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Autore: ineedofthem    01/01/2015    3 recensioni
Una ragazza e un viaggio, una nuova cittá e una nuova vita,ma soprattutto una nuova famiglia!
Londra fará da sfondo alla vita di Emmalyn Foster italoamericana che realizzerá il suo sogno.
Ma non sarà tutto rose e fiori vivendo nella stessa casa di un tipo come Harry Styles.
Cosa accadrà?
Scopritelo leggendo
E' la prima storia che scrivo, se vi ho incuriosito passate a dare un'occhiata :)
IN FASE DI CORREZIONE
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 28

Capitolo 28: I want stay with you



Harry barcollò appena quando Louis lo aiutò a rimettersi in piedi e si accorse della troppa vicinanza con Liam. Niall e Zayn erano al suo fianco e lo guardavano preoccupati. Liam aveva un'espressione indecifrabile in volto e Harry mantenne lo sguardo fisso sull'amico come per sfidarlo.
"Cosa vuol dire che sei innamorato di Emmalyn?!" sbottò Liam e Zayn gli posò una mano sul braccio come per calmarlo.
Ma Harry decise ancora una volta che comportarsi da stronzo fosse la cosa migliore e sfoderò un sorrisetto.
"Si sono innamorato di lei" rispose non curante "l'ho anche baciata e sai penso proprio che la tua cara ragazza ricambi" lo stuzzicò mantenendo quel sorriso impertinente.
"Tu l'hai baciata?!E come fai a dire che Emmalyn ricambi!" Liam si divincolò dalla presa di Zayn e stava quasi per scagliarsi contro quello che considerava il suo migliore amico. Aveva baciato la sua ragazza e Liam si ritrovò a pensare se fosse successo una sola volta o se l'episodio si fosse ripetuto. E poi pensò ad Emmalyn che gli aveva tenuto nascosto tutto e se fosse vero tutto quello affermato da Harry.
"Me lo ha detto lei!" e Liam si sentì tradito.
Prima che potesse reagire in malo modo Louis, Zayn e Niall gli si pararono davanti allontanandolo. I tre si lanciarono uno sguardo d'intesa e Zayn afferrò Liam per un braccio riportandolo in salotto. Alle orecchie di Liam non sfuggirono le parole che Louis e Niall rifilarono ad Harry "possibile che tu debba sempre comportarti da stronzo?!"
Zayn gli indicò il divano a pochi passi da loro, ma Liam non sembrò ascoltarlo, poi si sedette distrattamente sulla poltrona difronte all'amico. Liam continuava a passarsi le mani nervoso nei capelli e continuava a sospirare mentre camminava avanti e indietro per la stanza.
"Lui l'ha baciata!" digrignò tra i denti poi afferrò un cuscino dal divano e lo scagliò contro il muro.
"Liam calmati" la voce cauta di Zayn dimostrava che fosse tranquillo ma era il contrario. L'espressione di Liam non faceva altro che destare la sua preoccupazione, non l'aveva mai visto in quel modo e il moro si ritrovò a maledire Harry per il suo comportamento. Certo non gli si poteva dare la colpa di essersi innamorato di Emmalyn, perchè siamo impotenti difronte all'amore ma Zayn pensò che il riccio avesse usato poco tatto e si ritrovò a pensare di non volersi mai trovare in una situazione del genere.
"Io devo andare" la voce di Liam lo riscosse e prima che Zayn potesse fermarlo, la porta di casa si era già chiusa violentemente.

Emmalyn continuò a versare lacrime per minuti interminabili come a volersi sfogare e a levarsi quel peso dalle spalle che da settimane si portava addosso.
Gemma cessò il suo fiume di parole notandola così fragile ai suoi occhi e si pentì quasi di averle rivolto parole così dure anche se sapeva di avere ragione. "Emmalyn"le si avvicinò cauta ed ebbe quasi paura a poggiarle una mano sulla spalla.
Emmalyn si portò una mano alla bocca cercando di placare i continui singhiozzi. Gemma le aveva aperto gli occhi una volta per tutte, l'aveva spronata a mettere fine a quella pagliacciata ed in quel momento sentì l'ansia attaglianarla ancora di più fino a farle mancare quasi il respiro. Aveva un brutto presentimento, la paura che stesse accadendo qualcosa di irreparabile la fece cedere e la castana si buttò letteralmente tra le braccia dell'amica. Gemma non ricambiò subito l'abbraccio, le braccia di Emmalyn erano strette attorno al suo corpo e la bionda notò la sua maglietta bagnarsi delle sue lacrime e come per volerla rassicurare cominciò a carezzarle la schiena.
