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Autore: cristal_smeraldo48    03/01/2015    2 recensioni
questa storia è già stata scritta in precedenza ma poi avevo deciso di cancellarla per svariati motivi, fatto sta che questa è pur sempre la mia prima fanfiction. Parla di una ragazza che deve lottare contro forze oscure e antiche ma che nasconde un terribile segreto: è la figlia di Lord Voldemort. Charlie dovrà racimolare tutto il coraggio di cui dispone per poter affrontare il malefico padre e i nuovi nemici, insieme a Harry, Ron e Hermione, e i suoi inseparabili amici riuscirà a trionfare sulle forze più antiche e misteriose che vivono sulla Terra? L'ordine dei Titani? Spero di avervi incuriosito e chiedo clemenza perché faccio un po' ca**re...ma dettagli io mi diverto a scrivere e quindi pubblico questa pazzia...
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Primi incontri
 

<< Silente Charlotte >> urlò il magico cappello parlante quella sera del 1 settembre 1992 a Hogwarts la scuola di magia e stregoneria più importante del Regno Unito.
Erano passati undici anni dalla scomparsa di Lord Voldemort e dei misteri legati ad egli. Allora nessuno si sapeva spiegare cosa fosse successo quella notte, se realmente il Signore Oscuro ea stato distrutto da un innocente pargolo, diventato un eroe a solo un anno di vita.
I misteri non finiscono lì; pochi giorni dopo l'agognata liberazione, si scoprì che Silente, un mago dal passato avvolto nell'oscurità, avrebbe avuto un figlio, il quale sarebbe stato ucciso insieme alla moglie dagli scagnozzi di Lord Voldemort per ottenere delle informazioni su dove alloggiassero la coppia Potter. La notizia ha suscitato scalpore e sgomento: nessuno si aspettava che la vita di Silente fosse così piena di misteri. IL giovane figlio era rimasto nell'ombra per la sua sicurezza poichè il padre supponeva che se la notizia fosse trapelata, i suoi nemici non lo avrebbero lasciato in pace, di sicuro sarebbe stato attaccato più di una volta per essere usato come ostaggio.
Questa scusa è stata accettata e Silente fu elogiato e definito un grande padre che aveva cercato di far vivere in serenità suo figlio. Non mancarono naturalmente le critiche negative: chi diceva che il mago era pazzo, altri lo ritenevano responsabile della morte della coppia e così via. Ma non gli dava tanto peso essendo offese campate in aria solo per giustificare i suoi comportamenti bizzarri. Anzi lui si divertiva nel riceverle: capiva sempre di più quanto erano sciocchi gli esseri umani specialmente con una bacchetta alla mano. Ma il suo divertimento raggiunse l'apice quando informò i giornalisti di doversi occupare di sua nipote. L'incredulità era al massimo: non solo era riuscito a nascondere un figlio e una nuora ma addirittura una piccola erede. E mentre le malelingue crescevano e si diffondevano la piccola viveva con tranquillità e amore. Silente notava il potere di cui Charlie era dotata e si chiedeva se fosse stato in grado di proteggerla da una simile minaccia quali erano i Titani e l'oscurità che albergavano nel suo cuore.
Dovette per forza spiegare al resto del mondo da dove sbucava una bambina orfana che si muoveva indisturbata per le stanze dell'immenso castello. Così grazie all'aiuto di Minerva McGranitt riuscì a costruire l'intera menzogna.
Il silenzio che regnava nella sala era insostenibile. Tutti i presenti sapevano che quell'anno una delle quattro case avrebbe ospitato la rampolla di Silente che avrebbe dato gloria al proprio gruppo. Dopotutto era scontato pensare che la piccola, avendo un nonno tanto talentuoso, avesse ereditato l'incredibile intelligenza e forza.
Dei piccoli passi rimbombavano in quella quiete innaturale e dal gruppo di tremanti novellini ne uscì una bambina dai capelli  rossi ramati legati in due simpatiche treccine e occhi verde molto scuro quasi tendenti al nero. La piccola si stropicciava le mani con fare nervoso ma con sguardo altezzoso e fiero per non far trasparire la sua inquietudine. Quando vide il volto sereno e amorevole del  nonno prese coraggio e si sedette sullo sgabello. << Ciao zia Minerva >> sussurrò così lievemente per non farsi sentire se non dalla diretta interessata << Stai composta e non chiamarmi zia, ricordati che ora sono la tua insegnante signorina >> disse gravemente la donna, la quale era sempre molto severa, anche se si trattava di lei. Le mise il capello in testa: era così grande per la piccola testolina rossa che gli cadde fin giù al naso, togliendole la vista << Bene bene, chi abbiamo qui?? La piccola Charlotte Silente eh? Vediamo un pò... si... vedo che sei determinata... anche se da come ti sei presentata non sembri affatto sicura di te... ma forse è perchè sei piccola... noto anche un gran cervello e orgoglio... non sei una che si arrende eh? Uhm... sei altezzosa, una grande stratega e talvolta arrogante ma hai a cuore le persone che ami... qualità ammirevoli ma dove ti metto? >> diceva la voce gracchiante del vecchio cappello << Accetto qualunque casa >> la voce di Charlotte apparve chiara e sicura anche se un pò traballante per l'emozione e la trepidazione << Parole eccezionali e di grande maturità per la tua giovane età... direi che la tua casa ideale anche se apparterai anche se per un terzo ad un'altra è.... SERPEVERDE >> urlò l'ultima parola così da farsi sentire da tutti.
