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Autore: Seiraluna    01/01/2015    3 recensioni
Prima regola. Mai entrare in questo ufficio senza il mio permesso. Seconda regola mai entrare nella mia stanza da letto. Terza regola mai far uscire Minato senza aver informato me o Claude. Quarta regola niente schifezza a Minato. Quinta regola se ruba qualcosa è licenziata
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era passata una settimana dalla sgradevole vicenda accaduta a Hinata e la ragazza non ci pensava più. In quei sette giorni si era dedicata a Minato mentre Naruto si era occupato di lei. Ogni giorno era tornato con un iris in mano e lo aveva donato alla sua splendida fidanzata. In più, la ragazza aveva avuto modo di passare due giorni con il padre visto che Naruto aveva insistito per ospitarlo nella sua villa. Hiashi Hyuga non sembrava neanche lo stesso uomo. Aveva giocato tantissimo con Minato e aveva fatto lunghe chiacchierate con Naruto dopo il lavoro.

Hinata era lieta che il padre fosse guarito. Non poteva perdere anche lui dopo quello che era successo alla madre.

Però Hiashi per impegni personali dovette andare via presto. Minato aveva messo il broncio quando il nonno era andato via. Ormai era abituato a chiamarlo in quel modo. In due giorni aveva urlato nonno per tutta la villa. Hiashi gli aveva dato il suo permesso quindi il piccolo ne aveva approfittato.

 

-Oggi ho sentito mio padre al telefono. Dice che è stato benissimo qui. Verrà di nuovo per controllarti.

Naruto ingoiò il biscotto che aveva in bocca a fatica. Quella del signor Hiashi sembrava suonare come una minaccia.

-Naruto sei pallido, sei sicuro di star bene?

-Benissimo Hinata.

-Non avrai preso le parole di mio padre alla lettera.

-Per niente.

Naruto indossò il pantalone del pigiama e poi mise il suo accappatoio per un'imitazione.

-Tuo padre sembrava intendere questo con la sua frase. Non provare a fare cose strane con mia figlia o ti prenderò a calci.

-Una bella imitazione ma mio padre ha più capelli.

-Fai la spiritosa.

Naruto si slacciò l'accappatoio e iniziò a rincorrere Hinata per tutta la sua stanza.

-Presa. Ora vediamo chi ride.

Naruto baciò Hinata che si strinse forte a lui mettendo le braccia intorno al suo collo.

-Ho sempre voglia di baciarti Hinata.

-Puoi farlo quando vuoi.

-A lavoro non sei con me.

-No, monello. Se non lavori bene dovrò sgridarti come faccio con Minato. Vuoi una bella punizione?

-No, grazie. Non voglio fare arrabbiare la mia dolcissima principessa.

Naruto sentì un rumore al piano di sotto.

-Hinata vieni con me ma non lasciare la mia mano.

-Va bene.

Naruto corse in camera di Minato e vide che dormiva. Non doveva aver sentito niente. Anche miss Bridget e il maggiordomo si erano alzati e erano corsi a controllare la situazione al piano di sopra.

-Signore state bene?

-Sì, grazie. Per favore restate qui con Minato e Hinata. Io andrò a controllare in cucina, il rumore proviene da lì.

-Sì, signore.

-No, non ti mando da solo al piano di sotto. Se sono dei ladri potrebbero farti del male.

-Non devi correre rischi.

-Cosa faremo io e Minato se tu restassi ferito?

-Non mi accadrà niente.

 

Naruto andò al piano di sotto dopo aver chiamato la polizia e notò due uomini nel salone. Sembrava che cercassero qualcosa. I due malviventi si accorsero di Naruto che fu più veloce di loro e chiuse le porte del salone a chiave e ci mise davanti la credenza del corridoio. Poi corse al piano di sopra dagli altri e gli disse di uscire dalla villa dalla porta al piano di sopra. Naruto aveva progettato la casa con quattro uscite di sicurezza. Una di queste era posto nel corridoio al piano di sopra. Miss Bridget avvolse Minato in una coperta e lo prese in braccio. Poi corse fuori insieme al maggiordomo. Mentre Hinata e Naruto bloccarono il corridoio con dei mobili per ostacolare i criminali.