"Scusami non volevo davvero rivolgerti quelle parole, io...mi dispiace"mormorò sottovoce la bionda e la castana nascosta dai suoi capelli che le ricoprivano il viso scosse la testa.
"Non devi minimamente scusarti con me, hai perfettamente ragione" parlò Emmalyn contro la sua spalla, poi un altro singhiozzo la scosse.
"Hei"Gemma le concesse un sorriso sciogliendo l'abbraccio.
"Mi sento una stupida Gem"ammise la castana sovrastando la sua voce."Avrei dovuto parlare con Liam già molto tempo fa anzi io non avrei dovuto minimamente prendere in considerazione l'idea di mettermi con lui, e adesso sono qui a compiangermi perchè il senso di colpa mi sta attanagliando e perchè so che Liam mi sbatterà la porta in faccia, e oddio io mi odio" Emmalyn si sfogò cominciando a gesticolare nervosa.
"Ma sai che è giusto che tu glielo dica, vero? Avanti va a parlargli" la incoraggiò Gemma poggiandole una mano sul braccio. Emmalyn tirò su con il naso e si passò le mani sulle guance asciugandosi le lacrime poi annuì titubante.
Con una lentezza estanuante afferrò il giubbino tra le mani, voleva temporeggiare ancora e se avesse potuto avrebbe rimandato il tempo indietro di giorni, di mesi.
Si infilò il giubbino e poi la sciarpa e prima di uscire si voltò a guardare Gemma, un sorriso rassicurante sul volto, ma non bastò ad infonderle coraggio. Quando uscì dalla sua camera scese le scale flemmatica e tirò un sospiro non appena la sua mano si poggiò sulla maniglia della porta di casa.
Emmalyn non immaginava di trovare Liam e Louren fuori dalla porta. Il ragazzo stava per premere il campanello e Louren era poco dietro di lui. Emmalyn notò l'espressione indecifrabile del ragazzo e sentì l'aria mancarle.
"Devo parlarti" il tono del castano non ammetteva repliche ed Emmalyn quasi sussultò. Si spostò di lato per permettere loro di entrare e la castana notò Louren seguirlo silenziosa. Non riusciva a capire cosa ci facessero loro due insieme a casa sua e la ragazza non prospettava nulla di buono.
Non appena chiuse la porta il labbro cominciò a tremarle e altre lacrime le salirono agli occhi.
Si voltò a guardare i due ancora in piedi accanto al divano. Emmalyn accennò ad un sorriso per smorzare la situazione ma lo sguardo sprezzante che poco dopo Liam le rivolse le provocò i brividi.
"Ho bisogno che tu mi dica la verità, è vero che tu ed Harry vi siete baciati?"parlò il ragazzo decidendo di arrivare al dritto al punto, aveva bisogno di sapere la verità una vvolta per tutte, e a Emmalyn non sfuggì il suo tono sprezzante. La ragazza non riusciva a guardarlo negli occhi e il suo sguardo vagò per la stanza, su Louren che rimaneva silenziosa e poi su Liam che aspettava una sua risposta.
"C-chi t-te l'ha detto?" chiese balbettando e Liam scosse la testa mantenendo la stessa espressione che Emmalyn temeva.
"Adesso non ha importanza, parla Emmalyn! Tu ed Harry vi siete baciati?!"Emmalyn chiuse gli occhi sperando di riaprirli e ritrovarsi al caldo nel suo letto magari con Harry al suo fianco. Poi scosse il capo e prese a giocare distratta con una ciocca di capelli. Notò Liam avvicinarsi a lei e il ragazzo le alzò il mento guardandolo speranzoso.
"Ti prego rispondimi Emmalyn, ho bisogno di sapere la verità" Emmalyn incrociò il suo sguardo che la supplicava di parlare e notò gli occhi lucidi del ragazzo. Temette che le sue gambe cedessero da un momento all'altro ma cercò di tenere i piedi ben ancorati al suolo.