Un boato di approvazione venne dal tavolo destro verso l'estremo dove tutti aspettavano la bambina. << Beh non abbiamo Potter ma lei vale anche di più >> sghignazzò uno.
" Potter".
Charlotte ascoltò di sfuggita cosa aveva detto il ragazzino e si girò per osservare il ragazzino dagli occhiali tondi. Sorrise spontaneamente e si avviò al suo posto. Aspettò la fine dello smistamento che durò parecchi minuti soprattutto per una bambina dai folti capelli castani che si unì ai Grifondoro.
<< Ciao >> persa nei suoi pensieri non aveva parlato con nessuno finchè non si presentò una buffa ragazzina dagli occhi grigi e i capelli biondi << Quindi tu saresti Charlotte Silente? Tutti non fanno altro che parlare di te >> continuò lui infastidendola non poco.
Sin da quando muoveva i primi passi tutti avevano grandi aspettative su di lei. La ritenevano un prodigio: a soli tre anni si manifestarono i primi segni di magia e verso i sette era in grado di controllarla. Era un fenomeno unico che tutti riconducevano alla sua parentela. Fatto sta che non si conobbe mai il nome della madre della piccola, Silente era stato ben muto su questo. << Si, che vuoi? >> disse con stizza tanto da far scomparire il sorriso dal volto del suo interlocutore << Non volevo essere scortese... certo deve essere difficile... >>.
<< Lucy che stai facendo? Non vedi che la disturbi? >> un ragazzino dai capelli castani e gli occhi blu come il mare si sedette vicino alla bambina. <<  Jimmy sto facendo conoscenza non vedi? >> rispose lei indicando con l'indice Charlotte. Il ragazzo l'allontanò e guardo dispiaciuto l'altra << Mi dispiace mia sorella può essere invadente alcune volte...>> alzando le mani al cielo la bionda urlò << Ma non gli ho fatto nessuna domanda strana!!! Le ho chiesto se lei era Charlotte Silente!!! Lei mi ha risposto arrabbiata >>.
<< Non ho risposto con rabbia ma con freddezza, carina >> disse con aria monotona e tenendosi la guancia con la mano e con il gomito della stessa appoggiato sul tavolo. << Certo che sei presuntuosa... mi piaci >> sorrise la bambina di nome Lucy mentre il fratello rimaneva stralunato. << Mi chiama Lucinda Flaid e questo qui è mio fratello Jimmy >> il bambino sorrise di rimando << Piacere di conoscerti... >> e pose la mano in avanti in segno di saluto, prontamente presa da Charlotte, notando come erano simili i due << Si, siamo gemelli se te lo stai chiedendo... e si, lei è la combina guai per questo l'ho subito sgridata quando vi ho viste >> al che sentendosi chiamare in quel modo fronteggiò il fratello << Io non combino guai, sono loro che cercano me >> e si rigirò incrociando le braccia al petto e facendo volare i codini biondi sul viso del fratello << Santo Merlino, sei proprio una capricciosa >> in risposta ricevette una linguaccia. Charlotte assistè alla scena in silenzio osservando il comportamento pacato del moro e quello irruento della bionda.
" Non si direbbe che sono fratelli".
<< Sei irritante >> diceva lui << E tu un vecchiaccio >> rispondeva lei. Andarono avanti per chissà quanti minuti, perdendosi anche il discorso di Silente.
Poco male... lei conosceva a memoria tutte le raccomandazioni, dopotutto viveva lì. Arrivò la cena e quei due continuavano a battibeccare << Ehm... scusate per quanto ancora andrete avanti?  >> sorrise leggermente Charlotte quando vide Jimmy girarsi e scusarsi nuovamente << Sempre colpa tua >> disse esasperato rivolgendosi alla gemella << Ma dai sempre la colpa a me!! >>.
" Merlino dammi la forza tra un pò ricominciano" pensò la bambina divertita. Dopotutto gli stavano simpatici, erano così diversi da lei sempre riservata e solitaria; magari era la volta buona di farsi qualche amico.