-Ora corri Hinata.

Naruto prese la ragazza per mano e corse fuori dalla villa. Dopo pochi minuti arrivò la polizia ma i ladri erano spariti.

Per sicurezza due agenti rimasero alla casa per tutta la notte. Naruto fece dormire Hinata e Minato nella stanza con lui. Non voleva che nessuno li toccasse. In quelle settimane erano successe troppe cose strane in quella villa. Sembrava che qualcuno ricamasse una trappola alle sue spalle. Qualcuno voleva allontanarlo da suo figlio e da Hinata. La ragazza ne aveva passate fin troppe, era stufo fìdi vederla spaventata. Era ora di reagire e di porre fine a quella serie misteriosa di atti criminali.

 

Il mattino dopo Hinata si svegliò tardi e trovò il letto vuoto. Si vestì in fretta e corse in cucina.

-Buongiorno signorina.

-Buongiorno miss Bridget.

-Hinata guarda cosa ho fatto con miss Bridget. Una bella torta al cioccolato per papà.

-Sei stato bravissimo Minato.

-Non si preoccupi signorina, il signor Uzumaki è andato a lavoro. Questa sera tornerà a casa verso le nove. Mi ha riferito che doveva andare a parlare con qualcuno.

 

Hinata passò tutta la giornata con Minato ma non fece altro che pensare a come si sentisse Naruto.

 

Verso le nove e trenta Naruto rientrò a casa molto nervoso. Andò in camera del figlio a controllare che dormisse tranquilla ma non lo trovò. Andò nella sua stanza e lo vide dormire sereno accanto a Hinata. Alla vista della ragazza tutto il pessimo umore del biondo volò fuori dalla finestra. Non poteva trasmettere il suo nervosismo a quella splendida creatura.

-Per fortuna qualcuno riesce a dormire in questa casa.

-Naruto sei tornato.

Hinata corse dal ragazzo e lo strinse forte.

-Mi sei mancata.

-Mi hai vista questa mattina.

-Te l'ho già detto che non posso fare a meno di averti accanto, di stringerti e di baciarti.

-Questa sera non potrai stringermi forte visto che c'è Minato.

-Allora possiamo passare un po' di tempo su questo divanetto.

-Non sei stanco?

-Quando si tratta di coccolarti non sono mai stanco. Ti amo troppo per trascurarti.

-Naruto sei andato da quella donna?

-Non posso nasconderti niente. Ha fatto finta di non essere alla sua villa al mare. C'erano la sua macchina rossa e la sua limousine fuori la casa. Forse il marito era in casa e non ha voluto parlarmi per paura che io gli riferissi qualcosa sul suo passato. Lo ha ingannato pur di appropriarsi del suo patrimonio. Io non volevo fare la spia. Intendevo solo dirle di non avvicinarsi a te.

-Forse la polizia l'ha spaventata abbastanza.

-Tu non conosci quella donna. Non si ferma neanche davanti alla legge. Ma sa che io non scherzo.

-Naruto non fare nulla di avventato.

-Sono molto attento nelle cose che faccio. Non preoccuparti. Come mai Minato ha voluto dormire qui?

-Ha detto che in tua assenza voleva proteggermi dagli uomini cattivi.

-Il mio ometto coraggioso è davvero straordinario.

-Ha preso dal suo papà.

-Quasi dimenticavo. Ho una cosa per te piccola.

Naruto prese dalla tasca un biglietto e lo mise fra le mani della ragazza.

-Domani starai tutto il giorno a casa. È la verità?

-Sì, ho dei giorni di ferie da recuperare. Il mio capo mi ha imposto di prendermi due giorni di ferie e ho pensato a qualcosa da fare insieme.