"Mi dispiace Liam io non avrei mai voluto ferirti" e le sue parole anche se sussurrate arrivarono ben chiare alle orecchie di Liam che in quel momento sentì il cuore spezzarsi. Tradito dal suo migliore amico e dalla ragazza che amava.
"No... no!No!" Liam scosse la testa mentre cominciava ad urlarle contro. Voleva autoconvincersi di aver sentito male ma quella era la verità, la dura verità.
"Tu lo ami!?" la scosse tenendola per le spalle mentre alcune lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi.
Emmalyn annuì sentendosi tremendamente in colpa e appoggiò una mano sul suo braccio ma Liam la scostò violentemente. In quel momento il ragazzo decise di non poter restare un minuto di più in quella cosa.
"Io non me lo sarei mai aspettato da te Emmalyn!"le urlò contro prima di correre via. Emmalyn si portò una mano alla bocca mentre le lacrime che aveva trattenuto scendevano dai suoi occhi. Il suo sguardo vagò di nuovo per la stanza e quando notò Anne sull'uscio della cucina e Gemma appoggiata al corrimano delle scale, si chiese da quanto tempo fossero lì.
Poi guardò Louren, e sentì dei passi allontanarsi segno che Anne e Gemma avessero deciso di lasciarle sole.
"Mi odi non è vero?" Emmalyn si asciugò in fretta alcune lacrime. Louren scosse la testa sorprendendola poi cominciò a parlare. "Ero venuta qui a parlarti, a scusarmi con te e ho incontrato Liam" e la castana rimase spiazzata dalle sue parole. "E' inutile che ti incolpi per tutto quello che è successo tra di noi, perchè qui l'unica che dovrebbe vergognarsi sono io. Ho capito subito del tuo interesse verso Harry e all'inzio non volevo accettare che qualcuno me lo portasse via, perchè penso che tu sia l'unica a non essertene resa conto, ma quando lui ti guarda si capisce che è innamorato di te" e in quel momento Emmalyn scosse la testa in disappunto "non dire sciocchezze".
"Per favore fammi finire" Louren sovrastò la sua voce. "Quando hai detto di esserti messa con Liam pensavo che tu riuscissi a dimenticarlo, ma oggi ho avuto la conferma che non hai mai smesso di amare Harry e credimi non penso sia giusto quello che tu abbia fatto a Liam ma non posso incolparti di esserti innamorata del ragazzo che piace anche a me quindi, mi dispiace davvero. Sono stata capace di rovinare un'amicizia e non me lo perdonerò mai. Questi giorni mi sono serviti per pensare e spero tu possa perdonarmi".
Quando Louren finì di parlare Emmalyn si ritrovò perplessa e sorpresa dal discorso dell'amica.
"Dimmi qualcosa, ti prego"la rossa la supplicò con lo sguardo ma l'altra rimase in silenzio.
"Avrei dovuto aspettarmelo, sono stata una stronza" Emmalyn notò l'amica scuotere il capo e poi passarsi una mano tra i capelli scompigliandoli leggermente.
"Forse è meglio se vado" titubò  guardando un'ultima volta la castana.
"No!" Emmalyn arrestò i suoi passi "no resta Louren".
"Avremmo dovuto risolvere la situazione e io avrei dovuto ammettere i miei sentimenti tempo addietro, avrei dovuto evitare che tutto questo accadesse ora non mi sentirei così in colpa" le spiegò.
"Già"concordò la rossa accennando ad un sorriso imbarazzato "non avremmo dovuto lasciare che un ragazzo rovinasse la nostra amicizia". Emmalyn allargò le braccia per dirle che poteva abbracciarla se voleva e poco dopo Louren fu tra le sue braccia.
Rimasero così per minuti, quell'abbraccio dimostrava che ancora una volta Emmalyn era pronta a dare un'altra possibilità a Louren sperando non la sprecasse di nuovo.
"Pensavo davvero che non mi avresti mai perdonato"ammise la rossa contro la sua spalla. Emmalyn decise di rimanere in silenzio e godersi quell'abbraccio perchè in quel momento ne aveva bisogno.

