White coffin.

La bara era bianca, immacolata, senza nessuna imperfezione.

“Bianca.... è tutto ciò che mi ricordo.”

Lui era nascosto in angolo, distante ed invisibile agli altri, vestito per una volta completamente di nero, i capelli corvini che gli coprivano quasi interamente il volto.

“Perché ero là?”

C'era sua madre, gli sembra: Walburga, per una volta, aveva abbassato la maschera di impescrutabile freddezza e piangeva, piangeva come una bambina. O, forse, era un'altra maschera.

Orion, al suo fianco, aveva il volto contratto e guardava in alto, come per evitare di essere faccia a faccia con la realtà: aveva sempre avuto una predilizione per lui. L'amava, a suo modo.

“Cosa avrebbero fatto al mio funerale?”

Erano in uno spiazzo erboso, circondato da alberi, dove il verde si mescolava con l'azzurro del cielo ed il bianco delle nuvole. Aveva chiesto lui di essere seppellito lì.

“Già sapeva di dover morire? Bastardo.”

La bara era circondata da persona, metà delle quali che lui, in vita, non aveva neanche conosciuto: ipocriti, falsi, arrampicatori sociali e Death Eaters. Gli parve di vedere Snivellus, nascosto fra la calca.

“Puah, come se fosse stato un banalissimo spettacolo...”

Non c'erano stati salmi, preti o baggianate simili.... solo un lungo, straziato, silenzio. Tutto taceva, si udivano soltanto i singhiozzi disperati di sua madre ed i respiri leggeri degli “altri”.

“L'anima di lui sarà stata salvata o condannata?”

Non c'era stato un momento preciso quando tutti se ne erano andati, sapeva soltanto che il buio era calato nel bosco ed i rumori della foresta iniziarono a farsi sentire con scricchiolii sinistri.

“Mi ero avvicinato... non potevo fare altrimenti.”

Si era avvicinato ed aveva guardato quella bara bianca, posta al centro della radura. -lui non voleva essere sotterrato....aveva sempre avuto uno strano rapporto con la Morte- ed era rimasto lì, immobile, per molto tempo, fissando quella bara vuota.

“L'avevo amato.... lo amo, anch'io...”

-Fratellone, fratellone.... vieni a giocare con me?-

-Aspetta Reg, ho da fare!-

-Uffa.... mi lasci sempre solo.-

-Okay, okay, a cosa vuoi giocare?-

-....posso dormire con te?-

-umfh...cosa?-

-Ho paura di dormire da solo...-

-Muoviti, entra, sto morendo di freddo!-

-Grazie.-

-....e di cosa? Dormi, su!-

-Scusa.-

-Non mi servono le tue scuse!-

-Tieni.-

-Che cos'è?-

-É il mio libro preferito...-

-...lo sai che non leggo.-

-Mi perdoni?-

-Ti perdono.-

-Non andare!-

-Cosa?!-

-Non abbandonarmi!-

-...non capisco di cosa parli...-

-Non andartene ad Hogwarts!-

-Reg, devo andardarci.-

-No, non mi lasciare solo...-

-Non sarai mai solo, io sarò qui, nel tuo cuore...-

-Promesso?-

-Promesso.-

-Perché non mi hai scritto?-

-...-

-Perché non mi hai scritto?!-

-...-

-Io ti ho sempre mandato una lettera, di nascosto...perché tu no?!-

-Scusa Reg.-

-Scrivimi!-

-Promesso.-

-Sei uguale a “loro”!-

-No, non è vero!-
-Sì, sei tale e quale a loro, un vero Black! Complimenti!-

-No...-

-No? Bugiardo!-

-Sei te che sei diverso!-

-Ti odio Regulus! Ti odio!-

-...-

Il buio continuava ad avvolgere ogni cosa e Sirius l'odiava, l'odiava veramente.

“Perché non ho mantenuto le mie promesse?”

Aveva lasciato un'unica margherita su quella bara bianca.

Aveva versato, però, più di una lacrima.

“Perdonami Reg, perdonami...”

Ti perdono.

Non ti odio.

Non ti odio neanch'io.

ANGOLO AUTRICE:

Okay, non so perché ho scritto questa “cosa”, ma amo Sirius e Regulus e dovevo assolutamente pubblicare qualcosa su di loro. I'm sorry, visto che non è venuto questo granché...

Beh, che dire, spero che la storia vi sia piaciuta... vi aspetto nei commenti ;)

Baci Baci,

LibertyinDeath