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Autore: Bruschii    02/01/2015    1 recensioni
PRENOTATE IL VOSTRO VIAGGIO NEL PASSATO,
ALLA RICERCA DI UN MISTERO CUSTODITO NEL FONDO DELL'OCEANO.
PRESTO VI SARA' CONSEGNATA LA CHIAVE.
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"Ce ne andiamo in America"
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"Dovrai sputare una miniera di carbone prima di poterti avvicinare ad una come lei"
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"Sto volando"
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"Sono il re del mondo"
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"Non spetta a te salvarmi,Harry"
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"Iceberg!Dritto davanti a noi!"
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"Qualsiasi cosa facciate,il Titanic affonderà"
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"Perchè l'hai fatto,Katherina?Perchè?"
"Salti tu,salto io.Giusto?"
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"Spero morirete insieme"
TITANIC.(& After)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Before Dinner.

Narrator External's pov.

Mentre i due ragazzi continuavano a conoscersi, poco più lontano, all'interno della sala da pranzo, si trovava Ruth DeWitt Bukater.
La donna stava bevendo una tazza di the insieme alla contessa di Rothes, la signora Noel Lucy Martha Dyer-Edwardes, mentre discutevano sulla vita dei propri figli.
"Oh, ma lo scopo dell'Università è quello di trovare un buon marito. Questo Katherina l'ha giá fatto."
La signora DeWitt Bukater sorseggiò del the dalla tazza di porcellana, mentre la contessa continuava a guardarla bevendo dalla sua tazza.
La contessa vide qualcosa, o meglio, qualcuno, dietro Ruth.
Spalancò gli occhi e si affrettò a pulirsi le labbra con un fazzoletto ricamato.
"Guardi, ecco che arriva quella volgarissima signora Brown."
La informó la contessa, aspettando che Ruth finisse di bere il contenuto della sua tazza.
All'udire di quelle parole la signora DeWitt Bukater spalancó gli occhi e seguì i movimenti della contessa, pulendosi le labbra velocemente.
"Forza, si alzi prima che venga a sedersi da noi"
Disse velocemente la signora DeWitt Bukater, alzandosi velocemente, ma cercando allo stesso tempo di essere aggraziata.
Appena si girò, per uscire dalla stanza, si trovó davanti la signora Brown.
"Salve ragazze.Pensavo di unirvi voi per il the delle cinque"
Molly spostó lo sguardo dalla signora davanti a lei, fino ad arrivare alle tazze di ceramica, piene per metá di the.
Alzò un sopracciglio, riportando il suo sguardo su Ruth. 
"Oh, mi dispiace tanto, ma è arrivata in ritardo. Io e la contessa ci stavamo dirigendo a prendere un pò d'aria sul ponte"
Disse, guardando la signora davanti a lei.
"Oh, bene, mi unisco anche io. Devo proprio aggiornarmi sui pettegolezzi."
Disse, camminando verso il ponte, seguita dalle altre due donne.
Passarono davanti ad un tavolo, un tavolo a cui erano seduti il signor Bruce Ismay e il capitano Edward Smith.
"Non ha ancora messo in funzione le ultime quattro caldaie"
Esclamò il signor Ismay, controllando un foglietto che gli era stato passato dal capitano Smith.
"No, non ne vedo il bisogno.Siamo in perfetto orario."
Contrabbattè il signore, prendendo un goccio del suo tè.
"La stampa conosce giá la grandezza del Titanic. Ora voglio che si meravigli della sua velocitá. Dobbiamo fornir loro materiale...questo viaggio inaugurale del Titanic deve finire in prima pagina"
Esclamò ancora il signor Bruce, cercando di convincere il capitano.
"Signor Ismay, preferirei non sovraccaricare i motori, prima di averli posti ad un'accurato rodaggio."
Disse ancora il capitano, terminando il contenuto della sua tazza.
Il signor Ismay accese il suo sigaro e ne prese una bella boccata di fumo, per poi ricacciarla al di fuori, creando un'immensa nube grigia.