Emmalyn corse su per le scale spalancando la porta della sua camera,richiudendola bruscamente alle sue spalle. Gemma le corse incontro "Emmalyn mi dispiace davvero tantissimo" mormorò cercando di abbracciarla, la castana si scansò e aprì le ante del suo armadio alla ricerca della valigia. E non importava se poco prima aveva dato ragione a Gemma, in quel momento voleva solo andare via da lì, voleva scappare. Cominciò a rovistare e la trovò infondo nascosta da alcuni abiti. L'afferrò velocemente lasciandola cadere a terra e Gemma la raggiunse confusa. Emmalyn la riempì di alcuni abiti distrattamente.
"Ma che diavolo stai facendo?" la bionda l'afferrò per un braccio guardandola sconvolta.
"Per favore Gemma non dire nulla" Emmalyn la supplicò con lo sguardo cercando di divincolarsi dalla sua presa. Lo sguardo severo che le rivolse l'amica un pò la spaventò ma per l'ennesima volta Gemma aveva ragione eppure era più forte di lei. In quel momento avrebbe voluto sparire, essere in Italia con sua madre e passare una giornata in compagnia di Cris. Invece era a lì a Londra, Liam l'odiava ed Emmalyn era sicura che fosse stato Harry a raccontargli tutto e si ripeteva di doverlo odiare ma continuava a pensare a lui a quanto avrebbe voluto che la stringesse, la baciasse.
"Io non ti lascerò andare via Emmalyn" e il tono di Gemma non ammetteva repliche. Emmalyn distolse lo sguardo e in quel momento delle voci al piano inferiore attirarono la sua attenzione.
"Dov'è?" distinse la voce di Harry e rabbrividì alzando di scatto lo sguardo e fissando la porta.
"Harry non penso che sia il momento che tu..." avvertì la voce di Anne che sicuramente cercava di disuadderlo dalla sua decisione. Ma si accorse che i passi di Harry si facevano sempre più vicini ed Emmalyn si guardò intorno come se potesse riuscire a trovare una via di uscita.
La presa di Gemma aumentò e la castana abbassò lo sguardo sul suo braccio stretto nella mano della ragazza.
"Ti prego lasciami andare Gem...io non posso..." la porta si spalancò di scatto rivelando Harry sulla soglia. Emmalyn sentì di non aver più via di scampo e lo vide lì che rimprendeva fiato e con i capelli che gli ricadevano disordinati sulla fronte e avvertì l'impulso di correre tra le sue braccia, di baciarlo come se non ci fosse un domani, di sentirlo così vicino ma poi la rabbia ebbe il sopravvento.
Si liberò dalla presa della bionda con uno strattone e la distanza che li separava le sembrò infinita mentre camminava per raggiungerlo. Harry rimase fermo mentre la osservava avvicinarsi, era così preso da lei che si accorse solo quando lo urtò con la spalla che Gemma era uscita dalla stanza per lasciarli da soli. Il ragazzo chiuse la porta con un tonfo.
"Tu sei uno stronzo!" gli urlò contro Emmalyn ed Harry si portò una mano alla guancia nel momento in cui lei gli tirò un ceffone. Contrasse il viso in una smorfia di dolore mentre sentì la parte arrossarsi ma in quel momento non gli importava di Emmalyn che aveva scoperto tutto, dello schiaffo che gli aveva tirato, una valigia riempita con dei vestiti lasciata aperta sul pavimento accanto al letto di lei gli lasciavano intendere che se ne stesse andando e lo avrebbe impedito.
"Che stai facendo? Vuoi andartene eh?" domandò piccato e questo non fece altro che alterare Emmalyn. Aveva appena sviato il discorso e lei lo detestava.
"Non aspettavi altro che ferirmi un'ennesima volta vero?Non avresti dovuto dirlo a Liam!Lui mi odia!" lo accusò lei seguendo il suo esempio, non stavano facendo altro che rispondersi con altre domande.
"Ti ho solo fatto un piacere Emmalyn" Harry sfoggiò un sorrisetto ironico ed lei gli puntò un dito contro "io ti odio" disse ma non era affatto vero e ne era consapevole. Cominciò a dimenarsi non appena Harry la prese per le braccia "lasciami andare, lasciami" sbottò.
"Io non ti lascio andare Emmalyn, non so nemmeno dove tu abbia intenzione di andare, ma non ti lascio andare, non più" ed Emmalyn si immobilizzò tra le sue braccia. La sua presa ferrea la fece sussultare e nel momento in cui Harry fu ulteriormente vicino, Emmalyn sentì le farfalle svolazzare nel suo stomaco.