-Minato sarà felicissimo di averti tutto per sé.

-Avevo promesso anche a lui che mi sarei preso qualche giorno di riposo. Prima mi diceva sempre che lavoravo troppo. Ora sarà al settimo cielo.

Hinata e Naruto si misero a dormire e trascorsero una notte tranquilla.

 

Il mattino dopo Minato fu il primo ad alzarsi e vide che il padre era ancora accanto a lui. Iniziò a saltare sul letto e svegliò la coppia.

-Minato sei pieno di energia appena mattina.

-Papà sei rimasto a casa.

-Oggi sono libero piccolo mio. Cosa vuoi fare di bello?

-Voglio stare tanto tempo con il mio papà e Hinata.

-Affare fatto piccolo. Ora noi due andiamo a lavarci in questo bagno mentre Hinata va a cambiarsi nell'altro.

-Farò in fretta così ti porto i vestiti del bambino.

Hinata si fece una doccia veloce, si pettinò e si vestì in fretta. Sapeva che Naruto e Minato erano ancora nel letto. Quando si trattava di alzarsi erano molto lenti.

Dopo quindici minuti la ragazza entrò nella stanza e vide Naruto con un asciugamano intorno la vita e a petto nudo. Intanto Minato saltava sul letto con addosso solo l'accappatoio.

-Scusate. Non sapevo fossi ancora svestito.

-Hinata è tutta rossa in viso.

Naruto prese Minato in braccio e gli fece cenno di non parlare. Intanto Hinata si era girata di schiena e aveva ancora in mano i vestiti del bambino.

-Hinata vado a vestirmi in bagno se tu fai mettere gli abiti a Minato.

-Va bene.

Naruto si chiuse in bagno e Hinata iniziò a vestire il bambino. A un certo punto aveva messo la maglia alla storta ma se ne accorse solo a lavoro ultimato. Tolse la maglietta al bambino e la mise nel verso giusto.

-Ecco fatto. Ora sei pronto Minato.

Naruto uscì dal bagno e vide Minato in braccio a Hinata che l'abbracciava forte.

Il bambino voleva molto bene alla ragazza e gli piaceva farsi cullare da lei.

-Posso unirmi all'abbraccio.

-Sì, papà.

Naruto si sedette di fianco alla mora e poi la sollevò con le per la vita. La fece sedere sulle sue gambe e l'avvolse fra le sue braccia con Minato.

-Siete davvero dolcissimi.

-Papà è super forte.

-Hinata sei bellissima.

-Grazie Naruto. Anche tu stai molto bene.

 

Dopo aver fatto colazione uscirono tutti e tre insieme e si diressero verso la casa al mare dei genitori di Naruto.

Fatti trenta minuti di strada con la macchina arrivarono davanti una splendida casetta con la vista sul mare.

-Papino facciamo un castello di sabbia?

-Va bene. Minato non toglere la giacca, non fa caldo.

-Ok.

Hinata seguì Naruto sulla spiaggia e lo vide stendere due teli sulla sabbia. C'era il sole e non faceva molto freddo quindi si poteva restare molto tempo. Minati si sedette sul primo telo e iniziò a giocare con la sabbia.

-Quando torniamo a casa credo che Miss Bridget mi farà a pezzi. Dovrà pulire tutti i pavimenti dalla sabbia.

-Basterà cambiare Minato.

-Possiamo andare a casa dei miei. Tanto mi hanno dato le chiavi e posso entrare tranquillamente.

-Io ho portato due cambi per il bambino.

-Pensi a tutto. Sei un'ottima mamma.

-Come?

-Non te l'ho detto prima perché pensavo che mi prendessi per pazzo. Sembri proprio una vera e propria mamma quando stai con Minato. E poi due giorni fa la mia piccola peste ti ha chiamato mamma.

-Non lo sapevo. Tu cosa ne pensi?