"Naturalmente io sono un semplice passeggero, ma un capitano di gramde esperieza....come lei, sa ció che è meglio fare. Che gran bel finale per la sua ultima traversata se arrivassimo a New York martedì sera, cogliendo tutti di sorpresa...finiremmo in prima pagina. E lei, E.J., chiuderebbe in bellezza la sua carriera . Sarebbe un buon programma"
Concluse il borghese, prendendo un'altra boccata di fumo dal suo sigaro.
Spostandoci all'esterno della nave, sul ponte per essere più esatti, due giovani stavano passeggiando conoscendosi meglio.
"Lei non si rende conto, Harry. Guardi queste mani...sono mani da lavoratrice. Non voglio passare la mia vita nel lusso.
Voglio lavorare per vivere, voglio che ogni giorno conti come se fosse l'ultimo. Odio questa vita lussuosa e impegnativa. Nessuno mi lascia in pace per un secondo."
La ragazza dai capelli ondulati si stava guardando le mani, mentre parlava con il ragazzo al suo fianco, il quale le teneva il cappello.
Un fotografo si avvicinò, tenendo tra le mani una macchina fotografica molto pesante.
"Signorina, una foto per il giornale di bordo"
La ragazza prese delicatamente il cappello dalle mani di Harry, il quale rideva divertito.
Fece una strana posa, tenedo il cappello sollevato sopra la testa, cercando di non scoppiare a ridere.
Appena il fotografo scattò, creando un grande flash accompagnato da una grande nube di fumo puzzolente, ringraziò e se ne andò con la macchina fotografica.
I due giovani scoppiarono a ridere, mentre il ragazzo riccioluto si appoggiava al cornicione del ponto di prima classe.
"Mi parli un po dei lavori che ha svolto, Harry."
Chiese la ragazza, appoggiandosi allo stesso cornicione, seguendo le mosse del poveraccio.
"Ho lavorato come calzolaio per pochi centesimi, per cominciare, nel Winsconsin. 
Dopo ho lavorato su un peschereccio per calamari a Monterey, poi sono andato a Los Angeles, al molo di santa Monica, ed è lì che ho iniziato a disegnare ritratti, per dieci centesimi l'uno."
La ragazza lo interruppe, fecendolo voltare verso di lei.
"Perchè non posso essere come te, Harry? Dirigermi verso l'orizzonte quando ne ho voglia.
Dimmi che un giorno andremo su quel molo, anche se dovessero restare solo parole."
Disse la ragazza, su di giri.
Il ragazzo la guardò con occhi innamorati.
"No, lo faremo. Berremo della birra da quattro soldi, andremo sulle montagne russe fino a vomitare"
La ragazza scoppiò a ridere, ricambiando il suo sguardo innamorato.
Lo sguardo di Harry si fece improvvisamente serio.
"Poi cavalcheremo lungo la spiaggia, sopra le onde. Ma tu, tu, devi farlo da vero CowBoy, niente cavalcata all'amazzone."
Propose, guardandola per poi spostare lo sguardo verso il tramonto.
"Intendi una gamba su ogni lato?"
Chiese stupita la ragazza, strabuzzando gli occhi e guardando il povero ragazzo che riportava lo sguardo su di lei.
"Esattamente"
La guardò con amore.
"Vuoi farmi vedere come si fa?"
Chiese lei, frenando l'entusiasmo e guardandolo dall'alto.
"Certo.Se vuoi..."
La ragazza non lo fece finire perchè propose altre idee.
"Mi insegnerai a cavalcare come un uomo."
Disse, facendo finire di parlare Harry.
"E a masticare il tabacco come un uomo"
Continuó con i progetti per il futuro.
Continuava a guardare quella ragazza davanti a lui con uno sguardo innamorato, felice.
"E a..."
La ragazza, con il cappello in mano, cercó di dire velocemente qualcosa da fare una volta scesa da quella nave.
"E a sputare come un uomo"
Disse entusiasmata sollevando il cappello in aria e risistemandoselo sopra i capelli sciolti.
"Perchè? Non te l'hanno giá insegnato al collegio femminile? "
Chiese ironico Harry, il quale scoppió a ridere poco dopo.
Katherina, la ragazza, lo guardò divertita.