"Vuoi davvero sapere perchè l'ho fatto?!"l'apostrofò lui e lei annuì impercettibilmente.
"L'ho fatto perchè diavolo non sopportavo che tu stessi con Liam, che lui potesse baciarti e uscire con te, che lui fosse migliore e non ti avesse lasciata andare e l'ho fatto perchè non riesco a fare qualcosa senza essere un fottuto stronzo, l'ho fatto perchè ogni volta che ti vedo ho l'impulso di baciarti fino a farmi mancare il respiro e diavolo io sono innamorato di te Emmalyn e mi dispiace per tutto quello che è successo, avrei voluto non commettere degli errori, ma io... ti amo" confessò lui e si sentì libero da un peso. Emmalyn sentì le gambe molli e se non fosse stato per le braccia di Harry che ancora la sostenavano, avrebbe lasciato che la forza l'abbandonasse e si sarebbe lasciata cadere. Si ritrovò a spalancare leggermente la bocca, perchè proprio non se lo aspettava, pensava di essersi innamorata di un ragazzo che l'aveva solo illusa e aveva spesso sperato che Harry ricambiasse davvero i suoi sentimenti e quella era realtà ed Emmalyn sentì il cuore cominciare a battere frenetico e la rabbia piano affievolirsi.
Quando le mani di Harry iniziarono a salire fino a sfiorarle le spalle, si morse il labbro inferiore e chiuse gli occhi per reprimere le lacrime. Harry la  scosse leggermente "dì qualcosa Em...ti prego" la implorò con lo sguardo ed Emmalyn decise di assecondare il suo istinto, e lasciò che la sua mano si possasse sulla nuca del ragazzo per avvicinarlo di più a sè.
"Non riesco a credere che tu l'abbia detto" una lacrima scivolò dai suoi occhi. Harry portò una mano sulla guancia ad asciugare quella lacrima sfuggita ai suoi occhi. La guardò e pensò a quanto così fragile fosse e che non sarebbe potuto esserci nessun'altro al suo posto per sorreggerla. La vide così bella ai suoi occhi e si pentì per l'ennesima volta di aver deciso di lasciarla andare quel giorno dopo il loro primo bacio e decise di assecondare il suo istinto e di baciarla, perchè sicuro che non ce l'avrebbe fatta ad aspettare ancora prima di riavere le labbra di lei sulle sue.
E prima ancora che Emmalyn potesse dire altro, Harry si avvicinò a lei e una delle sue mani poggiata sulle sue spalle scende fino al fianco stringendolo in una presa ferrea, perchè aveva paura che potesse scappare da un momento all'altro e la sua ostinazione a non lasciarglielo fare lo spinsero ad avvicinarla a sè, ed in quel momento i loro corpi si sfiorarono.
Ebbe la conferma che Emmalyn sarebbe rimasta questa volta, perchè anche lei presa dalla voglia irrefrenabile di baciarlo e di godersi a pieno quel momento, gli allacciò le braccia attorno al collo. Harry percepì il suo respiro sul collo e si abbassò di pochi centrimenti, avvertendo il battito accelerato del suo cuore, come il suo, sembravano star facendo una corsa.
Quando Harry fu a pochi millimetri dalla sue labbra capì che non poteva resistere ancora e la baciò.
E il loro era un bacio che racchiudeva tutto l'amore che provavano nei confronti uno dell'altro ed entrambi sapevano che se fosse stato per loro sarebbero rimasti avvinghiati labbra contro labbra, con le loro lingue che si rincorrevano, per un eternità. Ed in quel momento non contavano più le liti e tutto quello che avevano passato, c'erano solo loro due. Harry ed Emmalyn.
E lei pensò che in quel momento nemmeno il viso così deluso di Liam che ancora era nella sua mente poteva farle cambiare idea, perchè per niente al mondo in quel momento sarebbe scappata e non le importava che poi sarebbe dovuta imbattersi nella dura verità, le bastava svuotare la mente almeno solo per un momento.


Emmalyn quella sera si guardò per l'ennesima volta e nonostante fosse già pronta da tempo c'era qualcosa che continuava a non  convincerla ma non aveva niente a che fare con il vestito che aveva indossato o con il trucco e i capelli, c'era qualcosa insistentemente che la tormentava. Tra pochi minuti sarebbe dovuta essere alla festa di Steffy ed Emmalyn avrebbe preferito di gran lunga restare a casa, se non fosse stato scortese nei confronti dell'amica.
