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Autore: alexandrjte    02/01/2015    1 recensioni
Penso.
Penso a tutto quello che è successo in questi mesi.
Penso a come sia cambiata la mia vita e non solo... anche quella di mio padre e di mio fratello.
Forse è colpa mia.. Forse no.
Forse era destino che andasse così.
Genere: Erotico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il lunedì mattina mi svegliai prima dell'alba e scivolai fuori dal letto.
Fuori era ancora buio, gli uccelli non avevano ancora cominciato a cantare e tirava un leggero venticello.
Era il primo giorno di scuola, il primo del mio ultimo anno di liceo.
Non potevo crederci: il tempo passa in fretta!
Questo sarebbe stato l'anno decisivo: dovevo iniziare a pensare a quale facoltà scegliere per l'università. Ero ancora molto indecisa e dovevo pensarci bene prima di prendere una decisione.
Presi i miei vestiti dall'armadio e andai in bagno a lavarmi. Rimasi sotto la doccia forse più di mezz'ora: l'acqua calda scorreva lentamente sul mio corpo, era rilassante.
Uscii dalla doccia e avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo, mi asciugai e infine mi vestii.
Decisi di mettere un semplice jeans nero con una modesta t-shirt e sopra una giacca di pelle e un paio di stivaletti bassi.
Quando andai in cucina vidi mio padre preparare la colazione.
Il suo nome è Jared, un uomo meraviglioso, il mio uomo.
Nonostante i suoi 43 anni era molto bello: capelli biondo cenere, come i miei, occhi neri come la pece, alto e con un fisico abbastanza muscoloso per uno della sua età. Lavorava come meccanico nella sua officina, ovvero il garage di casa nostra.
La nostra casa è collocata in campagna vicino la città di Raleigh, nel North Carolina.
A me piace vivere qui: non c'è tutto quel traffico che c'è in città e poi non siamo del tutto isolati anche perché vicino casa nostra ci sono altre abitazioni...
Abitiamo a dieci minuti circa dalla città e quindi io e mio fratello andiamo a scuola lì, anche perché è l'unico luogo più vicino in cui ci sono scuole e università.

《Buongiorno amore》, disse dandomi un bacio sulla guancia, come era solito fare ogni mattina.
《Buongiorno anche a te, papà》risposi ricambiando il saluto.
《Oggi è il primo giorno di scuola.. Sei felice?》mi domandò mentre stava preparendo i pancake.
Vederlo cucinare era davvero molto divertente: indossava un grembiulino da cucina di colore blu e verde ed era sempre molto concentrato quando preparava qualcosa... anche del semplice caffè!
Peccato che, nonostante si impegnasse, era una frana a cucinare!
《Oh si certo, felice come una Pasqua!》esclamai avvicinandomi alla finestra: il sole stava per sorgere, uno spettacolo meraviglioso. 《Quale essere umano è felice di andare a scuola? Io credo nessuno 》continuai poi il discorso girandomi verso mio padre che aveva ormai finito di preparare i pancake.
《 Forza e coraggio questo è l'ultimo anno di liceo》mi incoraggiò.
《Mh》risposi addentando il mio pancake un pochino bruciacchiato. L'ho detto che era una frana a cucinare! Va be, apprezziamo lo sforzo.
《Credi che dovrei andare a svegliare Harry? Si deve preparare per andare a scuola e poi deve fare colazione...》chiesi guardando mio padre che poi annuì.
Harry, il mio piccolo fratellino, è un bimbo così dolce e sensibile e gli voglio tanto bene. Ha 7 anni, ha i capelli castano chiaro e dei grandi occhi color miele, è bellissimo, e come tutti i fratelli minori è un combina guai.
Andai subito in camera di mio fratello per svegliarlo.
《Buongiorno dormiglione, il sole brilla nel cielo e oggi è il primo giorno di scuola》urlai entrando nella sua stanza per poi avvicinarmi al suo lettino.
Lui si girò dall'altra parte, come se non avessi detto nulla.
《Forza nanetto, devi svegliarti. 》gli sussurrai all'orecchio.
《Non sono un nanetto!》disse con la voce impastata dal sonno e io risi per la sua esclamazione. Sapevo quanto gli desse fastidio essere chiamato così.
《Sì che lo sei! Forza svegliati che devi prepararti e devi fare colazione..》
Lui mise il suo cuscino sulla sua piccola testa, probabilmente per non sentirmi più.
《Mh, lo hai voluto tu》dissi alzandomi dal letto e iniziando a fargli il solletico,
lui iniziò a ridere tantissimo e dare calci..
《Basta, basta mi alzo》disse ridendo.
《Bravo nanetto》 risposi dandogli un bacio sulla guancia.
《Forza ragazzi》sentimmo mio padre urlare dalla cucina 《tra meno di un'ora dovete andare a scuola》
Entrambi sbuffammo..

《Buongiorno papà 》esclamò Harry saltando addosso, nel vero senso della parola, a nostro padre.
《Hey, calma piccolo, buongiorno anche a te》disse stringendolo forte tra le sue braccia.
Era una scena dolcissima quella, una delle tante che si manifestano nella nostra famiglia.
La nostra è una famiglia molto unita... ci sono momenti dolci, scambi di opinioni ma anche litigi...
《Tesoro, ma oggi non dovete fare l'orientamento universitario? 》disse guardandomi mentre il piccolo Harry stava facendo colazione.

