana! Lo capisce che sono in ferie? F E R I E! Chiaro? Non me ne frega niente chi è il suo nuovo amico,a meno che non possa spiegarmi il motivo per cui sono in questo taxi con questo autista spagnolo autistico! E onestamente ne dubito! Ma comunque lei – deve – IMMEDIATAMENTE- tornare al suo, nonché mio, lavoro!!! Intesi?”
“Ma va là, capo lasci che le spieghi..anzi senta, paghi il sergente garcia qui davanti, scenda da sto trattore e venga con me che glielo presento veramente! Quello è Robert Ovgold, un avvocato, anche lui ha il nostro problema del buio! Abbiamo deciso di collaborare! Venga con me!”






Grazie mille MeMedesima, spero ti piaccia il sequel ^^
  
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