"Smettila di specchiarti, sei splendida"la castana sobbalzò voltandosi a guardare Harry appoggiato allo stipite della porta, indossava una camicia nera e dei jeans skinny ed era più bello che mai. Emmalyn sorrise timidamente lusingata da quel suo complimento, le sembrava così strano ricevere le sue attenzioni da un momento all'altro. Passare da un rapporto di amore e odio a scambiarsi baci e considerarsi quasi fidanzati era stato un cambiamento radicale a cui doveva ancora abituarsi.
"Se continui così penso che dovrò trascinarti con la forza a quella festa"Harry rise abbracciandola da dietro. La ragazza accennò ad un sorrisino appoggiando la testa sulla sua spalla. Harry avvertì dal suo sguardo che qualcosa non andasse, ormai aveva imparato a conoscerla molto bene, e pensava anche di sapere a cosa fosse dovuta la sua inquietudine.
Prese a carezzarle i capelli e "so cosa stai pensando" le disse.
Emmalyn si scostò dalla sua presa e fece una smorfia senza proferire parola. Afferrò la borsetta che aveva precedentemente riempito con l'essenziale e si infilò il giubbotto cercando appositamente di evitare lo sguardo del riccio.
"Andiamo..."tentennò abbassando lo sguardo alle scarpe. Si fermò sull'uscio della porta non appena sentì i passi di Harry alle sue spalle, sapeva che voleva delle spiegazioni da lei e che si stesse comportando da bambina. Il ragazzo l'afferrò per un polso costringendola a voltarsi.
"Ti prego...non fare così" la supplicò con lo sguardo. Emmalyn gli rivolse uno sguardo serio. "Come pensi che io possa presentarmi a quella festa sapendo che Liam non farà altro che evitarmi!"si sfogò la ragazza. "E ti prego non dire nulla, perchè se siamo in questa situazione è anche colpa tua"gli puntò un dito contro divincolandosi dalla sua presa.
Harry si ritrovò a dischiudere le labbra, per replicare ma nemmeno un suono uscì dalla sua bocca. Sapeva di essere stato indelicato ed egoista rivelando la verità in quel modo a Liam ma aveva pensato che fosse l'unico modo per avere Emmalyn. Liam li odiava ed era solo colpa sua. La mattina a scuola l'amico aveva volutamente evitato il suo sguardo ed Harry si era sentito in colpa e non aveva fatto altro che pensare a come si fosse sentita Emmalyn se quel giorno fosse andata a scuola. In un primo momento Harry aveva pensato che la sua decisione di restare a casa fosse stata giusta ma avrebbe dovuto affrontare comunque la realtà anche se comprendeva dover sopportare lo sguardo costantemente severo di Liam.
La seguì senza dire nulla fino all'automobile e il viaggio fino al locale dove si teneva la festa di Steffy fu breve e silenzioso. Emmalyn scese svelta dalla macchina e in quel momento non le importava che Harry potesse arrabbiarsi. Quando fu all'interno del locale la musica assordante la infastidì e si guardò intorno osservando ragazzi e ragazze che chiaccheravano o ballavano. Scorse Steffy parlare allegramente con un ragazzo e la raggiunse per farle gli auguri.
Aspettò che il ragazzo si allontanasse e sorrise all'amica abbracciandola e porgendole il proprio regalo.
"Non pensavo saresti venuta" mormorò Steffy contro la sua spalla.
Emmalyn sciolse l'abbraccio e le appoggiò le mani sulle spalle sorridendo "non potevo certo mancare lo sai" replicò. Prima che Steffy potesse dire altro Charlie le raggiunse barcollando sui tacchi rischiando di cadere, scoppiò a ridere prima di fiondarsi tra le braccia di Emmalyn.
"Louren ci ha raccontato tutto" l'avvertì ed Emmalyn si irrigidì rivolgendo uno sguardo di scuse a Steffy che però non sembrava essere arrabbiata.
Poi sciolse l'abbraccio e le guardò intimidita.
"Perchè non ce lo hai detto Emmalyn?"le domandò Charlie, il suo viso era rilassato e questo in parte rassicurò Emmalyn.
"Io non volevo mettervi in difficoltà con Louren, ragazze"replicò. Charlie e Steffy si lanciarono uno sguardo di intesa.