《Sì, sono ancora molto indecisa su quale facoltà scegliere 》dissi guardando mio padre.
《Sono sicuro che farai la scelta giusta, ma ricordati che questa sarà una delle scelte più importanti della tua vita 》disse.
《Sì, lo so.》
Ero indecisa se scegliere lingue o pediatria; lingue perché ho sempre amato studiarle e pediatria perché amo interagire con i bambini...
《Quale università deciderai di visitare oggi?》mi chiese
《Mh, credo quella di pediatria e poi domani quella di lingue... voglio visitare subito queste scuola così avrò più tempo per decidere》
《Come vuoi. Sappi solo che sono fiero di te》disse sorridendomi.

《Forza ragazzi... tutti a scuola》disse prendendo le chiavi del suo fuoristrada e dirigendosi verso la macchina mentre io aiutavo Harry ad abbottonare tutti i bottoni del grembiule.
《Stiamo arrivando》disse Harry prendendo il suo zainetto e mettendoselo sulle spalle.

Dopo aver accompagnato Harry a scuola mio padre mi accompagnò al liceo dove i miei amici mi stavano aspettando nel cortile.
《 Ciao Ariel》mi salutò la mia amica Alice.
《Buongiorno a tutti ragazzi》salutai gruppo.
La nostra era una compagnia molto unita, composta da 5 persone e ci conoscevamo dalle scuole medie.
Alice è stata la prima persona che conobbi,era una ragazza bellissima: bionda, occhi azzurri e un fisico perfetto con le forme al posto giusto... tutti i ragazzi le andavano dietro, peccato che fosse già fidanzata.
Ashley era l'opposto di Alice: capelli neri e viola, occhi verdi, alta e con molti piercing.
Jonathan era il fidanzato di Alice: un ragazzo alto e bellissimo, aveva i capelli neri e gli occhi azzurri, a mio parere il mix perfetto.
Ed infine Will, l'altro ragazzo del gruppo: alto, muscoloso, capelli neri e occhi marroni.
E il quinto membro del gruppo sono io, ma già mi conoscete.
《 Pronta per quest'ultimo anno di liceo? 》mi chiese Alice.
《Sì dai》 risposi.
《 Hey bellissima, che università hai intenzione di visitare oggi?》mi domandò Will scendendo dal muretto su cui era seduto e gettando la sigaretta ormai consumata.
《Oggi vado all'università di pediatria e domani a quella di lingue, te?》chiesi a Will.
《Tesoro, lo sai che io ho già le idee molto chiare, diventerò un grande ingegnere! 》 mi rispose e vidi Jonathan e Alice ridacchiare.
《Sono felice che tu abbia le idee già chiare》gli dissi ridendo.
Will sin dalle scuole medie diceva di voler diventare ingegnere e spero che il suo sogno si realizzi.
Anche Jonathan aveva già le idee ben chiare: lui voleva diventare medico, precisamente un cardiologo e sono sicura che riuscirà a diventarlo.
Il sogno di Alice, invece, era quello di lavorare nel campo della moda: posso assicurarvi che ha disegnato degli abiti a dir poco meravigliosi quindi credo che avrà molto successo nella sua vita!
Invece Ashley era indecisa tra lingue, come me, e scienze naturali.
《 Andiamo tutti insieme? Tanto le università sono quasi tutte vicine》chiese Ashley a tutto il gruppo e noi annuimmo.
《Ci vediamo alle 10 qua?》chiese Jonathan.
《Si 》dicemmo tutti prima che suonasse la campanella che annunciava l'inizio delle lezioni e quindi fummo costretti ad entrare a scuola.

Arrivate le 10, come da programma, ci incontrammo tutti e cinque nel cortile della scuola.
《Andiamo con la mia macchina 》disse Jonathan.

Dopo cinque minuti circa arrivammo alle università: grazie al cielo erano tutte vicine!
《Va be, ci vediamo alla macchina quando avete finito》disse Jonathan prima che ognuno andasse per la sua strada.

Mi sentivo spaesata.
Mi trovavo da sola in mezzo a tutti gli studenti universitari senza sapere dove andare.
Ero dentro l'istituto, ma non sapevo dove fosse l'auditorium dove si sarebbe tenuto l'incontro con alcuni professori e il preside dell'università.
Decisi di chiedere indicazioni a qualcuno...
《Scusa, potresti dirmi dove si trova l'auditorium? Non saprei dove andare》chiesi ad un ragazzo che stava passando davanti a me.
《Allora lì ci sono delle scale, salite le scale, al secondo piano, gira a destra e prosegui dritto fino a quando non arrivi ad una grande porta rossa... quello è l'auditorium. 》disse indicandomi le scale e sorridendomi.
《Ti ringrazio. Ciao.》

Dopo tre ore chiusa in quell'auditorium finalmente potevo uscire dall'università.
Devo dire che la scuola è ottima e anche i professori mi hanno fatto una buona impressione!
Hanno parlato dei programmi di studio, degli orari di lezione, degli esami e di molto altro...
Mentre mi stavo dirigendo verso la macchina per radunarmi con i miei amici per andare a mangiare, visto che era l'ora di pranzo, mi squillò il cellulare: era Alice.
《Ariel, dove sei? Noi siamo tutti vicino la macchina... Ti stiamo aspettando. 》mi disse appena risposi al cellulare.
《Abbiamo appena finito》 le dissi accellerando il passo 《sto arrivand...》non riuscì a finire la frase che andai a sbattere contro un ragazzo facendo cadere a terra il mio cellulare.
《Oddio, che sbadata! Non ti avevo visto! Scusa, scusa》gli dissi mentre mi accovacciai a terra per prendere il cellulare che mi era caduto.
《Tranquilla, può succedere》.
Alzai lo sguardo e... cazzo che occhi!

   
 
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