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Autore: Cladzky    03/01/2015    0 recensioni
La Terra è devastata dagli uomini che non si rendono conto di ciò che fanno. Il Sole, che da 4500 milioni di anni ci guarda, capisce la gravità della situazione e come già fatto in passato, manda una sua figlia per cercare di farli ragionare.
Genere: Comico, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solar si guardò attorno. Immense strutture di vetro e metallo si alzavano davanti a lei. Pali di ferro si elevavano a 5 metri di altezza.
migliaia di persone camminavano in strada indaffarate nelle loro faccende di tutti i giorni. C'era chi teneva in mano uno strano oggetto nero o bianco, porgendoselo all'orecchio, parlando da solo; chi invece teneva per mano un suo simile più basso di statura. Strane macchine sfrecciavano su un terreno al centro della via su un selciato nero, ornato di strisce bianche. Solar era meravigliata da tutto ciò, quasi spaventata. In mezzo a tutto questo però si chiedeva dov'erano gli alberi e l'erba o della semplice terra che sembrava essere sostituita da pietra lavorata.
Suo padre gli aveva spiegato che il mondo stava venendo lentamente distrutto dagli uomini e che la sua missione era inserirsi nella società, capire come funziona e dirigere la razza umana verso una vita migliore, destandola dal sonno della ragione.
Arrivò ai piedi di una piccola costruzione, con spazi che invece di essere riempiti con le pareti erano incastonati grandi vetrate che permettevano di ammirare strani abiti. La ragazza sbirciò dentro e vide due umani che parlavano.
Uno era dietro una bassa costruzione di legno, l'altro davanti ad essa con in una mano uno degli abiti, di cui la costruzione era piena all'interno, e nell'altra degli strani foglietti grigi. Il primo prese i foglietti che l'altro gli porgeva e lo congedò con parole che non potevano essere sentite dalla ragazza,  in quanto le pareti dell'edificio impedivano la propagazione del suono all'esterno.
 Solar, da quanto aveva avuto modo di capire, intuì che la società umana si basava su quella carta, in quanto lei, suo padre e i suoi fratelli, avevano visto cose del genere mentre osservavano gli umani. La società umana era più complicata di quel che credeva.
Senza perdersi d'animo decise di chiedere informazioni. Lei e i suoi familiari sapevano ogni lingua terrestre ed non aveva preoccupazioni sul farsi capire.
La prima persona che gli capitò era una signora che teneva per mano un bambino. Era vestita con un lungo cappotto nero e aveva capelli neri lisci e occhi a mandorla, più o meno come tutti in quella città.
Solar gli toccò leggermente la spalla per attirare la sua attenzione e questa si voltò.
-Mi scusi- chiese -sa come si ottiene quella carta per gli scambi?
La signora prima la guardò perplessa, inarcando un sopracciglio, poi gli rispose seccata.
-Si lavora signorina e ora si allontani!
Detto questo la donna proseguì per la sua strada, ma con passo affrettato. Solar prima rimase immobile stupefatta, dopo si voltò e sbuffò.
-Certo che gli umani non sono un granché ospitali- Si disse fra sé e sé.
Si mise poi a pensare a ciò che la donna gli aveva detto. "Lavorare".
Si diresse allora con passo veloce verso un'altra persona, un uomo alto con cappello e giacca gialla.
-Mi scusi- disse -sapete dove posso trovare lavoro?
   
 
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