"Non siamo arrabbiate con te, siamo le tue migliore amiche e ci saremo sempre per te.Ci avrebbe fatto piacere se tu ce lo avessi detto prima certo, magari adesso molte cose si sarebbero potute evitare. Ci dispiace per quello che è accaduto con Liam e non avresti dovuto farlo Em" la rassicurò Steffy poggiandole una mano sulla spalla. Emmalyn accennò ad un sorriso per ringraziarle della comprensione.
"Lo so e mi dispiace così tanto"ammise la castana poi sentì qualcuno appoggiarle un braccio sulle spalle. "Hei ragazze" riconobbe la voce di Harry.
"Noi due dobbiamo parlare" le sussurrò poi il ragazzo sotto lo sguardo delle sue amiche.
"Vi lasciamo soli piccioncini" rise Steffy prima di allontanarsi insieme a Charlie, ed Emmalyn vide la bionda dare una gomitata a Steffy e subito la  sentì lamentarsi, poi la mano di Harry che le accarezzava una spalla la riportò a rivolgere l'attenzione al riccio.
"Non adesso, mi dispiace. Ho bisogno di parlare con...Liam"tentennò ed Harry avrebbe voluto dirle di non andare, di restare con lui, che non era affatto arrabbiato con lei perchè la comprendeva, ma non lo fece e lasciò che Emmalyn si allontanasse.
Liam sembrava essere sparito nel nulla ed Emmalyn pensò che non fosse ancora arrivato e quando lo scorse a parlare con Zayn non seppe se esserne contenta o meno. Avvertiva una certa tensione tra i due ed era sicura che non stessero avendo una conversazione tranquilla. Accelerò il passo raggiungendoli e Zayn notandola smise di parlare suscitando l'attenzione di Liam che non l'aveva notata.
"Ciao Emmalyn"la salutò il moro accennando ad un sorriso imbarazzato che la ragazza ricambiò. Liam si voltò di scatto guardandola truce.
"Possiamo...parlare?"titubò la ragazza implorandolo con lo sguardo. Liam non rispose e prese a torturarsi il labbro indeciso sul da farsi. Alla fine sbuffò sonoramente e "vieni" mormorò rivolto ad Emmalyn.
Non appena la ragazza scorse la porta del locale che dava sul giardino, sentì tutto il coraggio che l'aveva spinta a parlare con Liam svanire, ma ormai non poteva tirarsi più indietro e sapeva che adesso il ragazzo pretendeva che lei dicesse qualcosa.
Il ragazzo spalancò la porta e lasciò che lei uscisse prima di richiuderla alle sue spalle. Emmalyn osservò attenta tutti i suoi movimenti e non appena lui le domandò cosa volesse si raddrizzò. Liam le dava le spalle e questo un pò le facilitava le cose, non sarebbe sicuramente riuscita a parlargli guardandolo negli occhi.
"Li..am, prima che tu possa interrompermi voglio solo dirti che mi dispiace" riuscì a dire tutto d'un fiato. Silenzio. Sarebbe stato meglio se lui avesse detto qualcosa invece che rimanere zitto ma Liam non disse nulla, poi una bottiglietta vuota ai suoi piedi attirò la sua attenzione e la calciò. Cosa avrebbe potuto dire? Che non le importava delle sue scuse? Che in quel momento provava solo rabbia? Che si era sentito deluso?
Si voltò a guardarla e la ragazza sobbalzò incrociando il suo sguardo.
Liam scosse la testa e fece una smorfia "non c'è bisogno che tu dica altro. Me ne vado, domani parto per Manchester"riuscì solo a dire, ma in verità le parole che avrebbe voluto dirle erano ben altre.
Cosa pretendi? che io faccia i salti di gioia eh, Emmalyn? Mi sono sentito così deluso da te perchè pensavo che davvero tu ci tenessi a me!Credevo che tu provassi i miei stessi sentimenti e adesso non mi resta che andarmene. Non sopporterei vedere te ed Harry insieme, non riuscirei ad accettare che tu mi abbia fatto questo e abbia scelto lui, no Emmalyn non ce la farei.
Emmalyn si ritrovò a guardarlo sorpresa, non riuscendo a capacitarsene, Liam se ne sarebbe andato.