Jimmy stava per ribattere ma venne prontamente fermato da Charlotte << No... per favore non ricominciate... comunque chiamatemi Charlie... così mi chiamano tutti qui >> Lucy inarcò le sopracciglia << Conosci molte persone? >> il fratello alzò gli occhi mormorando un " ci risiamo" abbastanza udibile. Per questo ebbe un calcio da sotto il tavolo con un occhiataccia << Beh è normale...io abito qui >> a quella affermazione la bionda si avvicinò << Me li presenti... io amo fare amicizia >> accigliandosi annuì con la testa e sgranò gli occhi quando quella sorrise e si agitò sul posto tutta contenta. Nel frattempo il fratello con la testa appoggiata sul palmo della mano sghignazzò << Lo sai che hai firmato la tua condanna a morte vero? >>.
Insieme cominciarono a  fare conoscenza mentre mangiavano tutte le deliziose pietanze della tavola preparate dagli elfi << Nostra madre lavora al Ministero Della Magia... si occupa dei rapporti con i maghi degli altri paesi... sa parlare sette lingue più quello dei naidi e di alcuni goblin >> disse orgogliosa Lucy mentre si rimpinzava di pollo e patatine sotto lo sguardo sbalordito e disgustato degli altri Serpeverde. << Lucy per carità, mangia correttamente sembri una cavernicola >> lei sbuffò e mise una coscietta di pollo dinanzi al viso del fratello << E tu sembri un principino del'Ottocento ma guardati... tutto perfettino bleah >> agitava il cibo in tutte le direzioni facendo storcere il naso al resto del gruppo. Charlie volle intervenire per salvare la reputazione della nuova amica << Ti conviene essere più educata se vuoi farti dei nuovi amici >> lei si bloccò e si sistemò meglio sulla sedia, mentre il fratello la ringraziò.
La cena stava volgendo al termine quando si avvicinò un ragazzino dal viso pallido e i capelli biondissimi << Piacere Charlotte, il mio nome è Draco Malfoy >> ma sentendosi ignorato si sedette di fianco << Perdonami forse non mi hai sentito, il mio nome è..>>
<< Non sono diventata sorda e so chi sei... che cosa vuoi >> gli occhi della rossa diventarono più scuri mentre si volgeva con sguardo freddo al bambino che rabbrividì sotto quello sguardo << Volevo fare amicizia >> poi rivolgendo lo sguardo ai due gemelli riacquistò la sua sicurezza << Di certo i Flaid non sono con te... sono feccia >> disse con scherno. Lucy si alzò di scatto ma venne presa per il polso dal fratello << Almeno non siamo sporchi come te Malfoy e non parlo di quello che sta sui vestiti >> Charlie sorrise all'amico e poi si rivolse al " piccolo pavone" << So scegliermi da sola gli amici ora vai per cortesia... odio chi si crede superiore >> e si alzò seguita dai due, lasciando l'altro con le guance rosse per la rabbia.
<< Un giorno lo uccido >> disse tra i denti Lucy << Stai calma e vediamo di non perdere il gruppo >> l'ammonì il fratello.
Quelli del primo anno seguivano i loro prefetti osservando il grandissimo castello con tutti suoi incredibili segreti. Charlie guardava diritta davanti a sè conoscendo il castello a memoria << Deve essere bello vivere qui... ci sono così tante magie fantastiche e di sicuro tantissime cose da scoprire >> la ragazzina diede un'occhiata intorno e alzò le spalle << Per te che è la prima volta è normale trovarlo stupendo... ma per me ormai è routine e...attenta Lucy è la terza volta che cadi >> e aiutò la ragazzina ad alzarsi << Lo so, mi dispiace è che è davvero meraviglioso >>.
Arrivati nella Casa Comune dei Serpeverde nei sotterranei le due salutarono Jimmy che doveva andare verso destra nel dormitorio maschile << A domani Jim, buona notte >> disse Charlie e tirata dall'altra che non stava più nella pelle si diresse verso la sua stanza.
<< Sarà stupendo stare insieme solo io e te... faremo tantissimi pigiama party e ci... oh no >> la bionda si fermò davanti la porta e la rossa poco dopo la raggiunse, sbuffando sonoramente trovandosi Pansy Parkinson e Baronessa McLittle << A quanto pare dovremmo dividera la stanza con la feccia e Miss "mio nonno è Albus Silente" >> squittì la seconda toccandosi gli ispidi capelli neri e squadrando con i suoi occhi neri le due arrivate.
" Ci aspetta una convivenza movimentata"  pensò Charlotte mentre si poggiava sul letto più lontano che ci fosse.





Salve a tuttiiiii,
ok prima che mi lanciate qualunque tipo di ortaggio vi chiedo perdono per il grandissimo ritardo non so come farmi perdonare mi dispiace tantissimo.
comunque ho ripreso in mano la storia e la continuerò ovviamente.
Mi lasciate una recensicina piccina piccina *-* plisssssss
Alla prossima sperando non tra 10 anni,
CIAOOOOO
  
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