Raccolgo tutto il mio coraggio, apro la porta ed entro cercando di darmi l'aria più dignitosa possibile. Mi avvicino alla scrivania dove una brillante signora parla al telefono con aria professionale. Indossa un talier blu,da quello che posso scorgere,scarpe alte ,ma non troppo, il tutto coronato da un elegante cignon. Incarna perfettamente la classica segretaria. Finalmente miss "sonounaperfettasegretaria" mi dedica un pò della sua attenzione chiedendomi cosa desidero,e io cercando a mia volta di darmi un'aria professionale le rispondo tutto d'un fiato:"sono Marta Russo e sono qui per entrare nella squadra C-4". A questo punto i suoi occhi mi guardano indagatori soffermandosi in particolare sulle mie scarpe consumate, in evidente contrasto con le sue. dopo alcuni minuti,che sembrano un eternità, mantenendo un'aria piuttosto contrariata mi risponde:"ora le chiamo l'ispettore Lamberti,intanto si accomodi". le sue lunghe dita affusolate mi indicano una vecchia poltrona che stona con l'eleganza di questa donna, io intanto mi allontano e mi siedo obbediente come una perfetta scolaretta.Nel frattempo la sento parlare al telefono probabilmente con Lamberti visto che questi poco dopo esce dall'ascensore dirigendosi verso la scrivania. Sento la segretaria borbottare qualcosa e la vedo lanciarmi occhiate minacciose. Dopo un pò l'ispettore si dirige verso di me e mi allunga la mano "piacere,sono l'ispettore Lucio Lamberti,mi fa piacere conoscerla ho sentito grandi cose su di lei ,signorina" ed io prontamente gli rispondo stringendogli al mano a mia volta e chiedendomi quali fossero queste "così grandi cose": "sono Marta Russo e comunque il piacere e mio, signore" concludo sottolineando ques'ultima parola. Allora l'ispettore mi invita a seguirlo verso l'ascensore;poco dopo mentre ci addentriamo in una lungo corridoio mi parla della squadra:"non si spaventi,signorina,all'inizio sarà un pò difficile ambientarsi ma con il tempo imparerà a conviverci. il primo impatto è sempre traumatico,ma lo è stato per tutti, diciamo che si sopravvive-piuttosto icoraggiante penso-per quanto riguarda la pistola le verrà affidata una Berretta calibro 9-21. Prima di consegnargliela,però, vorrei vederla in azione al poligono tiro. le va bene?" io ovviamente annuisco obbediente, intanto siamo arrivati davanti una porta che si apre scoprendo un angusto atrio fronteggiato da una seconda porta sulla quale compare un cartello con la scritta C-4. Finalmente sono arrivata penso piuttosto in agitazione. Nel frattempo l'ispettore mi dice di aspettarlo fuori e io ne approfitto per darmi un aggiustata e per prepararmi psicologicamente. Una volta lessi che la prima impressione è sempre quella più significativa. Ma mi sà che devo smetterla di leggere certe cose,non fanno altro che aumentare la mia ansia, poi magari non sarà così terribile. Finalmente Lamberti mi dice di entrare e io scavalco la soglia con una lentezza quasi teatrale. Una volta all'interno mi sento come in un'arena: cinque uomini mi osservano come farebbero cinque leoni con una gazzella dopo una settimana di digiuno. I loro sguardi assomigliano a quelli della segretaria. Sono contrariati, me ne accorgo subito. Probabilmente perchè ho invaso il loro territorio,forse perchè sono una donna, o magari perchè ho solo 25 anni. Una seconda analisi alle loro espressioni non mi lascia più alcun dubbio:già mi odiano. Intanto l'ispettore mi sta presentando alla squadra "...sono sicuro che sarà un validissimo agente, inoltre mi è stata segnalata addirittura dal commissario capo che l'ha trovato eccellente". Fantastico,già non mi sopportano,adesso penseranno sicuramente ad una raccomandazione, peggio di così non poteva andare. E invece mi sbaglio di grosso perchè il peggio viene dopo,quando Lamberti mi comunica che per i primi mesi (ma secondo me finquando non acquisterò la loro fiducia e ciò equivale a dire mai)dovrò affiancare Riccardo,uno dei cinque,questi intanto valuterà le mie capacità e i mie progressi riportandoli ,alla fine di ogni mese, per iscritto e consegnandoli direttamente al commissario. Praticamente mi ha consegnato in pasto ai leoni. Intanto osservo meglio quello che sarà il mio tutore....Riccardo ha certamente meno di quarant'anni, ma sicuramente avrà superato la trentina da un pò, io gli darei 35 anni circa.Pelle abbronzata,capelli corti neri,occhi grandi,labbra carnose accompagnate da una barba scura, decisamente un bel tipo, se non fosse inserito in questo terribile contesto. Concluso il discorso ,sull'importanza dell'ormai nostro lavoro,Lamberti mi presenta gli altri miei "compagni" di squadra.Carlo,Giacomo,Giulio e Andrea.Carlo è poco più grande di me,probabilmente dovrà aver intorno ai 28 anni.Dall'aspetto sembra il classico belloccio, quello che al liceo fa impazzire tutte le ragazze,capello leggermente lungo, occhi non molto grandi e naso piccolo,anche la bocca è piccola, ma dal contorno ben delineato. Penso che questo ragazzo sarebbe piaciuto molto a Ludovica;per un momento un lampo di tristezza mi attraversa gli occhi,ma è solo un attimo perchè poi caccio questo triste ricordo. triste e scomodo.Andrea è il più vecchio del gruppo, credo che abbia 60 anni, ma i radi capelli, i bianchi baffi cespugliosi, accompagnati dal fisico tarchiato lo fanno sembrare più vecchio. L'età di Giulio e Giacomo asarà invece compresa tra i 40 e i 50. Giulio è calvo e ha due incredibili occhi azzurri accompagnati da un paio di occhiali dalla montatura sottile;Giacomo ,invece, presenta tratti somatici più marcati:naso grosso,mascelle pronunciate e capelli sale e pepe mossi. L'ispettore intanto si congeda lasciandomi definitivamente in balia dei cinque. Non so perchè, ma qualcosa mi dice che mi pentirò di aver scelto questo lavoro....