E prima che potesse replicare lui stava già raggiungendo la porta per entare. "No...ti prego aspetta!"lo richiamò e la voce le uscì strozzata. Liam si voltò a guardarla e questa volta la espressione non trasmetteva rabbia no, ma solo tanta tristezza e delusione.
Non andartene Liam...ti prego. Emmalyn avrebbe voluto fermarlo ma non riuscì a pronunciare nulla, e una lacrima le scivolò piano su una guancia.
Quello che seguì furono solo le parole di Liam sussurrate "addio Emmalyn" e poi richiuse la porta alle sue spalle con un tonfo, lasciandola da sola, ora libera di dare sfogo alle sue emozioni.
"Emmalyn, ti ho cercato dappertutto!" la voce preoccupata di Harry le arrivò attutita alle orecchie. I pensieri che le invadevano la mente in quel momento erano tanti. Un singhiozzo la scosse e subito Harry fu al suo fianco. Prese delicatamente una mano tra le sue intrecciando le loro dita e quel gesto riuscì a rassicurarla in parte.
"Ho visto Liam rientrare, cosa...è successo? esitò il riccio. Emmalyn si appoggiò alla sua spalla. "Se ne va, domani...parte per Manchester" singultò. Harry le accarezzò i capelli come per calmarla ma anche lui era molto scosso da quella rivelazione.
"Non sono nemmeno riuscita a dirgli che sono stata bene con lui" ammise la ragazza e Harry si sentì invadere dalla gelosia anche se non c'era più il bisogno.
"Em.."Harry le lasciò un bacio tra i capelli "non riesco a vederti così, sistemeremo tutto" tentò di rassicurarla. Emmalyn alzò lo sguardo "lui se ne va per colpa nostra Harry, come fai a dire che si sistemerà tutto, eh?" lo accusò. Il ragazzo le appoggiò le mani sulle spalle "ti prego Emmalyn" la implorò con lo sguardo. La castana annuì portandosi le mani alle tempie e socchiuse gli occhi.
"Harry.."tentennò. Il pensiero fisso di sbagliare dopo quello che il giorno prima il ragazzo le aveva confessato.
Il riccio prese ad accarezzarle premuroso gli avambracci intendendo che qualcosa la turbasse.
"Cosa c'è Em?"le chiese, un sorriso dolce gli increspava le labbra.
Emmalyn sospirò profondamente e cercò di infondersi coraggio "io non lo so se sia giusto che io e te stiamo insieme" tenne lo sguardo basso mentre parlava, consapevole di non riuscire a sostenere lo sguardo di Harry.
Il ragazzo le prese il mento tra le dita, arricciò le labbra in una smorfia guardandola severo "non lo dire nemmeno ok? Io voglio stare con te Emmalyn, voglio rimediare a tutti gli errori che ho commesso in questi mesi, quindi per favore permettimi di farlo"dichiarò Harry.
Il cuore cominciò a batterle forte nel petto all'udire quelle parole.
"E tu cosa vuoi davvero Emmalyn? le sussurrò Harry così vicino al suo viso da farle battere il cuore ancora più forte.
Emmalyn rimase in silenzio temporeggiando. "Harry, anche io voglio stare con te, ma.."cominciò e il ragazzo la interruppe prima che potesse terminare perchè quello era già abbastanza. Sfoggiò un sorriso mettendendo in evidenza le tenere fossette che Emmalyn adorava.
"Non dire altro, mi basta solo questo" e senza che la ragazza dicesse altro, unì le loro labbra in un bacio.

ANGOLO AUTRICE:

Buonasera mie care lettrici comincio subito augurandovi Buon Anno.
Allora dopo un mese e molti giorni eccomi qui a postare l'ultimo capitolo di questa storia. Avrei potuto aggiornare molto prima se non fosse stato per un blocco dello scrittore che mi impediva di andare avanti. Poi passando al capitolo, non mi soddisfa molto soprattutto questa ultima parte, ma è il meglio che sono riuscita a fare.
Spero davvero che nonostante non sia granchè a voi piaccia lo stesso e aspetto le vostre opinioni. Cosa pensate accadrà?
Ringrazio le carissime ragazze che mi rendono sempre felice con le loro recensioni, chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate e i lettori silenziosi.
Ora vi saluto, alla prossima con l'epilogo <3
Un bacione :*













  
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