-Sono felice. Non mi aspettavo che si affezionasse tanto a qualcuno. Devi sapere che ha fatto cacciare tutte le babysitter prima di te. Non voleva stare con nessuna di loro. Poi sei arrivata tu e il bambino si è calmato. Non so come hai fatto ma si è fidato da subito di te.

-Minato mi ha detto che le signore che avevi scelto in precedenza erano troppo severe e non giocavano mai con lui. Non gli davano mai una carezza sulla guancia. Credo che Minato avesse bisogno di affetto e dolcezza.

-Ora capisco perché ti adora.

-Perché?

-Sei la ragazza più dolce che io abbia mai incontrato.

Naruto si mise ad aiutare il figlio a costruire il castello di sabbia mentre Hinata li guardava.

-Scusi è lei il signor Uzumaki?

-Sì.

-Qualcuno le vuole parlare a questo telefono.

Un uomo era sbucato dal nulla con un cellulare in mano e lo aveva dato a Naruto.

-Pronto.

-Naruto so che mi hai cercata a casa. Mi dispiace non averti potuto vedere. Ci tenevo a parlare qualche minuto con te.

-Ora mi dirai che non eri lì?

-Bravo. Ero uscita a fare spese. In questi giorni ho molte feste a cui partecipare con mio marito. Saprai che siamo una coppia ricercatissima.

-Cosa vuoi da me?

-Mi ha ferito ricevere quei documenti dalla polizia. Sai bene che sono vendicativa. Sai anche che non farei mai del male al piccolo Minato. Però ti sei scelto proprio una fidanzata ingenua e carina.

-Non puoi avvicinarti a lei.

-Sai che le regole imposte dagli altri non mi hanno mai fermato. Attento perché le potrebbe accadere qualcosa di brutto. Oggi è proprio bella con quel vestito lilla e quella treccia.

-Ora ti sei messa a spiare le persone. Sai che non faccio mai cose avventate ma prova a fare del male a lei e vedrai di cosa sono capace.

Naruto aveva lasciato Minato con Hinata e si era allontanato qualche metro per parlare senza farsi sentire. Non voleva che la ragazza si preoccupasse troppo.

-Se non ti sbrighi a tornare da lei quei brutti ragazzi sulla spiaggia la potrebbero portare via da te.

Naruto restituì il cellulare all'uomo misterioso che corse via e tornò da Hinata.

Comparve alle spalle dei tre ragazzi che infastidivano Hinata con aria molto minacciosa.

-Sparite prima che chiami la polizia.

-Tu chi sei?

-Lui è il mio fidanzato. Per favore lasciateci in pace.

-L'avete sentita la ragazza, vuole essere lasciata sola con il bambino e il ragazzo. Patetico. Vieni con noi e ti divertirai.

-NO, grazie.

Uno dei ragazzi afferrò Hinata per un braccio e la strattonò. Naruto lo allontanò subito e si mise davanti la ragazza.

-Vi ha chiesto di andare via gentilmente. Quindi sparite o dovrò usare le maniere forti.

-Andiamo via ragazzi, abbiamo finito il lavoro per cui siamo stati pagati.

 

Naruto aspettò che i ragazzi si allontanassero e poi prese Hinata e Minato per mano e li trascinò alla casa dei genitori.

-Naruto tutto bene?

-Stai bene?

-Sì. Minato vai a giocare nella sala mentre parlo con Hinata.

Naruto strinse forte la ragazza e le baciò la fronte.

-ODIO quando ti toccano. Odio quando tentano di farti male.

-Non mi sono fatta niente. Non sopporto quando ti infuri per causa mia.

Naruto e Hinata restarono abbracciati per diversi minuti e poi tornarono da Minato. La cosa che stupì Hinata fu quello che Naruto gli disse all'orecchio prima di entrare nel salone della casa. Non avrebbe mai dimenticato quella frase.

 

   
 
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