"No"
Rispose alla stupida domanda del ragazzo che la guardava ridendo.
Scoppiò a ridere anche lei, ma smise quando Harry la prese per mano e la sua espressione tornó seria.
"Avanti. Vieni, ti faccio vedere come si fa."
Disse Harry, cercando di trascinarla sotto alla copertura. 
Lei lo guardó sconvolta, cercando di rimanere al suo posto.
"Cosa?"
Chiese allora stranita, cercando di combattere con tutte le sue forze per non farsi smuovere.
"Ti faccio vedere. Forza."
Cercó di portarla a sè, e ci riuscí, ma lei stentava a voler provare.
Era pur sempre una signorina di prima classe...
Continuava a dire di no, che non l'avrebbe fatto.
"Coraggio..."
Cercó di incoraggiarla, ma lei sembrava irremovibile. 
"Non potrei proprio, Harry"
Il ragazzo non si arrese, ma continuó a pregarla ed ad incoraggiarla.
"Osserva attentamente"
Il ragazzo appoggió le mani al cornicione e raccolse abbastanza saliva.
La sputó fuori creando un lancio perfetto che finí molto lontano dalla nave.
"Ma...è disgustoso"
Urlò Katherina, guarandando da qualsiasi parte, qualsiasi parte che non sia stata l'oceano o il ragazzo dagli occhi verdi. 
"Va bene, tocca a te."
La ragazza, disgustata, provó a sputare come aveva appena fatto Harry, ma riuscí solo a creare un piccolo sputo che non riuscó neanche ad arrivare in mare.
"Nah, é pietoso. Dai,devi espettorare al massimo, capisci? Cerca di farti forza con le braccia"
Sputò un'altra volta, provocando un rumore disgustoso.
"Hai visto la portata di quello?"
Esclamò emozionato, indicando il punto in cui lo sputo era caduto in acqua.
"Ok, tocca a te.Via"
La ragazza fece una faccia ancora più disgustata, per poi risputare, cercando di imitare il ragazzo accanto a lei.
"Cosí va meglio, devi solo fare un pò di pratica.Devi cercare di spettorare al più possibile, per accumularne un bel pò, capisci?"
Spiegò,accumulando altra saliva mista a del catarro.
In quel momento la madre della ragazza, la signora Ruth DeWitt Bukater, la contessa e la signora Margaret Brown passavano dietro ai due ragazzi.
Il giovane povero stava per sputare, quando un colpo di tosse fece voltare Katherina, che vendendo la madre e le altre signore disgustate dal rumore creato da Harry, diede dei colpetti sulla spalla del ragazzo accanto a lui, facendolo voltare.
Ributtò giù, in gola, la saliva che stava per sputare.
"Mamma"
Esclamò sorpresa Katherina, visto che non si doveva trovare con Harry.
Si avvicinó alla madre, restando comunque vicino al ragazzo di terza classe.
"Mamma, posso presentarti Harry Styles?"
Disse Katherina, cercando di farlo apparire per bene agli occhi della madre.
La signora Brown attirò l'attenzione di Harry e gli fece notare che aveva della saliva sul mento.
Si asciugò subito con la mano, sperando che la signora DeWitt Bukater non se ne fosse accorta.
"Incantata"
Disse la signora Ruth, guardandolo male e con un tono spento e disgustato.
Le altre signore sembravano interessate all'uomo che aveva salvato la vita della giovane e ricca fanciulla, ma la madre della ragazza lo guardava come si guarda un'insetto che deve essere schiacciato immediatamente. 
L'ora di cena venne annunciata con uno squillp di tromba molto forte, il quale fece arrabbiare Molly e ridere il resto delle signore e Harry.
"Andiamo a vestirci,mamma?"
Chiese Katherina, avanzando verso la sua cabina, accompagnata dalla madre e dalla contessa.
"Ci vediamo a cena, Harry"
Salutó l'amico, rivoltandosi successivamente e raggiungendo la madre.
Harry restò incantato alla vista di Katherina.
Continuó a guardare verso di lei, finchè non si accorse che Molly era rimasta davanti a lui.

 

  
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